Presentazione Artnoise

 

Siamo lieti di invitarvi il 18 febbraio 2012 presso gli spazi dell’Ex Cinema Preneste a Pigneto dove si svolgerà la presentazione di ARTNOISE, nuovo portale dedicato all’informazione artistica contemporanea (www.artnoise.it).

 

Il sito, nato da poche settimane, prevede approfondimenti nei diversi ambiti del contesto artistico contemporaneo, dall’arte visiva, al cinema, alla danza, alla letteratura con l’integrazione di rubriche dedicate alla contaminazione e allo scambio reciproco fra i vari contesti culturali.

Renault lancia Mix Your Style, concorso per interpretare la nuova Twingo

In occasione del lancio della nuova Twingo, Renault Italia ha realizzato un contest strettamente legato al mondo dell’arte e del design: “MIX YOUR STYLE!”, riservato a giovani artisti, studenti delle accademie e scuole d’arte e a tutti coloro che desiderano cimentarsi in un’originale sfida artistica. Il concorso sarà veicolato attraverso vari canali, soprattutto web e social, e sarà anche inserito all’interno dei programmi didattici di alcune accademie d’arte.

Il tema del Concorso trae ispirazione dalle caratteristiche di Nuova Twingo, inconfondibile grazie al suo design totalmente rinnovato e alle innumerevoli  combinazioni di personalizzazione. La piccola di Casa Renault, infatti, offre ai propri clienti la possibilità di scegliere vari elementi (stripping, retrovisori esterni, cerchi in lega, spoiler) affinché ognuno possa esprimere appieno la propria personalità e mostrare il proprio stile unico anche in strada. I partecipanti al contest saranno invitati, dunque, a sperimentare tutta la propria creatività, lavorando sulla possibilità di contaminazione tra elementi stilistici e culturali diversi, in grado di generare linguaggi nuovi ed inediti. Ogni artista dovrà scegliere uno dei 6 stili proposti da Nuova Twingo (Fashion, Lovely, Xtreme, Glam, Burn, Devil) al fine di reinterpretare l’intera auto o singole parti di essa secondo il proprio mood.

Inattese Vedute Svelate da Esther Stocker

Percorrendo velocemente e distrattamente le vie dello storico Rione Ludovisi l’occhio è catturato da un’insolita vetrina, dove è allestita un’installazione ambientale costituita da innumerevoli fili neri generati dalla scritta ‘In defence of free forms ’ (‘In defence of free forms – part 2’, tecnica mista, installazione ambientale, 2011), titolo della prima personale di Esther Stocker (Silandro, 1974 – vive e lavora a Vienna) presso OREDARIA Arti Contemporanee.

Già nota nella capitale per il suo recente intervento al MACRO (Destino comune), Esther ha esordito alla fine degli anni Novanta con alcuni dipinti astratti in cui segni geometrici e griglie ortogonali si sovrappongono attraverso l’uso di tre tinte: bianco, grigio e nero. Composizioni che richiamano il concetto di ‘camouflage’ con lo scopo di esplorare le facoltà percettive dell’uomo. Una poetica che pone le proprie radici nelle esperienze della Op Art, rivisitandole e oltrepassandole. Il suo camuffamento, infatti, si svela tramite irregolarità che caratterizzano i suoi lavori, anomalie create per asserire che nulla è prevedibile.

Daniela Di Maro – Cuprum

Venerdì 9 marzo alle ore 18.00 la Galleria Dino Morra Arte Contemporanea di Napoli inaugura Cuprum, mostra personale di Daniela Di Maro a cura di Chiara Pirozzi. La giovane artista torna a Napoli all’indomani della recente vittoria al concorso “Un’Opera per il Castello 2011”, con il progetto intitolato Anastatica Sensibile che entrerà a far parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo.

In occasione dell’evento Daniela Di Maro presenterà una serie di lavori inediti e realizzati site-specific per gli spazi della galleria. Cuprum, che dà il titolo alla mostra, è un’installazione interattiva frutto delle ricerche condotte dall’artista sulle relazioni che intercorrono tra i processi vitali, propri dei sistemi naturali, e le opportunità intrinseche al progresso tecnologico. Le sue sperimentazioni, infatti, conducono alla forte connessione tra le dinamiche della natura e le potenzialità dovute alle tecnologie nate nell’ultimo secolo.

