L’edicola – appuntamento biennale sui periodici d’arte, design, moda e architettura

L’edicola è la prima edizione di un appuntamento biennale sui periodici d’arte, design, moda e architettura prodotta da Spazio Punch, nuova piattaforma culturale in Giudecca, a Venezia. Il cuore del progetto saranno cinque magazine di ricerca invitati a raccontarsi attraverso materiali inediti, fotografie, illustrazioni e video. Ognuno di loro svilupperà un intervento preciso, affiancato da un contributor legato in profondità all’esperienza editoriale; il risultato sarà una mostra in cui emerge la dimensione progettuale mettendo a fuoco l’identità delle riviste coinvolte.

QUATTRO RIVISTE

Apartamento con Nacho Alegre, fotografo

Apartamento nasce nel 2007, è un semestrale di design d’interni che si sofferma su spazi abitativi contemporanei e parla di modi e stili di vita con approccio informale.

apartamentomagazine.com nachoalegre.com

Krisis con Foundland, collettivo di autori e graphic designer

Krisis nasce nel 2010, è una pubblicazione d’arte, design e comunicazione sul tema della crisi permanente. Ciascun numero tratta un’emergenza specifica, con contributi, progetti e ricerche aperte.

krisismagazine.com foundland.org

Fupete al Rojo Artspace di Milano

“Brucia” prende spunto da alcuni versi di Michelangelo Buonarroti — “Sol pur col foco il fabbro il ferro stende / al concetto suo caro e bel lavoro, né senza foco alcuno artista l’oro / al sommo grado suo raffina e rende” — e viaggia attraverso sogni, rivolte e contraddizioni. Fiamme, danze e fuochi fatui. La teoria del focolaio. Il nero, il rosso e il bianco. Del giallo e dell’azzurro. Lapis e carta vecchia. Curve e anse, come fiumi di lava che scorrono giù dal vulcano. Isole, facce e tribù.

Durante l’inaugurazione (10 maggio 2012) l’artista realizzerà un live painting chill-out. Si tratta di un tipo di performance, sempre affascinante per il pubblico, tipica del repertorio di Fupete che ha partecipato a diverse manifestazioni dedicate al genere, tra cui spicca quella presso il Museo d’Arte Contemporanea Reina Sofia di Madrid del 2008. Il live-painting di “Brucia” sarà proposto proprio pochi giorni dopo un’altra sua performance: per il mese d’Aprile, infatti, è stato invitato a progettare, presso il Museo dell’Immagine e del Suono di São Paulo, un grande murale da creare davanti al pubblico.

Alice Schivardi alla The Gallery Apart di Roma

The Gallery Apart è orgogliosa di presentare Equazione Uno, l’ultimo complesso progetto di Alice Schivardi, alla sua prima personale romana (dal 10 maggio al 10 luglio 2012).  Equazione Uno nasce da un percorso di incontri e da un processo di fiducia e di affidamento che ha convinto sei persone diverse, per età, sesso e storia individuale, ad aprire porte rimaste a lungo chiuse, per raccontare e donare all’artista sei storie di vita vera, incise su nastro magnetico.

 Storie drammatiche ma anonime, che non intendono provocare il pubblico, quanto piuttosto sensibilizzarlo su un piano d’ascolto multiplo. Quest’operazione artistica consente di raccogliere ciascuna singola storia oppure di viverle tutte insieme come un’esperienza uditiva e sensoriale complessiva, composta da parole che si sovrappongono a suoni che le accompagnano.  L’installazione audio che invade lo spazio della galleria è composta da sei altoparlanti connessi ad altrettanti fonti emesse da un computer.

Massimo Giacon alla Galleria Antonio Colombo di Milano

Antonio Colombo inaugura per Little Circus – spazio interno alla galleria dedicato a progetti speciali – la nuova mostra personale di Massimo Giacon “At Work, At Home, At Play” con una serie di disegni ritraenti il mondo dei frequentatori in costume delle fiere del fumetto, e il loro doppio cartaceo, rivisitato dall’autore in maniera sorprendente. Si tratta di 20 lavori inediti (+1) di medio formato (30 x 40 cm) che l’autore ha realizzato con tecniche miste su carta appositamente per la mostra.

