Ron Arad si scopre curatore

Il 2011 sembra essere un anno fortunato per il grande designer internazionale Ron Arad. Dopo il Design Museum di Holon, che ha riscosso numerosi consensi grazie alla sua innovativa struttura in acciaio Cor-Ten, Arad ha dimostrato di avere ancora molte frecce per il suo arco.

Questa volta il grande designer di origini israeliane ha creato una grande installazione alla Roundhouse di Londra, un ex officina di motori a vapore trasformata oggi in spazio espositivo multi-disciplinare. L’opera in questione prende il nome di Curtain Call ed è appunto un enorme tenda circolare di 18 metri di diametro che funge da telo per proiezioni. Su questo enorme schermo vengono proiettati video di artisti invitati da Arad, che per l’occasione si è trasformato in una sorta di curatore d’arte.

CENTOCINQUANTA – mostra d’apertura del MACò

 

L’11 agosto 2011 inaugura a Lizzano e nei comuni limitrofi MACÒ, nuovo centro per le arti contemporanee della provincia di Taranto. Il progetto, su direzione scientifica di Angelo Raffaele Villani e Amelia Liana Lasaponara, si configura come struttura mobile in grado di coinvolgere capillarmente il territorio con eventi di natura multiforme e transitoria.

 Centocinquanta, la giovane arte contemporanea italiana a cura di Daniela Cotimbo è l’evento di apertura del museo.

 Per l’occasione, verranno coinvolti artisti provenienti da tutta la penisola. La mostra, che sarà visibile fino al 2 settembre, coinvolgerà tre differenti location di Lizzano: il palazzo del Municipio, il  Museo Maiorano  e il resort della Masseria Bagnara.

Christian Haake: l’illusione della memoria

Cos’è la memoria se non il nostro bisogno di restituire un sistema di valori al fluire inconsapevole del tempo. Come essa è in grado di modificare la percezione della realtà?Sono questi i temi affrontati nel lavoro di Christian Haake, per la prima volta protagonista di una personale al GAK Gesellschaft für Aktuelle Kunst a cura di Janneke de Vries.

La ricerca di Haake verte da tempo proprio sulla costruzione di memorie fittizie, edificate attraverso il filtro personale dell’esperienza dell’artista e denunciabili attraverso minimi dettagli. Quest’ultimi, rivelandone ad un’attenta analisi, la natura artificiosa, mettono in risalto un processo di mistificazione che nella quotidianità assume una connotazione ambigua e difficilmente riconoscibile.

La forza dell’arte, La leggerezza di un mezzo corpo

A metà tra un cortometraggio, una pièce teatrale, un musical cinematografico di una certa complessità narrativa e coreografica (per intenderci Chicago di Rob Marshall del 2002), il coinvolgente e articolato video The Cost of Living fonde differenti e numerosi elementi tanto da porlo al di fuori di qualsiasi rigida classificazione. Basato sull’omonima produzione teatrale concepita e diretta da Lloyd Newson (Melbourne, 1957; lavora a Londra dove nel 1986 ha fondato DV8 Phisical Theatre), il video è stato infatti commissionato nel 2004 dal Channel 4 Television britannica e la scheda tecnica lo identifica come film.

Conosciuto a Roma per la sua partecipazione a due edizioni di RomaEuropa Festival, nei 35 minuti di The Cost of Living Newson, nel suo modo usuale, studia i comportamenti umani e tratta diversi temi, per lo più sociali, abbinandoli all’agilità puntuale di sincronizzate coreografie di danza/balletto, ad una fotografia senza sbavature e ad una ripresa video che fa proprie molti stratagemmi cinematografici che vanno dal sapiente uso del primo piano per sottolineare alcuni aspetti psicologici a delle equilibrate composizioni prospettiche e del fuori fuoco.

Nathalie Djurberg fra sacro e profano

Fede, spiritualità e superstizione. Tutto questo fa parte del dirompente universo della giovane artista svedese Nathalie Djurberg. L’artista è stata fra i protagonisti assoluti della Biennale di Venezia del 2009 dove non ha mancato di stupire il pubblico con il suo mondo pieno di strani personaggi che di fatto superano le canoniche definizioni ed i tranquilli meccanismi dell’arte contemporanea. Il leone d’argento come giovane promessa è stato dunque più che meritato.

Tra video ed installazioni, le figure create da Nathalie Djurberg sembrano buffe e naif ma nascondono una potente carica erotica ed una valenza estetica decisamente violenta. I suoi personaggi preferiti sono infatti donne o giovani ragazze, impegnate in varie pratiche assai fuori dalle righe. Anche la natura è spesso uno dei soggetti ricorrenti nelle sue installazioni, come le gigantesche e variopinte formazioni floreali presentate a Venezia.

