Sharon Lockhart – Lunch Break

La galleria Giò Marconi inaugura il 2 febbraio “Lunch Break”, mostra personale dell’artista californiana Sharon Lockhart. Lockhart propone film e fotografie che sono al tempo stesso estremamente rigorose sul piano formale e profondamente umane. Punto di partenza è l’osservazione della vita quotidiana nei suoi dettagli, mentre sul piano tecnico caratterizzano il lavoro la sperimentazione e il richiamo e la commistione tra i due media (film e fotografia).

Nel 2008 Lockhart, trasferitasi per un anno nel Maine, ha osservato per molti mesi i lavoratori del cantiere navale, creando con loro forti legami relazionali e poi collaborativi. I film e le fotografie che sono nati da questa esperienza hanno tutte come soggetto proprio i lavoratori durante la loro pausa pranzo. L’opera centrale della mostra è il film di Lockhart “Lunch Break”, un’unica ripresa in slow motion attraverso un lungo e apparentemente infinito corridoio interno.

Fluxus Biennal è la volta di Nam June Paik

Nam June Paik (Seoul 1932-Miami 2006), figura chiave non solo di Fluxus ma di tutta l’arte contemporanea, è dedicata la quarta mostra della Fluxus Biennial. Conosciuto come il padre della video-arte è stato un pioniere nell’elaborazione elettronica delle immagini, influenzando la ricerca artistica fino ad oggi. La mostra, allestita in AuditoriumArte a Roma, si inaugurerà il 28 gennaio e resterà aperta al pubblico fino al 13 marzo 2011.

Le due opere principali esposte sono le videoinstallazioni “Homage to Pythagoras” e “Cage in Cage”, la prima un tributo a uno dei padri della razionalità occidentale, la seconda un omaggio all’amico John Cage, genio musicale e sponda di un serrato dialogo culturale tra Oriente e Occidente. Così è Nam June Paik, artista ponte tra misticismo orientale e concretezza occidentale, uno sciamano del video che ha saputo trasformare i simboli della cultura orientale in paradigmi di un mondo lontano oggi riempito dalla una cultura di massa che tende ad omogenizzare le differenze.

Moving Image, una nuova fiera dedicata alla Video Arte

Questo mese le quotazioni della video arte sono in rialzo. A decretare il giusto ritorno dei questa meravigliosa tecnica all’interno del mercato internazionale è una nuova fiera denominata Moving Image che si svolgerà dal 3 al 6 marzo 2011 al Waterfront Tunnel event space di New York. La fierà avrà luogo proprio durante i giorni dell’Armory Show, prestigiosa manifestazione fieristica statunitense. Attualmente la lista delle gallerie partecipanti è ancora in preparazione ma è già assicurata la presenza di spazi come Sabot dalla Romania e Galerie Gregor Staiger dalla Svizzera.

La selezione delle gallerie partecipanti è stata condotta da un gruppo di professionisti tra cui spicca il nome della gallerista Elizabeth Dee che lo scorso anno ha lanciato la ormai celebre fiera Independent sempre nel corso dell’Armory Show.  La scelta di organizzare una fiera di video arte proprio in questo periodo di ristagno potrebbe risultare fondamentale per un giusto rilancio all’interno di un mercato dove al momento pittura ed installazione sembrano essere regine incontrastate.

Un Souvenir d’hôpital di Luana Perilli al Progetto Reload Roma

“La gente normale non ha abbastanza informazioni per affrontare le scelte che la medicina ad alta tecnologia comporta…Tuttavia la metà di noi morirà in un ospedale.” Frederick Wiseman.

Dal 24 al 31 Gennaio 2011 il progetto Reolad Roma presenta l’evento Souvenir d’hôpital, video installazione di Luana Perilli a cura di Micol Di Veroli. Un corridoio, un lungo cammino oscuro che si trasforma in avventura mentale, ridimensionando la percezione del tempo e dello spazio. Con Souvenir  d’hôpital, intervento ambientale negli spartani spazi di Reload, Luana Perilli torna a rafforzare la sua indagine sulla consistenza dei luoghi e degli oggetti, riorganizzando le strutture sensibili dello spettatore che si trova così ad assistere ad una sequenza straniante la quale si trasforma in dramma puro poiché scevra da qualsiasi componente drammatica.

