Concorsi truccati? Alla National Portrait Gallery vince tutta la famiglia

di Redazione Commenta

Un'opera di Abbie Trayler-Smith

Dalle nostre parti ci si lamenta spesso dei risultati dei concorsi d’arte e dell’assegnazione di residenze e quanto altro. “Vincono sempre i soliti” queste sono le parole che ogni addetto ai lavori, ogni artista ed ogni semplice appassionato, in cuor suo ripete. Forse le lamentele ed i dubbi non sono solamente sfoghi dettati dall’invidia, forse c’è qualcosa di vero ma è pur vero che i sotterfugi ed i piccoli intrallazzi sono l’unico modo che la scena dell’arte contemporanea nazionale conosce per “fare sistema”.

Eppure, anche se in molti sarebbero pronti a giurare il contrario, anche all’estero le cose non vanno meglio. Basti pensare a cosa è successo nel corso dell’ultima edizione del Taylor Wessing Photographic Portrait Prize, prestigioso concorso fotografico organizzato dalla National Portrait Gallery di Londra. Ebbene il primo premio ammonta a 12.000 sterline e quest’anno ad aggiudicarselo è stata Abbie Trayler-Smith. Il problema è che l’artista in questione ha una relazione con Harry Borden, uno dei sei giudici della commissione incaricata di assegnare il premio. L’intera vicenda è venuta fuori quando alla cerimonia di premiazione la “strana” coppia si è presentata con il loro piccolo figlioletto. Ovviamente i vertici della National Portrait Gallery hanno subito deciso di investigare su questo caso di conflitto di interessi. Borden si è però giustificato dichiarando che non sapeva della partecipazione della sua compagna e che tutte le fotografie visionate dalla giuria sono presentate in modo anonimo.

Queste parole a noi fanno un poco sorridere visto che vivendo assieme ad un’artista, Borden (anche lui fotografo) non può non essere a conoscenza del suo lavoro, strano inoltre che un discorso sulla partecipazione di Abbie Trayler-Smith non sia mai saltato fuori all’interno delle mura domestiche.  Quindi al giudice non serviva certo un nome per riconoscere al volo le opere della sua dolce metà. Comunque sia il premio non sarà confiscato ma la National Portrait Gallery ha già cambiato il suo regolamento ed i giudici invischiati in un conflitto di interessi saranno immediatamente espulsi.

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