Regno Unito: piccoli spazi, grandi ambizioni

 Come forse molti di voi sapranno il Regno Unito rappresenta un importante polo dell’arte contemporanea. Oltre ai tanti protagonisti dell’universo creativo come Damien Hirst, Marc Quinn e Tracey Emin (tanto per citarne alcuni), la nazione britannica offre numerosi e prestigiosi spazi espositivi come il Tate, la Serpentine Gallery, La Whitechapel Art Gallery, La Barbican e molte altre prestigiose gallerie private. Queste istituzioni organizzano periodicamente dei veri e propri blockbusters del contemporaneo, presentando mostre che attirano centinaia di migliaia di persone.

Eppure la Gran Bretagna è piena di piccoli spazi, gallerie che sono forse fuori dal grande giro dell’arte ma che propongono eventi decisamente interessanti. Vi forniamo di seguito un piccolo elenco di gallerie da tenere d’occhio se in estate vi trovate a girare per il Regno Unito.

Transmission Gallery a Glasgow
A Glasgow è facile trovare spazi gestiti dagli artisti e la Transmission è stata la prima galleria “indipendente” a mettere in mostra star del contemporaneo come Douglas Gordon.

Jane Fulton Alt fotografa il disastro made in Bp

La marea nera provocata dalla British Petroleum nel golfo del Messico non accenna a diminuire e sono ormai inestimabili i danni ambientali causati dall’esplosione della piattaforma petrolifera carica di greggio. La fotografa Jane Fulton Alt risiede vicino le coste del Lake Michigan ma si è sentita in dovere di documentare un disastro che ben presto potrebbe bussare alla porta di casa di qualunque cittadino del mondo.

L’artista ha così deciso di creare il progetto Crude Awakening, un gioco di parole tra brusco risveglio e risveglio al petrolio, un’esigenza di documentare l’irreparabile danno nata da una profonda anima ambientalista: “La falla che scarica circa 60mila barili di greggio al giorno è in sostanza una vera e propria catastrofe per qualunque forma di vita che popola le spiagge “. C’è da dire che Jane Fulton Alt nelle sue foto è riuscita a catturare la drammaticità degli effetti di tale disastro pur non recandosi nel Golfo Del Messico.

Essere artisti emergenti a 76 anni

In piccolo villaggio del Kent abitano due artisti che da tempo vivono assieme, anzi per dirla tutta sono sposati. Uno di loro si chiama Rose Wylie, una pittrice che è solita lavorare ogni giorno con grandi tele non intelaiate. A dirla tutta Rose lavora su tre o quattro tele per volta e molto spesso dipinge sul pavimento. Le sue opere tappezzano tutta l’abitazione, vene sono stipate in ogni muro e penzolano persino dal soffitto. Insomma la casa è zeppa di tele per un unico motivo: Rose non vende le sue opere.

I galleristi hanno tentato di fargli produrre tele di piccole dimensione ma l’artista non riesce a ridurre in piccolo le sue enormi composizioni. Così Rose continua imperterrita ogni giorno a dipingere i suoi quadri simili a giganteschi cartelloni pubblicitari, a volte dipinge una figura per 50 volte, incollando pezzi di tela sulle parti che non le vanno a genio e ricominciando a creare partendo da zero. Il National Museum of Women in the Arts di Washington DC ha recentemente organizzato una mostra dal titolo Women to Watch, evento atto a portare in evidenza il lavoro di artiste donne emergenti o sottovalutate e su sette artiste che provengono dagli Stati Uniti, solo una è inglese.

Volume Collection alla Fondazione Bevilacqua La Masa

Il progetto Volume Collection , in mostra alla Fondazione Bevilacqua La Masa dal 24 luglio al 9 agosto 2010,  raccoglie i lavori di un gruppo di artisti contemporanei le cui idee artistiche sono rappresentate o realizzate attraverso il medium del libro, sia nella sua forma reale, stampata, sia nelle varie forme: libro-oggetto, libro-opera, libro-oggetto teorico, video, web-art, performance, azione, fotografia o pittura concettuale. Le prassi artistiche rappresentate in questo progetto assumono una posizione precisa, comunicando un impegno critico verso la costellazione politico-economica dominante nelle società contemporanee e nella teoria dell’arte.