All’interno dell’impianto visivo l’artista, seduta su di una sedia a rotelle, si aggira in un ospedale offrendo asettiche panoramiche di un mondo realmente rovesciato dove l’oggetto assume una forma muta ed una sostanza totalmente priva delle sue funzioni originarie. Video e fotografia contribuiscono così a riedificare all’interno del Tunnel un universo grottesco e delirante che somiglia fin troppo alla straniante consistenza dei luoghi pubblici in cui spesso ognuno di noi transita   quotidianamente.

RES PUBLICAE, videoarte spagnola nel project space di cura

cura. presenta il 20 gennaio dalle ore 20:00 alle 23:00 nella sua project space di Roma (via Nicola Ricciotti 4) RES PUBLICAE. Intervenciones del capitalismo en el videoarte español actual, film programme curato da José Luis Corazón Ardura con opere di Josechu Dávila, Democracia, Chus García-Fraile, Psjm, Avelino Sala, Rubén Santiago, Pelayo Varela.

RES PUBLICAE è una mostra di videoarte che raccoglie gli ultimi lavori di alcuni importanti artisti spagnoli, con l’intento di chiarire quale sia la posizione dell’arte nello spazio politico delle città contemporanee, una scommessa che pondera la rilevanza dell’esplorazione delle difficili relazioni tra arte e politica da un punto di vista riflessivo.

Due video eventi alla Fondazione Bevilacqua La Masa

Doppio appuntamento alla Fondazione Bevilacqua La Masa, che nella sede di Palazzetto Tito, nei pomeriggi di mercoledì 19 e giovedì 20 gennaio 2011, ospiterà 2 eventi all’interno di un programma di incontri sulla video arte curati da Chiara Nuzzi e Camilla Salvaneschi nell’ambito del Laboratorio di tecniche di Allestimento tenuto da Cornelia Lauf con l’assistenza di Mara Ambrozic per il corso di Progettazione e Produzione delle Arti Visive dell’Università IUAV di Venezia.

Mercoledì 19 gennaio 2011 ore 16.30
Screen Saver

Progetto d’arte contemporanea composto da video e film d’artista dal carattere itinerante, ScreenSaver giunge alla suo terzo appuntamento. Mercoledì 19 gennaio alle ore 16,30 la rassegna sarà ospitata a Palazzetto Tito a Venezia, sede della Fondazione Bevilacqua La Masa, all’interno di un programma di incontri sulla video arte curati da Chiara Nuzzi e Camilla Salvaneschi e organizzati dal corso di Progettazione e Produzione delle Arti Visive presso lo IUAV di Venezia, in particolare dal Laboratorio di Tecniche di Allestimento tenuto da Cornelia Lauf con l’assistenza di Mara Ambrozic.

Lieto fine per David Wojnarowicz. Ora il suo video è al MoMa

Sul surreale e drammatico atto di censura operato dalla Smithsonian Portrait Gallery di Washington DC nel corso della mostra Hide/Seek ai danni di David Wojnarowicz abbiamo scritto numerosi articoli. Abbiamo inoltre intervistato Michael Iacovone e Mike Blasenstein (cogliamo l’occasione per rimandarvi all’interessante articolo), artisti/manifestanti che si sono introdotti negli spazi museali ritrasmettendo tramite un iPad il video A Fire In My Belly.

Oggi vorremmo aggiungere un lieto capitolo a questa triste vicenda. Come dicevamo al gesto di Iacovone e Blasenstein ha fatto seguito una dura ritorsione da parte dei vertici del museo ma come logico questa ritorsione ha scatenato numerose manifestazioni di solidarietà. Alcuni degli artisti partecipanti alla mostra hanno addirittura chiesto allo Smithsonian di poter ritirare il proprio lavoro dall’evento

A Bologna incontro irripetibile con la regina della performance Marina Abramovic

Venerdì 28 gennaio 2011, alle ore 21 presso l’Aula Magna di Santa Lucia, nell’ambito di ArteFiera 2011, l’Università di Bologna rende omaggio all’artista di fama internazionale Marina Abramovic.

