Resoconto di un Art non proprio -issima – Artissima17 a Torino

Una fiera è come una battaglia tutti contro tutti: i galleristi che porelli devono pur campare, l’organizzazione che mica ci può fare brutta figura, i collezionisti che attendono l’affare e gli studenti delle accademie che criticano ad alta voce per non pensare a quello che li aspetta finiti gli studi. È un campo di battaglia spassoso e interessante per chi, come me, può osservarlo da fuori., ma anche molto faticoso.

Così tra il dire: “Torino-Milano? Si fa in giornata” e il tornare a casa la sera sotto la pioggia novembrina ci stanno un po’ di maledizioni e dolori alla schiena e occhi stanchi. Che vanno poi ad accumularsi agli improperi che sto tirando mentre cerco di far tornare i conti tra foto scattate, cartella stampa su cd in cui mancano metà gallerie e gli inutili fogli che hanno riempito il catalogo fai-da-te. (Non per far la criticona, ma metterci due informazioni in più? Almeno una foto per artista! E poi quel raccoglitore, tanto caruccio, ma enorme e scomodissimo da tenere in mano). Quello che segue, dunque, sarà uno sconclusionato cercare di far tornare conti che non tornano e pensieri che non stanno in riga.

Abu Dhabi art fair a gonfie vele – Ai Weiwei agli arresti domiciliari

Quando si parla di Medio Oriente si pensa subito al petrolio ma c’è da dire che in molti stati del golfo si sta registrando in questi ultimi tempi un sempre più crescente interesse per l’arte contemporanea. Ciò e ampiamente testimoniato dal boom di presenze registrate nel corso di Abu Dhabi Art Fair, la fiera d’arte contemporanea che si è tenuta dal 4 al 7 novembre all’interno dell’Emirates Palace di Abu Dhabi. Ovviamente da quelle parti non c’è una tradizione pregressa per quanto riguarda l’arte contemporanea ed allora bisogna costruirsela in tutta fretta, senza badare a spese.

La seconda edizione della fiera è andata alla grande con vendite vertiginose, come i 5 milioni  di dollari spesi per un dipinto di Frank Stella. Molte gallerie internazionali come la Galerie Thaddaeus Ropac hanno partecipato all’evento, segno evidente che il mercato del Medio Oriente è ambito anche dai delers più prestigiosi. Insomma tutto ciò potrebbe tramutarsi in una vantaggiosa opportunità sia per le nostre gallerie che per i nostri artisti.

EcoBrain, una mostra che attraverso la forza creativa degli artisti mira ad incrementare l’attenzione sulle tematiche ambientali

Presso la Fiera di Rimini, dal 3 al 6 novembre 2010 si svolge Ecomondo, 14a Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile. Ecomondo è la più importante fiera sulle tecnologie verdi e nuovi stili di vita, luogo d’incontro privilegiato tra l´industria dell´ambiente e della sostenibilità e gli stake holders istituzionali, associazioni di categoria, Pubblica Amministrazione, ONG, e tutte le tipologie d’industria e di produzione di beni.

EcoArt Project presenta nel prestigioso ambito di Ecomondo un grande intervento di arte contemporanea, dal titolo “EcoBrain”, curato dal critico d’arte Martina Cavallarin, un luogo dell’immaginazione, del pensiero e di stimolo d’energie, realizzato grazie al sostegno di Acea Spa, Kaspersky Lab e Zerotecnica Srl. EcoArt Project è una piattaforma culturale (www.ecoartproject.org) di respiro internazionale che attraverso la forza creativa degli artisti mira ad incrementare l’attenzione sulle tematiche ambientali. Le sue attività coinvolgono le persone, le aziende e le istituzioni al fine di ispirare a tutti i livelli attitudini e comportamenti che hanno come scopo la salvaguardia del pianeta.

MINTEMPTATION, le molteplici tentazioni della fiera MINT

I Giardini “Indro Montanelli” di Milano ospitano anche quest’anno dal 18 al 21 novembre la quinta edizione di MINT mostra mercato d’arte antica, moderna e contemporanea, realizzata in collaborazione con Massimiliano Finazzer Flory, Assessore alla Cultura Comune di Milano, Maurizio Cadeo, Assessore all’Arredo, Decoro Urbano e Verde Comune di Milano, Marco Voena, Presidente Fondazione MINT e organizzata da Roberto Casiraghi, Direttore MINT.

