Elvio Chiricozzi – Ciò che non muta

di Redazione Commenta

In una dimensione avulsa dalla realtà, dal tempo e dallo spazio terrestre, raffinate presenze sovrastano l’architettura di VOLUME! nella quale si mostrano in un fittizio, ma costante movimento. Le figure di Elvio Chiricozzi, con una leggerezza di calviniana riflessione, ci offrono la straordinaria visione e lo stupore infinito di quel viaggio che è la vita, un lavoro che è il traguardo di un progetto iniziato venti anni fa e che rende lo straniamento umano raggiunto attraverso un inconsueto punto di vista, una ritrovata libertà dello sguardo.

Lo spettatore è  guidato dal volo di uno stormo sino al luogo capace di provocare le più estreme e sostanziali emozioni, dove un bambino, sospeso tra cielo e terra, è rapito da quell’apparizione che colpisce profondamente la sua e la nostra sensibilità. L’artista, che ai suoi segni spesso affianca e relaziona frasi essenziali e poesie, in questa occasione incontra i versi di due grandi scrittori, Marco Lodoli e Mariangela Gualtieri. Il primo, in occasione dell’inaugurazione, il  19 ottobre  leggerà un testo scritto appositamente per Chiricozzi e l’autrice del libro Bestia di Gioia, da cui l’artista trae il titolo della mostra, reciterà un suo scritto martedì 22 novembre presso la Casa delle Letterature. 

Elvio Chiricozzi nasce a Viterbo il 25 gennaio 1965 e nel 1983 si sposta a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti dove si diploma nel 1987. Inizia la sua attività espositiva nel 1989 alla Galleria Rondinini con la mostra “Arte a Roma 1980 -1989 nuove situazioni ed emergenze” a cura di Ludovico Pratesi. Nel 1996 è chiamato a partecipare alla XII Quadriennale d’Arte di Roma. Nel 1998 alla Galleria Il Polittico di Roma presenta la mostra personale “Né cielo né terra”. Nel 1999 partecipa alla mostra “La pittura ritrovata 1978-1998” al Museo Risorgimento di Roma, la rassegna “Fuori Uso” presso l’ex Clinica Balocchi di Pescara e “Giganti” ai Fori Imperiali. Nel 2000 alla Galleria Pino Casagrande espone le opere realizzate a quattro mani con Roberto Pietrosanti dal titolo “Migranti”, inaugura “Mi apparisti vestita” alla galleria A.A.M. e “Occhi con le piume” al Teatro India. Ha partecipato a numerose mostre collettive in importanti centri d’arte internazionali quali: il Milli Reasurans Sanat Galerisi di Istanbul, il Centro Culturale Ataturk di Ankara, la Facoltà di Belle Arti di Luxor, l’Università Dihelwan del Cairo, la Facoltà di belle arti di Alessandria, la Customs House di Brisbane, la Cairns Regional Gallery e il Sinshine Coast University.

Nel 2001 presenta “The hands you deserve” per Andipa Gallery a Londra,  partecipa alla mostra “Between eath and Heaven, new classical moviments in the art of today” presso il Museum of Modern Art di Ostenda e “Shapes of mind” al Vasby Konsthall di Stoccolma. Vince insieme a Roberto Pietrosanti, Fabrizio Bastoni e Roberta Postiglioni il Concorso di idee per la riqualificazione di Piazza Augusto Imperatore di Roma e realizza un’opera permanente presso il Palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra. Viene invitato al “LII Premio Michetti” e nel 2003 partecipa alla mostra “Futuro italiano”, presso il Parlamento Europeo di Bruxelles. Nel 2004 realizza una istallazione permanente per l’ospedale Axena di Salonicco, espone “Arte italiana per il XX secolo” presso il Ministero degli affari esteri italiano e partecipa alla X Biennale di Architettura di Venezia.

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