L’artista racconta: “Una volta, molti anni fa, le fiere del fumetto erano popolate esclusivamente da chi lo faceva e (un po’) da chi lo leggeva, si trattava di una fauna prevalentemente monosessuale, che durante i giorni della manifestazione viveva momenti meravigliosi in cui poteva parlare di quanto si sentiva culturalmente trascurata. Poi, come un’infezione propagatasi dal Giappone all’America arrivarono anche in Italia i Cosplayers. Mi sembra ormai inutile spiegare chi siano.

Christian Tripodina al DOCVA di Milano

Orchard è un contenitore di esperienze in continua evoluzione: un frutteto situato nella campagna genovese dove l’artista e alcuni amici convivono da alcuni anni – luogo di partenza del progetto – dà origine a trasposizioni molteplici e risuona a distanza, attraverso una serie di lavori ed eventi iniziati nell’autunno 2010, scanditi dal trascorrere delle stagioni. Christian Tripodina di volta in volta si confronta con il luogo attraverso il proprio vissuto quotidiano, la personale propensione al perdersi, l’abbandono totale alle suggestioni del tempo e dello spazio.

La realizzazione di una struttura abitativa all’interno del frutteto costruita interamente con materiali di recupero, quella di un archivio sonoro che evoca il luogo, alcuni video e installazioni, sono solo alcune delle molteplici forme assunte dal racconto dell’artista. Orchard – Season #1 (CHAN, ottobre 2010) era incentrato su un lungo tavolo-bacheca, costruito con il legno preso nel frutteto, in cui elementi naturali e oggetti trovati coesistono per ricreare un archivio di tracce. Nel secondo appuntamento, Orchard #2 – Coral gardens and their magic (Oratorio S. Bernardino, aprile 2011) il frutteto veniva rievocato nella sua dimensione sonora, attraverso una performance in cui la registrazione realizzata a partire da rumori e suoni della vita nel frutteto è il centro di un rituale musicale.

Edward Robin Coronel alla MondoPOP di Roma

Dal 5 Maggio al 2 Giugno MondoPOP presenta “Sogni di Zucchero” una mostra personale di Edward Robin Coronel. Sogni di Zucchero è costituita da piccole opere – con un nuovo gruppo di personaggi, unici, increspati, pelosi, che amano i dolci, le insalate, i vizi e la carne. L’immaginazione di Coronel è stratificata, il suo processo pittorico consiste nel riportare in vita le personalità e i pensieri interiori della sua nuova collezione di personaggi.

Sono gli animali i protagonisti assoluti delle opere di Coronel, gli esseri più dolci che molto spesso accompagnano il nostro percorso quotidiano e lo rendono meno pesante con le loro coccole i loro giochi ed il loro amore incondizionato. Animali golosi, animali che molto spesso viziamo con cibi prelibati appositamente confezionati per loro, e perché no animali sognanti. I loro sogni sono più semplici dei nostri perché per loro fortuna, anche se non tutti, non affrontano i problemi che la società civile ogni giorno ci presenta. Sognano un dolcetto, una carezza del padroncino o di correre con gli amici in campi sterminati e fioriti a primavera.

Rendez-vous nuovo cinema francese a Milano

 

Dal 7 al 10 maggio 2012, torna a Milano il festival che porta in Italia il meglio della creazione francese contemporanea. Sta arrivando a Milano la seconda edizione del festival Rendez-vous , appuntamento con il nuovo cinema francese, e proprio in un anno magico per il cinema d’oltralpe.  Una pioggia di Oscar per un film francese, The Artist, ed un clamoroso successo ai botteghini di qua e di là delle Alpi per Quasi amici ( Intouchables ), dimostrano un rinnovato fervore creativo e al contempo una rinnovata attenzione per il cinema francese contemporaneo: un universo composito, eclettico, amato in patria e all’estero per la sua capacità di coniugare industria e artigianato, mercato e sperimentazione.

