Andro Wekua al Castello di Rivoli

Il Castello di Rivoli presenta dal 2 maggio al 4 settembre 2011, il progetto speciale di Andro Wekua (Suhumi, Georgia, 1977) appositamente concepito per il Museo e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Arte Moderna e Contemporanea CRT. Nelle prestigiose sale storiche del Castello di Rivoli i visitatori entreranno in contatto con il raffinato immaginario del giovane artista georgiano tra collage, dipinti, sculture di cera e un modello architettonico. Quest’ultimo è ispirato ad un edificio di Suhumi, sua città natale, dalla quale fu costretto a fuggire nel 1990 insieme alla famiglia, a causa degli episodi di pulizia etnica che sconvolsero la regione dell’Abkhazia.

Come afferma Andrea Bellini, curatore della mostra “Suhumi, città oggi semiabbandonata, è per Andro Wekua una città miraggio, una città irraggiungibile, un luogo onirico e del ricordo. Queste memorie – nel lavoro dell’artista – prendono forma anche grazie a collage raffinati, ad immagini in movimento, e ad una inquietante serie di sculture figurative, in ceramica o cera, di bambini e di adolescenti, figure che sembrano provenire da una zona remota del sogno e del trauma”.

Violetta Valery – Da piccola facevo disegni colorati

Lo spazio della galleria Ingresso Pericoloso di Roma si farà libro su cui appuntare pensieri scaturiti dalle relazioni personali, dai luoghi frequentati e dal trascorrere del tempo in occasione della mostra “Da piccola facevo disegni colorati”, prima personale romana di Violetta Valery (Roma, 1982), che sarà inaugurata il 19 maggio e potrà essere visitata fino al 9 luglio 2011.

“Mi chiamo Violetta, sono nata a Roma 28 anni fa. Fino ad oggi ho cambiato tante case, e tanti luoghi, e in tutto questo ho capito che potrei vivere bene o in campagna, o in una città molto grande. Da piccola facevo disegni colorati, adesso faccio dei disegni scuri e da mal di stomaco. Mi piace disegnare e mettere sulla carta i miei pensieri. Mi aiuta a dimenticarli, a dargli un’altra forma. Disegno quello che mi succede. Mi piace il momento in cui un brutto ricordo diventa un disegno, e finalmente lo puoi guardare con altri occhi. A volte qualcuno mi chiede di guardare i miei lavori, qualcuno mi chiede di spiegarli, di solito preferisco che vengano guardati senza voce narrante. Preferisco usare un nome d’arte, mi da più libertà.”Questa l’introduzione, scritta dalla stessa protagonista; la narrazione sarà suddivisa in tre capitoli: mentale, sentimentale e fisico.

ZimmerFrei – campo | largo

Per la sua prima mostra in uno spazio museale, ZimmerFrei presenta un gruppo di opere appositamente realizzate per il MAMbo di Bologna e una selezione di lavori che testimoniano la multiforme attività del gruppo formato nel 2000 da Massimo Carozzi, Anna de Manincor e Anna Rispoli. Dal 27 maggio video, installazioni, ambienti sonori, fotografie, dispositivi ottici e luminosi compongono le tappe di un’esplorazione del paesaggio naturale, della città – dai centri storici alle periferie – e dell’universo sociale contemporaneo in cui vengono individuati di volta in volta luoghi, immagini, narrazioni, tonalità emotive inattese.

ZimmerFrei si immerge nel presente per portarne in luce la complessità, le zone d’ombra, le stratificazioni di tempi e spazi, le storie e la potenza simbolica che lo abitano. La mostra è annunciata all’esterno da un’insegna al neon che gioca sul nome del gruppo (“stanze libere” in tedesco): un invito alla scoperta, grazie a uno spioncino che consente agli spettatori di sbirciare dentro il museo. All’ingresso, quattro monitor trasmettono altrettanti video della serie Panorama: Roma, Bologna, Atene, Harburg, sono le città di cui le immagini ci offrono una visione inconsueta e suggestiva, grazie al particolare metodo di ripresa time-lapse col quale è possibile “comprimere” in pochi minuti un’intera giornata.

Connecting Cultures a ROMA – The Road of Contemporary Art

Connecting Cultures per la prima volta a ROMA – The Road of Contemporary Art, presenta alcuni lavori inediti di artisti e fotografi nazionali e internazionali prodotti dall’associazione. La mission e gli obiettivi perseguiti da Connecting Cultures per un’idea di arte contemporanea in grado di farsi catalizzatore di processi e di cambiamenti con e per il territorio si realizzano attraverso i progetti degli artisti selezionati: Paola Di Bello, Ettore Favini, Claudia Losi, Laura Morelli e Helen Sear.

In questa occasione Connecting Cultures propone una serie di opere realizzate nell’ambito di progetti pubblici che si distinguono per un approccio e una metodologia interdisciplinare e per la volontà di intervenire criticamente su aree urbane problematiche e in contesti territoriali e culturali complessi.

