MArt di Trento e Rovereto: arte accessibile a persone con disabilità

L’arte è un bene di tutti e per tutti ma non sempre è davvero accessibile a tutti. E’ per questo motivo che l’iniziativa del MArt di Trento e Rovereto di mettere a punto dei percorsi fruibili senza problemi di accessibilità da parte delle persone affette da diverse tipologie di disabilità è molto importante.

Confrontations – MAMBO e MART VS New Museum

Eccoci giunti al terzo appuntamento della nostra serie estiva intitolata Confrontations. Si tratta di un confronto all’americana tra le offerte culturali di due prestigiose istituzioni, una straniera e l’altra italiana. Dalle nostre parti vengono stanziati milioni e milioni di euro per tenere in vita gli spazi pubblici e garantire loro un programma espositivo allettante per il pubblico. Alla fine della nostra breve avventura  sarà più facile comprendere il peso della nostra cultura contemporanea e l’utilizzo finale dei fondi stanziati dai contribuenti a favore della stessa.

Nella prima puntata avevamo organizzato un match MAXXI di Roma VS Tate Modern di Londra mentre nella seconda avevamo rincarato la dose con un confronto letale MADRE di Napoli e Castello di Rivoli VS ICA di Londra. Oggi il confronto si fa ancora più duro visto che abbiamo due sfidanti d’eccezione vale a dire MAMBO di Bologna e MART di Trento e Rovereto VS New Museum di New York. Riusciranno due musei italiani a garantire una programmazione migliore di un museo newyorkese?

Con gli occhi, con il cuore, con la testa. La fotografia della collezione Trevisan

Cosa hanno in comune i dagherrotipi del 1846 di Ferdinando Brosy e gli scatti di Gregory Crewdson di 160 anni dopo? Hanno attirato l’attenzione di Mario Trevisan e sono così entrati nelle sua collezione. Dal 24 luglio al 9 settembre 2012 questa ricca e appassionata collezione di fotografia è visibile in una mostra al Mart di Rovereto intitolata “Con gli occhi, con il cuore, con la testa. La fotografia della collezione Trevisan”, a cura di Walter Guadagnini con Veronica Caciolli e Francesco Zanot.

La raccolta Trevisan, oggi in deposito a lungo termine presso il Mart, è tra le più significative collezioni private italiane di fotografia: è composta da circa 250 opere, 200 delle quali sono state selezionate per questa mostra. La passione di Trevisan per la fotografia nasce oltre venti anni fa e si è concentrata sulla fotografia delle origini (anni Quaranta e Cinquanta del XIX secolo) e su quella di matrice surreale, in cui, come scrive Walter Guadagnini “alla rappresentazione del mondo si sostituisce la sua invenzione”.

Benvenuto Disertori al Mart di Trento

Benvenuto Disertori (1886-1969), grande maestro dell’incisione, è conosciuto soprattutto per le sue “acquaforti civiche”, vedute di città dell’Italia, ampiamente apprezzate e studiate dalla critica d’arte. Esiste però un aspetto centrale della vicenda artistica di Disertori che non è altrettanto noto: ritratti, nudi e raffigurazioni allegoriche che rivelano come l’incisore trentino sia stato un interprete attento e raffinato della cultura Liberty e simbolista.

Cinquanta di queste opere sono ora al centro della mostra “Benvenuto Disertori. Un segno Liberty”, a cura di Alessandra Tiddia, in programma dal 16 giugno – 2 settembre 2012 nella sede di Torre Vanga a Trento.  Affiancata da un catalogo con testi di Andrea Disertori, figlio dell’artista, di Duccio Dogheria e di Alessandra Tiddia, la mostra si concentra in particolare sull’attività di ritrattista di Disertori; accanto alle incisioni saranno esposte per la prima volta una selezione di matrici xilografiche, e in rame e zinco, relative alle opere presentate e un nucleo di disegni inediti provenienti dalla collezione di famiglia. Inoltre, nel catalogo della mostra il Mart pubblica la lista completa delle opere di Disertori presenti nelle proprie collezioni, per offrire un essenziale strumento di approfondimento agli studiosi.

