Al Mart il periodo americano di Afro

Dal 17 marzo al 8 luglio 2012 il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto celebra i cent’anni dalla nascita di un artista italiano tra i più amati all’estero. In mostra molte opere mai esposte, provenienti da collezioni internazionali.

Nel 1948, il trentaseienne pittore di Udine Afro Libio Basaldella – allora in rapidissima maturazione stilistica – fu presentato alla gallerista Catherine Viviano, che stava per aprire uno spazio espositivo tutto dedicato all’arte contemporanea italiana sulla East 57th Street di New York.

Yifat Bezalel – SOUGHT CITY

Lunedì 12 marzo 2012, la galleria Marie-Laure Fleisch di Roma presenta la mostra personale di Yifat Bezalel dal titolo Sought City. Questo è il secondo dei quattro eventi previsti in galleria nell’arco di un anno dal progetto About Paper. Israeli Contemporary Art, a cura di Giorgia Calò. Il programma espositivo prevede la partecipazione di sette artiste impegnate su tematiche eterogenee, il cui trait d’union è la carta declinata secondo le proprie indagini personali.

Yifat Bezalel, partendo dal disegno e dalla carta, realizzerà un lavoro site-specific in cui gli elementi usati vengono sapientemente inseriti in un complesso contesto installativo che analizza il senso dello spazio, attraverso l’esposizione di oggetti sospesi al soffitto insieme ad una moltitudine di disegni. Il lavoro è incentrato sul senso del desiderio che la giovane artista dispone in fasi successive che si strutturano dal concreto allo spirituale. Metafora di questi passaggi di stato è la città di Gerusalemme, terra promessa e luogo fisico concreto, ma allo stesso tempo luogo immaginato, desiderato e cercato dall’artista come sede di un tempio interiore.

(R)EXISTENZ – 3D2D Tridimensional Today

Torna Pi.Co. con un nuovo appuntamento dal titolo “(R)existenz – 3D2D Tridimensional Today”. Protagonisti dell’appuntamento con l’espressione artistica contemporanea sono 21 artisti, selezionati nell’ambito delle forme espressive più interessanti della generazione nata negli anni Settanta e formatisi culturalmente negli anni Novanta. Artisti noti, apprezzati e seguiti dalla critica, richiesti dalle più prestigiose strutture espositive internazionali, dalla Biennale di Venezia al MACRO. Con le loro opere: scultura, design e installazioni, animeranno il complesso di Sant’Agostino, Palazzo Panichi e Piazza del Duomo, dal 23 marzo al 29 aprile.

L’evento fa parte del progetto “Archelogia del Futuro” dedicato alle arti plastiche nelle loro molteplici componenti, sostenuto dalla Regione Toscana, concepito dalla Fondazione Centro Arti Visive e sviluppato in collaborazione con il Comune di Pietrasanta, l’Accademia di Belle Arti di Carrara e Artigianart Pietrasanta. Si tratta di artisti hanno saputo creare un proprio linguaggio, sintesi delle varie istanze artistiche, dedicando particolare attenzione alla dimensione relazionale, non rifuggendo quella estetica, ritagliando una porzione importante per la componente autobiografica e la dialettica con la storia e la memoria.

BRUNELLA LONGO – IMUSMIS

Dal 4 Marzo al 29 Aprile, Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi (PG) ospita in anteprima nazionale il progetto “Imusmis” di Brunella Longo. Uno straordinario diario di viaggio, raccontato da fotografie di seducente intensità, tra moti dell’animo e paesaggi di soverchiante bellezza, in compagnia di Giordano Bruno.

