Le pagelle di Start Milano – Parte 4

E così siamo giunti all’ultima parte di un progetto più faticoso del previsto. Ecco le pagelle delle gallerie mancanti, le ultime esposizioni che hanno inaugurato in occasione di Start Milano. Se non l’avessi ancora detto abbastanza questa è stata un’avventura personale, ogni giudizio è stato pensato e mai dato per il puro gusto di poterlo scrivere a portata di tutti. Ogni mio pensiero deriva dall’aver visto, aver provato emozioni (o no) e aver vissuto l’arte, con tutto quello che comporta.

Massimo De Carlo – Matthew Monahan | Roland Flexner – VOTO 6+

Nel lavoro di Matthew Monahan la riflessione sulla figura umana non si lascia influenzare da limiti formali o estetici. È un’umanità dissezionata quella che propone, così come esce dalla sua mente la ripropone con materiali grezzi, senza imbellettamenti. Ma la ferocia delle sculture di perde nel riportare gli stessi pensieri sulla carta, corpi a pezzi, collage e grafismi rupestri pongono lo spettatore in quella dimensione ottimale di vicinanza all’arte e di contemporanea estraneità.

Le fotografie di Roland Flexner, invece, raccontano una ricerca di perfezione legata all’imprevedibilità della materia. Giocando con acqua, grafite liquida, carta, fiato riesce a realizzare dei mini paesaggi che attingono all’oriente e all’astrattismo, l’unica variabile che vince su tutte è il tempo. Nella serie al piano terra, la riflessione si spegne in un formalismo estetico un po’ già visto: fotografie di un teschio circondato da fumo, in diversi momenti. Semplicemente immortalando il momento si cerca l’aleatorietà.

Giovedì Difesa: Inception

Inception è un film del 2010, scritto, prodotto e diretto da Christopher Nolan e interpretato, tra gli altri, da Leonardo Di Caprio, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page e Ken Watanabe. Pare che Nolan lavorasse al soggetto da circa dieci anni, inzialmente pensandolo come un horror. Lo script fu acquistato nel 2009 dalla Warner Bros, che ha stanziato un importante budget per la realizzazione.

La storia si sviluppa attorno ad un idea portante così come lo sviluppo di un idea è il tema della storia. I protagonisti riescono in un futuro molto simile a questo, o forse in un presente alternativo, a mettere i sogni in comune, in comunicazione, ossia a sognare insieme. Accade che se il soggetto non sta che sta sognando, allora i suoi pensieri oscuri, i suoi segreti, sono alla mercè dei banditi, dei ladri di informazioni che sognano con lui, molto spesso i segreti d’ufficio degli uomini d’azienda si trovano in cassetti e casseforti, nei sogni proprio come nella realtà.

La parola d’ordine è: “apertura”

 A Milano e a Genova si chiama Start, a Roma l’opening collettivo delle gallerie dedicato all’arte contemporanea si chiama Art2Nights. Quindi venerdì 8 e sabato 9 ottobre, grazie all’organizzazione dell’associazione Untitled Association si è verificata un’immersione totale all’interno del vasto mare delle offerte artistiche capitoline, un tuffo a cui hanno partecipato migliaia di persone.

Un successo annunciato che conferma (se ne sentivate il bisogno) l’attuale sequela di missioni portate a termine dalla capitale a partire dall’opening del Maxxi e via dicendo. Insomma, Roma capitale dell’arte contemporanea? non esageriamo, andiamoci con i piedi di piombo ma è innegabile che qualcosa si sta muovendo per il verso giusto, non lo dicono solo i numeri ma anche l’incredibile presenza di pubblico ‘cciovane che ha presenziato sia alla kermesse dello scorso week end, sia all’appuntamento Macro Video Drink, sia al party finale di Art2Nights sabato sera all’interno di un Maxxi trasformato in un’insperata quanto accattivante disco-lounge. Si respira aria newyorchese ma c’è ancora molto da fare, bisogna prima scrollarsi di dosso provincialismo e pretestuosità e bisogna armarsi di sano coraggio, offrendo al pubblico qualcosa di fresco e non stiamo parlando solo di birre.

