Viva, viva, viva l’Inghilterra

di Redazione 1

Parliamo ancora della scena dell’arte britannica. Nell’ultimo periodo le gallerie d’arte contemporanea di Londra stanno attraversando un  interessante periodo di transizione. Mentre il resto del mondo della finanza stringe la cinghia per far fronte alla crisi, Londra sembra un fiorire di eventi legati al mondo dell’arte.

Anche se la Lisson Gallery e la White Cube hanno ridotto il loro staff c’è da dire che pochissime gallerie, rispetto alle altre nazioni europee, hanno chiuso i battenti. L’unica grave perdita registrata è l’abbandono della Yvon Lambert Gallery che aveva inaugurato la sua sede lo scorso ottobre, alla blasonata galleria rimangono comunque le sedi di Parigi e New York. A parte questa nota negativa le brutte notizie sembrano sovrastate da una miriade di iniziative benefiche.  Hauser & Wirth, una delle più grandi gallerie d’arte contemporanea di Londra ha deciso di dare giusto supporto ai giovani artisti britannici aprendo una nuova sede in Swallow Street dedicata alla giovane arte. Stessa decisione per la nuova Josh Lilley Fine Art, galleria che aprirà i battenti in Riding House Street. Nuova apertura anche per Steve Lazarides, gallerista di Banksy e responsabile del boom della street art. Lazarides possiede già due gallerie ed afferma di essere alla ricerca di uno spazio da sei mesi “con i tassi di interesse così bassi e gli affitti così economici, questo periodo mi sembra il migliore di sempre per aprire un nuovo spazio” ha recentemente affermato il gallerista.

Anche la gallerista Ilona Orel aprirà un nuovo spazio di 350 metri quadrati in Hovick Place. La Orel che possiede una galleria d’arte contemporanea a Parigi ha deciso di lanciare la sua galleria londinese il 22 aprile 2009 con una mostra personale di Andrei Molodkin, artista russo che rappresenterà la sua nazione alla prossima Biennale di Venezia. Speriamo che a queste nuove aperture londinesi non seguiranno altrettante nuove chiusure, staremo a vedere.

Photo: Steve Lazarides

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