Long Play, premio di arti visive al MAGA di Gallarate

LONG PLAY è il titolo della XXIV edizione del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate che si svolgerà dal 3 marzo al 8 luglio 2012 nelle sale espositive del Museo MAGA di Gallarate, con il sostegno della Fondazione Cariplo. Nato nel 1949 con lo scopo di fondare la Civica Galleria d’Arte Moderna, il Premio ha da sempre prestato particolare attenzione alla ricerca artistica sviluppata dalle più giovani generazioni e alla costante trasformazione dei linguaggi visivi. Con LONG PLAY conferma questa vocazione dedicando la propria attenzione giovani artisti under 35.

La Commissione Scientifica composta da Anna Daneri, curatrice indipendente; Denis Isaia, ricercatore culturale e curatore d’arte contemporanea; Noah Stolz, critico d’arte e curatore d’arte contemporanea; Emma Zanella, direttore MAGA e segretario organizzativo del PREMIO; Alessandro Castiglioni, curatore e co segretario del Premio; Paolo Martinelli, architetto e promotore e Federico Simonelli, artista e promotore, ha lavorato a un complesso progetto espositivo che intende valorizzare le ricerche artistiche di lunga durata intraprese da alcuni artisti dell’ultima generazione e in cui la dimensione della dilatazione temporale sia coniugata con un ripensamento dell’opera, non più considerata come oggetto definito, ma come progetto di ricerca, campo aperto di riflessione sulla struttura stessa dell’opera.

Nuova Gestione, un quartiere, sei artisti, cinque spazi sfitti

L’arte contemporanea diventa protagonista nel quartiere romano del Quadraro, grazie alla rivalutazione di spazi dismessi e in disuso. Il quartiere sarà infatti il cuore di Nuova Gestione, progetto ideato e curato da Sguardo Contemporaneo, che prevede interventi site specific di sei giovani artisti italiani all’interno di cinque locali sfitti della zona: Marco Bernardi, Margherita Moscardini, Luana Perilli, Lino Strangis, Elisa Strinna e Angela Zurlo sono chiamati a confrontarsi con il tessuto urbano e sociale di un luogo ricco di storia ma esposto al degrado urbano come il Quadraro. I lavori nati da questa esperienza verranno tutti inaugurati contemporaneamente mercoledì 8 febbraio.

L’obiettivo principale è contribuire al miglioramento di un’area mortificata da luoghi abbandonati, riattivandoli e offrendone una versione inedita attraverso una proposta culturale innovativa. Nuova Gestione nasce dall’osservazione degli spazi commerciali in disuso che stanno popolando sempre di più i quartieri di Roma: quante volte sulle vetrine dei negozi ci siamo imbattuti nei cartelli con la scritta ‘Affittasi’ o ‘Vendesi’? Passeggiando per la città, dal centro alla periferia, ci si accorge di questa situazione, spesso all’origine di scenari desolanti.

Opera 2011 alla Galleria Bevilacqua La Masa di Venezia

La Bevilacqua La Masa è l’unica istituzione italiana a mettere a disposizione 12 atelier per giovani artisti per un anno intero. Ogni anno dal 2007 la fine della residenza è segnata da una mostra collettiva. Anche nel 2012, nella galleria di piazza San Marco, si potranno vedere dodici artisti, dodici opere a conclusione dell’anno di lavoro passato all’interno degli studi della Fondazione Bevilacqua La Masa. Gli artisti assegnatari degli Atelier BLM (Nico Angiuli, Lia Cecchin, Nebojša Despotović, Nina Fiocco e Nicola Turrini, Martino Genchi, Giovanni Giaretta, Alessandra Messali, Andrea Napolitano, Luca Pucci, Chiara Trivelli, Aleksander Velišček, Serena Vestrucci) dal 2 di febbraio mettono in mostra i loro lavori nella Galleria di Piazza San Marco.

