Il metodo Abramovic è troppo duro e l’assessore Boeri collassa

  

La Week Milanese di Marina Abramovic ha senz’altro creato un gran polverone mediatico. La nostra eroina della performance è persino riuscita a fare una comparsata a Quelli che il calcio, assieme ad un’improbabile Valeria Marini che aveva l’aria di voler gridare al mondo: “You made my day!”.  Incontri Marina vs Marini a parte, c’è stato modo di ammirare più volte la nostra eroina in carne ed ossa.

Dal 21 al 24 marzo infatti l’artista si è trattenuta in quel di Milano per illustrare al pubblico il suo Abramovic Method. Il 21 ad esempio la nostra si è recata al Teatro del Verme per illustrare al pubblico presente The Past, future and present of performance art, una vera e propri carrellata sul duro mestiere della performance dove sono stati proiettati alcune opere del passato e svelati gustosi retroscena. In seguito il 22 marzo, Marina ha presentato in pompa magna Marina Abramovic. The Artist is Present, il documentario sull’ormai leggendaria performance al MoMa di New York.

Da vent’anni, ogni volta un’Italia mai vista! 670 beni aperti per la Giornata FAI di Primavera

Tante le novità per festeggiare insieme i 20 anni di Giornata FAI di Primavera: 670 beni aperti in tutta Italia sabato 24 e domenica 25 marzo, un’applicazione per smartphone e tablet pc con l’elenco aggiornato dei luoghi aperti e mappe per raggiungerli, e la possibilità fino al 25 marzo di donare 2 euro al FAI tramite SMS solidale. Infine, è anche possibile vincere splendidi premi partecipando al concorso fotografico “Con la Giornata FAI…scatta la Primavera!”

Giornata FAI di Primavera, il più importante evento promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, compie 20 anni! Dal 1992 ogni anno si sono celebrate le giornate dedicate all’arte e alla cultura che hanno coinvolto, nel tempo, sempre più persone fino a un totale di 6.500.000 visitatori. Quest’anno si preannuncia una grande festa popolare: sabato 24 e domenica 25 marzo saranno, infatti, aperti al pubblico in tutte le regioni d’Italia 670 beni, luoghi di interesse culturale, artistico e paesaggistico, molti dei quali inaccessibili nel resto dell’anno. Un’ottima opportunità per scoprire le bellezze del nostro Paese.

I musei più pazzi del mondo parte seconda

Qualche anno fa pubblicammo una lista con i musei più stravaganti del mondo, hub culturali che con la cultura hanno davvero poco a che fare ma che non mancano mai l’obiettivo di incuriosire il pubblico con le loro improbabili collezioni. Oggi anche il prestigioso magazine online Artinfo ha stilato una sua personale lista di musei stravaganti e noi per non farvi mancare questo saporito “aggiornamento” ve la rigiriamo con prontezza.

The Atomic Testing Museum di Las Vegas in Nevada

Un bel museo tutto dedicato alla storia dei test nucleari negli Stati Uniti. Foto e video di armi, un gran numero di reperti e memomarbilia che illustrano gli ultimi 50 anni di sperimentazioni “atomiche”. Tra le altre bizzarrie c’è anche un bel testo a parete che spiega ai visitatori la decisione unanime di bombardare il Giappone con una bella atomica.

Arte Programmata e Cinetica alla GNAM

Giovedì
 22
 marzo
 alle
 ore
 18.00
 la
 Galleria
 Nazionale
 d’Arte
 Moderna
 e
 Contemporanea
 di Romapresenta, 
in 
collaborazione
 con
 Il 
Cigno
 GG 
Edizioni,
 la 
mostra 
”ARTE
 PROGRAMMATA
 E 
CINETICA.
 DA 
MUNARI 
A 
BIASI 
A 
COLOMBO 
E…”.
 La 
mostra
 è
 curata 
da 
Giovanni 
Granzotto
 e 
Mariastella 
Margozzi,
 con
 la 
collaborazione
 di 
Paolo 
Martore 
ed
 è
 realizzata
 con
 il
 contributo
 del 
Gruppo 
Euromobil.

Con
 questa
 nuova
 iniziativa
 espositiva
 sull’arte
 programmata
 e
 cinetica,
 realizzata
 a
 distanza
 di
 sei
 anni
 dalla
 mostra
 “Gli
 Ambienti
 del
 Gruppo
 T”
 e
 di
 quasi
 sedici
 dalla
 ripresentazione
 al
 pubblico
 della
 propria
 collezione
 di
 arte
 cinevisuale,
 completamente
 restaurata
 con 
la 
mostra
 “Opere 
cinevisuali.
Restauri 
recenti”, la GNAM ha voluto estendere il confronto tra le proprie opere e quelle di numerosi rappresentanti del movimento cine-visuale sia in Europa che fuori, con l’intenzione di mostrare al pubblico gli esiti estetici ai quali gli artisti e i gruppi in primis sono giunti, intersecando le proprie ricerche in numerosissime esposizioni internazionali e suffragando le proprie tesi con il pensiero di filosofi, critici e scrittori del calibro di Umberto Eco, Frank Popper, Giulio Carlo Argan, Umbro Apollonio ecc.

