Spararsi al museo pensando a Chris Burden

Avete presente la performance Shoot di Chris Burden? Per chi non lo sapesse, nel 1971 il giovane artista, che in seguito diverrà uno dei più grandi nomi della performance art internazionale, portò a termine una delle azioni artistiche più rocambolesche e pericolose di tutta la storia dell’arte.

In quell’occasione Burden si sistemò all’interno di una galleria e si offrì come bersaglio ad un tiratore (un suo amico n.d.r.) munito di un fucile. Il tiratore ferì Chris Burden ad un braccio e l’artista fu costretto a recarsi d’urgenza al pronto soccorso per le cure del caso.

Cambiare tutto per non cambiare niente

In un nostro articolo della settimana scorsa ipotizzavamo l’esistenza di un valzer di poltrone all’interno dell’affaire MAXXI di Roma. Del resto, commissariare un museo mediante una girandola di controsensi sembrava una misura incredibilmente stupida, troppo stupida per essere vera. Ed invece bisognerebbe cominciar a pensare che dietro la stupidità si nasconde sempre una macchinazione poco pulita che della stupidità si fa scudo.

Già, altrimenti che senso avrebbe togliere i fondi ad un museo e poi affermare che il museo non ha fondi? A gettar un poco di chiarezza su quello che sembrerebbe un chiaro autogol del nostro governo ci ha pensato il sempre puntuale sito Dagospia, che ha così commentato l’intera vicenda:

I Voina da S.a.L.E. a Venezia

Voina (dal russo: Война; trad. ita.: guerra) è un collettivo attivo in Russia dal 2005. I loro lavori sono stati mostrati in molti paesi ed in seguito al tentativo di repressione da parte del governo, attivisti di tutto il mondo (da Venezia a Fukushima, da Zurigo a New York) hanno compiuto azioni in solidarietà al collettivo. Attualmente Voina è associate curator della settima edizione della Biennale di Berlino.

Di Voina abbiamo amato la sfacciataggine e la decisione di assumere pienamente una prospettiva “di parte”. Possiamo dibattere, ma è indubbio che il lavoro del collettivo si distacca dall’ipocrisia che spesso caratterizza artisti e curatori, radicalissimi a parole, ma attentissimi a non farsi coinvolgere da percorsi di movimento, percorsi che li porterebbero ai margini del sistema o magari a confrontarsi con temi e necessità che esulano dalla loro personale agenda artistica.

Gian Maria Tosatti, Tetralogia della polvere alla Casa Bossi di Novara

Uno splendido edificio antonelliano abbandonato per oltre trent’anni. Una storia dimenticata trasformata in polvere. Questo è lo scenario in cui si ambienta la mostra Tetralogia della polvere di Gian Maria Tosatti, realizzata in co-produzione dal Comitato d’Amore di Casa Bossi e da Associazione Culturale Rest-Art, in collaborazione con LaRete Art Projects e con patrocinio della Fondazione Comunità Novarese Onlus.

Dal 23 aprile (opening su invito 21-22 aprile) Casa Bossi a Novara diventa teatro di un’opera d’arte ambientale, in cui l’artista offre una sapiente lettura dello spazio monumentale e delle sue testimonianze nascoste.  Il vuoto primordiale dell’edificio (5000 metri quadri disposti su otto livelli) è al centro dell’indagine artistica di Gian Maria Tosatti.

Effetto Venturi allo Spazio Oberdan di Milano

Peep-Hole apre con Luca Vitone il nuovo ciclo di Effetto Venturi, il programma di incontri organizzato in collaborazione con la Provincia di Milano allo Spazio Oberdan e condotto lo scorso anno da Liliana Moro, Stefano Arienti e Mario Airò. Effetto Venturi si ispira all’omonimo paradosso idrodinamico per il quale la pressione e la velocità di un fluido in un condotto aumentano in corrispondenza delle strozzature. Il principio fisico diventa una possibile metafora della dinamica che ogni artista mette in atto con il proprio lavoro di ricerca, di produzione e di trasmissione alle generazioni di artisti più giovani.

Partendo dalla propria esperienza personale Luca Vitone presenterà un’analisi delle caratteristiche e dei cambiamenti intercorsi nella storia recente della didattica dell’arte in Italia e delle modalità in cui gli artisti contemporanei hanno intessuto relazioni di scambio con le generazioni successive.