Rendez-vous, appuntamento con il nuovo cinema francese, è un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, realizzata dall’Institut français Italia con il sostegno di UNIFRANCE, che si propone di promuovere e fare conoscere il cinema d’oltralpe in Italia: dopo il grande successo dello scorso anno, l’edizione milanese del festival presenta una selezione di opere di grande qualità artistica, un viaggio in sette tappe nel cinema francese, tra film d’autore, documentari, drammi e commedie popolari.

Short stories 15 – Behind the curtains

CHI: Paolo Cavinato (1975 – Asola,Mantova) è un giovane scultore italiano di quelli che dovremmo sventolare in giro come orgoglio della nazione, ma si sa che l’Italia in questo non è brava. Per questo ha fatto tutto da solo, anche la pubblicità all’estero, e ci è riuscito bene approdando con una mostra personale alla Royal British Society of Sculptors di Londra. Amato dalle giurie dei premi fin dalla conquista del terzo posto al Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro nell’ormai lontano 2008 e grande lavoratore. Cavinato è partito dall’amore per il teatro e la scenografia per delineare uno stile scultoreo assolutamente personale, in un equilibrio perfetto tra seconda e terza dimensione, che evolve positivamente ad ogni nuova mostra.

DOVE: The Flat di Massimo Carasi – Milano

QUANDO: 10 aprile – 9 giugno 2012

COSA: In mostra nello spazio sotterraneo della galleria la nuova produzione dell’artista. Elementi fondanti del lavoro sono l’idea di Assoluto, il luogo fisico, la prospettiva, la trasparenza e le nostre capacità percettive. Sculture a parete da appendere con cornici di legno e mandala di filo intrecciato all’interno, enormi costruzioni appese al soffitto contengono spazi immaginari come porte su altri mondi, rilievi di stanze in cartoncino che diventano equilibrate geometrie.

Vicenda MAXXI, l’Amaci precisa

Precisazione riguardo all’incontro del Sottosegretario Roberto Cecchi con i rappresentanti della Consulta Permanente per l’Arte Contemporanea. Con riferimento al comunicato diramato dal MIBAC lo scorso martedì 24 aprile in seguito all’incontro del Sottosegretario Roberto Cecchi con i rappresentanti della Consulta Permanente per l’Arte Contemporanea, AMACI intende precisare che il proprio Vicepresidente, Ludovico Pratesi, ha preso parte al suddetto incontro in qualità di rappresentante delegato dalla Consulta stessa e non in rappresentanza dell’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.

AMACI è infatti ancora in attesa di ricevere una risposta ufficiale dal Presidente del Consiglio, Mario Monti, e dai Ministri competenti in merito alla richiesta di audizione inoltrata con carattere d’urgenza lo scorso martedì 17 aprile. In questa fase particolarmente delicata della vita nazionale, infatti, il Consiglio Direttivo dell’Associazione ritiene essere il Governo l’unico interlocutore in grado di valutare l’impatto economico e sociale del settore dell’arte contemporanea in Italia e il contributo concreto che adeguate politiche culturali, inserite in un più ampio piano di sviluppo e rilancio, possono dare al nostro Paese per uscire dall’attuale scenario di crisi e per poter mantenere e accrescere la credibilità riconosciuta a livello internazionale.

Freelance, la fattura chi la paga?

Qualche giorno fa avevamo pubblicato un articolo circa un sondaggio operato dall’associazione americana W.A.G.E. Nel frangente l’associazione aveva redatto un sondaggio prendendo in esame 577 giovani artisti. Obiettivo del sondaggio era ovviamente quello di capire quanti di essi venivano in qualche modo retribuiti (o le loro spese vengono coperte ad esempio la produzione delle opere) dalle gallerie che ospitano le loro mostre. Alla domanda: avete mai ricevuto qualche forma di pagamento per la partecipazione ad una mostra?

