A Roma Torna Gemine Muse

Roma – E’ ancora tempo di Gemine Muse percorsi di giovani artisti nelle città italiane tra storia e arte , manifestazione artistica che da anni valorizza e sostiene la capacità artistica dei giovani facilitandone l’inserimento nel mondo dell’arte. L’evento si concretizza in una rassegna espositiva di giovani artisti accuratamente selezionati diretta a promuovere le migliori espressioni creative. Tale iniziativa è volta a costituire non solo una vetrina per la presentazione di lavori inediti e performance artistiche, ma anche una testimonianza sulla funzione dell’arte e della bellezza.

Quest’anno la manifestazione sarà aperta alle opere video che saranno suddivise in quattro sezioni: Cortometraggi di narrazione, Video-art, Documentario e Video-clip. Potranno partecipare alla selezione i giovani artisti, singolarmente o in gruppo, di età compresa tra i 18 e i 35 anni

Peter Greenaway al Mart di Rovereto

Al Mart di Rovereto in trentino si terrà dal 7 al 10 maggio l’edizione 2009 del festival delle arti contemporanee Futuro Presente che quest’anno si intitolerà Screen, gli schermi del futuro. La rassegna che quest’anno si preannuncia più interessante che mai, ruota attorno al cinema ed alla capacità di raccontare la realtà con linguaggi sempre più nuovi e diversi che toccano i confini della videoarte e della sperimentazione.

Quest’anno in occasione della prima serata della manifestazione sarà ospite Peter Greenaway, regista di fama internazionale che dall’inizio degli anni ottanta a oggi ha tracciato un percorso creativo personale e unico che ha incluso tutti gli aspetti del suo essere pittore, studioso di architettura, autore cinematografico e videoartista d’avanguardia.

Sislej Xhafa vede doppio

Doppio appuntamento romano per Sislej Xhafa giovane ed acclamato artista di origine albanese che con estrema libertà creativa coglie la dimensione politica e reale in maniera provocatoria accostandosi all’ironia di Marcel Duchamp. L’artista è presente a Roma in ben due eventi personali da martedì 31 marzo 2009.

Si parte da Edicola Notte l’insolita vetrina artistica nel cuore di roma dove l’artista ha presentato un’opera appositamente realizzata per lo spazio espositivo intitolata provocatoriamente Edicola Notte. In occasione dell’evento costituito da un vernissage di 24 ore no stop, l’artista gioca su di un’imprevedibile ambiguità che sollecita la curiosità dello spettatore che come un voyeur spia la scena dal buco di una porta: l’apparente semplicità e immediatezza della sua opera nasconde una pluralità di letture a disposizione dello spettatore più attento e la deviazione verso l’inaspettato può mettere in discussione valori già acquisiti.

Foam Magazine premia il talento fotografico

L’occasione che stavate aspettando è finalmente arrivata. Il Foam magazine, la rivista leader nel settore della fotografia e rinomata in tutta la scena artistica internazionale è in cerca di nuovi e talentuosi fotografi. Il numero di settembre 2009  sarà infatti dedicato al premio annuale Talent ed i vincitori del concorso potranno vedere i loro lavori pubblicati sulle pagine del famoso magazine.

L’anno scorso il concorso Talent ha raggiunto la ragguardevole cifra di 300 iscritti provenienti da 46 diverse nazioni. Partecipare al concorso indetto dal Foam magazine significa aver accesso ad un’importante vetrina internazionale che raggiunge ogni anno centinaia di gallerie, musei ed addetti al settore. I vincitori del premio Talent vengono regolarmente contattati da rinomate gallerie d’arte di caratura mondiale.

Freaky Friday, la notte bianca dell’arte a Roma

Come già detto torna quest’anno la fiera dell’arte contemporanea Roma – The road to contemporary art che si preannuncia appuntamento da non perdere per capire se l’evento sarà in grado di imporsi a livello nazionale ed internazionale e se le vendite legate all’arte contemporanea siano realmente in calo o al contrario in perfetta salute. Ovviamente con Arto’ – International Art Fair in Open City saranno presenti ben due manifestazioni che avranno il difficile compito di rappresentare degnamente la capitale dopo anni di assenza di un evento fieristico legato all’arte contemporanea nella città eterna. Polemiche a parte con The road to  contemporary tornano anche i suoi eventi collaterali come il Freaky Friday, la notte dedicata dedicata all’arte programmata per il il 3 Aprile 2009 dalle 21.30 in poi. In occasione dell’evento che lo scorso anno ha fatto registrare un discreto successo con un buon  numero di presenze saranno aperte 60 gallerie e spazi diversi che metteranno in mostra le loro proposte tra vernissage, cocktail ed incontri con gli artisti. Un occasione per tutti, collezionisti, appassionati, operatori professionali di conoscere più a fondo l’ampia offerta artistica della città.