LIVE! L’arte incontra il rock

Dal 21 maggio al 7 agosto 2011 il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta LIVE! L’arte incontra il rock. La mostra curata da Luca Beatrice e Marco Bazzini racconta attraverso un suggestivo punto di vista come la storia dell’arte contemporanea e la storia del rock siano andate di pari passo contribuendo alla costruzione dell’universo culturale degli ultimi quarant’anni.

Arti visive e musica, che nel tempo si sono incrociate e sovrapposte dando vita a un panorama coerente e unitario, sono infatti accomunate nella dimensione della performance che di volta in volta assume i contorni di una mostra o di un concerto. LIVE! propone una lettura parallela e originale di alcuni di questi grandi eventi attraverso l’esposizione di dipinti, sculture, installazioni, videoclip, artworks, LP, opere grafiche, fotografie, riviste e film. Il percorso parte dal 1969, anno dell’ultima storica esibizione live dei Beatles “Welcome to the Show!” sul tetto della casa discografica Apple. E’ l’anno di Woodstock, del Flower Power, della diffusione delle utopie e della loro stessa caduta resa evidente dal concerto dei Rolling Stones a Altamont, finito in tragedia con la morte di quattro ragazzi.

Tutte le gallerie di Roma The Road to Contemporary Art 2011

La quarta edizione di ROMA – The Road to Contemporary Art avrà luogo nel cuore della primavera romana dal 5 all’8 Maggio 2011.Ad accogliere l’esposizione sarà nuovamente il MACRO Testaccio, la sede che ha sedotto gli oltre 50.000 visitatori della scorsa edizione, un ex mattatoio recentemente restaurato che conserva ancora visibili le strutture della sua originaria destinazione d’uso. Un luogo magico che accoglierà espositori e pubblico sino a tarda sera rendendo la Fiera un esclusivo luogo di ritrovo, tra arte e mondanità.

Ecco la lista degli espositori dell’edizione 2011:


GALLERIE

1/9 unosunove arte contemporanea, Roma | amt_project, Bratislava | Analix Forever, Ginevra | artesilva,  Seregno (Milano-Brianza) | Alfonso Artiaco, Napoli | Astuni, Bologna, Pietrasanta | Blindarte, Napoli | Boxart, Verona | Brand New Gallery, Milano | Cà di Frà, Milano | Camera 16, Milano | Studio D’Arte Campaiola, Roma | Michela Cattai, Milano | Changing Role, Napoli | Cherry and Martin, Los Angeles |  China Art Objects, Los Angeles | CO2 Contemporary Art, Roma | Rossella Colombari, Milano | Continua, San Gimignano, Beijing, Le Moulin | Corsoveneziaotto, Milano |

La Sicilia vista con gli occhi di Loredana Longo

La Galleria Francesco Pantaleone è lieta di presentare la seconda personale di Loredana Longo a Palermo che si terrà presso la Chiesa di San Mattia del’Ex Noviziato dei Crociferi a Palermo, in collaborazione con il Temporary Museum, dal 30 aprile al 3 luglio 2011.

La Sicilia come luogo ormai indefinito, terra di conquista per speculatori senza scrupoli e meta obbligata per chi fugge dai drammi in patria. La Sicilia che vede a rischio dimensione umana e identità storica. Cemento e stracci, uomini e stracci. Sono i due volti della Sicilia com’è, vista con gli occhi di Loredana Longo. Una Sicilia che non guarda in faccia nessuno e si sbarazza di chi l’ostacola, anche gettandolo nella calce viva. Floor#3 né in cielo né in terra: è una grande installazione in cemento ed abiti neri, a simboleggiare l’eterno lutto di una terra devastata da malaffare e speculazioni.

Ancora e-commerce ed arte contemporanea, ma il gioco vale la candela?

Come ben ricorderete Globartmag ha ampiamente trattato il fenomeno Vip Art Fair, prima fiera dell’arte contemporanea interamente sviluppata ed inaugurata sulla piattaforma internet. Ebbene questo primo grande tentativo di spostare il mercato dell’arte su un luogo virtuale (ma con compravendite reali) ha raccolto pareri contrastanti tanto da indurre gli organizzatori a rimborsare le gallerie partecipanti con cospicuo sconto sulla prossima edizione della fiera.

Ovviamente si tratta dei primi passi verso un mondo ancora tutto da scoprire ed è innegabile che, con le dovute cautele, tutti i grandi dealers del mondo guardano al trasbordo su internet del mercato dell’arte come una possibile gallina dalle uova d’oro. Inutile aggiungere quindi che molti attori del mercato stanno attualmente progettando la loro ipotetica conquista del web. Per adesso uno di quelli che ha materialmente già iniziato l’ardua impresa è Alexander Gilkes, vale a dire il direttore del marketing della celebre casa d’aste Phillips de Pury

Street Ar(resti)t mentre Sgarbi lancia il suo programma e Bice Curiger Tintoretto

Il braccio violento della legge made in U.S.A. contro la street art sta già mietendo le prime illustri vittime. Dopo Invader, trattenuto alcuni giorni nelle patrie galere di Los Angeles per aver piazzato uno dei suoi alieni nelle vicinanze del Geffen Museum dove il MOCA sta attualmente ospitando Art in The Streets, ecco che ci giunge notizia di altre dure ritorsioni.

