
Il Centre Pompidou di Parigi presenterà la mostra Danser sa vie, evento senza precedenti dedicato al rapporto tra danza e arti visive, dal 1900 ad oggi. La mostra (che inaugurerà il prossimo 23 novembre) coprirà oltre 2.000 metri quadri dello spazio espositivo e proseguirà una vecchia tradizione del Centro fondata sulla valorizzazione di importanti spettacoli multidisciplinari, una tradizione che il suo presidente Alain Seban vuole far rivivere. Il tema sarà esplorato attraverso opere delle più grandi figure artistiche del 20° secolo, i contributi dei movimenti fondatori del modernismo artistico e le sperimentazioni in corso di importanti artisti contemporanei e ballerini.
Danser sa vie illustra come la danza e le arti visive hanno innescato la scintilla della modernità, ispirando sia i movimenti artistici più importanti e le figure chiave che hanno fatto la storia dell’arte moderna e contemporanea. La mostra in tre atti mostrerà come l’arte e la danza hanno esplorato il corpo in movimento. Danser sa vie ci permetterà quindi di scoprire questo aspetto nascosto delle avanguardie dell’arte come fonte costante di ispirazione per l’arte contemporanea, stabilendo un dialogo tra tutte le discipline, dal coreografico alle arti visive, dalla pittura al video.




Nuova proposta artistica per il prestigioso Palais de Tokyo di Parigi, il celebre spazio espositivo presenta in questi giorni (fino al 17 gennaio 2010) una mostra dal titolo Chasing Napoleon, collettiva zeppa di artisti da tener d’occhio che si propone di indagare sulla volontà di esilio e fuga da un mondo di banalità intellettuale oltre che scandagliare un particolare momento storico ossia l’anno 1977.Cosa centra il 1977 direte voi, bene si da il caso che in quell’anno Ted Kaczynski meglio noto come Unabomber si trovava nascosto in una capanna nel Montana a disseminare il panico tra la popolazione con i suoi ordigni esplosivi nascosti nei luoghi e negli oggetti più impensati.