Art Hong Kong 2010 pronta a partire

Motori accesi anche per la futura edizione 2010 della Hong Kong International Art Fair, comunemente detta ART HK 10, che quest’anno mira a confermare una fama sempre più crescente avvalorata dall’interesse di addetti ai lavori, collezionisti e dealers di tutto il mondo. La manifestazione aprirà i battenti 27 maggio e si concluderà il 30 maggio in una kermesse senza precedenti che non mancherà certo di affascinare i visitatori. Per non venir meno alla sua reputazione di fiera d’arte più importante dell’Asia, Art Hk 10 ha già reso noti i nomi delle gallerie che parteciperanno alla manifestazione.

Accanto a blasonati ritorni come Gagosian Gallery, Lisson Gallery e White Cube, quest’anno la fiera ospiterà per la prima volta pezzi da novanta come Hauser & Wirth (Zurigo, Londra e New York), Galerie Lelong (New York, Parigi e Zurigo), Emmanuel Perrotin (Parigi), Almine Rech Gallery (Bruxelles) e le gallerie newyorchesi James Cohan Gallery e Lehmann Maupin Gallery. Questo manipolo di gallerie, che in sostanza rappresentano la crema dei mercanti d’arte di tutto il mondo, è stato sicuramente attirato dalla presenza di Deutsche Bank, sponsor principale della manifestazione.

Che cosa significa essere Outsider?

Si è da poco conclusa a New York la Outsider Art Fair , evento fieristico dedicato a tutti gli artisti outsider, ma cosa significa essere outsider? A giudicare dagli artisti rappresentati dalle 38 gallerie presenti in fiera la risposta non è facile. Il termine Art Brut (equivalente di outsider art) è stato inventato nel 1945 dal pittore francese Jean Dubuffet per indicare le produzioni artistiche realizzate da non professionisti  che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali (autodidatti, psicotici, prigionieri, persone completamente digiune di cultura artistica).

Questo non è sempre vero, visto che molti degli artisti presenti in fiera, come Morton Bartlett (1902-1992) che ha creato negli anni ’50 affascinanti manichini di teenagers, hanno regolarmente frequentato l’accademia. Anche Malcom McKesson (1909-1999), creatore di misteriosi disegni ad inchiostro in cui appaiono figure fantasma, fa parte di questa lista di outsider istruiti. Il disagio mentale è certamente una caratteristica diffusa negli outsider, basti citare Martin Ramirez, autore di eleganti disegni raffiguranti cowboys, treni e paesaggi montani, il quale ha passato molto tempo in ospedali psichiatrici.

La nuova fiera dell’arte contemporanea di Los Angeles chiude con il sorriso

 Si è da poco conclusa la prima edizione di ALAC, Art Los Angeles Contemporary, nuovissima fiera dell’arte contemporanea che ha occupato 50.000 metri quadri di superficie espositiva del Pacific Design Center, ospitando 55 gallerie d’arte locali ed internazionali. La fiera ha girato a pieno regime collezionando un record di presenze stimato in 9.000 visitatori e collezionisti provenienti da tutto il mondo.

Ovviamente alcuni vips non si sono lasciati sfuggire quest’occasione ed a zonzo tra gli stand sono apparsi Anthony Kiedis, leader della celebre band Red Hot Chili Peppers, Drew Barrymore e Neil Patrick Harris. Anche le vendite sembrano essere andate piuttosto bene, come ha confermato Michael Briggs, direttore della galleria di los angeles Patrick Painter: “Esistono ancora seri collezionisti d’arte e comprano opere decisamente importanti”. Michelle Pobar, direttore della galleria Honor Fraser ha confermato la tesi di Briggs, aggiungendo: “Le opere che vendono di più si aggirano tra i 10.000 ed i 30.000 dollari, mi sembra che i collezionisti stiano reagendo positivamente a queste cifre”.

