Nono ed attesissimo album dei Pearl Jam, osannati e molto spesso criticati dai loro stessi fan. Mi piacerebbe molto lodare la band capitanata da Eddie Vedder e dire che questo Backspacer sia un ritorno alla rivoluzione grunge o comunque alternativa della Seattle anni ’90. Purtroppo dischi come Ten, Vs. e Vitalogy chi te li fa più? neanche i Pearl Jam purtroppo.
Redazione
All’Hangar Bicocca di Milano una mostra dedicata alla videoarte italiana

Fuori Centro è la nuova mostra che inaugura il 30 settembre alla Fondazione Hangar Bicocca di Milano, curata da Chiara Bertola, neo direttrice artistica dello spazio milanese, in collaborazione con l’artista Rä di Martino.
Il titolo, oltre a dichiarare la posizione periferica dello spazio dell’Hangar, vuole sottolineare visioni non lineari, imprecise e indefinite che mettono in evidenza ingenuità, ironie e ordini di conoscenza non prestabiliti, lasciando emergere la forza di strade indifese e inaspettate. Immagini che parlano di vulnerabilità non solo dell’uomo, ma anche di luoghi non piu’ al centro dell’attenzione e che lasciano svelare quell’autenticità che e’ la vera natura dell’essere umano e della natura che ci circonda: quella che vale la pena di rappresentare. E’ in questa situazione che i gesti più banali, i dettagli più insignificanti, i pensieri più inusuali diventano rivelatori della nostra stessa natura assumendo un rilievo e un valore insospettabile.
I palazzi divini di Lena Liv

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci in collaborazione con il Tel Aviv Museum of Art presenta la prima mostra personale in un museo italiano dell’artista russo/israeliana Lena Liv dall’evocativo e allo stesso tempo enigmatico titolo Hekhalot. Il termine è tratto dalla cabala ebraica e fa riferimento ai “palazzi divini” in un percorso mistico tra mondo visibile e invisibile.
La mostra, a cura del direttore artistico Marco Bazzini, si svolgerà presso il Centro Pecci dal 25 Settembre 2009 al 10 gennaio 2010 per fare poi tappa presso il museo di Tel Aviv nel prossimo febbraio. Lena Liv utilizza in maniera pittorica immagini fotografiche recuperate su bancarelle o in archivi per privarle del loro contesto e trovare così nuove profondità di senso. Un processo di straniamento che partendo da dettagli privati non riconducibili a un singolo permette all’artista di creare grandi installazioni nelle quali chiunque può identificarsi.
Al via il Romaeuropa Festival

Apre il prossimo 23 settembre a Roma il 24a Romaeuropa Festival: oltre due mesi di spettacolo con 45 appuntamenti per un programma che fino al 2 dicembre si articolerà tra la magia e le ossessioni della scena contemporanea.
Il Festival, realizzato dalla Fondazione Romaeuropa in collaborazione con Telecom Italia, si svolge per il secondo anno sotto la direzione di Fabrizio Grifasi, con Monique Veaute vicepresidente e Giovanni Pieraccini presidente e apre il sipario su un panorama artistico la cui vitalità è sinonimo di fantasia creativa, immagini polemiche, creazioni edonistiche, confermando Romaeuropa prestigiosa ribalta internazionale.
Le brigate rosse hanno ucciso Alighiero Noschese