La mostra Volume Collection presenterà una varietà di eventi:

Una performance-azione di protesta per le tasse statali sulla vendita dei libri, un manuale di offerte degli “schnell-kurs” di vari professionisti criminali, manifesti concettuali presentati in forma di libro, libri di carattere anarco-religioso, libri-diari con mappature di relazioni, un libro-oggetto teorico sugli aspetti importanti del contesto dell’arte e delle sue funzioni, una presentazione di libri volanti.

ED TEMPLETON – Il Cimitero della Ragione

È uno tsunami di immagini quello destinato ad invadere il MAN di Nuoro a partire dal 29 luglio: una folla di centinaia e centinaia di immagini e figure di Ed Templeton, l’Andy Warhol o forse meglio il Basquiat dell’America di oggi. In Il Cimitero della Ragione, questo il titolo della mostra, foto, disegni, acrilici, sculture, video, clips, interventi sonori raccontano le storie, le emozioni e le frequentazioni degli ultimi quindici anni del vitale e dinamico Templeton.

Quindici anni in cui l’artista, oggi poco più che trentenne, è stato interprete direttamente coinvolto, e non solo spettatore, dell’America delle periferie, violenta e insieme tenera, luoghi non luogo, senza misure o mezze misure. Sono spaccati su adolescenti in cerca di identità. Band che vivono la noia ruotando su una pista da skateboard, il sangue delle loro cadute, le tribù della notte, le droghe e gli incontri intimi bruciati nelle piccole stanze di hotel. L’artista entra in profondità, vive i mondi, non si limita a registrarli con lo sguardo di un entomologo. La leggerezza è semmai nell’espressione, quasi riproposizioni di fanzines illustrate o meglio di adolescenziali e caotici diari di vita.

Hilario Isola | Matteo Norzi – A BALLAD OF THE FLOODED MUSEUM

La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia è lieta di annunciare la mostra A Ballad of the Flooded Museum, personale degli artisti italiani Hilario Isola e Matteo Norzi, a cura di Paola Nicolin, che aprirà al pubblico giovedì 26 agosto 2010, nei giorni di inaugurazione della 12. Mostra lnternazionale di Architettura di Venezia.

La mostra, ospitata nelle sale di Palazzetto Tito, è una riflessione sull’acqua come elemento contraddittorio, che sostiene e insieme trascina, che preserva e distrugge, che ricorda e sommerge per sempre, cambiando radicalmente la percezione dello spazio, della luce e dei corpi. Il progetto nasce da una ricerca intrapresa da poco più di un anno dal duo artistico, ispirata a Jacques Cousteau e legata in particolare ad alcuni esperimenti dedicati all’insediamento abitativo sui fondali marini al largo del Sudan, realizzati dal grande oceanografo francese nei primi anni Sessanta.

Paolo Angelosanto. Residenza d’artista

The Rad’Art Project e l’Associazione Artéco sono lieti di comunicare la proposta dell’artista visivo Paolo Angelosanto che segna l’apertura del programma di interscambi internazionali di residenza.

Grazie all’accordo quadro stipulato tra The Rad’Art Project e La Chambre Blanche, Paolo Angelosanto, realizzerà dal 2 agosto al 10 settembre 2010, presso lo spazio canadese, la prima delle residenze di questo programma di interscambio.
Il Progetto “The Rad’Art Project”, gestito dall’Associazione Artéco, con sede a Mercato Saraceno (FC) – Località San Romano, si prefigge la creazione di un centro permanente dedicato alla ricerca artistica contemporanea internazionale dove, arti visive, performative, scenico-coreografiche, video arte e ricerca sonora ne configurano i contenuti.

Sweet Sheets approda a Modica


A pochi mesi di distanza dalla terza edizione, SWEET SHEETS, evento nato nel 2007, ideato ed ospitato dalla palermitana ZELLE ARTE CONTEMPORNEA, giunge ad una quarta tappa completamente rinnovata. Ad ospitare questo doveroso omaggio alla magia e alla fragilità della carta, e’ adesso Modica, città barocca della Sicilia orientale, e piu’ precisamente dal 6 al 30 agosto al Palazzo della Cultura, ex sede dello storico tribunale ed oggi sede del Museo Civico Archeologico, sito nel cuore del centro storico.