Secondavera al Palazzo Collicola di Spoleto

Palazzo Collicola Arti Visive partecipa alla Settimana della Cultura con l’inaugurazione di SECONDAVERA, la nuova stagione espositiva del Museo spoletino in un dialogo costante tra territorio, arte e cultura. SECONDAVERA 4 esposizioni personali Fabrizio Campanella . Virtualismi EPVS . Play Walter Gasperoni . Disegni Carlo Moggia . 1962 @ 2012 @ Futuro 3 Collicola on the Wall Luca Barcellona . La scrittura ricodifica la pittura Danilo Bucchi. Il segno diventa narrazione Alberto di Fabio. I paesaggi della mente (volume due)

inaugurazione: 22 aprile 2012 dalle 12.00 alle 20.00 durante la giornata si potrà visitare la Collezione insieme a Secondavera e Collicola on the Wall a ingresso gratuito. Sette artisti italiani di varie generazioni, diversi per linguaggio e tematiche, ci conducono nella primavera 2012 del museo spoletino. Fedele al principio dell’indagine sui nuovi linguaggi e sulle molteplici anomalie iconografiche, Gianluca Marziani ha ideato un “paesaggio espositivo” che si trasforma da una sala all’altra, passando dal disegno poetico di Walter Gasperoni alla riscoperta di uno sperimentatore eclettico come Carlo Moggia, dalle evoluzioni pittoriche di Fabrizio Campanella alla natura iperpop di EPVS.

cartabianca_firenze al Museo D’arte Contemporanea di Villa Croce di Genova

Cosa è Firenze? Turisti, città del Rinascimento, caldo afoso, camera con vista, sindrome di Stendhal, il David, Ponte Vecchio, gli inglesi a Firenze, Grand Tour, Manierismo, moda, pittura, chiusura, guelfi e ghibellini, Amici miei, ironia, il vino, il Chianti e il chiantishire, Leonardo da Vinci, le colline, il paesaggio…Gli stereotipi e il fascino emanati da questa città sono innumerevoli e spesso scaturiscono da una precisa volontà di autoreferenzialità che non permette un collegamento in presa diretta con le ricerche contemporanee; e che fino agli anni Novanta sono stati il capro espiatorio per giustificare la mancanza di impegno concreto per l’arte contemporanea.

Grazie alle forme e agli strumenti della comunicazione globale gli artisti della generazione attuale non si sentono isolati dal resto del mondo e dal dibattito internazionale: questi, infatti, hanno già assimilato le dinamiche dell’arte relazionale, le connessioni tra arte ed emergenza geopolitica, e usano con disinvoltura tutte le tecniche espressive, adottandole a seconda del progetto da affrontare.

Evan Penny al MARCA di Catanzaro

Dopo il successo della personale dedicata a Enzo Cucchi, il MARCA di Catanzaro presenta Re Figured, la prima mostra pubblica in Italia dello scultore canadese Evan Penny, tra i maggiori interpreti dell’arte plastica contemporanea. Re Figured, che s’inaugura al MARCA sabato 21 aprile alle ore 18,30 per rimanere aperta sino al 30 giugno, è la più importante mostra realizzata sino ad ora dell’artista con oltre 40 opere accompagnate da una selezione di stampe fotografiche. I lavori sono in silicone, resina sintetica e bronzo e molti di essi hanno una dimensione monumentale con un’altezza di oltre due metri e mezzo come Aerial#2 o Stretch#1.

Sono opere in gran parte realizzate nell’ultimo decennio ma non mancano testimonianze precedenti che documentano l’evoluzione creativa di Penny. Non a caso si parte da Jim, una scultura del 1985 che lo scultore ha rivisitato nel 2011 realizzando Jim Revisited servendosi della scansione laser con aggiunta di capelli e peli.

Fast Forward Design alla Galleria Sala 1 di Roma

Dal 21 aprile al 19 maggio 2012 Sala 1 ospita l’esposizione Fast Forward Design. Giovani designer per un futuro sostenibile, a cura di Emanuela Termine. Per la prima volta a Roma, l’evento punta i riflettori su uno specifico settore del design, che si confronta con il problema della sostenibilità attraverso tecniche di riciclo e riuso di materiali e oggetti.

Paese ospite di questa prima edizione è la Finlandia: offrendo una panoramica aggiornata sulla produzione di giovani designer finlandesi a confronto con i colleghi italiani, l’iniziativa si inserisce negli International Events legati al World Design Capital Helsinki 2012.

Parole in ricordo di lontane lande assolate

Richard Long (Bristol, 1945): un nome che rievoca paesaggi lontani, assolati e deserti. Luoghi disabitati ed inaccessibili, dove egli libera la mente lasciandosi ispirare dagli elementi naturali che lo circondano, per esprimere il proprio estro creativo attraverso installazioni ambientali di vaste dimensioni. Dagli anni Sessanta Richard ha iniziato a produrre straordinari interventi di Land Art che lo hanno reso famoso in tutto il globo, allargando le possibilità della scultura fino ad emanciparla nell’uso di nuovi materiali e tecniche innovative.