DROME magazine, the love issue

E’ uscito il quindicesimo numero di DROME Magazine, rivista d’arte contemporanea di avanguardia che si distingue dal resto delle proposte del settore per l’estrema eleganza ed unicità di forme e contenuti. Drome è un progetto editoriale nato nel 2004 dalle menti creative di  Rosanna Gangemi (direttore responsabile ed editoriale) e Stefan Pollak (direttore creativo). Ogni numero del magazine che ha periodicità trimestrale ruota su un concetto cardine, in questa edizione ad esempio tutte le interviste e gli approfondimenti focalizzano l’attenzione sull’amore.

DROME magazine è un vero e proprio compendio monografico che abbraccia il passato ed il futuro del’arte, della fotografia, della moda, dell’architettura, del design, del cinema, della musica, del video, del teatro e della letteratura. Ogni articolo è presentato in italiano ed inglese e redatto all’insegna dell’approfondimento, della trasversalità e della sperimentazione visuale e corredato da stupende immagini che raffigurano le più innovative esperienze artistiche contemporanee.

Quanto vale un’opera d’arte?

L’opera d’arte è un bene soggetto a continui mutamenti economici che in alcuni casi sono difficilmente prevedibili. Il valore di un lavoro artistico dipende da tanti fattori quali le dimensioni, il numero e la qualità delle mostre a cui partecipa l’artista che lo ha concepito oltre che le variazioni sulla richiesta di mercato delle opere del suddetto artista. Per meglio comprendere l’andamento delle quotazioni di un’artista è molto spesso utile seguire i passaggi d’asta con lavori della sua produzione. Facciamo qualche esempio:

Joseph Kosuth ha fatto registrare il suo ultimo passaggio in asta il 13 novembre del 2008 da Christie’s, New York. La sua opera Titled, art as idea as idea (1967), foto montata su masonite, cm 152,4 x 152,4 è stata venduta al prezzo finale di 110.500 dollari. Il record di vendita di un’opera di Kosuth è di 337.000$ per Five words in yellow neon (1965), opera al neon venduta al doppio della stima da Sotheby’s, New York, il 15 maggio 2008.

Nuovo museo a Strongoli

Il gruppo di architetti austriaci Coop Himmelb(l)au ha recentemente ricevuto il via libera ad un progetto per il nuovo museo d’arte Strongoli in Calabria. Il museo dovrebbe sorgere prossimamente sulla cima della collina di Motta Grande, a due passi da Crotone, in una posizione predominante che sovrasta l’intera città e permette una degna visibilità anche dalle lunghe distanze.

Il museo è stato progettato per essere non solo un centro culturale ma anche un nuovo passo verso il futuro e verso lo sviluppo della regione Calabria oltre che uno spazio artistico e ricreativo di grande interesse. La grande struttura sarà in grado di offrire la massima flessibilità rispetto agli spazi espositivi e museali ed ospiterà inoltre una piccola multi-hall per eventi di vario genere oltre che un ristorante panoramico.

Havana Biennial al via

Non solo Venezia, il florilegio di manifestazioni biennali vanta un carnet nutrito di appuntamenti ricchi di proposte artistiche interessanti. Al via quindi a Cuba l’Havana Biennial, uno spazio di confronto di particolare rilevanza nella scena dell’arte contemporanea internazionale. La manifestazione festeggia quest’anno i suoi 25 anni di vita con la bellezza di ben 10 edizioni alle spalle.  Dal 27 marzo al 30 aprile 2009 i visitatori dell’evento avranno la possiblità di ammirare opere di oltre 200 artisti provenienti da 40 nazioni diverse.

Integration and Resistance in the Global Era, integrazione e resistenza nell’era globale è il tema centrale di quest’anno. Una riflessione sulle difficoltà di alcune nazioni in via di sviluppo ad integrarsi nel mercato globale e sulla resistenza contro l’omogeneizzazione di idee e forme in un unico ambiente.

Senza la pretesa di offrire soluzioni o risposte ad una realtà che giorno dopo giorno rivela la complessità della propria struttura, la decima edizione di Havana Biennial cerca di riflettere su questo interessante fenomeno moderno che rappresenta il fulcro alla base del dibattito sulle identità individuali e sulle comunità.

La Sindrome berlinese

Per Moll Morgengrau non è certo un buon periodo. L’artista berlinese dopo aver finalmente trovato la galleria Galerie Verrückt disposta ad esibire i suoi lavori è caduto vittima della crisi finanziaria. La sua galleria ha infatti chiuso i battenti per mancanza di fondi annullando la mostra.

Ovviamente sia Moll che la sua galleria sono personaggi di fantasia, inventati per un progetto che girerà in alcune gallerie europee mettendo in mostra opere di un gruppo di poster artists noto come Surrend. Tuttavia, se il tema della mostra è di pura finzione, esso rispecchia la vita reale. Si stima che la città di Berlino abbia visto nascere negli ultimi anni ben 600 gallerie d’arte che sono letteralmente spuntate come funghi dalla crescita incontrollata. Adesso è però giunto il momento di pagare il conto.