Artefiera Bologna 2010, il meglio visto da GlobArtMag

Michael Johansson

E domenica finalmente la neve è caduta su Bologna, silenziosa e padrona del mondo ha coperto i soliti chiacchiericci su chi ha venduto e chi no, sulla crisi economica, sui vip e sui presunti tali. Già perchè Artefiera ancora una volta ha ritrovato se stessa riconfermandosi come  grande evento che attira ogni anno un sempre più grande bacino di pubblico riuscendo a catalizzare l’intera attenzione della scena artistica italiana. La crisi ha forse spinto i dealers ad una più consona prudenza, ad un porsi dietro i sacchi di sabbia ma con le armi ben affilate. Di sperimentazioni e di cose molto più pacate se ne son viste, in un preciso bilanciamento che non ha mai superato la misura ed ha contribuito ad acuire il successo dell’evento. Vorrei qui di seguito elencare in ordine sparso le offerte gallerie nazionali che più hanno colpito la mia immaginazione, scusandomi se qualcuno è rimasto fuori da questa personalissima lista che non ha il piglio della critica ragionata ma si riallaccia alla libertà propria del pensiero creativo.

Ben pesato e ben pensato lo spazio della Galleria Continua, Loris Cecchini su tutti ma di ottime proposte, da Michelangelo Pistoletto, Hans Op de Beeck e Shilpa Gupta, la galleria di San Gimignano ne ha sfoggiate parecchie. Monumentale sino a sfiorare la bellezza di una mostra museale lo spazio di Lorcan O’Neill di Roma che con l’installazione di Richard Long ha ampiamente rimborsato a tutti il prezzo del biglietto, sugli scudi anche Pietro Ruffo e la prezzemolina Tracey Emin.

A Londra Pick Me Up, la prima fiera dedicata alla graphic art

Il numero di fiere dedicate all’arte contemporanea è in costante aumento in tutte le parti del globo, segno evidente che l’unione di proposte artistiche in un unico grande mercato è sempre vincente e soprattutto attira una moltitudine di collezionisti, appassionati ed addetti del settore. La grafica, considerata da sempre (e a torto) sorella povera dell’arte, non può contare su di un numero egualmente competitivo di fiere ma la sempre più crescente attenzione che questa disciplina attira in seno all’opinione pubblica ha convinto il Regno Unito a presentare la sua prima fiera dedicata alla grafica.

L’evento si chiama Pick Me Up e riunirà sotto un unico tetto una selezione di gallerie innovative e mostre collettive in cui figureranno i più importanti nomi del design e dell’illustrazione di tutto il mondo i quali proporranno le loro opere in edizione limitata. Tali opere saranno presentate assieme ad un programma di eventi e live performances incluso un open studio con il grande designer Rob Ryan. Concepita come una grande celebrazione della graphic art, la fiera si terrà alle Embrakment Galleries della Somerset House di Londra dal 23 aprile al 3 maggio 2010.

London Art Fair 2010

Si è aperta il 13 gennaio una delle più celebri e prestigiose fiere dell’arte internazionali e dobbiamo dire che è veramente enorme. Si tratta della London Art Fair 2010 che ha letteralmente invaso il Business Design Centre di Islington il quale ospiterà la manifestazione per cinque giorni fino al prossimo 17 gennaio. Quest’anno la fiera propone 100 gallerie internazionali che a loro volta presentano un compendio di opere che raggruppano una cospicua summa di ciò che si è fatto nei passati 50 anni in campo artistico. Tra opere di Josef Albers ed altri miti del contemporaneo misti a giovani talenti emergenti c’è n’è per tutti i gusti.

Quest’anno inoltre per combattere la crisi molte gallerie hanno deciso di livellare i prezzi verso il basso ed alla Bearspace Gallery sono state messe in vendita opere per la risibile cifra di 25 sterline. Julia Alvarez, il direttore dello spazio, ha dichiarato di aver riscontrato un crescente interesse nelle stampe a tiratura limitata ed uno spostamento del collezionismo dalle costose opere degli artisti già famosi e quelle dei giovani emergenti, decisamente più abbordabili. Ovviamente si tratta sempre di una fiera prestigiosa quindi non è difficile trovare opere in vendita a 500.000 sterline.