Grazie a nuove sinergie e alla preziosa collaborazione della galleria romana MOTELSALIERI diretta da Fabio Quaranta, si e’ giunti ad un totale di oltre 100 artisti che in questi anni hanno appoggiato e condiviso il progetto ed oltre 500 opere di piccolo e medio formato, strutturate in una sorta di opera corale saturata all’eccesso.

Arte asiatica a New York, arte francese a Londra

La Arario Gallery di New York ha presentato diversi giorni fa una mostra alquanto interessante dal titolo Irrelevant: Local Emerging Asian Artists Who Don’t Make Work About Being Asian (che in italiano potrebbe essere tradotto come artisti asiatici emergenti che non agiscono come artisti asiatici ). La galleria di origini sud coreane che solitamente presenta giovani creativi nazionali, ha deciso stavolta di organizzare un grande evento con 50 artisti per porre in risalto una creatività asiatica scevra dalle solite convenzioni.

Alla mostra, curata da Joann Kim e Lesley Sheng, ci si aspetterebbe infatti di trovare miniature con motivi ornamentali prettamente legati alla cultura storica locale, raffigurazioni di Mao Zedong, di Hello Kitty o peggio ancora di qualche personaggio manga alle prese con improbabili atti sessuali. Invece gli artisti in mostra si sono impegnati a non svelare le loro identità culturali all’interno delle opere ed è interessante notare come l’arte contemporanea del versante asiatico possieda una profondo impegno concettuale che molto spesso è nascosto sotto un manierismo oramai fin troppo noto. Per chi volesse visitarla, la mostra rimarrà aperta sino al 6 agosto 2010, tra gli artisti in mostra figurano i nomi di emergenti come Seong Min Ahn, Shin Young An, Sophia Chai, Louis Chan, Karen Chan, Rona Chang e Gigi Chen.

La Russia condanna la sua Arte Proibita

“Sono incredibilmente dispiaciuta e preoccupata, questa decisione della corte potrebbe gettare il mondo dell’arte contemporanea russa in un uno stato di profondo sconforto. A rimetterci potrebbe essere la nostra reputazione” queste pesanti parole sono state pronunciate proprio ieri da Tatiana Arzamasova, esponente di spicco della nuova arte contemporanea sovietica nonchè componente del celebre gruppo AES+F in merito alla decisione del giudice Svetlana Aleksandrova. Il tribunale di Mosca ha infatti condannato ( ma non imprigionato ) per incitamento all’odio Jurij Samodurov e Andrej Erofeev, curatori della  mostra Arte Proibita 2006 che si è tenuta nel centro culturale Sakharov appunto quattro anni or sono.

I due curatori sono quindi stati condannati a tre anni di prigione, trasformati successivamente in sanzioni pecuniarie da 200mila e 150mila rubli (5.100 e 3.800 euro circa ).  La denuncia era stata precedentemente inoltrata dal Consiglio del Popolo, un gruppo nazionalista ortodosso. A scatenare le ire del gruppo , alcune opere come un Cristo con sembianze di Topolino ed una rappresentazione della Vergine Maria colma di caviale Beluga.

Jessica Hilltout e i mondiali di calcio visti dai più poveri

Alla fine la tenace e coraggiosa Spagna è riuscita a spuntarla sui tulipani dell’Olanda, vincendo il suo primo campionato mondiale di calcio. La partita è stata durissima ed ha lasciato dietro di sé molte polemiche da parte degli orange ma alla fin fine dobbiamo ammettere che gli iberici hanno vinto meritatamente il tanto agognato trofeo. Le Furie rosse sono state accolte ieri in patria al Palazzo della Zarzuela dal re Juan Carlos che non ha saputo trattenere il suo entusiasmo: “Avete tramutato un sogno in realtà” ha esclamato il sovrano.