ALICE IN WONDERLAND al Mart di Rovereto

“Il Bruco e Alice si guardarono a vicenda per qualche tempo in silenzio; finalmente il Bruco staccò la pipa di bocca, e le parlò con voce languida e sonnacchiosa: ‘Chi sei TU?’ – disse il Bruco. Non era un bel principio di conversazione. Alice rispose con qualche timidezza: ‘Davvero non te lo saprei dire ora. So dirti chi fossi, quando mi son levata questa mattina, ma d’allora credo di essere stata cambiata parecchie volte.”

Alice ha 150 anni, come l’Italia, ma non ha nulla della vecchia signora, anzi, il classico di Lewis Carroll (Charles Lutwidge Dodgson, 1832-1898) si riconferma ancora oggi un patrimonio comune che unisce magicamente l’età adulta all’infanzia. Per questo la mostra organizzata dalla Tate di Liverpool, in collaborazione con il Mart e la Kunsthalle Hamburg, non è solo per bambini, e così come il libro permette diversi livelli di interpretazione e apprezzamento. Nell’Inghilterra vittoriana Lewis Carroll era un insegnante di matematica con la passione della fotografia e inserito nel mondo artistico dell’epoca. Accomunato ai preraffaelliti dall’idea di purezza incarnata dai bambini, spesso li ritraeva come fossero attori all’interno di una scenografia rimandando a vicende storiche o leggende, per farli stare fermi nei lunghi tempi di posa era solito raccontare storie fantastiche. Tra questi c’erano anche le tre sorelle Liddell, figlie del decano, alla minore, Alice Pleasance, regalò e dedicò il libro delle sue avventure nel 1864, l’anno prima che venisse pubblicato ufficialmente.

Postmodernismo – Stile e sovversione 1970-1990 al Mart di Rovereto

Pare sia già tempo di trovare una nuova etichetta per definire i nostri tempi, il Postmodernismo finiva quando io andavo per i sei anni, non me ne accorsi, ero troppo giovane per capirci qualcosa. “Postmodernismo. Stile e sovversione 1970 – 1990” così viene sottotitolata la mostra approdata al Mart di Rovereto dopo la sua nascita al Victoria and Albert Museum di Londra. Un’altra collaborazione importate portata a segno dall’ormai lontana Gabriella Belli, in favore di Cristiana Collu, e ci ricorda che fare squadra a livello internazionale si può, anzi si deve.

«Per lo storico Charles Jenks il modernismo finì alle 15.32 del 15 marzo 1972 quando il complesso residenziale di Pruitt-Igoe di St. Louis, Missouri, venne fatto saltare in aria con la dinamite.» Così inizia la mostra: con la fine dell’idealismo modernista, in questo caso incarnato da un insieme di enormi casermoni, di quelli che ancora oggi infestano le periferia di qualsiasi città nostrana, simbolo di rigore e ingegneria-sociale, buttati giù come birilli per lasciar spazio al nuovo, sfavillante post-modernismo. In altre parole la distruzione di qualsiasi idea di purezza, pulizia, forma e funzione in favore della libertà di mescolare tutto assieme per il gusto di farlo. Sia ben chiaro il ribaltamento di poteri fu determinato da un fallimento di un’idea come quella modernista.

Al Mart il periodo americano di Afro

Dal 17 marzo al 8 luglio 2012 il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto celebra i cent’anni dalla nascita di un artista italiano tra i più amati all’estero. In mostra molte opere mai esposte, provenienti da collezioni internazionali.

Nel 1948, il trentaseienne pittore di Udine Afro Libio Basaldella – allora in rapidissima maturazione stilistica – fu presentato alla gallerista Catherine Viviano, che stava per aprire uno spazio espositivo tutto dedicato all’arte contemporanea italiana sulla East 57th Street di New York.

Gina Pane al Mart di Rovereto

Il Mart presenta la prima mostra antologica dedicata a Gina Pane (1939-1990), una delle figure più importanti e significative della Body Art internazionale.  Dal 17 marzo all’8 luglio 2012, presso gli spazi del museo di Rovereto, si potrà ripercorrere l’affascinante vicenda dell’artista francese di origine italiana, conosciuta in tutto il mondo per le sue emozionanti perfomance.