La conferma della posizione centrale nei Giardini “Indro Montanelli”, all’incrocio tra Corso Venezia e Via Palestro, intende valorizzare il polo museale civico della zona denominata “Distretto Palestro”, che comprende le istituzioni dedicate all’arte moderna e contemporanea come la Galleria d’Arte Moderna a Villa Reale, il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, le Case Museo Boschi Di Stefano e Villa Necchi Campiglio, le esposizioni temporanee alla Permanente, allo Spazio Oberdan, a Palazzo Dugnani, proseguendo con il Museo del Cinema, sempre a Palazzo Dugnani, e la Biblioteca di Via Senato, sino alle sedi della ricerca scientifica come il Museo di Storia Naturale e il Planetario Ulrico Hoepli.

StEP09 diventa sempre più ricca di novità

Per la sua seconda edizione StEP09 approda in una nuova e prestigiosa sede nel cuore pulsante di Milano: il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, una location suggestiva e naturalmente votata al ruolo di contenitore culturale. Qui infatti dal 26 al 28 novembre il pubblico incontrerà le proposte di circa 40 gallerie d’arte, fra italiane ed estere, invitate e selezionate fra le più giovani del panorama italiano ed internazionale.

Installazioni, progetti (soloproject), live act e la sezione KINETICSTEP saranno appositamente prodotti dalle gallerie per StEP09, che punta a superare la logica dell’evento unicamente espositivo con l’ideazione di spazi e sezioni, dove il coinvolgimento e lo slancio creativo delle gallerie sarà totale. Ilaria Centola e Francesco Gattuso insieme a Ivan Ferrari e Paolo Brazzoli confermano la vocazione “internazionale” di StEP09 The New Art Fair, che passa attraverso speciali “Projects” frutto d’intesa tra gallerie in arrivo da Stati Uniti, Australia, Portogallo, Spagna, Svezia. Fra queste: Gallery Heidrun Quinque – Wessels (Berlino), 3 Punts Galeria (Barcellona), Wolfram Woelcker Fein Art (Berlino), NRoom (Tokyo), Art Hobler (Lisbona), Svenska Konst Galleriet (Malmo), BlackArtProjects (Melbourne) e re-C Art Space (Chengdu).

Il meglio ed il peggio di Frieze

“Re’Search Wait’S” (2009), by Ryan Trecartin

A bocce ferme, vale a dire a conclusione della fiera d’arte contemporanea Frieze, il magazine Artinfo ha pubblicato un gustoso articolo sul meglio ed il peggio della prestigiosa manifestazione londinese. Andiamo velocemente a leggere il loro insindacabile giudizio:

IL MEGLIO

Sutton Lane (Londra e Parigi), ha presentato delle stupende opere fotografiche su metallo di Liz Deschenes, affiancate alle sculture post-minimal di Nora Schultz. Un trionfo del monocromatico.

Elizabeth Dee (New York), ha proposto uno spumeggiante video di Ryan Trecartin con fotografie annesse. Un lavoro gioioso e potente.

Platform (Pechino), ha presentato una torre di 50 monitors con i  video Jin Shan alla sua prima presenza fuori dal territorio nazionale. Promette bene.

MOT International (Londra) ha proposto Laure Prouvost che ha letteralmente invaso lo spazio con una miriade di oggetti e video. Fantasiosa.

ArtVerona 2010 sempre più ricca

Fedele alla sua missione di fiera più rappresentativa delle gallerie italiane di qualità la VI edizione di ArtVerona si muove tra continuità ed evoluzione. Dal 14 al 18 ottobre 2010 molti gli appuntamenti da non mancare. Accreditatasi come uno dei principali appuntamenti italiani per il mercato dell’arte moderna e contemporanea, ArtVerona – sotto la direzione artistica di Massimo Simonetti e la consulenza di un Comitato Consultivo composto da Andrea Bruciati, Giorgio Fasol, Manuela Magliano Pellegrini e Paolo Valerio – si presenta quest’anno rafforzata, oltre che come manifestazione espositiva, come ricco e articolato evento culturale.

A partire da concept pluriennali come ON STAGE, a cura di Andrea Bruciati che, con l’intento di promuovere fattivamente la ricerca, all’interno del sistema dell’arte contemporanea, propone il progetto ARGONAUTI, con una mostra di artisti emergenti under 30, che verranno supportati e promossi per tutto il 2011 attraverso un network tra istituzioni pubbliche e private attente alla sperimentazione; o da iniziative come L’unità di misura è il colore – Maria Morganti a Castelvecchio (14 ottobre 2010/9 gennaio 2011), la mostra a cura di Chiara Bertola, che con una serie di interventi site specific, vere e proprie ‘pitture di carta e di vetro’, andrà ad interpretare il suggestivo spazio museale, sulla scia di quanto già avvenuto nel 2008 con 045 Open Space e le installazioni di Anna Galtarossa, Andrea Galvani e Luca Trevisani.

