Jan Fabre torna a Venezia

Ancora Biennale di Venezia ed ancora Jan Fabre. Dopo la sensazionale mostra  in occasione della 52° Biennale allestita presso le meravigliose sale di Palazzo Benzon l’artista torna a Venezia con un’altra magia oscura.

Il grande maestro belga presenta questa volta una nuova serie di lavori intitolata From the Cellar to the Attic – From the Feet to the Brain, creata nel 2008 la quale verrà esposta negli spazi dell’Arsenale Novissimo. Le opere in questione, veri e propri tableaus scultorei, erano state prodotte per il Kunsthaus Bregenz e rappresentano un passo importante nello sviluppo artistico dell’artista.

La Spagna premia Bill Viola

La James Cohan Gallery ha recentemente annunciato che l’artista americano Bill Viola è stato insignito del Catalonia International Prize conosciuto come XXI Premio Internacional Catalunya 2009 ed assegnato dal governo spagnolo.

Il premio annuale è stato istituito nel 1989 e viene regolarmente consegnato ad artisti che tramite il loro lavoro creativo hanno contribuito in maniera evidente allo sviluppo scientifico e culturale dell’umanità.

I vincitori del premio sono solitamente innovatori in vari campi come l’arte, la scienza, la religione, la politica e l’economia. Tra i numerosi personaggi importanti che hanno vinto il premio nel corso degli anni figurano i nomi di  Karl Popper, Mstislav Rostropòvitx, Jacques Delors, Harold Bloom, Vaclav Havel, Claude Levi Strauss, Amos Oz e tantissimi altri.

The Inland Empire, la mostra di Jeff Soto a Londra

Grande personale dell’artista californiano Jeff Soto a Londra il 14 maggio nella Stolen Space Gallery. L’artista si prepara a conquistare l’impero britannico con The Inland Empire, mostra in cui saranno presentati 20 nuovi dipinti su pannello e su carta assieme ad un’installazione esterna di vasta scala. L’artista sarà inoltre presente in galleria per presentare una nuova serie di stampe fatte a mano e per firmare le copie del suo libro fresco di pubblicazione Storm Clouds.

The Inland Empire è una mostra politicamente impegnata che focalizza l’attenzione sugli effetti della recessione nell’area di Riverside dove l’artista vive, riflettendosi in quello che sta succedendo nel resto del mondo. In merito alla mostra ed al perché di questa tematica Soto ha recentemente dichiarato: “La regione in cui vivo è chiamata the Inland Empire. E’ a circa 30 chilometri da Los Angeles in mezzo al deserto ed alle montagne. Durante il boom economico la zona crebbe in maniera esponenziale sia in ricchezza che in popolazione. Dal 2007 è cominciato il lento declino sino alla perdita di 115.000 posti di lavoro ed alle condizioni di estrema povertà in cui la gente del luogo vive tuttora. Vedo la mia zona come una miniatura  di quello che sta succedendo in tutti gli stati del mondo con la classe operaia che diventa sempre più povera mentre i ricchi ed i potenti diventano sempre più ricchi e potenti”.

Altri guai per Calatrava

Dopo le cocenti polemiche che hanno accompagnato il suo famigerato quarto ponte a Venezia l’archistar spagnola Santiago Calatrava è stato invitato a rispondere davanti ai giudici in merito ai quattro milioni di euro del progetto, poi lievitati nel corso di cinque anni  fino a dodici milioni di euro.

Secondo la ditta appaltatrice che ha eseguito i lavori, il costo eccessivo del ponte sarebbe da attribuirsi alla sussistenza di un errore progettuale che avrebbe dato luogo ad una serie di varianti e che avrebbe causato un anomalo andamento dei lavori, una ridotta produttività e un conseguente ricarico economico. Non pago di ciò Calatrava che di progetti innovativi sembra sfornarne un’infinità ha da poco portato a termine importanti modifiche per il suo mega progetto a Ground Zero. L’architetto ha da tempo progettato un transit hub (nodo di scambio della metropolitana di New York) che dovrebbe sorgere sulle ceneri del World Trade Center di New York.

Luke Fowler e il documentario sperimentale

La Serpentine Gallery di Londra ospita dal 7 maggio al 14 giugno 2009 una personale dedicata al talento di Luke Fowler (1978) figura centrale della scena artistica di Glasgow, curata da Julia Peyton-Jones, Hans Ulrich Obrist e Sophie O’Brien.
I film sperimentali dell’artista si basano su soggetti meticolosamente ricercati che raccontano storie di pensatori d’avanguardia e figure di contro cultura come lo psicologo R.D.Laing, il musicista post punk Xentos ‘Fray’ Bentos e il compositore inglese Cornelius Cardew, fondatore della Scratch Orchestra.