Con questa importante retrospettiva, nata da un’idea di Gabriella Belli e a cura di Sophie Duplaix con la collaborazione di Anne Marchand (erede dell’artista), il Mart intende portare alla luce la coerenza concettuale che ha accompagnato tutte le variazioni formali e i momenti fondanti del percorso di Gina Pane: dai dipinti geometrici e le “Structures affirmées”, realizzati fino al 1967, alle “azioni” degli anni Sessanta e Settanta, fino alle “Partitions” e “Icônes” compiute dal 1980 al 1989.

Francesco Zizola al Mart di Rovereto

In occasione della quarta edizione di “Rovereto Immagini”, il festival di fotografia di Rovereto, il fotografo romano sarà presente nel mezzanino del museo con una selezione di scatti realizzati in venti anni di foto-reportage. Ingresso libero. In occasione di “Rovereto Immagini”, la mostra “Shadows”, a cura di Deanna Richardson, presenta dal 17 luglio al 29 agosto 2010 alcune delle immagini più significative che Francesco Zizola ha realizzato per testimoniare conflitti, pandemie, catastrofi ecologiche, malnutrizione, eccessi dell’industria mediatica e della società dei consumi, in trentacinque differenti paesi.

Percorrendo con discrezione il confine lungo cui i racconti privati si trasformano in storia collettiva per farsi interrogativo etico, le immagini in mostra offrono al visitatore la possibilità di una prospettiva critica su realtà rimaste per lo più ai margini delle notizie. Come involontari protagonisti, i soggetti ritratti emergono dalle ombre dei diritti negati, per raccontarsi silenziosamente.

Linguaggi e Sperimentazioni al Mart di Rovereto


La ricerca artistica contemporanea protagonista della mostra –Linguaggi e Sperimentazioni. Giovani artisti in una collezione contemporanea-. La mostra sarà aperta al pubblico al Mart di Rovereto dall’8 maggio al 22 agosto 2010. La conferenza stampa di presentazione della mostra e’ in programma alle ore 12.30 di venerdi’ 7 maggio, con inaugurazione ufficiale a seguire alle ore 18.

Nelle sale del Mart saranno esposte circa ottanta opere tra dipinti, fotografie, sculture, installazioni e video, provenienti dalla AGI Verona Collection che da sempre si dedica alla ricerca di nuovi talenti. AGI Verona Collection e’ nata nel 1989 dalla volontà di cinque collezionisti veronesi, associati nel desiderio condiviso di sostenere l’arte contemporanea.

Ad oggi sono entrate in collezione oltre 500 opere, realizzate con diversi linguaggi e tecniche artistiche, di differenti poetiche e provenienze, e tra queste le presenze internazionali sono la maggioranza. AGI ha sempre privilegiato l’acquisizione di artisti giovani ed esordienti, e per lo piu’ i lavori sono entrati nella raccolta nell’anno stesso di realizzazione. I giovani e le nuove promesse hanno rappresentato una sfida continua, secondo una sensibilità collezionistica che cerca di catturare sempre il nuovo e l’attuale, registrando cosi’ i cambiamenti e le trasformazioni in atto nella storia dell’arte.

Linguaggi e Sperimentazioni al Mart di Rovereto

La ricerca artistica contemporanea protagonista della mostra Linguaggi e Sperimentazioni. Giovani artisti in una collezione contemporanea. La mostra sarà aperta al pubblico al Mart di Rovereto dall’8 maggio al 22 agosto 2010. Nelle sale del museo saranno esposte circa ottanta opere tra dipinti, fotografie, sculture, installazioni e video, provenienti dalla AGI Verona Collection che da sempre si dedica alla ricerca di nuovi talenti. AGI Verona Collection e’ nata nel 1989 dalla volontà di cinque collezionisti veronesi, associati nel desiderio condiviso di sostenere l’arte contemporanea.