A New York una fiera economica mentre Los Angeles si prepara a conquistare il mercato

Solitamente nelle fiere d’arte contemporanea sono presenti opere per tutte le tasche, anche se i prezzi rimangono comunque un poco alti. Difficile quindi invogliare i giovani collezionisti o comunque chi ha intenzione di comprare una qualsiasi opera per la prima volta in assoluto. Le quotazioni solitamente spaventano molte persone le quali in genere per timidezza non osano nemmeno chiederle al gallerista che gira nervosamente per lo stand. I prezzi alti rappresentano un limite anche per i nuovi talenti dell’arte poiché non tutti sono pronti a scommettere su ciò che non conoscono, pagando profumatamente.

Va detto però che le quotazioni basse possono in alcuni casi sminuire l’operato di un artista. Ed allora che fare? A New York una situazione accettabile è stata trovata e si chiama Affordable Art Fair. Si tratta di un evento biennale di quattro giorni (in corso fino a questo weekend) pensato per attirare i giovani collezionisti e quelli di fascia media con il dichiarato intento di contenere i prezzi. E’ infatti possibile acquistare un’opera per 100 dollari per arrivare ad un massimo di 10.000 dollari ed è possibile trovare lavori per tutti i gusti, dall’estremo, all’eccentrico passando per lo sperimentale ed il moderato. Ovviamente il limite dei 100 dollari è ampliamente superato da alcune gallerie che hanno portato in fiera stampe e multipli in vendita alla sbalorditiva quanto succosa cifra di circa 20 dollari l’una.

Il Desenfranquiciados Colectivo in lotta contro l’establishment artistico

La scena dell’arte in Perù è stata per molto tempo strumentalizzata da una sorta di grande famiglia di gallerie d’arte che in sostanza ha gestito fino a pochi anni fa l’intero mercato nazionale, decidendo quale arte proporre e quale bocciare. In sostanza questa sorta di sacra corona unita dell’arte (ovviamente non stiamo parlando di organizzazioni mafiose vere e proprie) ha scelto di vendere solo arte tradizionale, condannando all’oblio una nutrita schiera di creazioni del tutto sperimentali.

Questa situazione di costrizione ha acuito le doti creative di molti giovani ed effervescenti artisti. Eppure in Perù si sta facendo largo una nuova generazione di collezionisti appartenenti al ceto medio alto che sarebbe ben disposta a comprare opere d’arte strettamente contemporanee. A riprova di ciò possiamo citare il successo di una fiera di tre giorni ospitata da un hotel di lusso a Lima ed organizzata dai curatori del Desenfranquiciados Colectivo, solitamente in lotta contro l’establishment artistico locale con l’obiettivo di cambiare il mercato artistico peruviano.

Ottobre, mese di fiere internazionali d’arte contemporanea

Ottobre è un mese caldo per le fiere d’arte contemporanea europee. In questo mese, il vecchio continente è infatti invaso da un turbinio di interessanti manifestazioni legate al mercato e se vi trovate all’estero o avete intenzione di partire per una vacanza, vi forniamo questa piccola lista di fiere internazionali che vale la pena di visitare magari per qualche piccolo acquisto o solamente per assistere allo spettacolo.

Dal 7 al 10 ottobre 100 gallerie da 18 diversi stati prenderanno d’assalto Berlino per Art Forum Berlin, con una ricca offerta di opere a partire dagli anni ’60 sino ai giorni nostri. Inutile dire che la fiera è un vero e proprio evento da non perdere.  In parallelo, la capitale tedesca ospiterà le fiere satellite Preview Berlin e Abc Art Berlin Contemporary, l’una dedicata agli artisti emergenti e l’altra sui films, sul video, sulla fotografia e sulla performance.