Giovedì Difesa: Misfits

Misfits è una miniserie inglese incentrata sulle vicissitudini di alcuni balordi personaggi, teen agers problematici alle prese con i servizi sociali per aver commesso dei crimini. Durante il programma di recupero una tempesta elettrica dona dei super poteri ai 5 protagonisti, ma anche a molti personaggi che incontreremo lungo la serie.

La prima serie è stata programmata il 12 Novembre 2009 su E4, ed è stata prodotta dalla Clerkenwell Films, si tratta solo di sei episodi andati in onda solo fino al 17 dicembre.

Le pagelle di Start Milano – Parte 3

Ormai dovreste sapere di cosa si tratta, ma per i ritardatari ricordiamo che quello che segue è una traccia, un esperimento. Ho deciso di visitare tutte le mostre inaugurate in occasione del weekend di Start Milano e di recensirle brevemente. Terrei a sottolineare che tutto ciò che segue è vero, ma non univoco, è un racconto di ciò che ho visto di persona. Quello che suggerisco è di andare voi a toccar con mano il più possibile perché ogni occhio vede diversamente, quello che vi anticipo è che finalmente salgono un po’ i voti, perché non sono una critica a priori, o una a cui piace stroncare per divertissement, ma se l’emozione arriva io la faccio passare fino a voi, o almeno ci provo.

Le case d’Arte – Aldo Lanzini | La goccia – VOTO 6

La goccia a cui si riferisce il titolo è un suono che accompagna la visione, un aiuto per comprendere quella sensazione di sospensione che l’artista vuole esprimere. Le opere sono molto diverse tra loro, unite dal fil rouge concettuale. Il bello è che Lanzini in qualche modo decide di fregarsene della comprensibilità e decide di lasciar spazio al suo flusso interiore e stranamente diventa più comprensibile perché semplice: rami di feltro, il tessuto senza trama ne direzione, diventano contemporaneamente abbraccio per lo spettatore e sinonimo della nostra società; mentre al centro della sala un totem di faccia senza volto si lascia interpretare irraggiungibile. Uno scorcio sulla persona-artista e il mondo in cui vive, che poi, è il nostro.

Giovedì Difesa: Dolcetto o scherzetto?

Continuando a parlare di film difficili da trovare per appassionati dei vari generi, non posso esimermi dal parlare del divertentissimo Trick’r Treat. Si tratta di un film horror dai toni scanzonati e oscuri del 2008 diretto da Michael Dougherty. A dire il vero la distribuzione cinematografica nelle sale statunitensi era stata inizialmente programmata al 5 ottobre 2007, ma venne in seguito posticipata, non se ne conoscono le ragioni.

La sceneggiatura è parzialmente ispirata al cortometraggio splatter/horror Season’s Greetings e ci parla di cinque storie parallele tra loro. Tutte avvengono contemporaneamente nella notte di Halloween, la notte in cui le strane creature delle tenebre si mescolano agli umani. Gli umani stessi del film hanno spesso toni e caratteri ambigui affatto più “umani” delle creature stesse, e i sentimenti, le paure, i risentimenti, i lati oscuri di tutti noi si manifestano con decisione e senza incertezze nella strana notte, mescolandosi al delirante rutilante vortice delle maschere e dei bambini. Chi sotto le maschere bussando alle porte in cerca di dolci o scherzo, bimbi o mostri? Nemmeno nelle “feste” in maschera si è al sicuro.

Le pagelle di Start Milano – Parte 2

Ed eccoci alla seconda puntata del racconto di come ho affrontato con coraggio la tredicesima fatica di Ercole: visitare e dare un voto a tutte le esposizioni organizzate per l’apertura della stagione dalle gallerie dell’associazione Start. Già nella prima puntata feci ammenda, i giudizi, seppur tranchant, sono assolutamente personali ed opinabili, ma la vostro posto mi fiderei.

