La voce delle immagini a Palazzo Grassi – Pinault Foundation di Venezia

“La voce delle immagini” è la prima mostra di Palazzo Grassi – François Pinault Foundation dedicata alle immagini in movimento della Collezione François Pinault. Curata da Caroline Bourgeois, l’esposizione aprirà le porte al pubblico in occasione della 69° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e metterà in risalto il forte legame tra la città lagunare e il cinema.

“La voce delle immagini” riunirà circa 30 opere – film, video, installazioni – di 25 artisti. I lavori saranno esposti all’interno dell’atrio e al primo piano nobile di Palazzo Grassi, lungo un percorso espositivo che mette in luce la grande diversità esistente tra i vari media, i differenti dispositivi di proiezione e le varie modalità di relazionarsi allo spazio e al tempo.

Carlo Scarpa a Venezia

Il 29 agosto 2012 apre al pubblico sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia la mostra Carlo Scarpa. Venini 1932 – 1947 a cura di Marino Barovier. Realizzata nei nuovi spazi restaurati dall’architetto newyorkese Annabelle Selldorf, l’esposizione ricostruisce attraverso più di 300 opere il percorso creativo di Carlo Scarpa negli anni in cui operò come direttore artistico per la vetreria Venini (dal 1932 al 1947). Aperta fino al 29 novembre 2012 la mostra costituisce la prima iniziativa pubblica de Le Stanze del Vetro, progetto culturale pluriennale avviato dalla Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con Pentagram Stiftung per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria veneziana del Novecento.

L’inaugurazione della mostra Carlo Scarpa. Venini 1932 – 1947 coincide con l’apertura di un nuovo spazio espositivo permanente, che ospiterà negli anni una serie di mostre monografiche e collettive dedicate ad artisti internazionali, contemporanei e non, che hanno utilizzato il vetro, nell’arco della loro carriera, come strumento originale di espressione e mezzo di ricerca di una propria personale poetica. L’obiettivo è di mostrare le innumerevoli potenzialità di questa materia, e di riportare il vetro al centro del dibattito e della scena artistica internazionale.

Pier Luigi Nervi al Palazzo Te di Mantova

Sono stati davvero numerosi gli omaggi tributati al più noto ingegnere italiano del ‘900, in patria e nel mondo, in occasione del centenario della nascita. Questa mostra assume caratteristiche di unicità e originalità.  Perché Nervi a Mantova? “Perché qui – afferma Angelo Crespi, presidente del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te – Pier Luigi Nervi ha lasciato una delle sue opere più complesse e ardite dal punto di vista tecnico e architettonico, le Cartiere Burgo, la Fabbrica sospesa, appunto”.

La mostra mantovana – patrocinata dalla Regione Lombardia Direzione Generale Cultura e dal Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, sostenuta dal Comune di Mantova e dal Museo Civico di Palazzo Te e organizzata dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te – fa parte di un ampio ciclo internazionale di esposizioni dedicate al grande progettista e costruttore italiano, promosso dal CIVA Centre International pour la Ville, l’Architecture et le Paysage di Bruxelles insieme al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo e all’Associazione Pier Luigi Nervi Research and Knowledge Management Project – presieduta dal nipote Marco Nervi. L’iniziativa si svolge in collaborazione con lo CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma.

Rirkrit Tiravanija Zuecca Project Space di Venezia

Zuecca Project Space in collaborazione con Pilar Corrias Gallery presenta «Untitled 2012 (a study for Karl’s perfect day) or ( the incomparable Karl Holmqvist)» di Rirkrit Tiravanija In occasione della 13° Mostra Internazionale d’Architettura della Biennale di Venezia e della 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, ZUECCA PROJECT SPACE, centro espositivo d’arte contemporanea del gruppo The BAUERs, continua la sua programmazione culturale con un progetto in anteprima mondiale dell’artista tailandese Rirkrit Tiravanija.

La mostra, a cura di Maurizio Bortolotti e coordinata dal direttore di Zuecca Project Space Alessandro Possati, prende il titolo dall’omonimo film che sarà presentato per la prima volta al pubblico in concomitanza con le giornate di apertura della Mostra del Cinema di Venezia per proseguire dal 28 agosto al 5 ottobre 2012.

Carsten Nicolai all’Hangar Bicocca di Milano

Il 20 settembre HangarBicocca presenta unidisplay, l’installazione audiovisiva di Carsten Nicolai, artista tedesco, musicista e personaggio di spicco della ricerca contemporanea tra musica elettronica e immagini. unidisplay è un’imponente installazione realizzata appositamente per la navata di HangarBicocca (a cura di Chiara Bertola e Andrea Lissoni).