Una esposizione che fa entrare lo spettatore in un “Lunar Park”, un ambiente immersivo che trasforma le mura familiari della Blm in un mondo suggestivo composto da dodici situazioni diverse che riflettono le visioni degli artisti. Ecco allora che Nebojša Despotović attraverso alcune tele e un grande murales rievoca memorie senza tempo. Immagini definite, tratte dalle miriadi di fotografie che la rete mette a disposizione di tutti, vengono rielaborate, sfumate e restituite alla collettività dall’intervento dell’artista. E in esse ognuno può ritrovarsi.

TALENTS 2012 con video evento art on the Catwalk

L’Accademia di Costume e di Moda, Istituto d’eccellenza italiana nella formazione per la Moda ed il Costume, nuovamente in passerella il 31 gennaio a Santo Spirito in Sassia nel calendario di ALTAROMALTAMODA, per la presentazione dei Talents 2012.

TALENTS 2012 – Giunti al termine di un percorso accademico durato tre anni, i giovani creativi compiono il primo passo per entrare, da professionisti, nel Mondo della Moda. La giuria composta da stilisti, Direttori Creativi di importanti Maison di Moda e Operatori del settore, assisterà alla sfilata per giudicare tecnicamente le creazioni dei neo stilisti. Sarà il primo vero confronto per i creativi con esperti sul loro operato ed anche un momento importante di riflessione in prossimità delle loro future avventure professionali.

Short stories 10 – In to the surface

CHI: Aaron Bobrow (San Francisco – 1985), Heather Cook (Dallas – 1980), N. Dash (Miami Beach – 1980), Alex Dordoy (Newcastle – 1985), Leo Gabin (collettivo nato a Ghent, Belgio nel 2000), Andrew Gbur (Lancaster – 1984), David Hominal (Losanna – 1976), Erik Lindman (New York – 1985), Nazafarin Lotfi (Mashad – 1984),  Joseph Montgomery (Northampton – 1979), Oscar Murillo (Colombia – 1986), Hugh Scott-Douglas (Canada – 1988), Dan Shaw-Town (Huddersfield – 1983), Ben Schumacher (Canada – 1985), Nick Van Woert (Reno – 1979), Ned Vena (Boston – 1982), Phil Wagner (Chicago – 1974), Lisa Williamson (Chicago – 1977).

DOVE: Brand New Gallery – Milano

QUANDO: 12 gennaio – 23 febbraio 2012

COSA: Siamo di fronte ad una collettiva affollata, la galleria dispone certo dello spazio adatto per cui ogni opera ha un discreto respiro, ma di certo diciotto artisti non sono pochi da assimilare e si rischia la dispersione delle informazioni. Siamo di fronte dunque ad una galleria che privilegia l’aspetto curatoriale e corale, piuttosto puntare su un solo nome alla volta. Nel complesso una mostra decisamente piacevole: il tema scelto, la superficie come terreno di ricerca, permette varietà di approci e stili.

Un’inconsueto connubio tra arte e giustizia sociale alla Nomas Foundation

Archivio o Fondazione? E’ questa la domanda che lo spettatore si pone varcando la soglia della Nomas Foundation di Roma, nelle cui sale espositive si respira un’inconsueta atmosfera crepuscolare emanata da The Veterans Book Project. Non tele appese al muro ma sedie e scrivanie su cui sono adagiate lampade da tavolo, penne e libri. Ideatrice di tutto ciò è Monica Haller (Minneapolis, 1980), artista visiva laureata in Processi di Pace e Studi sui Conflitti presso il College of St. Benedict. Dopo aver frequentato un Master in Arti Visive presso il Minneapolis College of Art and Design, l’americana ha deciso di concentrare la sua ricerca sul tema della giustizia sociale.

La mostra, a cura di Stefano Chiodi, consiste nella realizzazione di una Biblioteca ovvero una raccolta di trenta testi prodotti in collaborazione con i veterani USA delle guerre in Iraq e in Afganistan, i loro familiari e semplici civili. Esemplare è il racconto di una donna irachena che ha perso le gambe a causa di un missile atterrato ‘per sbaglio’ nel suo letto. Sono loro i veri protagonisti, coloro che narrano un vissuto terribile, fatto di tragedie e traumi incancellabili. Nel corso di un anno si sono svolti otto workshop durante i quali la statunitense, oltre a svolgere i compiti di redattrice e grafica (raccogliendo le testimonianze, indirizzando e aiutando gli ‘scrittori’ nell’editing), ha conosciuto in prima persona le vittime di tali ingiustizie e ha ascoltato le loro esperienze disumane diventandone una teste. Nascono, così, volumi pensati come stratificazioni di indescrivibili sensazioni rese tangibili attraverso un perfetto collage di lettere, fotografie, e-mail e annotazioni impresse nei loro diari personali.