Artopia – Rebecca Agnes | Luoghi che non esistono più – VOTO 6

“I luoghi che non esistono più” a cui si riferisce il titolo della mostra sono quelli in cui la trentaduenne Rebecca ha vissuto qualche anno fa, prima di scappare dall’Italia. Un lavoro sulla memoria personale e collettiva che l’artista rappresenta con modellini architettonici minimali non aderenti alla realtà, ma ai ricordi. A questi aggiunge una serie di testimonianze di altre persone che malinconicamente evocano quei luoghi oggi diventati qualcos’altro. Luoghi e memorie, una tematica che molti artisti hanno affrontato, in questo caso direi che non aggiunge molto di nuovo. La mostra risulta interessante giusto per quello spirito un po’ voyeuristico che si può provare verso la propria città e le vite che la animano, spunti molto più interessanti si trovano nel portfolio dei lavori dell’artista.

Galleria Nina Lumer – KIRIL ASS + ANNA RATAFIEVA | Campagna – VOTO 8

“Oggetti, distanze e prospettive si organizzano nello spazio come i suoni, le parole e gli accenti in una poesia.” così descrivono il loro lavoro i due artisti. Trovo che non si possano scegliere parole migliori per descrivere l’opera site-specific che hanno allestito nello spazio superiore della galleria: per un attimo ci si dimentica di essere nella grigia Milano e si viene catapultati in una bucolica campagna senza tempo ne nazionalità in cui lo spettatore può costruire il proprio personale racconto inseguendo gli indizi, posizionati nella stanza come briciole di Pollicino. Nel sotterraneo invece una sorprendente installazione dentro un grosso light box evoca pace interiore ed un ritorno alla natura.

Le pagelle di Start Milano – Parte 1

Ciò che segue è  un’operazione brutale e un po’ masochista, vi assicuro che ogni riferimento a fatto o persona è assolutamente vero, ma resta un mio personalissimo punto di vista, per cui deprecabile. L’esperimento a cui mi sono auto-sottoposta consisteva nel visitare le 37 mostre ospitate dalla gallerie d’arte contemporanea di Milano, in occasione del weekend di apertura straordinaria che l’associazione Start organizza ogni anno per l’inizio della stagione. Ad ogni esposizione ho dato poi un voto, da 0 a 10 spiegandovi brevemente il perché. L’idea è, da una parte aiutarvi magari a scegliere dove passare un pomeriggio alternativo, dall’altra fare un po’ un quadro su cosa succede nella città italiana del contemporaneo (!?).

Ovviamente se lo scorso anno l’organizzazione metteva al servizio dei visitatori comodi pulmini per spostarsi da una zona all’altra, quest’anno ha deciso di optare per le ecologiche biciclette, per questo ha piovuto. Lungi da me dal tediarvi con le innumerevoli avventure e sfide che ho dovuto affrontare per portare a termine la missione, quello che invece mi renderebbe felice sarebbe una vostra reazione; quindi sentitevi educatamente liberi di esprimervi a riguardo.

Giovedì Difesa: I mercenari

Gli amanti dell’azione non possono proprio perderselo. I mercenari – The Expendables (The Expendables) un film del 2010 diretto da Sylvester Stallone.

Il film è sceneggiato da Dave Callaham insieme allo stesso regista e protagonista Stallone, che a quanto si narra scrive la sceneggiatura a mano, senza computer o macchine da scrivere (o questo già sarebbe da eroe d’altri tempi). Tutta l’operazione è un tributo divertito divertente e pienamente adrenalinico ad una serie di film d’azione degli anni ottanta, portati addirittura al loro livello estemo.

Giovedì Difesa: Romero e gli zombie continuano

Una freccia a favore di Romero. La saga degli zombie del regista newyorkese Romero sta continuando in maniera quasi inosservata con lavori di altissima fattura per gli appassionati del genere. A La terra dei morti viventi del 2005, non molto notato  quarto film della serie, ma in realtà abbastanza divertente e moderna versione urbana della saga, ha fatto seguito Diary of the Dead Le cronache dei morti viventi nel 2007, girato in digitale, a mio parere il più bello: simula le riprese di ragazzi americani che avrebbero caricato il filmato in rete e mostra come si gira in digitale senza disdegnare di mostrare con artifizi nemmeno le strategie di montaggio.