Pronti per l’Art weekend a Tel Aviv?

Tel Aviv è la protagonista dell’arte, la città si sta preparando all’art weekend che inizierà domani. La città israeliana, fucina della scena artistica nazionale, ha lanciato l’iniziativa ”2012 Anno dell’Arte” e i prossimi giorni ne costituiranno l’evento di apertura. Un lunghissimo Art Weekend partirà domani (per concludendersi sabato) e farà di Tel Aviv il posto per promotori culturali, artisti, esperti e mercanti d’arte, ma anche semplici turisti.

In calendario ci sono happening, installazioni, spettacoli, conferenze, visite gratuite e una maratona di 24 ore al Museo di Tel Aviv. L’Art Year – spiega Tania Coen-Uzzielli, curatrice del Museo Israele ed esperta di arte israeliana – è un modo per celebrare il rinnovo delle tre principali istituzioni culturali di Tel Aviv: il Museo di Tel Aviv, la Cinemateca e il Teatro Habima. Tre luoghi-chiave della geografia artistica e storica della città: addirittura il museo e il teatro sono sorti prima ancora della fondazione dello Stato ebraico”. Non sorprende dunque che una simile iniziativa sia nata a Tel Aviv.

Video arte? Bella, ma il museo non ha i proiettori

La video arte è bella, la video arte piace a tutti e tutti vorrebbero averla all’interno di una grande manifestazione. Cosa sia in realtà questa video arte non lo sa nessuno, nessuno sa dove trovino dimora i limiti e le possibilità di questa meravigliosa tecnica ma vuoi mettere ad aver un bel video o magari tre all’interno della tua mostra museale.

Qui però arrivano i dolori, come vogliamo proiettarli questi video? Con un bel proiettore direte voi. Bene, la maggior parte dei musi italiani non dispone di strumentazioni tecniche adatte per la video proiezione “a regola d’arte” delle opere presentate e qualora disponesse di tali. Un proiettore con ANSI Lumen degno di questo nome con decentramento ottico motorizzato ed altre caratteristiche tecniche professionali costa uno sproposito, a questo si dovrebbe aggiungere il costo di lettori per la riproduzione ed apparecchi per il suono.

Il CAM brucia le sue opere

  Capita a volte di trovarsi con la testa fra le nuvole, a guardare uno dei tanti telegiornale trasmessi dalle varie emittenti. Ecco però che un dettaglio cattura la nostra attenzione, vediamo le immagini di quello che sembra un museo. Tutto normale, vien da pensare, quand’ecco che un uomo all’interno di uno degli spazi espositivi  comincia ad appiccare il fuoco ad un’opera d’arte.

Subito ci avviciniamo allo schermo per guardare meglio e scopriamo che l’incendiario altri non è che il solito Antonio Manfredi, artista nonché direttore del CAM, Contemporary Art Museum di Casoria. Per nostra fortuna, il nostro buon Manfredi ha bruciato una sua opera ma una volta raggiunto dal microfono il direttore/artista si dice pronto a bruciare tutte le sue mille opere, una al giorno, per una giusta causa.

Al Mart il periodo americano di Afro

Dal 17 marzo al 8 luglio 2012 il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto celebra i cent’anni dalla nascita di un artista italiano tra i più amati all’estero. In mostra molte opere mai esposte, provenienti da collezioni internazionali.

Nel 1948, il trentaseienne pittore di Udine Afro Libio Basaldella – allora in rapidissima maturazione stilistica – fu presentato alla gallerista Catherine Viviano, che stava per aprire uno spazio espositivo tutto dedicato all’arte contemporanea italiana sulla East 57th Street di New York.

Paesaggi Complicati a Palazzo Incontro

La mostra Paesaggi Complicati, a cura di Claudio Libero Pisano, è il secondo appuntamento di un ciclo di tre incontri espositivi del Contemporaneo all’interno di Palazzo Incontro e vede la partecipazione di tre artisti: Gioacchino Pontrelli, Guy Tillim e Guido Van Der Werve. L’esposizione è incentrata su grandi fotografie, oli su tela e video, che raccontano di paesaggi dove la natura e gli esseri umani, quando presenti, contribuiscono a creare un senso di straniamento dal contesto. Il paesaggio è inteso come riferimento visivo e sociale da parte degli artisti invitati. Lo spazio fisico del vissuto si trasforma in corrispondenza di mutazioni anche emotive.

La mostra viene inaugurata il 17 marzo dal Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Promossa dalla Provincia di Roma, la mostra è realizzata nell’ambito delle iniziative del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura in collaborazione con il CIAC, il Centro Internazionale di Arte Contemporanea  di Genazzano. Il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura, fortemente voluto dal Presidente della Provincia di Roma, ha l’obiettivo di sostenere le eccellenze culturali e territoriali della provincia di Roma.