The Gallery Apart apre la stagione 2009-2010 con la prima mostra personale di Diego Iaia. È anzi l’esordio assoluto di un artista che per molti anni ha prodotto molti cicli di opere di cui il progetto Le Brigate rosse hanno ucciso Alighiero Noschese è solo il più recente e maturo esempio.
Tutto nasce da una fascinazione, l’irresistibile attrazione verso una figura che, moltiplicandosi in innumerevoli rappresentazioni dell’altro, è riuscito paradossalmente ad interpretare un unicum, l’Imitatore per eccellenza, senza confronti e condivisioni. Alle trame ancora oscure che segnano la tragica fine dell’attore, Iaia sovrappone una suggestiva interpretazione che travalica il limite della fantapolitica.
Tania Bruguera offre cocaina durante una performance
L’artista cubana Tania Bruguera già nota al grande pubblico per la sua proverbiale spregiudicatezza ne ha combinata un’altra delle sue. Nel 2008 durante Art Basel Miami l’artista aveva organizzato una performance del tutto speciale durante la quale alcuni ospiti venivano scortati in una stanza e successivamente interrogati da alcune guardie su di un presunto complotto per uccidere il presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Questa volta però Tania Bruguera ha superato se stessa. Durante una performance tenutasi agli inizi di settembre a Bogota in Colombia, precisamente all’auditorium della Facoltà di belle arti della Universidad Nacional, l’artista ha offerto al suo pubblico alcune strisce di cocaina. La droga è stata posizionata su di un vassoio e successivamente servita da una sorta di cameriere. Le reazioni a tale sbalorditiva azione artistica sono state varie, secondo quanto riportato dal quotidiano locale El Tiempo la maggior parte dei presenti in sala erano convinti di assistere ad uno scherzo, una banale messa in scena.
Bill Viola rifiuta la chiamata di Ratzinger e poi accetta
Vi avevamo già parlato dell’astuta mossa di Papa Benedetto XVI che ha deciso di incontrare le star dell’arte il prossimo 21 novembre alla cappella Sistina. La lunga lista degli invitati sta subendo notevoli modifiche ma per ora sono già confermate figure di spicco come l’impresario teatrale Robert Wilson, il leader degli U2 Bono Vox e l’architetto Daniel Liebskind. Alcuni giorni fa la manifestazione si è però tinta di giallo a causa del formale rifiuto di Bill Viola, artista le cui opere video sono notoriamente pervase da un’aura di spiritualità religiosa.
Misteriosamente nelle ultime ore Viola ha però fatto retromarcia, decidendo di partecipare all’evento e diramando un comunicato stampa in cui si legge: ” La connessione tra arte contemporanea e spiritualità contemporanea è decisamente importante, in questi tempi di instabilità e conflitto la chiesa ha riconosciuto che la pace e la comprensione non sarebbero possibili senza un linguaggio universale ed una visione comune che solo l’arte è in grado di offrire“.
The Jesus and Mary Chain – The Power Of Negative Thinking: B-Sides & Rarities
Difficile da capire oggi l’importanza di una band come the Jesus And Mary Chain. Eppure in quel pastrocchio indie della scena musicale inglese di metà anni 80 loro debutto del 1985 dal titolo Psychocandy fu veramente qualcosa di nuovo. Una bella ventata d’aria fresca contornata da concerti live pieni di feedback e rumori distorti di ogni genere, a volte ripetuti per venti o trenta minuti mandando letteralmente in bestia il pubblico.
Cifre da capogiro per un Rembrandt ritrovato

La casa d’aste Christie’s batterà a dicembre un quadro che già viene presentato come il capolavoro di Rembrandt. L’opera intitolata Ritratto di un uomo, mezzo busto, con le mani sui fianchi del 1658, rimasta all’oscuro per oltre 40 anni, potrebbe fruttare la ingente cifra di 25 milioni di sterline
L’ultima volta che fu venduta ad un’asta, nel 1930, il prezzo raggiunse 18.500 sterline, equivalente ai sei milioni di sterline di oggi. “Ci aspettiamo di ricevere collezionisti e rappresentanti di istituzioni da tutto il mondo per quella che, il prossimo 8 dicembre a Londra, dovrebbe essere un’asta storica per il mercato europeo dell’arte” dice Richard Knight, uno dei direttori di Old Masters and 19th century art.
Maurizio Savini alla galleria Oredaria di Roma