Il progetto – sponsorizzato da Pirelli che è anche tra i soci Fondatori di Hangar Bicocca – consiste in un’unica parete-display, lunga cinquanta metri, delimitata agli angoli da due muri specchianti che espandono così le immagini all’infinito: un potente intervento che entra in relazione con le dimensioni industriali di HangarBicocca e con la grande opera di Anselm Kiefer I Sette Palazzi Celesti.

Florian Pumhösl alla Lisson Gallery di Milano

Lisson Gallery Milan è lieta di annunciare la personale dedicata all’artista austriaco Florian Pumhösl (1955, Vienna).  La mostra “Florian Pumhösl: Three Animated Films” comprenderà tre film: Animated Map (2005), EI335721443JP (2009) e Tract (2011), una vetrina e una nuova opera a muro realizzata appositamente per l’occasione. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 28 settembre al 2 novembre 2012.

Animated Map, 2005  16 mm film, color, 4:20 mins., loop, silent
Le “Mappe Animate” rappresentano i precursori delle immagini animate nel cinema e, in passato, sono state utilizzate come illustrazioni nei bollettini settimanali di attualità. Durante la Prima Guerra Mondiale, “mappe animate” sono state spesso realizzate per rappresentare cinematograficamente alcune battaglie, dando prova della stretta relazione tra il complesso militare-industriale e il linguaggio pittorico astratto dell’inizio del 20 ° secolo.

Mostre in giro per il mondo edizione estiva

Visto che ci troviamo in pieno periodo vacanziero, ecco la consueta lista di mostre in giro per il mondo tanto per tenervi aggiornati sull’arte contemporanea anche nei vostri periodi di relax, vai con il servizio:

Il Guggenheim museum di New York ospita la fotografa olandese Rineke Dijkstra fino al prossimo 8 ottobre, in mostra le classiche immagini minimal di giovinetti al mare che sono divenute il leitmotiv dell’artista. Sempre a New York, il Fireplace Project ospita una performance scultorea di Terene Koh, fino al prossimo 12 agosto. Spostiamoci a londra dove la Unilever Series della Tate Modern ospita nientemeno che Tino Sehgal fino al prossimo 28 ottobre.

Gli artisti? mandiamoli tutti in analisi!

 

E se le ricerche creative dei più grandi maestri del contemporaneo fossero solo fissazioni? Parliamo di vere e proprie monomanie capaci di trasformare gli artisti in casi clinici degni di comparire su un bel libro di Oliver Sacks. Già, anche noi come il celebre neurologo e scrittore inglese proviamo una grande meraviglia per la molteplicità dell’universo ma questi disturbi ossessivi compulsivi che di quando in quando colpiscono gli artisti andrebbero accuratamente monitorati.

Prendiamo ad esempio Chris Burden inizi carriera: tra spari, crocifissioni e scariche elettriche ce ne sarebbe abbastanza per scrivere un lungo trattato sull’autolesionismo. Stesso discorso si potrebbe fare per gente come Gina Pane o Marina Abramovic, quest’ultima con The Artist is Present ha mostrato chiari segni di catatonia.

No Need for Real? alla Triennale di Milano

La mostra(dal 2/9/2012 al 16/9/2012) apre la discussione sul bisogno del reale e il suo rapporto con la realtà virtuale nelle “media art”, nell’ambito delle nuove arti digitali. Attraverso un approccio multidisciplinare, la mostra presenta le opere che uniscono l’arte alle nuove tecnologie, alla storia, alla scienza e all’ingegneria. L’obiettivo principale della mostra è usare diverse tecnologie della società dell’informazione per rappresentare l’opera d’arte e mostrare un nuovo approccio artistico orientato alla ricerca applicata. Le opere presentate sono premonitrici dello sviluppo tecnologico nel settore della visualizzazione e interazione 3D attraverso dispositivi mobili.

Nell’occasione della 18-esima Conferenza Internazionale su “Virtual Systems and Multimedia” (VSMM2012), la mostra No Need for Real? pone la domanda: che cosa viene dopo in termini di rapporto tra reale e virtuale? Le opere sono esposte nello spazio fisico della Triennale di Milano attraverso le tecniche della realtà aumentata. La realtà aumentata permette di sovrapporre oggetti virtuali e multimediali all’ambiente circostante attraverso un dispositivo mobile quale uno smartphone, oppure con l’uso di un computer portatile dotato di webcam (I-Pad, laptop, ecc.).

Christo shock: Over the River cancellato definitivamente?

Non molto tempo fa avevamo pubblicato la notizia dello slittamento di un anno di Over The River  progetto che Christo aveva lanciato circa 18 anni or sono assieme alla sua amata Jeanne-Claude e che prevede l’impacchettamento del fiume Arkansas in Colorado, con  la sospensione di pannelli di tela traslucida ad alcuni metri dal suo letto.

