Papà, mi regali una residenza?

Le residenze d’artista sono il “caso” del millennio. Sono cool, sono altamente formative, tutti ne vorrebbero una e tutti, una volta tornati da una residenza, sono pronti a giurare di aver vissuto un’esperienza irripetibile. La residenza all’estero per i giovani artisti funziona un poco come il tanto famigerato progetto Erasmus, vale a dire il periodo di studio all’estero legalmente riconosciuto dalla propria università, concesso ad ogni studente universitario europeo.

Durante tutto il periodo della sua residenza (che solitamente ha una durata variabile da qualche settimana a cinque mesi ed oltre), l’artista riceve un alloggio, uno studio ed un regolare stipendio. Ovviamente il nostro caro amico artista dovrà impegnarsi per tutta la durata della residenza ed alla fine sarà (solitamente) chiamato a produrre un’opera. Le suddette facilitazioni sono però soggette a molte variazioni.

Residenze d’artista per il MACRO di Roma

Le residenze d’artista sono una delle più importanti novità del MACRO di Roma. I quattro spazi del secondo piano dell’ala storica del museo (circa 160 mq di superficie ciascuno) saranno trasformati in studi, uno per ogni artista, con materiali, attrezzature e postazioni multimediali. Due appartamenti privati, situati all’interno della nuova ala del museo, saranno destinati agli artisti stranieri; i due italiani saranno invece alloggiati all’esterno.

Attraverso la pubblicazione del bando pubblico internazionale, un comitato scientifico composto dai curatori del museo e da personalità del mondo dell’arte, selezionerà quattro artisti che prenderanno parte al programma, articolato in due cicli annuali della durata di quattro mesi ciascuno. Gli otto artisti saranno scelti sulla base di un progetto inedito, concepito appositamente per gli spazi del MACRO, da realizzare nel corso del periodo di permanenza a Roma.  

Presentazione del volume Italian Conversations – Art in the age of Berlusconi al MAXXI B.A.S.E.

Il volume Italian Conversations – Art in the age of Berlusconi, è il risultato di una residenza itinerante nelle città di Roma, Bologna, Milano, Torino, Napoli, Palermo e Lecce del duo olandese Fucking Good Art (Rob Hamelijnck e Nienke Terpsma) che si è posto come ascoltatore della complessità del panorama culturale italiano nel contesto economico e politico attuale.

La pubblicazione, partendo da una ricognizione sul territorio, attraverso un’esperienza di viaggio e studio, fornisce una mappatura delle realtà culturale italiana, ponendosi come una originale ricerca critica. I due artisti olandesi, condotti nelle loro indagini dai partner che hanno preso parte al progetto, si sono confrontati direttamente con intellettuali, artisti, operatori culturali e voci di rilievo, vivendo in maniera diretta i fatti che, nell’ultimo anno, hanno portato a indebolire il già precario ruolo delle istituzioni nell’ambito culturale.

What is a human being? – VIR Open Studio @ ViaFarini In Residence

Dovete sapere che in via Farini, a Milano, c’è proprio tutto: c’è il Brico, c’è il negozio Tutto a un euro e più, ci sono almeno una trentina di kebabbari e poi ci sono gli appartamenti dove l’associazione ViaFarini ospita le residenze d’artista. Un paio di settimane fa mi son fatta coraggio e sono andata a vedere cosa ha creato la congiuntura di questi luoghi: VIR Open open per Memories and encouters, il ciclo espositivo iniziato nel 2009 dell’operato degli artisti in residenza.

Per tre mesi Giorgio Guidi, Jaša e Matthew Stone hanno vissuto in appartamenti adiacenti e condiviso lo studio al piano terra della palazzina al numero 35 di via Farini. Il risultato? Un’esposizione fuori dagli schemi, irriverente e coinvolgente. Tre artisti che conducono ricerche estetiche diametralmente opposte, ma accomunati  dall’interesse per il rapporto che si crea tra opera e spettatore. E qui ci sarebbe da soffermarsi, perché, se tre ragazzi nati tra il ’78 e l’82, e non credo siano casi isolati, pur percorrendo strade diverse puntano allo stesso bersaglio, forse qualcosa vuol dire.

