Il bello della crisi

Di crisi ne abbiamo parlato molto, ne hanno parlato in tanti. Giornali, webmagazines e blogs di tutto il mondo hanno lasciato scorrere fiumi di nero inchiostro sopra questo periodo di recessione dell’arte, gettando appassionati e addetti del settore nel più profondo sconforto. Eppure anche in questo tetro frammento di tempo in cui le gallerie vendono meno, le istituzioni museali tagliano il personale e Sotheby’s non riesce a pagare i suoi movimentatori, ci deve esser per forza qualche nota positiva. Noi di Globartmag abbiamo provato ad analizzare i possibili giovamenti della crisi.

Per gli artisti e le gallerie: con meno vendite facili in giro si è costretti a focalizzare la propria ricerca sulla qualità. Ciò significa che la crisi attuerà una reale selezione naturale in cui il superfluo lascerà il posto al necessario elevando in tal senso i contenuti estetici, formali e filosofici di ogni opera d’arte e di ogni evento. In seconda battuta la chiusura di locali commerciali ed il successivo calo del prezzo degli immobili rappresenterà un ottimo investimento per gli artisti che sono ancora in cerca di uno studio a buon mercato (basti pensare a Soho, New York nel 1970) .

Senza critica la situazione è critica

Benvenuti nell’universo uniformato dell’arte contemporanea, già perché da quanto si evince dalle notizie presenti sui maggiori magazines d’arte italiani, in questi ultimi anni stiamo assistendo al trionfo del bello e della creatività nazionale. Ed allora perché l’arte contemporanea del nostro paese stenta ad imporsi sulla scena internazionale? Dove mai saranno finiti gli eventi male organizzati e gli artisti della domenica?

La quasi totale mancanza di una piattaforma critica coerente è un male diffuso in Italia, un problema annoso che rischia di appiattire l’arte contemporanea su di un unico livello estetico dove tutto è considerato di buona qualità ed ogni artista compie una sua personale ricerca su qualcosa di interessante e sperimentale. Il risultato di questa inutile piaggeria e che gli artisti realmente meritevoli di attenzione così come gli eventi ben riusciti non riescono ad emergere, uniformandosi al resto e pregiudicando un futuro sviluppo sia creativo che tecnico di coloro che potrebbero rappresentare un cambiamento nel vasto mare dell’arte contemporanea nostrana.

Le ultime mostre dell’anno – Parte II

Seconda arte delle mostre da vedere in questo 2012 che volge ormai alla fine:

Pier Paolo Pasolini al MoMA di New York fino al 5 gennaio 2013 Già che ci siete, dovete per forza visitare la mostra dedicata al genio pasoliniano. Films, fotografie e letteratura di un maestro italiano che tutto il mondo ci invidia.

Le ultime mostre dell’anno – Parte I

Siete in vacanza all’estero e per la fine dell’anno volete visitare qualche museo, tanto per restare in tema con l’arte contemporanea? Ecco la nostra agenda per chi vuole festeggiare il nuovo anno a contatto con la cultura:

 Blues For Smoke al MOCA di Los Angeles fino al 7 gennaio 2013, una mostra di ampio respiro che abbraccia arte, musica e letteratura blues dal 1950 al presente.

Le aste toste del 2012

Un anno vissuto pericolosamente quello del mercato dell’arte internazionale. Crisi a parte, le aste sono andate piuttosto bene, confermando il buon andamento del mercato”istituzionale” a scapito di quello “sperimentale”. Vediamo quindi quali sono state le aste più “toste” del 2012.

1. Edvard Munch, “The Scream,” $119.9 million

I migliori film del 2012 – parte II

Continua la nostra breve rassegna dei films più belli del 2012, sempre a nostro dire:

Amour di Michael Haneke declino e vecchiaia visti dagli occhi freddi di un regista che ha già abituato il suo pubblico alle crudezze della vita. Capolavoro di sguardi e tenerezze che illustrano la difficoltà dell’esperienza umana.

I migliori film del 2012 – parte I

Il 2012 è stato un anno molto proficuo anche per la cinematografia e dobbiamo proprio dire che di pellicole interessanti se ne son viste parecchie. Se mai vi foste persi qualche buoni film noi vi forniamo una piccola lista di quelli che ci sono piaciuti di più:

Ai Weiwei Never Sorry di Alison Klayman, la tumultuosa vita del celebre artista-dissidente vista da molto vicino. Un’interessante biografia a tratti divertente che ci aiuta a comprendere i meccanismi creativi di un genio dei nostri tempi.

GNAM, quando il museo funziona

Musei che funzionano? In Italia? Certo! Vi starete chiedendo come tutto questo sia possibile ed invece c’è una piccola parte di Italia che funziona e che riesce a gestire le poche risorse assegnategli dalle istituzioni. Parliamo della GNAM, Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, un piccolo gioiello capitanato dalla soprintendente Maria Vittoria Marini Clarelli.

Facts of 2012 – parte II

Continua la lista dei nostri fatti più importanti ( o meno importanti se preferite) del 2012:

Artista Più Odiato – Diciamocelo, Damien Hirst non gode dei favori del pubblico. La sua statua di una donna incinta gigantesca è stata installata a Ilfracombe nel Devonshire è stata osteggiata a lungo dalla popolazione: Non volgiamo questa mostruosità” eppure la statua sta lì…

Facts of 2012 – parte I

 

Continuiamo con le nostre simpatiche liste di fine anno per ricordare ciò che ci ha più colpito o disgustato durante questo 2012 d’arte contemporanea:

Migliore Mostra – The Modern Eye, vale a dire la meravigliosa mostra di Edvard Munch al Tate Modern di Londra, non solo abbiamo ammirato le grandezze del Munch Pittore ma anche quelle del Munch fotografo e regista. Mostra organizzata alla grande e opere maggiori in visione.

Phoenix observation Tower by BIG

Lo studio danese BIG ha da poco creato un progetto per una torre di osservazione a Phoenix in Arizona. Il design, assai caratteristico, rende la torre simile ad un enorme cucchiaino da miele. La torre ospiterà vari negozi, gallerie d’arte ed uffici.

Le migliori frasi dell’arte

Visto che si avvicinano le feste vorremmo offrirvi una simpatica selezione di Aforismi sull’arte da gustare assieme al torrone e al panettone, vai con la strenna:

 Se senti una voce dentro di te che ti dice di non dipingere, tu dipingi. E’ l’unico modo per azzittire quella voce. Vincent Van Gogh

I meme dell’arte contemporanea

Il concetto di meme e l’ipotesi della sua esistenza hanno origine all’interno del libro di Richard Dawkins Il gene egoista (1976) e simboleggia un concetto, un simbolo o un immagine che si diffonde in maniera virale tramite i media o tramite internet. Anche l’arte contemporanea è soggetta ai memi, anzi si potrebbe tranquillamente affermare che l’arte è ormai divenuta Memetica.