Drago pubblica il libro su Nick Walker e Banksy…

Nel mondo della street art ne succedono di tutti i colori e spesso un fresco nome balza agli onori delle cronache. Ma ogni anno, quando Nick Walker propone nuovi lavori al pubblico, il mercato dell’arte contemporanea viene scosso da violenti tremori. Le opere dell’artista inglese sono presenti in istituzioni private, gallerie e collezioni di tutto il mondo. Molti inoltre pensano che in realtà Walker ed il famoso street artist Banksy siano la stessa persona e nel maggio dello scorso anno molte riviste d’arte hanno indagato sull’identità segreta di quest’ultimo.

Walker ha però smentito come da copione ogni ipotesi, affermando di aver conosciuto Banksy a Bristol verso la fine degli anni novanta ma di aver scambiato solo pochissime parole con il fantomatico artista. Ad ogni modo la casa editrice Drago presenta in questi giorni al pubblico il primo libro monografico dedicato all’arte di Nick Walker dal titolo A Sequence of Events. Questa pubblicazione tanto attesa rappresenta una riflessione sugli ultimi 10 anni di operato dello street artist e si compone di 96 pagine con una meravigliosa selezione di immagini che rappresenta un’opera nell’opera oltre che un vero e proprio oggetto da collezione per gli amanti ed appassionati di tutta la street art.

Paola Pivi Vs Jonathan Meese all’Accademia Tedesca di Roma

L’Accademia Tedesca Villa Massimo di Roma ha inaugurato ieri la mostra Soltanto un quadro al massimo presentando le opere di due grandi nomi della nuova arte contemporanea Paola Pivi e Jonathan Meese. La rassegna giunta alla sua decima edizione mette a confronto un’opera di un artista italiano con una di un artista tedesco.

Paola Pivi, abituata a confondere e divertire il pubblico con interessanti e fantasiose installazioni, presenta la grande scultura Have you seen me before? (2008) costituita da un grande orso in poliuretano ricoperto di piume gialle: una presenza divertente e giocosa, che strizza l’occhio agli agglomerati di peluche di Mike Kelly e alle sculture kitsch di Jeff Koons, con quel pizzico di ironia tipica di un certo filone dell’arte italiana d’oggi, che vede come capofila Maurizio Cattelan.

Artisti a Berlino per ridipingere il muro

Il cemento è stato graffiato, i graffiti rimossi e adesso Thierry Noir, il primo artista a dipingere sul muro di Berlino è pronto per ricominciare. L’artista francese ha rischiato la sua vita nel 1984 per affrescare la superficie del muro che separava l’est comunista dall’ovest capitalista di Berlino, capitale della Germania.

Oggi il comune stesso ha organizzato il restauro dei lavori di Noir assieme a quelli di altri 120 artisti. L’opera naif dello street artist è stata immortalata dal regista Wim Wenders nel celebre film del 1987 Il Cielo sopra Berlino, dove faceva da comparsa lo stesso Noir nel ruolo di se stesso.

Otto lezioni sul vuoto a Gijon per Marina Abramovic

Marina Abramovic presenterà a Gijón in Spagna a partire dal 29 maggio 2009 la videoinstallazione 8 Lessons on Emptiness with a Happy End che sarà ospitata per l’occasione dai meravigliosi spazi della chiesa di Laboral. Si tratta dell’ultima opera dell’artista serba nata a Belgrado nel 1946 che ha tentato di tradurre in immagini la sua profonda preoccupazione riguardo agli eccessi nella rappresentazione della violenza nella società e nell’arte contemporanea.

L’installazione è divisa in cinque grandi schermi che ricreano una guerra tra bambini. L’artista ha tratto ispirazione da un recente viaggio nel Laos dove ha avuto modo di osservare che tutti i bambini tenevano in mano delle armi giocattolo. A partire da questa esperienza Marina Abramovic ha ricreato tutte le distinte fasi di un conflitto bellico: dalla negoziazione fino alla battaglia ed alle vicissitudini dei prigionieri passando per le sofferenze dei feriti.

MiArt, finale da brivido: rubata un’opera di Arnaldo Pomodoro

Il MiArt tenta di tirarsi fuori dalla mischia delle fiere italiane, dopo tredici anni vissuti in bilico tra paradiso ed inferno la manifestazione meneghina ha cercato quest’anno di riproporsi in una veste più internazionale presentando però 140 gallerie (l’anno passato erano 200) prettamente milanesi.

