Massimo Grimaldi al Pastificio Cerere di Roma

È l’artista Massimo Grimaldi (Taranto, 1974) il protagonista del terzo appuntamento di Postcard from…, che inaugura martedì 13 settembre a Roma: il progetto, rivolto alla diffusione dell’arte contemporanea nel contesto urbano, è promosso dalla Fondazione Pastificio Cerere e ideato dal suo direttore artistico Marcello Smarrelli. L’evento, dal titolo Texts, prevede anche una mostra, concepita per gli spazi della Fondazione, composta da tre testi esposti per la prima volta in Italia, di cui uno appositamente realizzato per questa occasione.

Postcard from…, realizzato con la collaborazione di A.P.A. – Agenzia Pubblicità Affissioni, prevede che nell’arco di tutto il 2011 quattro artisti realizzino ciascuno un manifesto di dimensioni 400×300 cm, come quelli usati nella cartellonistica pubblicitaria, da esporre su un impianto collocato nel cortile del Pastificio Cerere e in altri dieci distribuiti in luoghi diversi di Roma gestiti da A.P.A., il cui elenco viene aggiornato in tempo reale sul sito della Fondazione www.pastificiocerere.it.

A Roma l’ultima tappa del DROME Childhood Issue Tour con una mostra/evento di Marie Hendriks


Ideata e prodotta da PHLEGMATICS e curata da Rosanna Gangemi e Stefan Pollak, l’installazione dell’artista Marie Hendriks (1981), LES VEILLEUSES, appositamente concepita per lo Spazio Cerere di Roma, in uno tra i più suggestivi esempi di archeologia industriale della capitale, l’ex Pastificio Cerere, sarà svelata Giovedì 7 Aprile 2011, dal pomeriggio a notte fonda.

Dopo le recenti personali alla Galleria Analix Forever di Ginevra, alla Fondazione La Maison Rouge di Parigi e al Musée des Beaux-Arts di Calais, il sognante universo plastico dell’artista olandese, di base in Belgio, sarà in mostra per la prima volta in Italia, e solo per 6 ore! L’intervento ambientale,  composto da installazioni e collage, farà il paio con la proiezione dei video Et si les rêves Flamands rapetissaient… ? e POMODORI vs STARS.

6 artista – Riccardo Benassi / Tomaso De Luca

In occasione del nuovo ciclo espositivo MACROFall 2010, il Museo Macro di Roma ospita nei propri spazi le installazioni di Riccardo Benassi e Tomaso de Luca – vincitori della prima edizione di 6ARTISTA – a conferma sia della costante attenzione del Museo verso le nuove generazioni di artisti attivi a Roma, sia del legame storico tra il museo e Pastificio Cerere quali grandi laboratori di immagini.

Partito nel 2009, 6ARTISTA è il Premio concepito da Fondazione Pastificio Cerere e Associazione Civita con il sostegno di Allianz per supportare i giovani talenti nella loro fase formativa attraverso un periodo di residenza presso il Pastificio Cerere, un luogo che dagli anni Settanta in poi ha visto la nascita e lo sviluppo delle tendenze artistiche più interessanti della capitale, uno spazio in cui gli artisti transitano, vivono e lavorano. L’obiettivo è quello di offrire un luogo di confronto con i diversi linguaggi, idee e tecniche, affinché i giovani individuati possano approfondire la loro poetica e consolidare il proprio linguaggio.

Pietro Ruffo e Riccardo Previdi al Pastificio Cerere di Roma

La Fondazione Pastificio Cerere presenta la mostra personale di Pietro Ruffo, intitolata I sei traditori della libertà. L’esposizione porta a compimento lo studio che l’artista ha condotto negli ultimi anni sulla figura del filosofo Isaiah Berlin e sui due concetti di libertà positiva e negativa resi noti nel saggio Due concetti di libertà del 1958. Pietro Ruffo ripercorre la formulazione di questo assunto filosofico attraverso alcuni precisi riferimenti storici, dal Settecento fino ad oggi. Partendo dalle sei famose lezioni tenute da Berlin nel 1952, e trasmesse dalla BBC, in cui il filosofo russo traccia sei ritratti di filosofi del passato appartenenti al periodo della Rivoluzione francese, Ruffo giunge alla contemporaneità, offrendo una riflessione di sei luminari odierni che partendo dai concetto di libertà positiva e negativa, offrono una nuova idea di libertà per la società contemporanea (prof. Giacomo Marramao, prof. Sebastiano Maffettone, prof. Giovanni Aldobrandini, prof. Eugenio Lecaldano, prof. Ian Carter, prof. Marco Santambrogio).