Mariagrazia Pontorno e ADM vincono il III Festival del Cinema Giovanile e Indipendente

Nella serata di giovedì 21 luglio, all’interno del cortile del CIAC – Castello Colonna di Genazzano, si è svolta la premiazione dei vincitori della III edizione del Festival del Cinema Giovanile e Indipendente, sezione Video Arte. La serata è stata aperta dal regista Aureliano Amadei che ha salutato il pubblico sottolineando “ciò che vedrete è come io ho vissuto quella esperienza”: nessun intento documentaristico infatti nel suo resoconto della strage di Nassiriya, raccontata nel libro e successivamente nell’omonimo film 20 sigarette, proiettato nel corso della serata.

A seguire incontro – dibattito con l’autore, durante il quale sono emerse le dinamiche che si celano dietro un prodotto di tal natura: la difficoltà nel reperimento dei fondi dovuto alla ferma volontà di narrare una storia “come la si è vissuta”. “Molto probabilmente se non mi fossi trovato al centro di un tale evento non sarei mai diventato regista, cosa impossibile in Italia per un giovane che si affacci al mondo del cinema”.

NJP Summer Festival – 21 Rooms

Cinquanta anni fa nasceva il gruppo Fluxus che, con le sue sperimentazioni, voleva eludere il confine tra artisticità ed esperienza vissuta. Uno dei suoi esponenti più significativi fu il coreano Nam June Paik.

Quello che forse non tutti sanno è che a Yongin, vicino Seoul, ha sede il Nam June Paik Art Center nato con l’intento di consevare l’eredità del celeberrimo artista e di analizzare come la sua esperienza sia ancora determinante nel panorama artistico contemporaneo.

A tale scopo dal 20 luglio al 13 settembre si svolgerà presso il centro il NJP Summer Festival, intitolato nella sua edizione attuale 21 Rooms for Nam June Paik’s 79th birthday.

A Pescara 45 giorni di Arte Contemporanea

Il 16 luglio apre il Circolo Aternino nel cuore del centro storico di Pescara Vecchia per ospitare “Sparta – dell’altra arte”, una grande operazione culturale che vuole coniugare l’arte contemporanea con l’intrattenimento. 
Da un’idea della Galleria White Project di Pescara in collaborazione con il Comune di Pescara, l’Assessorato alla Cultura, alla Mobilità, al Commercio e all’Aggregazione Sociale 45 giorni densi di avvenimenti, incontri, happenings, presentazioni dei nuovi tracciati ciclabili e interventi di street – art ma soprattutto una mostra d’arte contemporanea che vedrà scendere in campo 15 artisti internazionali e che prevede 10 ore di Videoarte a cura di Videoartscope.

Piazza Garibaldi, protagonista della mostra con le installazioni, sarà il perno delle due location: il Circolo Aternino e la Galleria White Project. La forza dell’operazione è anche l’allestimento dello spazio interno del Circolo Aternino con un’area lounge dove degustare i sapori dell’enogastronomia d’eccellenza del nostro territorio. 
Oltre ai momenti di confronto, organizzati ogni lunedì, per riflettere sulle prospettive di sviluppo del nostro territorio, sul distretto culturale nel quadrilatero di Pescara Vecchia e sul rapporto tra arte e impresa, l’obiettivo è anche quello di dare spazio a nuove aziende innovative under 35 che potranno presentarsi all’interno della sezione “L’energia delle idee” nelle serate di sabato. 


Until the end, l’ultima fatica dei Masbedo alla Lorcan O’Neill

L’attesa sale davanti a una piccola porta anonima che dà accesso alla Street View della Galleria Lorcan O’Neill di Roma. Una piccola folla di gente, in fila, aspetta il suo turno per entrare. Finalmente l’uscio si apre, appena il tempo per addentrarsi, per poi richiudersi subito alle proprie spalle. Lo spettatore si ritrova d’un tratto all’interno di una stanza buia di piccole dimensioni. Poiché le vetrate sono state opportunamente mascherate da pareti mobili di cartongesso, si crea un’atmosfera affine alle sensazioni che l’opera suscita nello spettatore.

L’assenza di aperture verso l’esterno aumenta, infatti, quel senso di soffocamento dovuto anche al calore del videoproiettore che riproduce le immagini sulla parete di fronte all’ingresso. Lo sguardo è rapidamente catturato dal video Until the End, il nuovo lavoro presentato dai MASBEDO (Nicolò Massaza, Milano, 1973 e Jacopo Bedogni, Sarzana, 1970; entrambi lavorano a Milano) che, in una sola sequenza, illustra, in primo piano, la figura ossessiva di piedi scalzi, sporchi, lividi, unico soggetto dei lunghi cinque minuti del video in cui è raccontata la loro storia (e la loro verità brutale, la loro bruttezza, li avvicina a quelli di Pietro nella Crocefissione di S. Pietro di Caravaggio).