Arte Fiera Art First ai nastri di partenza

Arte Fiera Art First, nel corso delle trentaquattro edizioni, ha consolidato il suo ruolo di più importante e completa fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea in Italia, attraverso un sempre più forte coinvolgimento delle migliori gallerie, sia storiche che di ricerca. Nell’ambito del panorama artistico internazionale Arte Fiera Art First conferma la sua costante attenzione per la promozione dell’arte italiana dall’inizio del Novecento, agli anni ‘50 fino ai movimenti contemporanei, con artisti riconosciuti nello scenario mondiale.

Un parterre unico per scoprire maestri storici come Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Gino Severini, accanto all’arte concettuale di Enrico Castellani, Agostino Bonalumi e Vincenzo Agnetti, o ai movimenti di arte informale di Giuseppe Capogrossi, Alberto Burri e Emilio Vedova; lo Spazialismo di Lucio Fontana fino ai poveristi Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio – al quale il Museo d’Arte Moderna di Bologna dedica un’importante antologica fino al 17 febbraio 2010 – accanto ai rappresentanti della Transavanguardia.

Correva l’anno 2009, il peggio dell’arte contemporanea secondo Globartmag

Giunti alla fine di questo lungo ed interessante 2009 è ormai tempo di bilanci e come si sa ogni testata che si rispetti stila la sua personale classifica del meglio visto nei mesi precedenti. Noi di Globartmag solitamente vi offriamo solo il meglio ed è per questo che stavolta abbiamo deciso di stilare una ricca top ten con il peggio del minestrone artistico nazionale, cose che non avremmo mai voluto vedere ma che è possibile vedere solo (per fortuna) in Italia, quindi allacciate le cinture e preparatevi a tutto:

1 Il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2009
L’horror vacui colpisce il duo curatoriale formato da Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli noti ormai come B&B. Ci si aggrappa ai fasti del Futurismo(?) e si riempie un padiglione-feijoada di opere ammassate, manco fosse una fiera d’arte. Tra presenze pittoriche imbarazzanti ed installazioni non meglio identificate il dramma si compie mentre la critica cala la scure. Quei pochi artisti che riescono a salvarsi galleggiano come isole perse in un dramma da feuilletton del  secolo scorso. Intanto al vernissage piove e tutti entrano in sala per ripararsi con sommo piacere degli organizzatori che sbandierano un boom di presenze mai visto. Contenti loro, depressi noi.

2 Quer pasticciaccio brutto del Premio Cairo 2009
Vince Marzia Migliora ma durante la premiazione il gallerista di Changing Role, Guido Cabib fa giustamente notare che l’opera premiata non è inedita, cosa che il regolamento impone. Segue la protesta su internet (viene persino istituito un gruppo su Facebook intitolato Il premio Cairo 2009 va annullato) e su varie testate che chiedono il ritiro dell’artista. Alla fine dopo un lungo periodo di imbarazzo la giuria del premio decide di squalificare Marzia Migliora ed assegnare il primo posto a Pietro Ruffo. La vicenda si chiude con una dichiarazione di Marzia Migliora che si ritiene vittima di tutta la faccenda. Cui Prodest?

3 Le nomine innominate del Castello Di Rivoli
Il balletto per la nomina del direttore della prestigiosa istituzione è il vero giallo di fine 2009, un delitto irrisolto con una trama alquanto intricata: il presidente Giovanni Minoli annuncia la prima sorpresa, i direttori sono due Andrea Bellini e Jens Hoffmann, poi quest’ultimo si defila inaspettatamente e senza un vero perché, il cda che prima l’aveva scelto presentandolo come uomo di fiducia lo accusa di non esser degno di fiducia. Al suo posto compare  Beatrice Merz, presidente della fondazione dedicata al celebre padre. Come diceva quella canzone di De Gregori? E non c’è niente da capire.

4 Alva Noto/Carsten Nicolai a Napoli
Proprio in zona Cesarini arrivano il pacco, il doppio pacco ed il contropaccotto. Nicolai viene ingaggiato per creare un’installazione a Piazza Del Plebiscito, dopo neanche tre giorni di “mostra” e 500mila euro spesi per l’intera operazione (tra l’altro molto bella) il curatore Eduardo Cicelyn rimuove il tutto per motivi di sicurezza.

