L’origine: un intervento di Chiara Mu e Baldo Diodato

 

 

 

Ogniuno di noi, almeno una volta nella vita, si è trovato ad immaginare come poteva essere l’inizio, il momento in cui l’indistinto prende forma e diviene sostanza, e diviene mondo. E molti di noi conservano sotto forma di traccia, di sfocata percezione “quel dolce bisogno di niente” che sembra aver caratterizzato l’esperienza del proprio concepimento. Qui le dissertazioni psicoanalitiche si sprecherebbero ma non è su questo che ci si vuole focalizzare. Lo spunto per questa riflessione nasce da un evento svoltosi lo scorso 21 giugno presso Bibliothé Contemporary art Gallery e intitolato L’origine che prevedeva un intervento congiunto di due artisti differenti per generazione e metologie operative: Chiara Mu e Baldo Diodato.

Federico Cavallini alla art_core_gallery

Dal 25 giugno 2012 art_core_gallery dà avvio alla sua attività espositiva in collaborazione con la Fondazione VOLUME! con la personale di Federico Cavallini Leaving behind, a cura di Silvano Manganaro. Nucleo centrale della mostra sono tre grandi quadri, più cinque di dimensioni più piccole, realizzati con il materiale prelevato dai filtri delle asciugatrici delle lavanderie e riassemblato in un pattern omogeneo. Ad essi si affianca il video Il Castello di Carte e una scultura permanente realizzata sulla terrazza dello spazio espositivo.

Lo spirito di Federico Cavallini è da sempre quello del raccoglitore e del classificatore; un indagatore del reale spinto però da motivazioni che non vogliono essere mai tassonomiche ma sempre poetiche ed evocatrici. Cuore della mostra sono tre grandi tele che si presentano allo spettatore come quadri informali, giocati sulle gradazioni del bianco e del grigio o con tenui sfumature di colore, il loro titolo (Lavanderia Lucia, Camp Darby 1, Camp Darby 2) lascia però intuire l’essenza di questi lavori: il riferimento a certa pittura astratta del secolo scorso è puramente “accidentale” se non ironico.

I Bitossi e il Design al Maib di Montelupo Fiorentino

La mostra racconta l’incontro tra il design e la ceramica, tra designer e ceramisti. Un rapporto che segue le vicende della storia dei mercati, dell’artigianato, dell’industria e del design nella seconda metà del XX secolo. L’esposizione presenta una selezione di opere che a partire da quelle realizzate da Ettore Sottsass nel 1958 giunge sino ai giorni nostri, corredata da materiale documentario (come disegni, progetti, foto, dépliant ecc.) appartenente all’Archivio Artistico Industriale Bitossi.

Negli anni Cinquanta le congiunture commerciali internazionali favorirono un vertiginosa crescita economica con la richiesta di grandi produzioni standardizzate. La maggior parte delle imprese italiane, ancora molto prossime all’artigianato, riuscirono a trasformare a loro favore la situazione promuovendo attraverso questo particolare contesto produttivo l’innesto tra cultura, idea di produzione e industria, che è la sostanza del design Made in Italy, conosciuto in tutto il mondo.

Terzo meeting per D’apres Giorgio

Ester Coen e’ il secondo ospite (il 23/06/2012)  a condurre una visita guidata personalizzata della mostra collettiva ‘D’apres Giorgio’, a cura di Luca Lo Pinto, che durera’ un anno. Un’opportunita’ per riflettere sui processi interpretativi e sulle modalita’ con le quali persone diverse possono guardare allo stesso oggetto o, come in questo caso, ad un’esposizione. Installazioni, dipinti, disegni, sculture, fotografie, sono realizzati appositamente da artisti italiani e stranieri nell’intento di offrire un secondo livello di lettura della Casa-museo. Per l’occasione una nuova opera sara’ aggiunta: ‘Cash Only at Lunch’, 2012 dell’artista Nicholas Hatfull.