Dal 1 ottobre gli spazi della Galleria Oredaria di Roma vengono fortemente connotati dalla presenza di due colori: il rosa, la cui valenza simbolica viene completamente rovesciata, e il giallo, la cui profondità si contrappone alla piattezza del primo. L’uso di un materiale ambiguo come il chewingum, culturalmente e socialmente caratterizzato, è divenuto il segno più caratteristico di tutta la produzione di Maurizio Savini.
Simboli del nostro immaginario collettivo, oggetti di uso quotidiano, riferimenti a diverse culture e bandiere di alcuni dei paesi più potenti nel panorama attuale sono contrastati e amalgamati. Alcuni dei personaggi protagonisti della nostra società, come i managers, vengono raffigurati in atteggiamenti che esprimono la drammaticità del momento economico attuale, invocando una distopia che però non si compie in un’epoca e un luogo distante, bensì nel momento storico e nella realtà della nostra quotidianità.
AETERNITAS, L’Attimo Celeste (Prima dell’Apocalisse)

In occasione della presentazione della monografia CORPICRUDI con testi di Francesca Baboni, Luca Beatrice e Stefano Taddei per la collana Skip_Intro edita da Shin Production (diretta da Massimo Tantardini), si inaugura la nuova personale di CORPICRUDI intitolata AETERNITAS, L’Attimo Celeste (Prima dell’Apocalisse).
AETERNITAS, dea della mitologia romana primitiva, raffigurata sulle antiche monete dell’Impero, simbolo di eternità, tempo infinito, perenne memoria. AETERNITAS, bianche creature vivono luoghi di eterna memoria. In un processo di “musealizzazione del corpo”, giovani donne verginali sono immortalate come nelle composizioni delle nature morte, anime congelate nel tempo infinito.
La mostra, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei per la galleria Contemporary Concept, si svolgerà contemporaneamente in due spazi nel periodo 1 Ottobre – 10 Novembre 2009, e presenta la prima sezione di lavori del nuovo progetto.
L’Artista, il film che parla dei meccanismi dell’arte contemporanea

Il giorno 23 settembre, alle ore 10,30, presso il MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma sarà presentato il film italo-argentino L’Artista (El Artista), già proposto con successo nella sezione ufficiale della scorsa Festa del Cinema di Roma.
La pellicola esplora con sottile ironia il mondo contemporaneo dell’arte, raccontando la storia di Jorge Ramirez, infermiere in un istituto geriatrico che, appropriandosi del genio creativo di un suo paziente, agita i meccanismi del mondo dell’arte, svelandone i giochi sottili. Grazie a quest’incontro Jorge viene rapidamente introdotto nella scena artistica contemporanea e costretto a trattare con curatori, critici, galleristi, collezionisti e ammiratori.
Frank O. Gehry alla triennale di Milano

La Triennale di Milano, nell’ambito di Triennale Architettura, presenta a partire dal 27 settembre la mostra Frank O. Gehry dal 1997 a cura di Germano Celant. L’esposizione riunisce la selezione dei progetti realizzati a partire dall’importante svolta stilistica del 1997, costituita dal Guggenheim Museum di Bilbao, fino ad oggi.
I progetti in mostra, per la maggior parte inediti, sono stati selezionati insieme all’architetto americano, ideando un evento espositivo che indaghi oltre agli edifici anche le loro relazioni con il territorio in un’ottica di progettazione piu’ urbanistica: da DZ Bank Building di Berlino (1995-2001), a AGO – Art Gallery of Ontario (2000-2008), dal Jay Pritzker Pavilion di Chicago (1999-2004), all’Interactive Corporation Headquarter di New York (2003-2007), fino al resort Atlantis Sentosa di Singapore e alla sede di Abu Dhabi del Guggenheim Museum, la progettazione dei quali e’ cominciata tra il 2005 e il 2006.
Shoja Azari e Shirin Neshat insieme alla Marco Noire Contemporary art

La galleria Marco Noire Contemporary Art di Torino inaugura il 25 settembre la doppia personale di Shoja Azari e Shirin Neshat per la prima volta insieme in una mostra.
Iraniani ma residenti a New York collaborano da tempo. In questa esposizione hanno saputo rivolgere uno sguardo alla realtà in cui viviamo, anche quella piu’ drammatica, fondendo, in opere di grande intensità emotiva, diverse tradizioni e molteplici linguaggi. Il legame forte con la letteratura della loro terra d’origine, la musica e la poesia e’ parte integrante delle loro opere video che mai come in questo momento si rivelano attuali.