Scelta questa che basta come risposta ai detrattori che hanno additato le pur modeste fiere romane come eventi poco aperti all’estero e tacciati di romanocentrismo.  Pur con un buon allestimento ed una serie di eventi collaterali di pregevole fattura come la presenza Vanessa Beecroft al PAC e la Video Lounge curata Nav Haq, il MiArt 2009 ha lasciato l’amaro in bocca a diverse gallerie che hanno lamentato la mancanza di un giro di collezionismo internazionale e di nuovi contatti.

Takashi Murakami super star

Nuovi e scoppiettanti progetti per l’artista giapponese Takashi Murakami, erede 47enne di un pop americano rivisitato ed arricchito di coloratissimi pupazzetti, fiorellini ed altri soggetti tipici del manga giapponese che invadono opere vendute a centinaia di migliaia di euro.

Il museo Guggenheim di Bilbao ha inaugurato infatti una grande retrospettiva dedicata all’artista in mostra dal 17 febbraio al 31 maggio 2009, con più di novanta opere tra quadri, sculture e installazioni. L’evento dal titolo © Murakami presenta il più vasto compendio del lavoro dell’artista mai presentato in una manifestazione internazionale. Murakami si ispira alle icone degli otaku, i ragazzi che passano gran parte del loro tempo chiusi in casa con una passione ossessiva per i manga e le anime. L’artista stesso ha ribattezzato il suo stile Poku, neologismo che abbraccia il termine otaku fondendolo con il pop.

Louise Bourgeois, il ragno di San Francisco smonterà la tela

Luis R. Cancel, direttore degli affari culturali del San Francisco Arts Commission ha recentemente annunciato la prossima rimozione della scultura The Coruching Spider di Louise Bourgeois in prestito alla città di San Francisco dal novembre 2007.

La scultura consiste in 2 tonnellate e mezzo di bronzo raffigurante uno dei famosi aracnidi dell’artista francese che alla considerevole età di 97 anni è considerata uno dei più influenti artisti viventi. L’opera era da tempo un vanto per tutta la città ed era situata nella famosa e caratteristica zona dell’Embarcadero nei pressi del molo 14. La scultura, originariamente prodotta dall’artista nel 2003 era stata specificatamente progettata per la città.

Apre a Milano il LAB- Lambretto Art Project

 Durante gli sfrenati giorni della fiera MiArt e tra gli innumerevoli eventi collaterali si è inaugurato il 18 aprile un nuovo spazio interdisciplinare ideato da Mariano Pichler e dedicato alla cultura contemporanea, LAP – Lambretto Art Project – Osservatorio del contemporaneo.

LAP è stato ricavato da un ex capannone industriale e si propone al pubblico non come una fondazione ma come osservatorio della creatività e del pensiero contemporaneo. Ospiterà progetti interdisciplinari connotati da una forte vocazione sperimentale e di ricerca, accogliendo proposte di giovani artisti e curatori indipendenti, trasversali al mondo dell’arte, del design, del cinema, della grafica e dell’architettura, con un’alternanza di progetti e collaborazioni che si inseriranno nel calendario culturale milanese.

Tassalonica, una biennale ai tempi dell’incertezza

Art in Times of Uncertainty, l’arte ai tempi dell’incertezza questo è il tema di quest’anno alla seconda Thessaloniki Biennale of Contemporary Art, organizzata dal Museo di Stato di Arte Contemporanea con il supporto del ministero greco della cultura.

La biennale di Tessalonica propone con questo titolo un interessante interrogativo: può l’arte contemporanea rappresentare una vetrina di opportunità in questi tempi incerti? 57 artisti provenienti da tutto il mondo selezionati da Bisi Silva, Gabriela Salgano e Syrago Tsiara proveranno a dare una risposta a questa provocatoria domanda. A rappresentare l’Italia sarà presente l’artista bolognese Paolo Chiasera (1978), talento emergente sempre in bilico tra pittura ed installazione che ha recentemente partecipato alla Quadriennale di Roma del 2008 con il dipinto Black Brain 1.

Nam June Paik alla James Cohan Gallery di New York

La James Cohan Gallery presenterà il 30 maggio 2009 a New York una mostra con importanti opere del pioniere della video arte Nam June Paik. L’evento permetterà al pubblico di ammirare un cospicuo numero di opere che partono dal 1972 sino al 1994 comprendendo le video sculture e le robot sculptures dell’artista sud coreano.