Al via Art Madrid 10, la fiera dedicata agli artisti spagnoli

 Anche Madrid si prepara ad ospitare una grande fiera d’arte contemporanea di caratura internazionale. Si tratta della 5 edizione della giovanissima Art Madrid, che si terrà dal 16 al 21 febbraio al Pabellón de Cristal de la Casa de Campo. La direzione della fiera ha già confermato la presenza di 64 prestigiose gallerie d’arte selezionate tra grandi nomi della scena nazionale ed internazionale, tali importanti presenze metteranno in mostra opere create da celebri attori del contemporaneo.

Caratteristica della fiera è la quasi totale presenza esclusiva di gallerie provenienti dalla Spagna o da altre nazioni Ispanofone come Messico, Argentina, Colombia e così via, questo proprio per dare lustro ed una degna vetrina agli artisti di origini spagnole o latinoamericane. Quest’anno la fiera partecipa inoltre alle celebrazioni del Bicentenario dell’indipendenza dei paesi latinoamericani con una grande mostra di giovani artisti residenti in Spagna.

Art Basel Miami Beach un successo di pubblico, critica e vendite

Qualcosa è successo ad Art Basel Miami Beach quest’anno. Una strana atmosfera pervasa dal cambiamento e trainata dalla sostanza più che dalla superficialità si è fatta largo imponendosi agli occhi di tutti. La cosa ha giovato a galleristi e collezionisti che si sono detti soddisfatti dell’edizione 2009, abbandonando le polemiche sull’allargamento della fiera e sulla disposizione delle gallerie new entries.

Anche numerose celebrità hanno apprezzato la fiera tanto che la regina del rock alternativo Patti Smith ha lungamente tessuto le lodi della manifestazioni dichiarando che i suoi pezzi preferiti esposti in fiera erano due piccole fotografie di Man Ray e due grandi dipinti di Yves Klein. Insomma in molti hanno gioito di questa rigorosa trasformazione: “Quest’anno Art Basel Miami Beach appartiene alle persone seriamente interessate all’arte e non al superfluo. Ho visto in giro meno sfarzo e più sostanza” ha dichiarato Micky Wolfson Jr., fondatore del Wolfsonian Museum.

Festini ad Art Basel Miami Beach 2009 ma qualcuno rimane scontento

 Il bello di Art Basel Miami Beach non è solamente rappresentato dal momento della fiera. Sembrerebbe infatti che la miriade di eventi e festini (che hanno poco a che fare con l’arte) che si svolgono durante la manifestazione siano decisamente elettrizzanti ed affascinanti almeno quanto l’evento fieristico. Ancor prima dell’ inaugurazione il gallerista Paul Kasmin stava festeggiando allo Standard Hotel con Christian Louboutin, il gallerista berlinese Max Hetlzer ed i designer Genevieve Jones e Mattia Bonetti. Ma solamente dopo la Vip preview che è durata fino alle nove di sera dono iniziati i veri bagordi. I galleristi Rachel Lehmann e David Maupin hanno organizzato un cocktail per la loro artista Teresita Fernandez al Setai Resort, tra gli ospiti c’erano Calvin Klein, Stefano Tronchi ed il direttore della PS1, Agnes Gund.

La Galerie Gmurzynska di Zurigo aveva anch’essa un party al Setai. L’evento era in onore del celebre attore Sylvester Stallone che pensate un poco ha deciso di tramutarsi in pittore ed è presente in fiera con alcune delle sue opere. All’evento, dove c’erano anche delle bellissime ragazze-sirena immerse in un piscina, hanno partecipato alcuni collezionisti, uomini d’affari e celebrità varie tra cui il capo della Warner Bros. Lyor Cohen, Jennifer Flavin e la principessa Michael di Kent, tutti sembravano molto divertiti mentre sorseggiavano Champagne. Le bollicine sono state protagoniste anche alla festa del Bruce High Quality Foundation, sponsorizzata da Dom Perignon.