La “regina della performance” presenterà dal vivo, intervistata dal critico d’arte Renato Barilli, il suo ultimo lavoro, Seven Easy Pieces, un film realizzato per il Guggenheim di New York che ha già conquistato i più importanti festival in Israele, Polonia, Australia, Canada, Germania, Giappone, e ora per la prima volta in Italia alla presenza della Abramovic, in cui l’artista reinterpreta cinque celebri performances storiche compiute da Vito Acconci, Jospeh Beuys, Valie Export, Gina Pane, Bruce Nauman, più altre due da lei stessa realizzate.

Laura Cionci – Ipnagogia

Il 7 gennaio 2011 alle 19,00 la Galleria Hybrida Contemporanea di Roma presenterà la mostra personale di Laura Cionci dal titolo Ipnagogia, a cura di Martina Sconci.  Il lavoro presentato per questa mostra ha a che vedere con il sogno e in particolare con quello stato di passaggio tra la veglia e il sonno che a volte ci fa vedere delle immagini chiamate allucinazioni ipnagogiche. Durante questo momento ci capita di avere delle visioni, illusioni che coinvolgono tutti i sensi, esperienze vivide di immagini, sensazioni e rumori che non ci permettono di distinguere il sogno dalla realtà.

Il video della Cionci, che invita lo spettatore ad entrare in galleria, ha come protagonista l’artista stessa in preda ad una di queste allucinazioni. Girandosi e rigirandosi nel letto, una doppia realtà le impedisce di dormire, mentre in sottofondo le parole di Eduardo Galeano suggeriscono qualcosa: “i corpi abbracciati cambiano di posizione mentre dormiamo, guardando di là, guardando di qua, la tua testa sopra il mio petto. No, no – mi spieghi credendomi sveglia – ancora non siamo lì. Noi mutiamo (ci trasferiamo) in un altro paese mentre dormiamo”.

Call for entries per l’Athens Video Art Festival 2011

E’ nuovamente ai nastri di partenza una delle realtà europee che ha ormai da tempo conquistato l’attenzione di media e pubblico, creando una solida piattaforma di promozione e valorizzazione della giovane arte. Stiamo parlando dell’Athens Video Art Festival 2011, il più grande evento offerto dalla Grecia per quanto riguarda la digital art ed il new media. Come ogni anno dal 2005 l’Athens Video Art Festival invita gli artisti di tutto il mondo a partecipare a questa straordinaria kermesse.

Partecipare al festival è molto semplice, basta iscriversi direttamente dal sito della manifestazione. Ogni artista potrà partecipare con un’opera in ognuna delle categorie presenti all’evento e non vi saranno restrizioni per quanto riguarda la tematica dell’opera iscritta. L’unica regola da ricordare è quella di non superare i quindici minuti di durata per quanto riguarda le categorie Video Arte e Video Animazione.

Elena Arzuffi alla galleria Muratcentoventidue di Bari

Il prossimo 8 gennaio La Galleria Muratcentoventidue di Bari prosegue il suo programma espositivo con Evaporazione di segni mostra personale di Elena Arzuffi, a cura di Antonella Marino. L’artista , conosciuta e apprezzata dagli addetti ai lavori, presenta un’ambientazione, una serie di foto e alcuni video. Di lei così scrive la curatrice: Fragilità, intimità, densità, fluidità, impotenza, quotidianità, esilio, silenzio, semplificazione, evaporazione…Il piccolo decalogo può forse aiutarci ad entrare, suggerendo un’ atmosfera, nel delicato universo poetico di Elena Arzuffi. Un universo denso appunto, insieme sottilissimo e complesso, che si dà per tracce, indizi, domande aperte rivolte allo spettatore.

E che miscela con abilità disegno, fotografia e video-animazioni in cui un raffinato tratto grafico si fonde a prelievi dal reale. Questo spessore sfaccettato è evidente nella duplice installazione alla galleria Muratcentoventidue. Qui l’artista di origine bergamasca ( vive a Milano) rilegge alcuni suoi lavori recenti conferendo loro nuova significazione. Così nella prima sala siamo accolti da un rimando di immagini stranianti: nitide foto di una bimba che cerca di imparare a volare su una sedia, insieme a banali oggetti casalinghi… Paragrafi di una quotidianità sospesa, così come le sincopate sequenze che scorrono con levità su un monitor.