Memore dei suo predecessori nel campo del cinema sperimentale, Fowler nei suoi lavori esplora i limiti del documentario d’avanguardia riallacciandosi al British Free Cinema degli anni ’50, combinando materiale inedito con quello d’archivio, interviste e fotografia con colonne sonore densamente invasive. I suoi lavori offrono una risposta critica all’idea del documentario come offerta singola di verità oggettiva. Le opere di Fowler si muovono oltre la semplice referenza per il lavoro dei suoi predecessori. L’artista applica intuitività, logica estetica e politica nei suoi film, egli crea storie cariche d’atmosfera che riflettono la vitalità dei soggetti sudiati.

Un’americana a Roma

 Lo Studio Stefania Miscetti presenta il 21 maggio BLUE un nuovo lavoro dell’artista statunitense Nancy Spero (Cleveland, 1926) realizzato appositamente per lo spazio della galleria, dopo le precedenti mostre personali del 1991 e del 1996.

Co-fondatrice nel 1972 del gruppo AIR- Artists in Residence, prima galleria di New York gestita da sole donne, Spero appartiene alla prima generazione di artiste americane vicine al movimento femminista. La sua ricerca si è sempre indirizzata verso la costruzione di una soggettività nuova, credendo come lei stessa affermerà più volte, che: “la storia non è fissa ma mutevole, aperta all’interpretazione, e continua a vivere accumulando nuovi significati. Si tratta quindi di un’idea molto sovversiva poiché significa che la storia può essere cambiata, che i rapporti di potere possono essere rovesciati per il fatto che scegliamo di ricordare ciò che alcuni possano ritenere sia meglio dimenticare. Questa è la prerogativa dell’artista”.

Tacita Dean alla Fondazione Nicola Trussardi

Dal 12 maggio la Fondazione Nicola Trussardi presenta Still Life – Nature morte, la prima grande mostra personale in Italia di Tacita Dean nelle sale del piano nobile di Palazzo Dugnani a Milano in collaborazione con il Comune di Milano-Cultura.

L’esposizione presenta una selezione di quattordici opere tra cui due film in anteprima mondiale, commissionati e prodotti dalla Fondazione Nicola Trussardi.
Tacita Dean è una delle voci più autorevoli dell’arte di oggi: è stata candidata al Turner Prize, insignita del prestigioso Hugo Boss Prize del Guggenheim Museum di New York e ha già esposto nei più importanti musei del mondo tra cui il MoMA di New York e la Tate Gallery di Londra.

I film di Tacita Dean costruiscono un universo fatto di pause interminabili, lunghi momenti di tregua e orizzonti lontani e inarrivabili. Con il suo sguardo lentissimo e maniacale, l’artista apre una finestra su un mondo scomparso e trasforma ogni paesaggio, oggetto o personaggio in una preziosa natura morta in movimento. Le opere dell’artista inglese sono piccole rivelazioni girate e riprodotte rigorosamente in formato analogico: nella mostra i nastri di pellicola in 16mm passano attraverso proiettori cinematografici che sembrano dinosauri ormai estinti.

Il primo giorno di felicità del Laboratorio Saccardi

 Martedi’ 19 maggio Velan Centro d’Arte Contemporanea di Torino presenta Il primo giorno di felicità, mostra personale del Laboratorio Saccardi a cura di Laura Barreca, in collaborazione con Antonio Colombo Arte Contemporanea di Milano.

Le due esposizioni di Milano e Torino fanno parte di un unico percorso e raccolgono le opere prodotte dal gruppo palermitano nel corso degli ultimi due anni. Il progetto contiene due nuclei di opere: un gruppo di 150 disegni su carta (Black Silk Stocking/part one, 2007-2009) e un gruppo di dipinti di medie e grandi dimensioni. I disegni, realizzati a penna, acquerello e collage su carta, esposti da Velan, a Torino, rappresentano temi legati all’esoterismo, attraversando una geografia di riferimenti piu’ o meno colti, alla storia dell’arte, ma anche alla cronaca nera, all’astrologia.