A New York è stato infatti arrestato LA II (vero nome Angel Ortiz) storico assistente di Keith Haring lasciato ora a marcire nella scomoda prigione di Rikers Island, la più grande casa circondariale di New York. L’altro celebre protagonista della street art statunitense arrestato in questi ultimi giorni è Revok (vero nome Jason Williams), accalappiato dalla polizia di Los Angeles che ha ormai dichiarato guerra alla street art. Per quanto riguarda LA II sono già in molti gli artisti che hanno espresso solidarietà nei suoi confronti. Shepard Fairey ad esempio ha recentemente creato un poster per raccogliere i soldi necessari a pagare la cauzione di questo vero e proprio mito della street art.

Piero Pizzi Cannella – CHINATOWN. Invito al viaggio

Dal 5 maggio al 13 giugno 2011 si terrà nelle sale della Fondazione Mudima di Milano la mostra “CHINATOWN. Invito al viaggio” dell’artista Piero Pizzi Cannella, curata da Gianluca Ranzi.

La mostra si concentra sull’ultima serie di opere dell’artista: sessantadue carte (ciascuna di cm 130×90 circa) che mettono in luce quanto il dialogo tra la cultura occidentale e quella orientale possa produrre risultati ancora inediti e curiosamente convergenti. Pizzi Cannella segue la scia di una corrente sotterranea che attraversa in obliquo la storia delle culture e che non riguarda soltanto stili, categorie formali o distinzioni, ma che sa scorgere oltre le barriere geografiche per rintracciare un comune sentire. In questo modo Chinatown riannoda i legami tra due civiltà tanto lontane sul filo di una condivisa memoria simbolica che sa riecheggiare in entrambe.

Nuova sede per la seconda edizione dell’ADD Festival

Sono aperte fino al 15 giugno le iscrizioni al concorso online per partecipare ad ADD Festival 2011, quest’anno in programma per la prima volta presso gli spazi espositivi di Testaccio del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Il concorso è  rivolto ad artisti emergenti e ad appassionati: il sito web del festival è il primo luogo di confronto e di visibilità per chiunque voglia esprimersi attraverso la videoarte.

Caricando la propria opera video e le proprie informazioni direttamente su www.addfestival.com si avrà la possibilità di partecipare al Festival al MACRO Testaccio grazie al sistema di votazione online, contribuendo allo stesso tempo a costituire un vero e proprio archivio online di audiovisivi d’arte. I 10 video più  votati su www.addfestival.com saranno esposti ad ADD Festival 2011 presso il MACRO Testaccio di Roma dal 23 al 26 giugno assieme alle opere di artisti affermati del panorama italiano ed internazionale, e concorreranno al Premio Finale.

Giovedì Difesa: Palermo shooting

A me Wenders piace spesso, e il primo Wenders oltre modo. Anche alcune cose recenti erano ancora state pienamente di mio gusto. Così decido, da buon siciliano, di vedermi questo Palermo shooting, del 2008.

Gli ingredienti che fanno al caso di Wenders ci sono tutti: la fotografia in primis. È infatti la storia di un fotografo di successo in crisi esistenziale… poi c’è il viaggio, la sicilia, il Trionfo della Morte, il dipinto palermitano che da il senso onirico e sotteso a tutto. I titoli di coda, infine sono aperti da una dedica a due registi morti lo stesso giorno, durante la lavorazione del film, l’amico Michelangelo Antonioni e Ingmar Bergman, venuti a mancare entrambi il 30 luglio 2007. Perfino questo ha a che vedere col film e con la poetica. Peraltro Dennis Hopper nel film, nel ruolo, appunto, della Morte, è davvero affascinante.

Dopo Ai Weiwei anche Zhu Rikun è K.O.

Ironia della sorte in questi giorni a Pechino si è aperto un summit dove i rappresentanti del governo cinese incontreranno con quelli del governo americano per discutere della situazione delle libertà individuali nel paese (ammesso che ce ne siano). Inutile dire che in agenda ci sarà anche il caso Ai Weiwei, anche se le associazioni per i diritti umanitari hanno etichettato questo genere di incontri come “inutili ed ipocriti, discussioni diplomatiche dove non si ottiene nulla di concreto”.

Comunque sia il mondo della cultura (e non solo) si è già mobilitato per salvare il coraggioso artista e nuove manifestazioni si sono svolte ad esempio ad Hong Kong (che ha raccolto 2.000 persone). Nel mentre un’altra storiaccia proveniente sempre dalla Cina e legata al mondo della creatività è balzata nelle ultime ore agli onori della cronaca.