A seguire Survival of the Dead del 2009, che è stato presentato in anteprima mondiale alla 66ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il film è distribuito in Italia direttamente in DVD a partire dal 21 Luglio 2010 col titolo Survival of the Dead – L’Isola dei Sopravvissuti.

Giovedì Difesa: Infestation

Una divertente commedia horror che tanto non troverete mai si chiama Infestation ed è diretta da Kyle Rankin. Il film, di produzione americana, è girato in Bulgaria e vede la piacevole presenza tra gli altri di Ray Wise, indimenticato attore del meraviglioso Twin Peaks. Il film è stato proiettato da quanto leggo al Neuchatel Fantastic Film Festival, mentre ad agosto sarà presentato al Fright Festival di Londra.

Nel periodo della guerra fredda il fanta horror usava gli alieni per parlare del nemico russo: l’intelligenza collettiva era il nemico da evitare e spesso gli alieni venivano rappresentati come insettoni, o forme vegetali (l’invasione degli ultracorpi). Gli insetti di Infestation invece sono completamente gratuiti e fanno la parodia a tutto il genere.

Rachel Whiteread, cambiare la scultura dall’esterno

Solitamente Rachel Whiteread è celebre per le sue sculture ed installazioni di grandi dimensioni ma nella mostra Drawings attualmente ospitata alla Tate Britain di Londra da oggi fino al 16 gennaio 2011, l’artista della generazione Young British Artists ha stupito il pubblico, presentando ad una vasta selezione di schizzi e disegni, una parafernalia di piccoli oggetti e sculturine. Stiamo parlando di singolari elementi quali mobili da casa di bambole, piccole gabbie per uccelli e calchi di vetro di quello che potrebbe sembrare un intestino umano.

C’è anche un calco del naso dell’attore Peter Sellers. Va detto che la maggior parte del corpus artistico di Rachel Whiteread è costituito proprio da calchi di comuni oggetti domestici, basti pensare alla celebre opera intitolata Ghost (1990), una riproduzione di un intero soggiorno della sua casa d’infanzia che l’ha resa una vera e propria figura di spicco all’interno del dorato mondo dell’arte contemporanea.

Giovedì Difesa: Lebanon

Lebanon è un film del 2009 scritto e diretto da Samuel Maoz presentato in concorso alla 66ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove ha vinto il Leone d’Oro come miglior film. È  uscito nelle sale cinematografiche italiane il 23 ottobre 2009. di recente sono finalmente riuscito a vederlo al Nuovo Sacher, grazie ai soliti buoni consiglieri.

La storia che racconta si ambienta all’interno di un carro armato durante la prima guerra del Libano del 1982. All’interno di un carro armato nel senso che il mondo esterno è visto solo dal mirino, e questo non toglie nulla anzi amplifica la claustrofobia, l’impossibilità di ragionare agire muoversi, l’impotenza e il dolore, la paura per l’irragionevolezza della guerra.

Giovedì Difesa: The Lost Room

The Lost Room è una miniserie televisiva statunitense di fantascienza trasmessa su Sci-fi Channel ed in onda in Italia su Fox, la trovate anche in streaming.

In The Lost Room Peter Krause veste i panni di Joe Miller, un detective di Pittsburgh alle prese con misteriosi oggetti. Fortunatamente la fantascienza e in particolare la fantascienza seriale americana è oramai libera dai condizionamenti, e quel che accade non è necessariamente la parodia riflessiva introspettiva delle storture politiche internazionali. Non tutto si giustifica con il messaggio.

Così finisce che si ottiene una serie che lavora su tutti i livelli, cosa sono le cose, come mai si ottiene che le cose reagiscano e servano a qualcosa?