Nick Walker e Papa Ratzinger – Ritrovato il Corot smarrito: era in un bagno

Lo scorso fine settimana una nutrita folla si è riunita attorno all’ultima opera del graffiti artist Nick Walker, eseguita nei pressi di Hyde Park, proprio sulle mura di un piccolo casotto posto fuori dal Royal College of Art di Londra. Il soggetto ritratto da Walker è nientemeno che il nostro cciovane Papa Ratzinger con tanto di ghigno satanico e gatto bianco sulle ginocchia. Certo, così ritratto il povero Benedetto XVI seduto sul suo scranno sembra il capo della spectre dei films di James Bond. Ebbene Nick Walker ha eseguito il suo murale proprio nel corso dell’ annuale fiera d’arte britannica 20/21 che si tiene proprio all’interno del Royal College of Art e la cosa non è passata di certo inosservata.

Molti si sono scandalizzati ed altri hanno gridato allo scandalo ma alcuni galleristi presenti in fiera si sono letteralmente azzuffati per aggiudicarsi la tanto pubblicizzata opera. Alla fine della contesa Gay Hutson e Angela Wynn, organizzatori della fiera, hanno deciso di lasciare l’opera alla collezione della prestigiosa scuola d’arte britannica.

Artissima 17 volge lo sguardo al futuro ma non dimentica gli artisti degli anni 60

 Artissima presenta l’elenco delle gallerie che da venerdì 5 a domenica 7 novembre 2010 animeranno la diciassettesima edizione della Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea a Torino, diretta da Francesco Manacorda. Nella nuova sede dell’OVAL, Artissima 17 accoglierà in totale 153 gallerie, scelte dai Comitati di Selezione e dai Comitati curatoriali tra i nomi più attuali e di maggior interesse del mercato internazionale dell’arte, suddivise nella tradizionale partizione in sezioni.

La MAIN SECTION, che raccoglie le gallerie più rappresentative del panorama artistico mondiale, sarà composta da 98 gallerie, di cui 50 straniere e 48 italiane. La sezione PRESENT FUTURE, dedicata agli artisti emergenti e alle rispettive gallerie su invito diretto di un Comitato curatoriale internazionale composto da Luigi Fassi (coordinatore), Mai Abu ElDahab, Richard Birkett e Thomas Boutoux, presenterà 15 progetti monografici.

Speciale punto di riferimento per la nuova creatività, la sezione NEW ENTRIES, riservata alle più interessanti giovani gallerie con meno di cinque anni di attività e presenti per la prima volta ad Artissima, ospiterà 28 gallerie provenienti da quattordici paesi: Italia, Dubai, Cile, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, India, Polonia, Romania, Russia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera.  

Tutte le anticipazioni di Art Basel Miami 2010

Da Miami Beach iniziano ad arrivare le prime notizie per la prossima edizione di Art Basel Miami che si terrà dal 2 dicembre al 5 dicembre 2010 (con una vip preview che si terrà il 1 dicembre). Alla prestigiosa fiera parteciperanno 250 importanti gallerie d’arte contemporanea provenienti dal Nord America, dall’Europa, dall’America Latina, dall’Asia e dall’Africa, le quali metteranno in mostra le opere di più di 2000 artisti internazionali.

Ovviamente Art Basel Miami è una delle piattaforme più importanti del mondo e parteciparvi significa essere nell’olimpo dell’arte contemporanea, ragion per cui un nutrito gruppo di gallerie nostrane ha deciso di non mancare a questo importante appuntamento. Le gallerie italiane che quest’anno parteciperanno alla fiera sono: Galleria Alfonso Artiaco di Napoli, Galleria Continua di San Gimignano, Galleria Raffaella Cortese di Milano, francesca kaufmann di Milano, Magazzino di Roma, Galleria Lia Rumma di Milano, Galleria Franco Soffiantino di Torino, Galleria Christian Stein di Milano, T293 Gallery di Napoli e Zero… di Milano.

Sgarbi: “Non Abbiamo bisogno di nuovi musei”

Vittorio Sgarbi continua a far parlare di sé. Questa volta il Vittorione nazionale è sbarcato nella lontana Shangai in qualità di curatore della mostra Italian Heritage and arts al padiglione italiano all’interno della Shangai Expo 2010. Le pagine de Il Giornale riportano alcune dichiarazioni dell’accorato discorso tenuto dal celebre critico.

Alcuni passaggi sembrano un poco reazionari ed è facile intuire le intenzioni di Sgarbi per la prossima Biennale di Venezia. Qui di seguito alcuni passaggi del discorso: “Il nostro passato è pieno di futuro. Ogni volta che si pensa di fare una nuova chiesa, o un nuovo ponte o museo si fa una cosa di insolente bruttezza e di inutilità assoluta perchè in Italia già abbiamo 4500 musei. Non c’è bisogno quindi di aggiungere un nuovo museo di arte contemporanea.