Fluxus – African contemporary art

L’Associazione Culturale Flag No Flags e Fondazione Sindika Dokolo presentano a Reggio Emilia dal 9 al 16 luglio “Fluxus – African contemporary art”, rassegna di 16 video di artisti internazionali che raccontano l’Africa. 

Sei appuntamenti che si realizzeranno cercando di duplicare il periodo espositivo della 54. Biennale di Venezia.

“Fluxus – African contemporary art” prende il nome da uno dei più importanti movimenti artistici degli anni ’60 in quanto, come scrive la storica dell’arte Daniela Palazzoli, “ha molte affinità – imprevedibili e difficilmente programmabili a priori – con alcuni aspetti di questa appassionante manifestazione di video creativi, dedicata ad artisti provinienti da molti paesi africani”.

Al via la VI edizione dell’Overlook Film Festival

Dal 25 fino al 29 agosto 2011 si terrà a Finale Ligure (SV) la VI edizione dell’Overlook Film Festival. Il tema dell’Overlook Film Festival 2011 vuole essere una sorta di contraltare di quello della precedente edizione: se il 2010 è stato “l’anno del Contatto”, l’evento di quest’anno si svilupperà attorno all’elemento della ‘Frattura’.

Nel primo decennio del terzo Millennio l’intera umanità ha dovuto affrontare numerose ‘fratture’, a partire da quelle del nostro pianeta,  fino ai ‘crack’ finanziari che hanno rimesso in discussione il nostro stesso sistema economico. La ‘frattura’ stessa, evocando un senso di imprevedibilità e di minaccia ‘interna’, può essere assunta come emblema della precarietà esistenziale dell’uomo contemporaneo. In qualsiasi accezione la si consideri, concreta o figurata, la frattura è il segno di un elemento traumatico, che sconvolge un equilibrio e ci mette di fronte alla nostra fragilità.  

Videoart Yearbook 2011 all’Ex Convento di Santa Cristina di Bologna

Dopo aver promosso con grande successo l’evento Incontro con Marina Abramovic- Lady Performance durante Artefiera 2011, il Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna e la Scuola di specializzazione in Beni Storici Artistici, che ne è parte integrante, presenta anche quest’anno l’evento Videoart Yearbook 2011 a cui ha dato vita nel 2006.

Martedì, 12 luglio alle ore 17.30 nel Chiostro di Santa Cristina a Bologna, avrà inizio questa sesta edizione, unica nel suo genere e con cadenza annuale, che, grazie all’attento lavoro del gruppo di ricercatori del Dipartimento composto da Renato Barilli, Alessandra Borgogelli, Paolo Granata, Silvia Grandi, Fabiola Naldi, Paola Sega, indaga nello specifico le forme espressive della videoarte e della manipolazione dell’immagine. Due settori in continua e costante espansione nel’ambito della sperimentazione artistica contemporanea anche grazie all’applicazione delle più avanzate tecnologie digitali.

Christo e Jeanne-Claude, The Gates in video alle ex Murate di Firenze

Lo schermo dell’arte film festival inaugura lunedì 4 luglio 2011 alle ore 21.00 l’Estate Fiorentina con il film dedicato alla monumentale installazione realizzata da Christo e Jeanne Claude nel 2005 al Central Park di New York . E’ questo il primo dei quattro appuntamenti che si terranno ogni lunedì di luglio alle Murate con Notti di mezza estate, rassegna di film d’artista e documentari dedicati alle arti contemporanee, a cura di Leonardo Bigazzi.

Dopo il grande successo di pubblico delle ultime anteprime italiane all’Odeon Firenze e dopo aver registrato il tutto esaurito nell’estate 2010 alle Oblate, Lo schermo dell’arte Film Festival torna con la seconda edizione di Notti di mezza estate. La rassegna di film dedicati ai protagonisti delle arti contemporanee quest’anno si sposta alle Murate proseguendo così l’importante percorso di collaborazione tra Lo schermo dell’arte e il Comune di Firenze confermato con il ciclo di proiezioni “VideoLibrary”, tenutosi ad EX3 da gennaio ad aprile scorsi.

Harun Farocki al The Model di Sligo

Un grande filmmaker, ingiustamente additato come “il più celebre regista sconosciuto del mondo”, un artista a 360 gradi, capace di fondere cinema ed arte visiva senza mai perdere di vista la pura sperimentazione. Stiamo ovviamente parlando di Harun Farocki filmmaker tedesco classe 1944 che in questi giorni è oggetto di una grande retrospettiva al The Model di Sligo in Irlanda. La mostra, che prende il nome di Recognition and Tracking, si aprirà il 2 luglio e si protrarrà fino al prossimo 20 agosto 2011.

Il progetto organizzato da The Model di Sligo (Irlanda del Nord) presenterà al pubblico quattro installazioni video ed una programmazione di film di Farocki dal 1966 ad oggi. Sarà inoltre presentato un progetto video girato dal grande regista, realizzato in occasione della mostra a The Model assieme ai rifugiati di Sligo.