
GlobArtMag propone oggi Silvia Serenari, classe 1974, nata a Piombino ma romana d’adozione per la seconda intervista Young Artists Patrol, sezione dedicata alla giovane arte italiana.
G: Guardando attentamente ogni tua composizione è possibile scorgere soggetti ripetuti all’infinito che ruotano attorno ad un asse formando forme fantastiche dissimili tra loro. Quali elementi si celano all’interno di tali sensibili costruzioni artistiche?
S: Rotazione /Trasformazione/Esistenza, Fissità/Centro/Eternità sono i temi che animano gran parte della mia ricerca artistica.
Ogni mia immagine ci trasporta in una dimensione Sacra, dove poter contemplare le infinte possibili trasformazioni legate alla “Danza dell’ Esistenza”, ma anche dove poter scorgere al di là di esse, il Creatore, il Centro, immagine dell’eternità. “…Il mondo è un vortice, una danza vorticosa perpetua in cui nulla si ferma: tutto vi gira incessantemente, perchè il movimento è il generatore delle cose…” (O.Wirth) La rotazione è la figura del continuo mutamento, al quale sono sottoposte tutte le cose manifestate, è il simbolo della ciclicità dell’esistenza ed attraverso il suo movimento perpetuo ci avviciniamo alle grandi leggi naturali che regolano la vita. Nascere, crescere, morire, tutto sembra apparentemente ripetersi per ogni essere umano, ma all’interno di questo ciclo le immagini create sono infinitamente diverse tra loro. Questo è il “Mondo” dove tutto si trasforma. Ma percorrendo a ritroso la spirale dell’esistenza, si passa dalla temporalità all’eternità, dal molteplice all’unità. Il Centro: motore immobile, punto di partenza e punto di arrivo, tutto è derivato da esso e tutto deve ritornarvi..