Il peggio dell’arte contemporanea 2012 – parte II

Eccoci giunti alla top 5 del peggio dell’arte contemporanea del 2012

1 La Quadriennale di Roma – Il mitico Jas Gawronski viene nominato presidente con l’obiettivo alzare fondi per l’imminente edizione 2012. Il risultato lo conosciamo: Quadriennale cancellata o rinviata a data incerta. Eppure Gawronski aveva a disposizione 360 mila euro, una cifra che da sola sarebbe largamente bastata per una Quadriennale di tutto rispetto. Evidentemente le ragioni della cancellazione sono ben altre.

Il peggio dell’arte contemporanea 2012 – parte I

Il 2012 è arrivato agli sgoccioli e come di consueto noi vi abbiamo preparato la nostra classifica top of the flops, con la speranza di non dover più assistere a tali orrori nel 2013.

6 I danni di Vittorione Nazionale® – Dopo aver messo in ridicolo l’intera arte nazionale con un Padiglione Minestrone Italia© alla Biennale di Venezia, il nostro Vittorio Sgarbi ha pure il coraggio di chiedere i danni al ministero. Voto 10 per la coerenza ed il coraggio.

I conflitti interiori di Ekaterina Panikanova alla galleria Z20 di Roma

 

‘Un, due, tre fuoco’ 2012 installation view
photo credits: Valentina Fiore ©Ekaterina Panikanova
Courtesy z2o Galleria | Sara Zanin

Bambini ed adulti, cervi e biciclette disegnati a colpi di pennello su fogli di quaderni a righe e vecchi libri ingialliti. Singole entità che si riallacciano a ricordi infantili, a favole raccontate in un passato ormai lontano quando l’ingenuità e la fantasia ci permettevano di oltrepassare il confine della realtà per catapultarci in un mondo magico, privo di qualsiasi norma. Solo distogliendo lo sguardo da queste semplici ma al contempo complesse creazioni lo spettatore ritorna alla tangibilità del mondo reale e alle sue imposizioni sociali.

Thre Small Rooms by Studio Cadena

Il firm di architetti newyorchesi Studio Cedena ha da poco realizzato un progetto assai bizzarro, piazzando tre scatole bianche all’interno di un loft di Brooklyn, realizzando così 3 stanze da letto per rispettivi inquilini.

Ai Weiwei e il libretto nero contro la Cina

Il più grande ( e soprattutto il più simpatico) artista cinese di tutti i tempi ha colpito ancora. Signori e signore, Ai Weiwei non riesce proprio a star fermo e dopo la sua personale versione di Gagnam Style di PSY ha dato alla stampa la sua ennesima provocazione. Si tratta del Little Black Book, libricino nero che di fatto scimmiotta il celebre Libretto Rosso un’antologia di citazioni tratte dagli scritti e dai discorsi di Mao Tse-tung.

Jeffrey Deitch e la rovina dei musei americani

Il conflitto di interesse esiste anche negli Stati Uniti e non solo dalle nostre parti. Grazie al conflitto di interesse,le istituzioni artistiche made in U.S.A. sono “dirette verso il baratro con Jeffrey Deitch alla guida” stando a quanto affermato da Jason Edward Kaufman su Artinfo. Il problema è che Deitch non ha mai smesso di essere un dealer e la sua nomina a direttore del MOCA ha trasformato il museo in una grande galleria privata istituzionale, senza alcun controllo.

Ovale by Ronan e Erwan Bouroullec per Alessi

Alessi è un’azienda italiana da sempre impegnata nel design industriale e nel corso degli anni ha collaborato con vere e proprie star del calibro di  Alessandro Mendini, Aldo Rossi, Ettore Sottsass, Richard Sapper, Achille Castiglioni, Stefano Giovannoni e Philippe Starck. Stavolta Alessi ha deciso di collaborare con i fratelli francesi Ronan e Erwan Bouroullec i quali hanno prodotto una serie di accessori per cucina chiamati Ovale.

Lara Almarcegui occuperà il padiglione spagnolo

Novità sul versante Biennale di Venezia. Anche la Spagna ha scelto l’artista che occuperà il padiglione nazionale. Si tratta di Lara Almarcegui artista classe 1972 che sarà curata da Octavio Zaya. Per gli aficionados dell’arte italiani la Almarcegui è una vecchia conoscenza visto che l’artista ha esposto lo scorso anno al Pastificio Cerere di Roma.

Whitney Biennial del 2014 all’insegna della trasparenza?

La Whitney Biennial del 2014 non sarà di certo come le precedenti. L’urgenza di questa edizione è quella di dare una risposta al movimento Occupy che ha chiamato in causa la prestigiosa manifestazione accusandola di essere solamente l’ennesima manifestazione commerciale del sistema dell’arte internazionale.

La restauratrice folle ritenta la fortuna su eBay

Vi ricordate di Cecilia Gimenez? Parliamo della gagliarda vecchietta che qualche mese fa aveva creato un vero e proprio polverone mediatico restaurando l’Ecce Homo nella cattedrale di Borja. La simpatica restauratrice, rovinò per sempre l’opera ma come per incanto da quel momento i turisti hanno cominciato ad occupare la cittadina spagnola, convincendo il parroco a far pagare il biglietto per ammirare l’ormai celeberrimo Beast Jesus e nella prima settimana a pagamento la chiesa ha raccolto la bellezza di 2000 euro, una cifra impensabile prima di allora.

I direttori dei musei nazionali? sottopagati!

Quanto guadagna il direttore di un museo d’arte contemporanea in Italia? Beh, gli stipendi variano in base alla natura stessa del museo, sia esso regionale, provinciale comunale o nazionale. Eppure spesso ci siamo trovati di fronte a stipendi più che soddisfacenti, ben oltre i centomila euro all’anno netti.

Padiglione Italia: il progetto di Andrea Viliani

Continuiamo a pubblicare  i progetti presentati dai magnifici 7 curatori al ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi che ha poi scelto quello di Bartolomeo Pietromarchi.  Ecco quello di Andrea Viliani:

Politica e società per un manifesto collettivo

 Ristabilire le relazioni fra arte, storia, politica, economia, società; indagare nozioni di trasversalità e partecipazione; esplorare il problematico equilibrio fra ambiente e modernità e l’uso ricorrente dell’ironia in un Paese pasolinianamente privo di «rabbia» e quindi di «lotta di classe»; aprire un’analisi sulle rappresentazioni di genere e sulle pratiche femministe;