Santiago Sierra e Ponticelli

 Il museo Madre di Napoli inaugura domani 15 maggio la mostra Ponticelli, personale dell’artista spagnolo Santiago Sierra a cura di Bartolomeo Pietromarchi.

PONTICELLI e’ il nuovo progetto di Errore. Contatto non definito pensato e realizzato dall’artista a Napoli, e per la prima volta esposto al MADRE, che affronta la questione dei Rom e, in particolare i recenti fatti della comunità Rom di Ponticelli, prendendola a simbolo della nuova ondata xenofoba e di intolleranza verso gli immigrati che attraversa il paese e, più in generale il mondo occidentale a seguito della crisi economica mondiale.

Federico Solmi alla NOTgallery di Napoli

 Dopo aver fatto il giro del mondo e dopo una breve apparizione ad Artefiera di Bologna 2009, che ha suscitato tanto scalpore, il video e le opere legate al ciclo The Evil Empire sono finalmente presentate il 14 maggio alla NOTgallery di Napoli, con un evento tutto dedicato all’artista Federico Solmi, appena insignito del premio riservato alla video arte dalla Fondazione Guggenheim di New York.

Nell’evento Walking with the Devil Federico Solmi e la NOTgallery hanno deciso di ripresentare l’installazione di Bologna in una versione piu’ ricca e maestosa e, per la prima volta nel nostro paese, alcune delle opere piu’ significative sul ciclo “The Evil Empire”.

Enzo Cucchi alla Triennale di Bovisa

 La Triennale di Bovisa ha inaugurato l’11maggio il progetto Atelier Bovisa, il cui primo appuntamento e’ dedicato a Enzo Cucchi, artista di fama internazionale, esponente della Transavanguardia, movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva nel 1979.
Con Atelier Bovisa la Triennale si trasforma in un laboratorio vivo dove il visitatore ha la possibilità di attingere direttamente al lavoro e alle parole dell’artista in un confronto dialettico aperto. Il “fare” e’ messo al centro della mostra: le opere e una serie di incontri-workshop organizzati all’interno degli spazi espositivi faranno conoscere i processi creativi dell’artista per rivelarne aspetti inediti, fornendo nuove modalità di lettura del suo lavoro.

I disegni di Lucio Fontana alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano

 Si inaugura oggi alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano la mostra Lucio Fontana. Le scritture del disegno proveniente dalle collezioni del CSAC dell’Università di Parma.

Con questa iniziativa, la Fondazione Arnaldo Pomodoro inizia la sua collaborazione con il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università degli Studi di Parma, creato dallo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle. L’esposizione, curata da Gloria Bianchino, direttrice del CSAC, propone una selezione di 127 opere su carta del maestro italo-argentino, donate dalla moglie Teresita alle raccolte universitarie della città ducale.

Le Public Invasion di Perino&Vele

 La galleria Alfonso Artiaco di Napoli inaugura il 15 maggio la mostra Public Invasion,  personale di Perino & Vele (Emiliano Perino, New York, 1973; Luca Vele, Rotondi, 1975).

Perino & Vele hanno sempre giocato con la capacità degli osservatori di riconoscere nelle loro sculture la propria realtà quotidiana, mostrandola attraverso una luce nuova, iconica ma nello stesso tempo ironica. In Public Invasion si ispirano al diffuso utilizzo dei manifesti: da quelli politici e pubblicitari agli annunci funebri.

Tre progetti per il CIAC al Castello Colonna di Genazzano

 Il CIAC, Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea – Castello Colonna, sabato 23 maggio inaugura in contemporanea tre progetti: una grande mostra dal titolo Altre Stanze dell’artista Gioacchino Pontrelli che propone oltre venti grandi tele. Tutti lavori scelti tra la produzione degli ultimi anni più uno nuovo realizzato per il CIAC.

L’artista persegue una sua linea di ricerca fatta di interni, luoghi dove la presenza umana è assente ma continuamente evocata dalla rassicurante riconoscibilità di elementi di design, oggetti del desiderio alla portata tutti. L’individuo si riconosce negli oggetti perché in essi si può leggere la traccia della vita di ciascuno. Nei suoi lavori, il tratto fermo e quasi fotografico della pennellata lascia d’improvviso trasparire tracce, sempre più evidenti, di irregolarità. Intere zone dello spazio pittorico sono occupate da colore che sembra colare senza una direzione, un magma indistinto che tutto avvolge e distrugge. Un doppio binario dunque, fra perfezione segnica e caos.