I risultati della ricerca dell’artista presentati per l’occasione, prendono spunto da un serrato studio della teoria di Giordano Bruno. All’interno di questo grande sistema di pensiero, l’artista concentra la sua attenzione sul termine Imusmis. La parola, il cui significato è ancora oggetto di discussione fra gli studiosi, rimanda a elementi iniziatici e dottrine esoteriche. Tuttavia, viste le implicazioni introspettive e la relazione con l’esterno da sé che Imusmis si porta dietro, Longo intraprende un viaggio – fisico e mentale – che la conduce a confrontare l’intensità dei moti personali con le tensioni del paesaggio. Ne sortisce un cahier de voyage fotografico assolutamente unico, dove le variazioni della temperatura emotiva si rispecchiano in figurazioni di inusitata ricchezza, che mescolano inquietudine onirica, retaggi della storia dell’arte, fascinazione paesistica, magistero tecnico.

Paesaggi Complicati a Palazzo Incontro

La mostra Paesaggi Complicati, a cura di Claudio Libero Pisano, è il secondo appuntamento di un ciclo di tre incontri espositivi del Contemporaneo all’interno di Palazzo Incontro e vede la partecipazione di tre artisti: Gioacchino Pontrelli, Guy Tillim e Guido Van Der Werve. L’esposizione è incentrata su grandi fotografie, oli su tela e video, che raccontano di paesaggi dove la natura e gli esseri umani, quando presenti, contribuiscono a creare un senso di straniamento dal contesto. Il paesaggio è inteso come riferimento visivo e sociale da parte degli artisti invitati. Lo spazio fisico del vissuto si trasforma in corrispondenza di mutazioni anche emotive.

La mostra viene inaugurata il 17 marzo dal Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Promossa dalla Provincia di Roma, la mostra è realizzata nell’ambito delle iniziative del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura in collaborazione con il CIAC, il Centro Internazionale di Arte Contemporanea  di Genazzano. Il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura, fortemente voluto dal Presidente della Provincia di Roma, ha l’obiettivo di sostenere le eccellenze culturali e territoriali della provincia di Roma.

A FuoriCampo torna “Genealogia”: Giovanni Ozzola con Remo Salvadori

Prende corpo e vita negli spazi della galleria d’arte FuoriCampo di Siena, il secondo episodio di “Genealogia”, il progetto espositivo a cura del critico d’arte Ludovico Pratesi. Un percorso che mette in comunicazione i mondi di artisti, distanti per generazione ma vicini per sensibilità. Giovanni Ozzola ha scelto di dialogare con il maestro Remo Salvadori, protagonista della generazione successiva a quella dell’arte povera e concettuale e Insieme hanno realizzato un’opera unica a quattro mani.

Per la prima volta, nell’ambito del progetto Genealogia, i due artisti, lavoreranno insieme partendo dalla stessa materia: uno stampo per ceramica realizzato da un amico comune Roberto Cerbai. Il risultato è un’opera monumentale, una base comune da cui emergono forme più intime che alludono ai due caratteri così simili e così diversi come una circonferenza e una sinusoide. Un’opera che per come è stata concepita dai due artisti ribalta il tradizionale allestimento a parete.

Andrea Aquilanti allo Spazio Borgogno di Milano

 

Si inaugura il 8 marzo 2012 presso lo Spazio Borgogno di Milano la mostra personale dell’artista Andrea Aquilanti (Roma, 1960) dal titolo “Quattro passi”. Da anni Aquilanti si è distinto nel panorama artistico italiano per aver dato vita ad unʼopera di tipo processuale dalle forti componenti interattive, che mira ad indagare speculativamente i diversi modi e approcci del vedere e rappresentare la realtà attraverso l’utilizzo di differenti medium: dal disegno alla pittura, dalla fotografia al video, spesso tra loro correlati ed interdipendenti.

Nel lavoro appositamente pensato per lo Spazio Borgogno, l’artista attua una destrutturazione dell’immagine di un dipinto suddividendola in altre due fasi esecutive e temporali:  il quadro di partenza viene ripreso da un video che proietta l’immagine della composizione ingigantita nella quale a sua volta in presa diretta entrano all’interno della superficie come fossero dei fantasmi, gli spettatori della mostra (da qui il titolo “quattro passi” riferiti al passeggiare dello spettatore ripreso dalle telecamere all’interno dell’opera).