Long, presente all’opening alla galleria Lorcan O’Neill di Roma, è uno brioso sessantasettenne in splendida forma. In gioventù ha frequentato prima il West of England College of Art e, successivamente, la St. Martin’s School of Art di Londra. Ha partecipato a numerose mostre in tutto il mondo, perfino in Oriente. Già consacrato come una delle icone della propria generazione da importanti istituzioni museali, come il Guggenheim Museum di New York o la Tate Gallery di Londra, che gli hanno dedicando recenti retrospettive. Nel 1976 venne scelto come artista rappresentativo della Gran Bretagna alla XXXVII° Biennale di Venezia. Ha ricevuto numerosi premi tra cui il Turner Prize nel 1989. Infine, nel 1990 il Governo Francese lo ha nominato ‘Chevalier dans l’Ordre des Arts et des Lettres’.

Mostre in giro per il mondo edizione Aprile/Maggio

The Spirit Level

Eccoci al nostro consueto appuntamento delle mostre in giro per il mondo, vediamo dunque cosa c’è da aspettarci da questa parte finale di Aprile e cosa ci riserverà Maggio. Se vi trovate in queste località per vacanza, lavoro e quanto altro, non perdete queste fantastiche mostre:

Alla Gladstone Gallery di New York avete tempo fino al 21 aprile per visitare The Spirit Level, affascinante mostra collettiva interdisciplinare curata dall’artista Ugo Rondinone. 19 gli artisti partecipanti tra cui svettano i nomi di Martin Boyce, Ann Craven e Sam Gilliam. Sempre a New York e sempre fino al 21 aprile non perdetevi la mostra di Jim Shaw alla Metro Pictures.

Il MAXXI commissariato da una nazione commissariata

Polemiche, baruffe, bugie e controbugie. La strana vicenda del commissariamento del MAXXI di Roma ha il solito sapore della farsa all’italiana. Questa volta però è lo stato, nella fattispecie del Mibac, ad aver innescato una polemica che sinceramente potevamo risparmiarci. I bilanci del museo sono chiarissimi, Lorenzo Ornaghi sembra non vederli ed intanto volano dichiarazioni del tipo: “avviare un processo di commissariamento non significa necessariamente commissariare.

Si tratta di un processo dovuto”, insomma cosa da queste dichiarazioni non è certo se il ministero abbia intenzione o meno di commissariare il museo. Intanto contro lo spauracchio si sono mosse numerose forze politiche ed anche la Regione Lazio, all’interno della partnership della Fondazione MAXXI,  ha depositato una mozione per :  “scongiurare il commissariamento da parte del Mibac e a sollecitare in tutte le sedi opportune lo sblocco della partecipazione regionale, anche in relazione all’erogazione dei relativi fondi già impegnati”.

Art Around a Milano

Tra il 24 aprile e il 10 maggio 2012 si inaugurano gli otto progetti site -specific pensati e realizzati dai giovani artisti di Art Around nel territorio del Nord Milano. Gli artisti (Daniele Ansidei, Fabrizio Bellomo, Simona Di Meo, Matteo Girola, Rachele Maistrello, Nicola Nunziata, Alessandro Sambini, Giulia Ticozzi) hanno utilizzato linguaggi, tempi e modalità diverse per relazionarsi con il pubblico degli otto luoghi della cultura in cui sono realizzate le installazioni, e di volta in volta con i cittadini, il mondo dell’arte, i media.

La realizzazione dei progetti avviene a conclusione di un percorso lungo e articolato nello spazio pubblico che ha coinvolto gli artisti in incontri, workshop, studio-visit: un processo aperto e condiviso, caratterizzato da numerosi appuntamenti pubblici, tra cui due convegni (Cultura dove sei? presso la Fondazione Pirelli nel maggio 2011 e Arte nello spazio pubblico presso il Museo di Fotografia Contemporanea nel novembre 2011), e da una stretta collaborazione con i giornali locali.

Line Hoven al Goethe institut di Napoli

Ecco lo splendido bianconero di Line Hoven! In occasione della 14° edizione del Salone internazionale del fumetto Napoli COMICON (28 aprile – 1° maggio 2012) la disegnatrice tedesca presenta i suoi disegni al Goethe-Institut. Il motivo centrale della mostra è il rapporto “Fumetto&Letteratura” a cui è dedicato il Salone partenopeo di quest’anno.

Line Hoven, nata nel 1977 a Bonn, ha lavorato a lungo come assistente costumista e scenografa per il Teatro Stabile di Kassel, per poi approdare agli studi di arti visive nella stessa città.  Trasferitasi ad Amburgo, ha continuato i suoi studi sotto la guida di notissimi autori come Anke Feuchtenberger e Atak. Nel 2007, dopo numerose collaborazioni con giornali e riviste, è approdata al fumetto con” L’amore guarda da un’altra parte”, pubblicato in Italia da Coconino Press nel 2009.