New York: Directions, Points of Interest alla Galleria Massimo De Carlo

Il 25 gennaio 2012 la Galleria Massimo De Carlo di Milano inaugura la mostra New York: Directions, Points of Interest, una collettiva di giovani artisti che vivono e lavorano a New York, curata da Elena Tavecchia. La mostra si presenta come una mappatura artistica della città. Così suggerisce il titolo, composto dalle prime parole che appaiono aprendo Google Maps. Gli artisti che partecipano sono eterogenei per formazione, per mezzi espressivi che utilizzano e per messaggi che comunicano con le loro opere, ma ciò che li accomuna è che ognuno di loro vive, a modo suo, la Grande Mela.

Melting pot di culture e centro della scena artistica contemporanea, New York è un mosaico di realtà disparate, racchiuse tra i confini urbani, una città con un doppio sviluppo, verticale con i suoi grattacieli svettanti e orizzontale con l’esteso reticolo di strade e incroci. Ogni quartiere vive di una propria identità, così da Brooklyn a Chelsea al Lower East Side il panorama artistico può variare notevolmente. I protagonisti della collettiva riproducono questa molteplicità di ambienti, situazioni, stimoli culturali, offrendo ognuno un modo diverso di percorrere artisticamente questa grande città. I lavori di Jason Loebs, Justin Matherly, Sean Paul, Valerie Snobeck, Mika Tajima, Josh Tonsfeldt, Daniel Turner e Sara VanDerBeek dialogheranno e si confronteranno nelle tre sale della galleria.

EDWARD THOMASSON – Find A Problem To Solve

Furini Arte Contemporanea di Roma inaugura il 21 gennaio la prima mostra personale  in Italia dell’artista britannico  Edward Thomasson (1985 – Staffordshire, vive e lavora a Londra) che include il video Find A Problem To Solve, 2008, e una serie di disegni dal titolo Voluntary Working Relationships, 2010-2011. Il lavoro di Thomasson si focalizza sul sistema dei rapporti fra gli individui in gruppo, spostando il punto di vista fra l’interno e l’esterno dei personaggi, muovendosi fra le menti e i corpi.

Attraverso un’accurata e critica osservazione del comportamento, Thomasson identifica espressioni del volto e pose specifiche e isola i movimenti degli individui in gruppo, processo che viene inizialmente esplorato nelle serie di disegni. In seguito queste osservazioni divengono il fondamento per i suoi video narrativi che, interpretati da attori, sono tutti riferiti a come gli individui partecipano alle attività di gruppo, intese come occasione per affermare a se stessi che c’è qualcosa oltre i limiti del loro stesso corpo. Anche la musica ha un ruolo centrale nella costruzione dei suoi video. Edward Thomasson scrive i testi per le canzoni che, eseguite dagli stessi attori dei video, diventano parte dell’azione.

Modern Painters e la lista dei 100 futuri talenti. Ma gli italiani?

Per salutare la fine del 2011 il celebre magazine Modern Painters ha deciso di buttarsi sulle previsioni ed ha quindi stilato una lista con un nutrito manipolo di artisti da tenere d’occhio per il 2012. A noi queste previsioni non dispiacciono ma è pur vero che non sempre è possibile prevedere con largo anticipo quali saranno i cavalli vincenti per il futuro.

Inoltre, visionando le immagini proposte da Modern Painter è possibile trovare opere di ottima fattura come tante altre manifestazioni creative del tutto discutibili. Altra questione che non ci piace affatto è la cronica assenza degli artisti italiani. Possibile che nel Regno Unito e nelle Americhe esistano decine e decine di talentuosi artisti e nel nostro italico Stivale non ci sia nessuno? La risposta è che il mondo dell’arte ci ignora sistematicamente e noi, con i nostri Padiglioni Minestroni Italia, con le Biennali Diffuse, con le mostre sull’Arte Povera e sui 150 anni dall’Unità d’Italia non facciamo altro che dargli una mano.