Marina Abramović torna a Milano con un nuovo lavoro ideato per il PAC

Il PAC di Milano, dal 21 marzo al 10 giugno 2012, è lo spazio espositivo prescelto da Marina Abramović per il suo nuovo attesissimo lavoro, il primo dopo la grande retrospettiva del 2010 al MoMA di New York. L’evento, promosso dall’Assessorato alla Cultura, Moda e Design del Comune di Milano e prodotto dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, è curato da Diego Sileo ed Eugenio Viola con il sostegno di Rotthapharm Madaus.

Icona di tutte le forme di espressività legate al corpo, Marina Abramović è oggi uno dei protagonisti più affascinanti e magnetici del nostro tempo, dalla cui vicenda artistico-esistenziale è imprescindibile la storia stessa delle arti performative. Pioniera della performance dagli anni ’70, premiata con il Leone d’Oro alla Biennale del 1997, l’artista ha spesso superato i propri limiti fisici e psicologici, ha messo in pericolo la sua incolumità, infranto schemi e convenzioni, scavato nelle proprie paure e in quelle di chi la osservava, portando l’arte a contatto con l’esperienza fisica ed emotiva, collegandola alla vita stessa.

Gap, video artisti a confronto al MAXXI di Roma

Dal 7 al 9 marzo 2012 dalle 18:00 alle 20:00 si terrà presso il MAXXI Base la rassegna di videoarte Gap-Generazioni a confronto promossa da Federculture, con il sostegno della Regione Lazio, in collaborazione con il MAXXI e curata da Micol Di Veroli e Giovanna Sarno.

Il costante progresso della tecnologia ha introdotto nella cultura popolare un nuovo sistema semiotico sorretto da nuove regole, che di fatto hanno cambiato il nostro modo di concepire ideologie, estetiche e politiche sociali. L’elevata velocità a cui viaggiano immagini, informazioni e concetti ha permesso il superamento di barriere e confini sia geografici che fisici e mentali, contribuendo a creare ciò che oggigiorno si definisce società globale o multimediale.

Gina Pane al Mart di Rovereto

Il Mart presenta la prima mostra antologica dedicata a Gina Pane (1939-1990), una delle figure più importanti e significative della Body Art internazionale.  Dal 17 marzo all’8 luglio 2012, presso gli spazi del museo di Rovereto, si potrà ripercorrere l’affascinante vicenda dell’artista francese di origine italiana, conosciuta in tutto il mondo per le sue emozionanti perfomance.

Con questa importante retrospettiva, nata da un’idea di Gabriella Belli e a cura di Sophie Duplaix con la collaborazione di Anne Marchand (erede dell’artista), il Mart intende portare alla luce la coerenza concettuale che ha accompagnato tutte le variazioni formali e i momenti fondanti del percorso di Gina Pane: dai dipinti geometrici e le “Structures affirmées”, realizzati fino al 1967, alle “azioni” degli anni Sessanta e Settanta, fino alle “Partitions” e “Icônes” compiute dal 1980 al 1989.

Io, tu, lui, lei alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia

Io, tu, lui, lei, nelle sale della Fondazione Bevilacqua La Masa (dal 6 marzo al 15 aprile 2012) mette in mostra il racconto di un incontro straordinario: quello tra una decina di gay e lesbiche veneziani nati tra gli anni ’30 e ’40 e sei giovani artisti italiani, che hanno avuto il compito di tradurne in opera i ricordi di ieri, ma anche i desideri, le tenerezze, le difficoltà e i pensieri sul mondo d’oggi. Con questa mostra la Fondazione prosegue la sua ricognizione sull’identità di Venezia e sui suoi aspetti meno prevedibili. In quella che tutti considerano “la città dell’amore”, l’amore si presenta con tutte le sue sfumature e la sua carica di libertà.