Ad oggi sono entrate in collezione oltre 500 opere, realizzate con diversi linguaggi e tecniche artistiche, di differenti poetiche e provenienze, e tra queste le presenze internazionali sono la maggioranza. AGI ha sempre privilegiato l’acquisizione di artisti giovani ed esordienti, e per lo piu’ i lavori sono entrati nella raccolta nell’anno stesso di realizzazione. I giovani e le nuove promesse hanno rappresentato una sfida continua, secondo una sensibilità collezionistica che cerca di catturare sempre il nuovo e l’attuale, registrando cosi’ i cambiamenti e le trasformazioni in atto nella storia dell’arte.

Spirito: è la volta di Arthur Duff

Prosegue presso il Complesso Santo Spirito in Sassia in Roma il progetto SPIRITO ideato e a cura di Valentina Ciarallo e Pier Paolo Pancotto e promosso da Giubilarte Eventi che, avviato nel novembre 2008, propone alcune delle presenze più significative nel panorama creativo nazionale ed internazionale (alcune delle quali approdano per la prima volta a Roma o in Italia in forma individuale) mettendole a confronto con uno spazio espositivo eccezionale, lo storico complesso ospedaliero fondato nell’ottavo secolo d.C. e definito nel suo aspetto attuale nella seconda metà del Quattrocento sotto il pontificato di Sisto IV.

Il sesto appuntamento è stato affidato ad Arthur Duff che propone un’installazione composta di raggi laser che invade contemporaneamente le due sale di Santo Spirito. Attraverso composizioni verbali ispirate alle caratteristiche funzionali mediche, di ricovero e di accoglienza dell’edificio (tra le quali, ad esempio, la cosiddetta ruota degli esposti), l’artista colma lo spazio dell’antico nosocomio che egli percepisce ormai vuoto rispetto alla vita e alla storia che per secoli lo ha animato.

Arte Povera protagonista a Villa e Collezione Panza

Villa e Collezione Panza e il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, proseguono il loro sodalizio con la mostra Arte Povera: energia e metamorfosi dei materiali. Dal 17 dicembre saranno esposte oltre 20 opere – tra cui spettacolari installazioni – appartenenti alle Collezioni del Mart.

L’Arte Povera, movimento artistico italiano riconosciuto a livello internazionale come uno dei più importanti nelle avanguardie del XX secolo, verrà indagato attraverso i suoi protagonisti nelle sale di Villa Panza. Installazioni esemplari come quelle composte con legni di recupero, ferro e carbone di Jannis Kounellis (Senza titolo, 1989 e Senza titolo, 1991); gli igloo di fascine, vetro e neon di Mario Merz, le cui installazioni riportano alla memoria archetipi primordiali (Chiaro Oscuro 1983); l’Orchestra di stracci 1968 di Michelangelo Pistoletto, noto per i suoi quadri specchianti come l’Autoritratto del 1962, oppure I lottatori di Giulio Paolini del 1985, il cui lavoro si distingue per l’arte della citazione e il dialogo con l’antico, mentre fra le opere di Alighiero Boetti è presente, fra le altre, uno dei suoi celebri arazzi ricamati del 1989. Nelle opere gli elementi naturali e i materiali industriali sono liberamente combinati e accostati per creare inediti rapporti significanti, come in quelle di Gilberto Zorio, Giuseppe Penone e Giovanni Anselmo.

La Quadriennale di Roma e il Mart insieme per la Scuola di San Lorenzo

Gli “artisti di San Lorenzo” – Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella, Marco Tirelli – saranno al centro di una conversazione a molte voci che si svolgerà martedì 15 settembre, a partire dalle ore 18, nella sede della Quadriennale di Roma, a Villa Carpegna.

L’incontro è promosso dalla Quadriennale e dal Mart, il Museo di arte moderna contemporanea di Trento e Rovereto, dove è in corso fino al 4 ottobre Italia Contemporanea. Officina San Lorenzo, la più vasta esposizione antologica dedicata finora ai sei artisti romani che trent’anni fa scelsero di fare pittura e scultura in uno stabile degli inizi del Novecento nel quartiere romano di San Lorenzo.