VARIABLE MEDIA INITIATIVE, Incontro con JON IPPOLITO al MAXXI

In che modo si conserva un’opera d’arte contemporanea? Una videoinstallazione può essere danneggiata dal tempo? Come si restaura un progetto di Computer Art? Questi alcuni dei temi che saranno al centro dell’incontro di martedì 21 dicembre alle 15:00 con Jon Ippolito, Associated Professor di New Media all’University of Maine, primo appuntamento del ciclo FOCUS SULLA CONSERVAZIONE promosso dal Dipartimento Conservazione – MAXXI Arte, dedicato ai progetti e alle iniziative più importanti sulla conservazione dell’arte contemporanea.

Gli incontri rivolti a studenti delle università e delle accademie italiane e straniere, ma anche a professionisti, ricercatori e critici, verranno condotti da rappresentanti di musei, istituti internazionali e attraverso la voce di artisti ed esperti da tutto il mondo. Jon Ippolito è considerato uno dei maggiori esperti internazionali sui temi della conservazione delle opere d’arte contemporanea, che spesso utilizzando tecnologie sofisticate sono soggette a problemi legati all’invecchiamento dei dispositivi. Ippolito è stato uno dei promotori del Variable Media Initiative per il Guggenheim Museum di New York, una strategia di conservazione basata sulle informazioni raccolte con uno speciale questionario: il Variable Media Questionnaire.

Censura e arte, intervista esclusiva a Michael Iacovone e Mike Blasenstein sul “caso David Wojnarowicz”

Una mostra sulle diversità organizzata dalla Smithsonian Portrait Gallery di Washnigton DC (per saperne di più leggete il nostro articolo e questo secondo approfondimento). Un video dell’artista David Wojnarowicz che viene censurato e rimosso dal museo. Due coraggiosi manifestanti/artisti Michael Iacovone e Mike Blasenstein tentano di riproiettare il video all’interno degli spazi tramite un iPad ma vengono allontanati e banditi dal museo. Si tratta della cronaca di uno dei più gravi casi di censura all’arte ed alla libertà di espressione degli ultimi anni. Globartmag vi offre oggi un’intervista esclusiva a Iacovone e Blasenstein per far luce su questa vergognosa vicenda:

1 Potete dirci cosa è realmente successo alla Smithsonian National Portrait Gallery e spiegarci l’importanza della vostra azione?

Michael Iacovone: Abbiamo deciso che il video doveva essere rimesso in galleria e nessun’altro aveva intenzione di farlo. Abbiamo quindi pensato che non sarebbe stato difficile mostrare il video su di un iPad ed in seguito filmare le interazioni del pubblico, inoltre non c’era ragione per non farlo. Dopo circa 10 minuti dall’inizio della nostra azione la sicurezza del museo ha sentito il bisogno di fermarci. Io sono stato ammanettato e siamo rimasti in consegna sino all’arrivo della polizia.  Come artista penso che l’azione sia stata importante poichè se non ti schieri contro le decisioni istituzionali allora non puoi far altro che accettarle. Non sto parlando della maggioranza delle persone o delle persone che aiutano altri ad essere eletti, sto parlando di tutti. E sono ancor più preoccupato perchè non vedo più dissenso in giro. Le persone sembrano arrabbiate ma accettano ogni decisione istituzionale, solo pochi hanno il coraggio di aprire un confronto.

Mike Blasenstein: Abbiamo semplicemente riportato l’arte in un posto dedicato all’arte, parliamo di un’opera che si trovava nel museo fino a pochi giorni prima del misfatto. La sicurezza ci ha fintamente accusati di volantinaggio e di fare riprese non ammesse, ma si tratta di scuse per buttarci fuori.

Netmage 11

L’undicesima edizione di Netmage festival si terrà a Bologna dal 20 al 22 gennaio 2011. Appuntamento internazionale ormai consolidato dedicato agli incroci fra arti elettroniche, visive, musicali e performative, Netmage 11, curato da Xing, presenta un ricco programma di produzioni e progetti offrendo un variegato scenario sulla ricerca audiovisuale contemporanea.

Il festival ha l’ambizione di offrire, grazie a una impostazione aperta e cangiante, un anteprima sull’evolversi di un insieme multidisciplinare che incrocia le diverse ricerche provenienti dal mondo dell’arte, del design, del cinema, della musica e della performance contemporanei. L’immagine elettronica, al di fuori dei contesti specifici di produzione, è pensata da Netmage come un terreno di confronto fra i diversi potenziali della produzione culturale contemporanea.