L’arte del restauro è divenuta negli ultimi anni sempre più precisa e rispettosa delle caratteristiche chimiche dell’opera da ripristinare. Uno dei più famosi ed importanti interventi di restauro del ventesimo secolo fu quello della Cappella Sistina. Gli affreschi di Michelangelo presenti nella cappella ed in particolare quelli della volta e delle lunette, compreso Il Giudizio Universale e La Creazione di Adamo furono oggetto nel corso dei secoli di numerosi interventi ma il più famoso è appunto quelloche si svolse dal 1980 al 1994 il quale ha riportato alla luce colori a dir poco sfavillanti che hanno suscitato clamore ed in certi casi numerose critiche tra gli addetti al settore.
Lo storico James Beck asserì infatti che i restauri non restituivano le vere intenzioni di Michelangelo. Oggi con l’ausilio del computer gli interventi di restauro possono essere pianificati a tavolino mediante la digitalizzazione dell’opera da restaurare. Proprio questa tecnica ha permesso di ricostruire L’Ultima cena di Leonardo da Vinci, celebre affresco che si trova nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. Leonardo iniziò a lavorarvi nel 1495 e la completò nel 1498 ma la tecnica usata e l’impiego di materiali organici determinò sin da subito un lento e progressivo degrado.
Lo scorso anno Kieron Williamson, un bambino di sette anni proveniente da Norfolk era alle prese con alcuni pastelli colorati. Il suo intento era quello di colorare alcuni dinosauri ed altri simpatici personaggi di un qualunque album da disegno. Oggi il piccolo artista ha venduto 16 acquerelli raffiguranti paesaggi inglesi per la sbalorditiva cifra di 17.000 sterline e tutto il Regno Unito parla di questo piccolo genio dell’arte. Il piccolo Kieron si è avvicinato alla pittura proprio lo scorso anno durante una vacanza in Cornovaglia. Kieron ha chiesto ai suoi genitori se potevano comprargli alcuni colori e dei fogli per disegnare una barca ormeggiata sulle riva.
Come molti di voi sapranno nei prossimi giorni il Cam, Contemporary Art Museum di Casoria ospiterà la mostra AfriCam, progetto che dal 5 dicembre al 28 febbraio proporrà un’importante selezione di arte contemporanea proveniente dal continente africano. La mostra si preannuncia interessante anche a causa del fatto che l’Africa pur avendo un nutrito gruppo di agguerriti a bravissimi artisti è rimasta fino ad ora un poco in ombra nel panorama internazionale anche se va detto che la scorsa Biennale di Venezia ha fornito una buona selezione di avvincenti proposte.

Nell’aprile 2007 dopo la festa di compleanno nella sua casa di Manhattan un collezionista (rimasto nell’anonimato) si era reso conto che la sua scultura di una scatola di ketchup Heinz creata da Andy Warhol ed un disegno di Francis Picabia gli erano stati sottratti da sotto il naso. Ieri il Federal Bureau of Investigation, F.b.i per gli amici, ha arrestato James S. Biear, un impiegato del collezionista e lo ha accusato dei furti. Secondo quanto dichiarato dalla corte di New York, Biear aveva venduto l’opera di Warhol per 220.000 ad un collezionista di New York dichiarando di aver ricevuto la scultura come regalo da parte di suo zio.






Per molti la vita è come una fiaba a lieto fine per altri invece la favola si trasforma in un vero e proprio inferno. Stephanie Seymour, la supermodel quarantunenne veterana di cataloghi, sfilate e paginoni centrali di Playboy è in rotta con suo marito, il celebre magnate Peter Brant. Come spesso capita in questo tipo di vicende familiari dell’alta società le pratiche per il divorzio non sono certo rose e fiori, anzi nella maggior parte dei casi si verificano scene tratte dal celebre film La Guerra dei Roses del simpatico Danny DeVito.