Lo start del progetto era stato fissato per il 2014 ma di punto in bianco è arrivato il Colorado Department of Trasportation a dire la sua: “il progetto potrebbe causare notevoli rischi al traffico sull’Highway 50, la strada centrale che corre lungo il sito dell’installazione”. L’azione intrapresa dal dipartimento aveva fatto slittare di un anno il progetto di Christo ma nei primi giorni di questa settimana è arrivato l’ulteriore colpo di scena. L’associazione Rags Over the Arkansas River ha infatti avviato un procedimento legale che ha di fatto bloccato a tempo indeterminato la realizzazione del progetto.

Quando il custode mette in ginocchio il museo

Il 14 dicembre del 2011, Repubblica aveva redatto un interessante articolo sulla Galleria Borghese di Roma che iniziava con le parole di un cartello affisso all’entrata della prestigiosa istituzione: “La mostra è parzialmente visitabile per carenza di personale”. Già, il problema era il mancato pagamento di una parte degli stipendi del personale di custodia, un “dettaglio” che costrinse la Galleria a chiudere ben sei sale all’interno dei suoi spazi. Come se tutto questo non bastasse, lo scorso 31 luglio dalla facciata del museo si è staccata parte dello stemma recante i simboli dei Borghese.

Assieme allo stemma il museo ha perso il bar, l’impianto di climatizzazione, l’ascensore ed i servizi di guardiania. Insomma, da qui alla chiusura definitiva poco ci manca. La Repubblica ci informa inoltre che anche Palazzo Barberini rimarrà chiuso ogni domenica per il medesimo motivo, non ci sono fondi per la vigilanza. I costi della guardiania sono un notevole peso anche per altri musei italiani che spesso e volentieri faticano a trovare fondi necessari a coprire i servizi per tenersi in vita.

Francesco Vezzoli e l’Ottava edizione della Giornata del Contemporaneo

È Francesco Vezzoli l’artista che AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, ha scelto per realizzare l’immagine guida della Ottava edizione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento annuale promosso dall’Associazione, dedicato all’arte del nostro tempo e al suo pubblico.

La manifestazione, che quest’anno si svolgerà sabato 6 ottobre coinvolgendo oltre 1000 realtà del contemporaneo in Italia, nelle prime sette edizioni ha registrato un crescente successo, che nel 2011 si è consolidato confermando la partecipazione di un migliaio di aderenti e incrementando il numero dei visitatori a oltre 240.000 su tutto il territorio nazionale. Un pubblico sempre più vasto e curioso, quello del contemporaneo, che ancora una volta nell’arco di sole ventiquattro ore ha colto l’occasione di conoscere meglio musei, fondazioni e gallerie, visitare atelier d’artista, prendere parte a dibattiti, visite guidate e laboratori, entrando attivamente in contatto con l’arte del presente.

Collezionisti under 50

Ecco a voi la prima parte della lista di collezionisti Under 50 lanciata da Modern Painters . Andiamo a vedere chi sono i più giovani collezionisti della scena internazionale:

Mohammed Afkhami
Dubai/New York
Managing partner di MA Partners dmcc, colleziona in prevalenza arte contemporanea del Medio Oriente.

Laura and John Arnold
Houston
John Arnold, il re del gas naturale e sua moglie Laura, vivono in una casa cubista e collezionano prevalentemente arte contemporanea.

Haro Cumbusyan and Bilge Ogut-Cumbusyan
London/Istanbul
I coniugi collezionano prevalentemente video e new media. Si sentono a loro agio con le “nuove tecnologie e tutto quello a cui bisogna attaccare dei cavi” a loro detta.

Sette opere di misericordia ed un’occasione mancata

Finalmente, come a voler invocare la misericordia presente nel titolo, anche nella nostra città è giunto Sette opere di Misericordia, film che da tempo volevamo vedere ma che la solita mafietta della distribuzione cinematografica aveva sin da subito fatto sparire. Eccoli dunque Gianluca e Massimiliano De Serio, in tutto il loro massimo splendore, intenti a proporci le loro versioni di “dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i morti.”

 Ne esce fuori un film duro come un improbabile mix tra Fassbinder e Fratelli Dardenne, proprio a questi ultimi i De Serio vorrebbero strizzar l’occhio senza però riuscirci a pieno. Il trucchetto usato dai nostri videoartisti è quello di dosare attentamente il pathos, rilasciandolo a piccole dosi: la ragazza che compie piccoli furti, il vecchio tenuto in ostaggio, il bambino che scompare e via dicendo. Dramma sociale con risvolti spirituali affogato in liquide inquadrature e sparuti dialoghi che lo fanno assomigliare pericolosamente alla vita reale.