Delicate storie personali, realtà e fantasie sono state la materia con cui hanno lavorato Antonio Bigini e Rachele Maistrello, Tomaso De Luca, Sabina Grasso, Andrea Romano e Annatina Caprez. Ne è emerso il ritratto di una Venezia inedita e spesso trascurata, quella vera, che la sua storia di mare e di scambi ha reso capace di accogliere, più di altre città italiane, ogni forma di diversità. Chi la sappia guardare senza fermarsi alla sua cornice turistica, può riconoscerla come uno specchio dei cambiamenti sociali, delle tensioni, dei sentimenti che riguardano la vita di tutti.

Live Arts Week a Bologna

Xing presenta Live Arts Week, una nuova iniziativa che nasce dalla fusione tra le esperienze di Netmage – International Live Media Festival e F.I.S.Co. – Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo. Live Arts Week promuove l’intreccio tra discipline e forme di espressione, ed offre momenti di coabitazione tra artisti e pubblici di diversa provenienza. Incentrato sulle live arts, intese come insieme eterogeneo di pratiche che ruotano intorno alla presenza, alla dimensione performativa e all’esperienza percettiva di suoni e visioni, propone un programma internazionale che riflette una concezione dell’arte come esperienza, fatta di temporalità, posture e immaginari.

La scelta di lanciare il nuovo evento come ‘settimana’ intende rompere con la concezione di un festival visto come punta consumistica della vita culturale di una città. Si tratta piuttosto di una coabitazione di forme diversificate per dimensione ed intensità – concentrate in un tempo limitato che presentino l’arte come un fatto complesso ma coeso.

L’evento avrà luogo a Bologna dal 24 al 29 aprile e si svilupperà nell’arco di una settimana in sei diversi luoghi del centro storico, con un programma che permette di attraversare un insieme di spazi-mondo attivati da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale. Trenta artisti nel complesso, raggruppati in ‘scene’ e ‘compagni di specie’.

Long Play al MAGA di Gallarate

LONG PLAY è il titolo della XXIV edizione del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate che si svolgerà dal 3 marzo al 8 luglio 2012 nelle sale espositive del Museo MAGA di Gallarate, con il sostegno della Fondazione Cariplo. Nato nel 1949 con lo scopo di fondare la Civica Galleria d’Arte Moderna, il Premio ha da sempre prestato particolare attenzione alla ricerca artistica sviluppata dalle più giovani generazioni e alla costante trasformazione dei linguaggi visivi. Con LONG PLAY conferma questa vocazione dedicando la propria attenzione giovani artisti under 35.

La Commissione Scientifica composta da Anna Daneri, curatrice indipendente; Denis Isaia, ricercatore culturale e curatore d’arte contemporanea; Noah Stolz, critico d’arte e curatore d’arte contemporanea; Emma Zanella, direttore MAGA e segretario organizzativo del PREMIO;

Robert Barry alla Galleria Massimo Minini di Brescia

La quarta personale di Robert Barry (New York, 1936) alla Galleria Massimo Minini (Inaugurazione sabato 17 marzo) riassume alcune tipologie di lavori che l’artista ha sperimentato durante gli anni della sua lunga esperienza nel mondo dell’arte. Come il titolo suggerisce sono presenti lavori vecchi e nuovi, realizzati con dimensioni e media diversi, sempre coerenti con la linea di ricerca intrapresa dall’artista negli anni Sessanta.

Dopo aver iniziato la sua carriera con quadri minimalisti che esplorano la relazione tra spazio dipinto e spazio vuoto, tra assenza e presenza di forma, sull’onda della pittura minimalista del periodo, Barry ha proseguito la sua sperimentazione portando l’arte al limite dell’immaterialità. Dalle opere su tela passa infatti alla delimitazione di porzioni di spazio esterno con fili di nylon, alla chiusura delle gallerie durante il periodo delle sue mostre, in modo da lasciare immaginare allo spettatore il significato e la forma delle opere, alla realizzazione di opere con gas, materiali radioattivi o frequenze acustiche non udibili all’uomo. A questo periodo risale anche il “Telepathic Piece” (1969), un’opera puramente mentale attraverso la quale l’artista cerca di trasmettere agli spettatori pensieri non traducibili in immagini o parole.