L’effetto Saatchi

Gli artisti contemporanei inglesi sono ormai talmente quotati nel mercato dell’arte internazionale che ogni galleria italiana vorrebbe averne uno, magari anche uno poco famoso ma rigorosamente di sangue britannico. Certo è che ultimamente anche gli artisti della Repubblica Ceca sono molto in voga ma l’Inghilterra è sempre l’Inghilterra. Gli Young British Artists sembrerebbero essere i porta bandiera di una vena creativa inesauribile, un vero tesoro per la terra di Albione per molto tempo devota a John Constable, J. M. W. Turner e Francis Bacon quali rappresentanti dell’arte britannica nel mondo. Oggi tutto è cambiato e la Gran Bretagna sembra sfornare un talento al mese. Dietro questa fucina di creatività c’è sicuramente la mente geniale di Charles Saatchi, proprietario dell’omonima galleria, collezionista d’arte e co-fondatore della famosa agenzia pubblicitaria londinese Saatchi and Saatchi.

Ma cominciamo per gradi, nel 1988 un gruppo di 16 artisti del Goldsmiths College di Londra capitanati da Mr. Damien Hirst al secondo anno di college, prese parte ad una storica mostra chiamata Freeze in uno spazio espositivo alternativo nei Docks di Londra. Alla mostra assistette anche il buon Saatchi che rimase subito colpito dagli animali sotto vetro di Hirst tanto da divenirne il maggiore collezionista.

Le follie di Jeff Koons

“Quando guardo un’opera di Jeff Koons impallidisco” queste sono le parole proferite dal mito vivente Patti Smith, autrice della meravigliosa song Because the night, cantante intimista, poetessa e stimata fotografa. Sulla prima grande retrospettiva di Jeff Koons al castello di Versailles conclusasi lo scorso gennaio, Patti Smith è ancora più caustica:

” Lasciamo che il popolo sia populista, essere populisti è una cosa patetica che non dovrebbe aver niente a che fare con l’arte. Trovo il lavoro di Jeff Koons estremamente vile, visitare Versailles e trovarci dentro le sue stupidità è qualcosa che offende la magnificenza dell’intero palazzo”.

Parole pesanti che non vengon certo proferite da una sprovveduta. Chissà cosa penserebbe ora Patti Smith se sapesse che il buon Koons ne sta preparando un’altra delle sue, ovvero un bel progettone per il LacmaLos Angeles County Museum of Art. Koons avrebbe già progettato una scultura che riproduce una locomotiva a grandezza naturale attaccata ad una gru, il treno penzolerà a testa in giù nella piazza antistante al museo.

History of Russian Video Art volume 2 a Mosca

Mosca – il video è il media artistico del villaggio globale. Sin dalla sua nascita la video arte è cresciuta fino a diventare una disciplina principe dell’arte contemporane, l’unica capace di integrare l’arte in un contesto mondiale più che nazionale.

History of Russian Video Art. Volumes 1, 2, 3 è un progetto in larga scala che offre un’ampia panoramica sull’evoluzione della video arte in Russia dalle sue origini databili attorno al 1980 sino ad oggi. Nella sua essenza il progetto ha un’anima didattica poiché permette al pubblico di entrare in contatto con una parte della storia dell’arte contemporanea russa che non è ancora molto conosciuta a livello internazionale ma la cui rilevanza culturale è di primaria importanza.

In Russia la video arte è comparsa nello stesso momento in cui l’arte contemporanea è emersa dalla condizione di semi clandestinità degli anni del regime Soviet e post Soviet, invadendo gli spazi indipendenti.

Robert Rauschenberg alla Peggy Guggenheim di Venezia

Dal 30 maggio 2009 la collezione Peggy Guggenheim di Venezia presenterà al pubblico una ghiottissima mostra con ben 40 sculture di Robert Rauschenberg (Port Arthur, 22 ottobre 1925 – Captiva Island, 12 maggio 2008) artista statunitense, che fu vicino alla pop art senza però mai aderirvi realmente, innescando invece un’ inedita corrispondenza con l’espressionismo astratto che gli valse nel 1964 il leone d’oro alla Biennale di Venezia.

Nel corso della mostra si potranno ammirare le opere scultoree della serie Gluts che in inglese significa saturazione, eccesso. L’artista lavorò a tali opere ad intermittenza fra il 1986 ed il 1995. Dopo le fusioni di dipinti bidimensionali e sculture degli anni ’50 Rauschenberg indagò a partire dagli anni ’80 sulle strutture metalliche. L’artista osservò gli effetti della devastazione economica causata dalla grave crisi petrolifera texana ed iniziò a raccogliere insegne di distributori di benzina e relitti industriali trasformandoli in altorilievi e sculture che ricordano i suoi primi Combines.