Finalmente l’insediamento di Bartolomeo Pietromarchi come nuovo direttore del MACRO di Roma è stato ufficializzato con tutti i santi crismi dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Dino Gasperini. Lunedì 4 luglio 2011 si è infatti svolto un incontro con la stampa dove l’incarico è stato presentato al pubblico. Gasperini ha inoltre confermato quanto già era stato subodorato da altre testate del settore arte, vale a dire l’iniezione ricostituente di 2 milioni di euro già messi in bilancio.
Circa la questione economica l’assessore si è detto pronto a richiedere nuovi fondi qualora ve ne fosse il bisogno. Gasperini ha rassicurato il pubblico circa l’affaire Fondazione MACRO, aggiungendo che la delibera per istituire la stessa sarà pronta per settembre, fermo restando che l’intera faccenda dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno corrente. Ovviamente il corretto funzionamento di questi meccanismi sarà accuratamente monitorato dalla Consulta recentemente formatisi in seno al grande lavoro svolto da OCCUPIAMOCI DI CONTEMPORANEO che proprio sul finire dello scorso giugno aveva lanciato una serie di assemblee aperte con l’intento di formare un organismo nell’interesse della cittadinanza e degli addetti ai lavori dell’indotto artistico. Con la Fondazione sarebbe auspicabile anche la nomina del direttore per concorso pubblico e la presentazione di un progetto a lungo termine per il museo che non venga stravolto ad ogni cambio di fazione politica. Bartolomeo Pietromarchi avrà il duro incarico di non far rimpiangere l’ottima gestione di Luca Massimo Barbero ma per ora i buoni propositi ci sono tutti.
Pietromarchi è infatti un nome di ottima caratura, è stato direttore della Fondazione Adriano Olivetti dal 2003 al 2007 e dal 2007 in poi ha lavorato in prestigiose strutture come Hangar Bicocca di Milano e MAXXI di Roma. Insomma tutto dovrebbe filare per il verso giusto ma la Consulta di OCCUPIAMOCI DI CONTEPORANEO sarà una garanzia in più per i cittadini e gli amanti dell’arte. Intanto un ultima notizia di Gasperini ci ha dato un poco da riflettere: Il MACRO Future presto disporrà di due nuovi spazi. Qui ci sarebbe da aprire una nuova parentesi sulla reale utilità di ulteriori spazi mentre quelli già esistenti sono già sfruttati al 50 percento.