Si spengono quindi i riflettori su Sud Africa 2010, un mondiale caratterizzato da molte sorprese e da tante perplessità. Quello che più ha colpito la nostra sensibilità è il profondo divario tra le fastose pomposità del mondo del calcio e l’estrema povertà della stragrande maggioranza della popolazione del continente nero. Eppure per chi non ha niente a volte il calcio è tutto. In merito a tale questione, Jessica Hilltout, una fotografa belga dall’animo nomade ha deciso di caricare il tetto di un maggiolone Volkswagen con un’infinità di palloni da calcio e di compiere in seguito un viaggio attraverso l’Africa per documentare l’amore della popolazione nei confronti del celebre gioco.

Aaron Young al Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi

Il Giardino dei Lauri, in collaborazione con il Comune di Città della Pieve, presenta per l’anno 2010 un nuovo ciclo di progetti di arte contemporanea che vede protagonisti alcuni dei più importanti esponenti della giovane scena artistica internazionale, invitati a dialogare, attraverso la realizzazione di opere site specific, con il Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi, uno dei più prestigiosi monumenti del caratteristico borgo di Città della Pieve, concesso per l’occasione dall’Amministrazione Comunale.
Il nuovo progetto espositivo – che va ad affiancarsi a quello della sede permanente della collezione, animata da una continua attività di commissioni e nuove acquisizioni, che porterà nel Giardino, a partire da aprile 2010, nuove opere di David Altmejd, Valentin Carron, Steven Claydon, Urs Fischer, Daniel Lergon e Carlo Zanni – inaugura quest’anno con due presenze d’eccezione: il Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi ospiterà la mostra personale del tedesco Jonathan Meese, dal 8 maggio al 10 luglio, e a seguire, dal 17 luglio al 18 settembre, quella dell’americano Aaron Young.

Giovani artisti, entrambi presenti nella Collezione Lauro, che possono essere considerati a pieno titolo tra i più rappresentativi talenti emergenti di ultima generazione.

Wonder Woman cambia look e diventa più contemporanea

69 anni e non sentirli, già perchè la celebre amazzone dei fumetti che risponde al nome di Wonder Woman, a dispetto del suo bellissimo e possente fisico, non è più una ragazzina. Dal suo debutto fra gli albi della Dc Comics datato 1941 per volere del suo creatore William Moulton Marston, la ragazza-meraviglia è riuscita a far breccia nel cuore di milioni di appassionati, occupando un posto d’onore nell’olimpo dei fumetti assieme a Spider Man, Batman, Superman, Hulk e tanti altri nerboruti ed agguerriti maschietti.

Ora, alzi la mano chi di voi non ha mai seguito in tv la nostra eroina incarnata dall’attrice Lynda Carter nella serie televisiva prodotta dalla Warner Bros. Ebbene I braccialoni, gli stivaloni rossi, la riccia criniera ed il body giallo-rosso con tanto di mutandone a stelle bianche in campo blu sono stati il sogno di ogni bambina degli anni ’80. Oggi però anche Wonder Woman sente il peso degli anni e per sentirsi un poco più giovane ha deciso di allinearsi alla moda contemporanea.

A Perugia Mr. Wiggles suona il Jazz

Dal 10 al 30 luglio 2010 Mr. Wiggles sarà a Perugia! Neil Swaab, giovane e geniale disegnatore statunitense, noto in Italia principalmente come creatore della striscia del cinico orsetto pubblicata settimanalmente su Internazionale, sarà il protagonista dell’edizione 2010 di MiomaoJazz, il contenitore all’interno del quale ogni anno la Galleria Miomao presenta, nel mese di luglio e in coincidenza col festival musicale Umbria Jazz, una mostra dedicata a un grande nome internazionale.

Sarà esposta e disponibile per la vendita, per la prima volta in Europa, un’ampia selezione delle strisce originali di Mr. Wiggles, oltre a illustrazioni e tavole a fumetti di soggetto musicale; un’occasione per conoscere meglio, in tutti i suoi aspetti, l’opera di un autore che si è imposto a livello internazionale per il tratto tipicamente underground e per l’ironica spregiudicatezza con cui dipinge, nella sua striscia più famosa, la condizione umana.