UNIDEE in Residence Open Call

UNIDEE – Università delle Idee è il polo internazionale di formazione e scambio tra saperi e problematiche diverse, aperto a gruppi eterogenei e multidisciplinari di creativi, professionisti e studenti. L’arte abbandona qui i canoni e i luoghi convenzionali per integrarsi con la società e con le altre discipline: comunicazione, produzione, economia, politica, architettura, design, letteratura, musica, spiritualità, ecologia, nutrimento.

UNIDEE in Residence realizza un programma di quattro mesi di residenza – da giugno a ottobre – per esplorare il rapporto tra arte e società e indagare metodologie d’intervento creativo in grado di attivare progetti per un cambiamento responsabile della società. Unidee in residence forma una nuova professionalità: quella dell’“attivatore” di progetti per una Trasformazione Sociale Responsabile, che riunisce le caratteristiche e le competenze dell’artista, del curatore, dell’imprenditore e del manager di progetti culturali.

Laboratorio Saccardi – La Camera della morte

Un evento speciale all’ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, spazio di archeologia industriale recentemente recuperato, trasformato in Museo e centro culturale e oggi chiamato ad accogliere in via sperimentale un international art campus. Il 28 si ianugura l’installazione e la performance dal titolo La Camera della Morte, progetto concepito da un gruppo di artisti residenti nell’inedita struttura museale: Laboratorio Saccardi, collettivo di giovani artisti siciliani ben affermato sul territorio nazionale; Gianni Gebbia, sassofonista palermitano di fama internazionale, tra i più importanti esponenti italiani del jazz contemporaneo e della musica d‟improvvisazione; Filippo Giuffrè, catanese, improvvisatore, chitarrista e musicista elettro-acustico, con significative collaborazioni alle spalle ed presenze in importanti festival.

Paolo Angelosanto. Residenza d’artista

The Rad’Art Project e l’Associazione Artéco sono lieti di comunicare la proposta dell’artista visivo Paolo Angelosanto che segna l’apertura del programma di interscambi internazionali di residenza.

Grazie all’accordo quadro stipulato tra The Rad’Art Project e La Chambre Blanche, Paolo Angelosanto, realizzerà dal 2 agosto al 10 settembre 2010, presso lo spazio canadese, la prima delle residenze di questo programma di interscambio.
Il Progetto “The Rad’Art Project”, gestito dall’Associazione Artéco, con sede a Mercato Saraceno (FC) – Località San Romano, si prefigge la creazione di un centro permanente dedicato alla ricerca artistica contemporanea internazionale dove, arti visive, performative, scenico-coreografiche, video arte e ricerca sonora ne configurano i contenuti.

Ars – Artists in Residence Show alla Fondazione Arnaldo Pomodoro

Il 5 maggio inaugura Ars – Artists in Residence Show a cura di Milovan Farronato e Angela Vettese al Museo della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. La mostra propone venti opere realizzate da giovani artisti selezionati da venti tra le più prestigiose residenze per artisti in Italia e nel mondo.

Le residenze per artisti sono luoghi di scambio, di concentrazione e di lavoro, che offrono agli artisti la possibilità di lavorare con serenità, lontano dal proprio contesto di origine e in un clima di dibattito intellettuale. La formula della residenza, con periodi di permanenza che possono durare da un mese a due anni, si è affermata negli ultimi anni venendo incontro ad alcune esigenze specifiche: anzitutto l’artista si trova a poter lavorare libero dalle sollecitazioni del mercato e con uno spazio a sua completa disposizione, sia fisico che mentale. Inoltre, le residenze tendono a fare una prima selezione tra i talenti emergenti senza che questa sia influenzata da fini di lucro, dall’età dell’artista o da altri aspetti che non siano la sua stessa tensione creativa.