La mostra e’ pensata dall’artista come una galleria di sei grandi ritratti dei vecchi nemici della libertà, realizzati con matita e intaglio su carta, riproducendo una distesa di libellule che invade il volto di ognuno. Il volo orizzontale della libellula e la caducità della sua esistenza, sono in natura l’espressione piu’ vicina all’idea di libertà filosofica, politica, sociale. Le sei interviste condotte da Pietro Ruffo a sei teorici e filosofi contemporanei sono parte integrante del progetto perche’ mostrate in forma di ritratto video.

Da Art Basel a Roma, Katinka Bock al Pastificio Cerere

 Il Pastificio Cerere di Roma inaugura il 9 dicembre la mostra personale dell’artista Katinka Bock dal titolo D’un vert tirant sur le bleu. Il dialogo tra opera e spazio viene attuato lavorando su elementi come la distanza, la misura, la percezione e la nozione del tempo. Le opere presentate cercano un rapporto preciso con le dimensioni spazio-temporali del luogo.

Il limite dello spazio espositivo, come definizione del “luogo” in cui viene presentata, e sempre più spesso concepita l’opera, viene messo in discussione attraverso le opere presenti. Pareti, soffitti e pavimenti diventano gli elementi in cui l’artista cerca di integrare i lavori e superare lo spazio a disposizione come limite. Il dialogo con l’esterno, spesso utilizzato dall’artista, in questo caso diventa anche un omaggio al luogo del Pastificio Cerere, ricco di storia e di contenuti artistici. Anche la durata diventa una misura della mostra in cui le opere subiscono una trasformazione durante la mostra stessa.

Marco Tirelli scopre la scultura

Con ExCelle, sabato 12 settembre, nel parco della Fattoria di Celle, Marco Tirelli realizza la sua prima scultura. Il sito scelto dall’artista è una radura in leggero declivio nel verde, in una posizione sopraelevata rispetto ad un’altra installazione di Sol Lewitt Cubo senza Cubo, dove ha disposto quattro elementi in acciaio corten, in dialogo tra di loro: due dalle forme curve e morbide, gli altri scanalati.

Non è la prima volta che un artista a Celle si confronta con nuove forme espressive, aprendo una strada nuova a successivi sviluppi: Magdalena Abakanowicz, Richard Serra, Anne e Patrick Poirier, Enrico Castellani, solo per citarne alcuni, ed oggi Marco Tirelli. L’approdo alla scultura non è casuale: “Negli ultimi anni Tirelli ha accentuato la vocazione spaziale ed installativa della sua pittura” scrive il critico Ludovico Pratesi nel saggio in catalogo “scandita da una serie di tele che vengono allineate dall’artista secondo un ordine preciso inserite all’interno di uno spazio definito”.

Al Pastificio Cerere si da spazio ai giovani

La Fondazione Pastificio Cerere e l’Associazione Civita con il progetto “6ARTISTA” mettono in gara due residenze d’artista per giovani talenti il cui percorso formativo sia stato compiuto in Italia. Il Pastificio diverrà luogo dove giovani artisti con forti potenzialità creative possano sviluppare ed arricchire il loro percorso artistico attraverso il confronto e il dialogo con gli artisti residenti presso la Fondazione.

Lavorando a stretto contatto con una cerchia di artisti residenti, i giovani avranno la possibilità di venire a conoscenza di tutto quello che costituisce il dietro le quinte degli ateliers di personalità di grande fama, verranno a conoscenza delle loro poetiche, dei diversi linguaggi, idee e tecniche. Questo sarà loro utile per consolidare una propria poetica ed un proprio linguaggio artistico. L’importanza di organizzare residenze per gli artisti giovani risiede nel dare la possibilità a questi ultimi di avere a propria disposizione tutti i mezzi che possano contribuire alla crescita artistica e organizzativa del proprio lavoro.

Pietro Ruffo e Lorcan O’Neill uniti per la nuova pittura

Globartmag era presente ieri al vernissage della mostra Grasweg, personale di Pietro Ruffo alla galleria Lorcan O’Neill di Roma. Precisiamo sin da subito che la galleria in questione ha precedentemente ospitato nomi del calibro di Jeff Wall, Martin Creed, Luigi Ontani, Tracey Emin, Anselm Kiefer e chi più ne ha più ne metta. Ciò non è a testimoniare un nostro timore reverenziale nei confronti del blasonato spazio romano ma aiuta a comprendere l’importanza di una mostra di giovane arte in una galleria di caratura internazionale.

Detto questo passiamo ad una serena analisi dell’opera di Pietro Ruffo, giovane artista classe 1978 proveniente dal noto gruppo del Pastificio Cerere. Realmente bello e significativo il lavoro dell’artista romano che riesce ad entusiasmare per l’estremo controllo della tecnica e per l’uso innovativo di elementi contrastanti.