Louis Vuitton e Marc Jacobs, una mostra per fashionistas a Parigi

Louis Vuitton e Marc Jacobs, due personaggi chiave del fashion world internazionale che nell’arco di 150 anni sono riusciti ad imporre la loro visione, facendo letteralmente impazzire le fashionistas di tutte le epoche. Fu proprio Vuitton a fondare l’omonimo brand nel 1854 a Parigi e fu subito imitato dalla concorrenza, tanto che la pattern Damier Canvas (quella con i classici scacchi) divenne un vero e proprio brevetto registrato che dal 1888 ad oggi detta praticamente legge.

Risale invece al 1896 la creazione del classico monogramma LV affiancato a simboli di fiori e quadrifogli, altro cavallo di battaglia che compare praticamente su le borse,le scarpe ed altri accessori del grande brand. Louis Vuitton è quindi giunto fino ai giorni nostri con inalterato potere, ma ad aggiungere un pizzico di pepe in più alla collezione ci ha pensato Marc Jacobs direttore artistico dal 1997, artefice di un rilancio colossale.

Bourgeois, Gilbert & George e Boetti, Londra ha tanto da offrire

Mentre a New York impazza l’Armory Show art week, noi vorremmo spostare l’attenzione dall’altra parte del continente, per osservare attentamente cosa succede dalle parti dell’altro grande polo dell’arte contemporanea, vale a dire il Regno Unito. Se Damien Hirst è riuscito a riempire tutte le Gagosian Gallery del mondo con la sua serie di spot paintings, anche il duo più celebre dell’arte contemporanea non è da meno.

 Gilbert & George sono infatti i protagonisti di una grande mostra personale allestita in tutte le White Cube gallery di Londra. London Pictures è il titolo della mostra, che rimarrà aperta sino al prossimo 12 maggio 2012 nelle sedi di Bermondsey, Hoxton e Mason’s Yard, i prezzi delle opere oscillano dalle 50.000 alle 250.000 sterline.

I want live for ever – Yayoi Kusama alla Tate Modern

Sono una donna. Ho una personalità estremamente complessa. Non seguo né movimenti né correnti ma sono coerente solo con un unico principio: il mio moto interiore e la mia volontà. Sono nata nel lontano 1929 a Matsumoto, Giappone. Mi avvicino all’arte praticando la pittura ”Nihonga”, stile rigoroso e dal recupero della tradizione. Ma per un’arte come la mia che combatte al confine tra la vita e la morte, domandandosi che cosa siamo e che cosa vuol dire vivere e morire, il Giappone è troppo piccolo, troppo feudale e servile, sprezzante della figura femminile. La mia arte ha bisogno di libertà illimitata e di un mondo più ampio.

New York. “Infinity Net”: grandi tele ricoperte interamente da pennellate guidate da movimenti ad onda che creano uno spazio bidimensionale che fa oscillare lo sguardo, facendo tuttavia percepire il senso di profondità. Sono una delle prime artiste a confrontarmi con tele di così grandi dimensioni: in esse cerco di fondere realtà ed irrealtà. Una volta terminate ed esposte, mi piace farmi fotografare accanto ad esse indossandone lo stesso colore: è un modo per fondermi totalmente con i miei lavori e allo stesso tempo dominarli. Soffro di un disturbo convulsivo che mi spinge a ripetere costantemente gli stessi gesti.

Questo postmodernismo che non finisce mai

Finalmente anche dalle nostre parti è arrivata la grande mostra Postmodernismo. Stile e Sovversione 1970-1990, panoramica sulle sperimentazioni postmoderne già apparsa con grande successo di pubblico e critica al Victoria and Albert Museum di Londra. Stavolta il grande evento fa tappa al Mart di Rovereto dove dal 25 febbraio al 2 giugno avremo l’opportunità di ammirare seminali opere di Cindy Sherman, Jeff Koons, David Byrne, Derek Barman, Laurie Anderson e tanti tantissimi altri protagonisti dell’arte, del design e della musica.

Dando una sbirciata al sito del Mart, è possibile leggere queste parole che accompagnano il grande evento: “Citazionismo, libertà, poetica del frammento, esagerazione, consumismo. Cos’è stato il Postmodernismo? Lo racconta questa mostra ricchissima di spunti visivi e multimediali, in arrivo dal Victoria & Albert di Londra”.

Gap, video artisti a confronto al MAXXI di Roma

Dal 7 al 9 marzo 2012 dalle 18:00 alle 20:00 si terrà presso il MAXXI Base la rassegna di videoarte Gap-Generazioni a confronto promossa da Federculture, con il sostegno della Regione Lazio, in collaborazione con il MAXXI e curata da Micol Di Veroli e Giovanna Sarno.

Il costante progresso della tecnologia ha introdotto nella cultura popolare un nuovo sistema semiotico sorretto da nuove regole, che di fatto hanno cambiato il nostro modo di concepire ideologie, estetiche e politiche sociali. L’elevata velocità a cui viaggiano immagini, informazioni e concetti ha permesso il superamento di barriere e confini sia geografici che fisici e mentali, contribuendo a creare ciò che oggigiorno si definisce società globale o multimediale.