
Il mercato dell’arte contemporanea internazionale non è sempre tutto rose e fiori ed oltre alle strette di mano per compravendite riuscite o le gioiose felicitazioni per opere meravigliose e mostre riuscite, ogni tanto qualche litigio con annesso strascico legale salta fuori a movimentare l’intero scenario.
Si parte con la pluriblasonata Gagosian Gallery che ha citato in giudizio la compagnia aerea Lufthansa. La divisione cargo avrebbe infatti danneggiato irreparabilmente durante il trasporto un dipinto dell’artista americano Brice Marden. Il dipinto dal titolo Au Centre (1969), opera in due pannelli, durante il volo si è liberato dalle imbracature che lo assicuravano alle paratie della stiva e successivamente è stato sballottato con conseguente distacco di alcune grandi parti dipinte. Secondo Gagosian il danno ammonterebbe a 3 milioni di dollari.



Le poco confortanti notizie circa i reality show dell’arte contemporanea ci avevano già messo in guardia sulla preoccupante atrofia del sistema dell’arte contemporanea internazionale. Per muovere le acque ed aggiungere un poco di energia galleristi ed istituzioni stanno vagliando ogni possibile ipotesi, sconfinando paurosamente verso le brulle e sconnesse terre dello spettacolo.