Universalmente riconosciuto come il padre della video arte, Nam June Paik asserì nel 1965 che il tubo catodico televisivo avrebbe in qualche modo rimpiazzato la tela. Membro di spicco del movimento Fluxus tra i ’60 ed i ’70, Paik ha lavorato fianco a fianco con artisti del calibro di John Cage, Joseph Beuys e Charlotte Moorman

Giustizia per Federico Solmi

Federico Solmi può tirare un sospiro di sollievo, ieri mattina è trapelata la notizia che i giudici del Tribunale del Riesame di Bologna hanno ordinato due settimane fa il dissequestro dell’opera che era stata esposta ad Arte Fiera, la kermesse internazionale di arte contemporanea che si è svolta a Bologna dal 23 al 26 gennaio.

I giudici nel liberare l’artista dalle accuse di ipotesi di reato ed offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio, avrebbero dichiarato che “Pur essendo un’opera senza dubbio provocatoria, vista l’associazione di simboli sessuali e simboli religiosi, il crocifisso di Federico Solmi è solo ed esclusivamente un’opera d’arte e per quanto eccentrica possa essere considerata, non sono stati compiuti interventi di natura denigratoria su un oggetto di culto, quale appunto un crocifisso, bensì è stata realizzata un’immagine che rappresenta un’imitazione del simbolo religioso che quindi non avrebbe mai potuto essere venerato”.

Buone nuove per Shepard Fairey

Ed alla fine il nostro Shepard Fairey è riuscito a spuntarla. Un magistrato della corte municipale di Boston ha dichiarato lunedì scorso che sette denunce a carico dell’artista per affissione illegale di posters nell’area cittadina, devono essere archiviate per mancanza di prove.

Fairey era stato accusato di ben 17 atti vandalici per affissione di posters e per aver disegnato murales in spazi pubblici e privati nei dintorni di Boston ed in tutto il tessuto urbano. L’artista deve comunque tornare prossimamente davanti alla corte cittadina per rispondere delle rimanenti 10 denunce a suo carico. Nel frattempo i legali di Fairey stanno lottando per la ben ormai nota causa intentata dalla Associated Press che come ben saprete ha denunciato l’artista per sospetta appropriazione indebita di copyright.

Fiere Internazionali, a Pechino c’è il CIGE

Primavera ed estate sono da sempre le stagioni predilette dai grandi eventi fieristici. Giovedì 16 aprile 2009 è stato il turno a Pechino del CIGE il China International Gallery Exposition, evento internazionale giunto ormai alla sua sesta edizione. Quest’anno sono presenti in fiera 84 gallerie di arte contemporanea provenienti da 20 nazioni.

Per l’edizione 2009 il CIGE ha inoltre rinvigorito la presenza di gallerie nazionali presentando 23 gallerie cinesi e 9 gallerie di Taiwan, inoltre solide relazioni si sono stabilite con Giappone e Corea che sono presenti all’interno della manifestazione con rispettivamente 7 e 12 gallerie. Anche la vibrante scena dell’arte contemporanea del sud est asiatico emerge come grande protagonista del CIGE, con la partecipazione di 7 gallerie dall’Indonesia, 2 dalle Filippine, 1 da Singapore e 1 dall’India.

Kate Moss vende la pelle a Tar Magazine

Il buon Damien Hirst è sempre in cerca di una notizia che tenga alta la sua figura di star dell’arte contemporanea più chiacchierata del mondo. Si può apprezzare o disprezzare ma il suo talento nel catturare l’attenzione dei media è un vero e proprio dono artistico difficile da imitare. Questa volta Mr. Hirst ha compiuto una delle sue famigerate dissezioni anatomiche sul volto della bellissima e famosissima top model inglese Kate Moss, già musa ispiratrice di una serie di opere di Marc Quinn.

L’opera di Hirst che è una manipolazione di una foto apparsa su W Magazine di marzo, apparirà sul secondo numero della rivista biennale Tar (Tar  tradotto dall’inglese significa catrame ma è anche l’anagramma di art-n.d.r.), magazine di arte, moda e tendenze che si distingue per il suo appeal elitario ed i suoi contenuti estremamente curati. Il secondo numero di Tar, la cui uscita è prevista per la fine di questa settimana in tutti gli Stati Uniti, dovrà bissare il successo della precedente edizione che ha registrato una vendita di circa 46.000 al prezzo di copertina di circa 15 euro.