Le risposta è stata No per il 58.4% degli artisti intervistati e SI per il 41.6% un dato a dir poco vergognoso, visto quanto costa produrre una serie di opere per una mostra. Ebbene, se si estende il discorso a tutto il mondo del freelance culturale, vale a dire al giornalismo, alla fotografia, alla moda e quanto altro le cose peggiorano di gran lunga. Eppure il freelance rappresenta una realtà lavorativa in continua espansione.

Lucio Fontana alla Galleria d’arte moderna e contemporanea di Arezzo

L’opera di Lucio Fontana è, per la prima volta, in mostra ad Arezzo, nei rinnovati spazi della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, il cui prospetto – per l’occasione – include l’omaggio al 150esimo dell’unità d’Italia con una spettacolare installazione tricolore che offre l’ingresso al pubblico nel proprio taglio centrale.

Dal 09 maggio al 24 giugno 2012 – inaugurazione domenica 06 maggio, ore 18.00 – si propone l’itinerario spazialista dell’autore, attraverso l’oltraggio alla materia: carta, tela, terracotta, ceramica… LUCIO FONTANA – hic et nunc, a cura di Fabio Migliorati, è realizzata dall’Assessorato Cultura e Spettacolo del Comune di Arezzo, con la collaborazione di Tornabuoni Arte, il sostegno di ATAM S.p.A. e di SUGAR Clothing Accessories Ideas.

Venti di guerra in arte

Il vento della protesta soffia in tutto il mondo. Del resto la Berlin Biennale 2012, che ha visto la partecipazione del guerrafondaio gruppo artistico russo Voina in veste di curatore, ha scelto di orientarsi su un tema legato alla politica vale a dire le rivolte che hanno scosso il mondo negli ultimi tempi.

Difficile offrire un’immagine reale della post-democrazia, gli artisti in mostra ci hanno provato ma non sempre ci sono riusciti. Da una rivoluzione teorizzata si passa a quella pratica, visto che nei giorni scorsi i movimentatori di Sotheby’s, oramai senza contratto da diversi mesi, hanno rinverdito la loro protesta con tanto di sit in davanti alla sede newyorchese della grande casa d’aste.

Il grande museo che fa chiudere gli altri musei

 

I governi non sono tutti uguali. Già perché fuori dalle nostre parti le decisioni in merito alla cultura vengono affrontate con maggior coscienza, ma spieghiamoci meglio. Prendiamo ad esempio la nascita di un nuovo polo museale dedicato all’arte contemporanea, dalle nostre parti e negli ultimi tempi questa è una pratica assai diffusa.

Costruire un nuovo museo significa innanzitutto sottrarre soldi ai contribuenti, pagare profumatamente l’archistar più in voga del momento, mettere in moto la macchina dei favori-controfavori del settore edilizio, spendere un capitale nei materiali ed accorgersi di aver sforato il bilancio indi per cui: stanziamento di altri bei verdoni ai danni del povero cittadino. Tutto si fa in nome della cultura, ma di cultura in questa macchinazioni se ne intravede giusto l’ombra.

Massimo Antonaci alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia

Dal 13 maggio al 31 luglio 2012 la Collezione Maramotti propone un focus sulla ricerca di Massimo Antonaci, artista italiano trasferitosi a New York negli anni Novanta. Il progetto Ipotenusa consta di tre mostre presentate in differenti spazi espositivi della Collezione, di cui uno mai aperto al pubblico. Dal Nero alla Trasparenza è uno sguardo retrospettivo sulla realizzazione di lavori di vetro e catrame che hanno contrassegnato la sua ricerca dalla metà degli anni Ottanta.

Cammino dentro un corpo solo. Da est a ovest 33 stazioni in terra straniera è una mostra costituita da polaroid accostate e composte all’interno di formelle di vetro sul pellegrinaggio di Antonaci a Santiago di Compostela. Opus è un progetto realizzato specificamente per la Collezione Maramotti: consta di quattro trittici (Serpente, Cerchio, Porte alchemiche, Stone) realizzati su papiro vergine fermentato segnati da interventi con colore ad olio.