Preview di Art Basel Miami Beach: vendono i giovani e capolavori d’arte confiscati

 Art Basel Miami Beach ha già fatto registrare importanti movimenti nel giorno della tanto attesa Vip Preview. Secondo quanto dichiarato dall’organizzazione quest’anno sono stati effettuati numerosi cambi per dare alle giovani gallerie ed agli artisti emergenti una piattaforma adatta a mettere in mostra le loro offerte creative. Questi cambiamenti hanno dato luogo ad alcune strambe giustapposizioni come quella tra il magnate Larry Gagosian, affiancato da James Fuentes una galleria dalle modeste dimensioni di New York. Fuentes ha però portato alla fiera alcune interessanti sculture, una di queste ( raffigurante la testa di Homer Simpson) creata da Agathe Snow è stata subito acquistata dal collezionista e dealer Asher Edelman per 16.000 dollari.

Anche allo spazio di Miguel Abreu è andata piuttosto bene visto che la galleria ha venduto tutti i dipinti di Pieter Schoolwerth che aveva portato in fiera (ed anche alcuni che non erano stati portati) con cifre che si aggirano tra i 14.000 ed i 30.000 dollari. La galleria Wallspace di Chelsea ha invece venduto tre opere di Walead Beshty dichiarando che altri 10 collezionisti erano interessate a comprarne una. La galleria di Los Angeles Cherry and Martin ha invece venduto una grande tela di Amanda Ross-Ho per 12.000 dollari. Insomma sembrerebbe che per gli artisti emergenti sia andata piuttosto bene. Intanto ad Art Basel Miami Beach c’è stato anche tempo per un giallo inaspettato.

Molte novità per Arte Fiera

Arte Fiera-Art First giunta alla 34a edizione si tiene a Bologna dal 29 al 31 Gennaio 2010 presso il quartiere fieristico. Nata negli anni ’70 tra le prime fiere internazionali d’arte moderna e contemporanea del mondo, Arte Fiera Art First, sotto la direzione artistica di Silvia Evangelisti, propone un ampio panorama di opere di artisti dai primi del ‘900 fino alle tendenze più attuali, dimostrando attraverso un accurato meccanismo di selezione, la propria identità di fiera storicizzata nel ruolo di vetrina del mercato dell’arte, valorizzando e promuovendo negli anni le novità della scena artistica italiana ed internazionale.

15000mq espositivi, 200 gallerie italiane ed internazionali, sono solo alcuni dei numeri che costruiranno la nuova edizione. Per il secondo anno consecutivo Arte Fiera Art First dedica il programma giornaliero di incontri al tema del collezionismo: collezionisti e direttori di musei si confronteranno sul modo in cui le collezioni e i musei privati interagiscono e si inseriscono nel panorama artistico italiano ed internazionale. Lo scopo è di stimolare un vivace dialogo invitando anche rappresentanti e collezionisti dell’area asiatico-pacifica grazie alla sinergia con ShContemporary, la prima fiera d’arte contemporanea dedicata all’Asia Pacific Area organizzata a Shanghai dal Gruppo BolognaFiere.

Art Basel Miami Beach torna con i migliori propositi

E’ tempo di Art Basel Miami Beach. La grande fiera internazionale inaugurerà il prossimo 3 dicembre (fino al 6 dicembre) la sua ottava edizione e si prepara a ricevere una folla oceanica di almeno 40.000 visitatori. In tempi di incertezza economica la grande manifestazione non ha però perso lo smalto che da sempre la caratterizza, il co-direttore Marc Spiegler ha in merito dichiarato: “Quello che abbiamo visto durante Art Basel in autunno ci ha fatto comprendere che c’è sicuramente mercato per l’arte di alta qualità”. Spiegler non ha infatti tutti i torti visto che durante l’edizione europea di Art Basel le vendite sono andate piuttosto bene registrando un netto rialzo.

Dal canto suo il resto del panorama fieristico europeo si è comportato abbastanza bene visto che il Fiac parigino ha dato segni di ripresa piuttosto incoraggianti e molti dei dealers presenti al Frieze non hanno di che lamentarsi. A far da contrappunto a questo clima di positività generale c’è però un dato importante che non va tralasciato. 60 gallerie presenti lo scorso anno ad Art Basel Miami Beach hanno deciso di non fare ritorno alla prestigiosa manifestazione.