In questi giorni (inaugurata il 16 dicembre fino al 16 gennaio 2011) il MACRO di Roma ospita una curiosa mostra di Benedetto Marcucci intitolata Treccani Sottolio. L’installazione è appunto costituita da volumi della celebre enciclopedia conservati come se si trattasse di sottaceti. L’intento è quello di conservare la validità di un’istituzione tutta italiana che negli ultimi anni è stata vittima della grande rivoluzione Wikipedia. Parlando di dati nel 2003 l’enciclopedia Treccani aveva un bacino di ordini di 50mila unità mentre nel 2009 le ordinazioni si sono praticamente dimezzate scendendo a circa 26mila.
Questo poichè Wikipedia ha aperto le porte del sapere a tutti, concedendo gratuitamente un mare di informazioni. Dalle pagine de Il Giornale apprendiamo che Wikipedia non è attendibile e che la Treccani ha quindi qualcosa in più da offrire. Questo potrebbe essere anche vero ma è pur vero che questo calo di attenzione generale e colpa di un’industria italiana che non si è saputa adeguare ai cambiamenti della rete. I quotidiani faticano a vendere copie travolti dalle edizioni online free, La discografia è praticamente in ginocchio mentre l’inarrestabile emorragia degli mp3 dilaga. Anche il cinema nazionale è ridotto all’osso malgrado i centinaia di milioni concessi in passato a pellicole di interesse culturale tra cui figura anche un film di Vanzina. Il problema è che nel nostro italico stivale la cultura è stata monopolizzata per troppi anni ed in questo clima di egemonia è stata venduta a caro prezzo.
Oggi siamo di fronte ai concetti di Creative Commons e di cultura per tutti, questi baroni dell’arte e della cultura non sanno più come spremere il succo dai loro limoni ormai avvizziti. Alla voce “arte” la Treccani ci informa che essa è una “Capacità di agire e produrre, sulla base di un complesso di regole conoscitive e tecniche, utilizzando facoltà inventive, espressive e rielaborative. Fin dalla preistoria, l’uomo ha inventato diverse tecniche per realizzare oggetti il cui valore non fosse solo quello dell’utilità”. Wikipedia invece afferma che “L’arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che porta a forme creative di espressione estetica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza”. A voi il compito di trovare le differenze, noi invece vi informiamo che persino le più prelibate conserve sottolio possono ammuffire.