La mostra si articola in un ampio arco temporale e coinvolge artisti volutamente eterogenei fra loro per generazione, poetica e ricerca stilistica: Alek O, Darren Bader, Nina Beier, Carola Bonfili, Benny Chirco, Giulio Frigo, Martino Gamper, Paul Armand Gette, Tobias Madison & Kaspar Müller, Marcello Maloberti, Momus, Olaf Nicolai, Henrik Olesen, Luigi Ontani, Nicola Pecoraro, Emilio Prini, Dan Rees,Izet Sheshivari, Alexandre Singh, John Stezaker, Luca Trevisani, Luca Vitone e Raphäel Zarka.

Art Night Venezia 2012

Il 23 giugno sarà Ottavia Piccolo la “madrina” di Art Night Venezia 2012. La manifestazione prenderà il via dalle ore 17.00 nel cortile dell’Università Ca’ Foscari e avrà il suo momento clou quando l’attrice, alle 21,30, in quello stesso cortile, al centro di una installazione luminosa di Marco Nereo Rotelli, leggerà 10 poesie della grande poetessa polacca Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura, recentemente scomparsa. La performance si intitola “Preferisco i gatti” e sarà accompagnata dalle note del sax di Milena Angele. La grande notte veneziana ha questa cifra: le parole della poesia, la musica, le luci d’artista.

L’omaggio alla Szymborska proseguirà con l’anteprima del film di Katarzyna KolendaZaleska La vita a volte è sopportabile. Ritratto ironico di Wyslawa Szymborska” con testimonianze, tra molte altre, di Woody Allen e di Umberto Eco. Nel frattempo la seconda edizione di Art Night Venezia sarà già nel suo pieno svolgimento e la città sarà invasa da decine di migliaia di giovani e meno giovani in costante, allegra transumanza tra i quasi duecento luoghi e le almeno quattrocento proposte di una magmatica e magica Notte.

Mirko Smerdel alla Jarach Gallery di Venezia

Jarach Gallery è lieta di presentare “SHE’S LOST CONTROL”, mostra personale di Mirko Smerdel.  Il montaggio concettuale del lavoro di Mirko Smerdel (Firenze, 1978) è frutto di un’indagine sui significati del simbolismo architettonico, in cui si può riconoscere un approccio archeologico di pensiero e di ricerca verso l’immagine. Ispirandosi a una frase grafitata sui muri del cantiere del quartiere Isola a Milano, l’artista costruisce una narrazione visuale che mostra i luoghi testimoni di aggressive trasformazioni urbane e lotte politiche.

 “I vostri Grattacieli sono macerie prima ancora di essere costruiti” richiama così sia immagini dei progetti edilizi in via di sviluppo, che foto d’epoca del quartiere Isola, che i famosi skyscrapers americani, nascenti negli stessi anni della costituzione della Comune di Parigi, di cui Place Vendôme rimane simbolo. Attraverso associazioni d’idee, Smerdel contestualizza l’architettura futura del quartiere Isola, facendo risaltare l’operazione d’espropriazione d’identità che la costituisce. Aria Spinelli

Chiara Dynys allo Spazioborgogno di Milano

Guardati è il nuovo progetto espositivo di Chiara Dynys che inaugura mercoledì 27 giugno 2012 alle ore 18.30 presso lo Spazioborgogno di Milano.

Concepito dall’artista appositamente per lo spazio postindustriale di Ripa di Porta Ticinese 113, il progetto rappresenta un ulteriore sviluppo della ricerca artistica di Chiara Dynys incentrata sul processo conoscitivo e le relazioni fra l’opera, l’ambiente espositivo e il suo pubblico. L’esposizione si compone di due parti distinte, una anticipata quest’anno con una mostra alla Galerie Hollenbach di Stoccarda e una completamente inedita.

Curtat Tunnel all’Istituto Svizzero di Milano

Il collettivo di Losanna Curtat Tunnel propone il sesto appuntamento di Bureau for Art Nerds, a cura di Valentina Sansone, un programma (due mostre e cinque eventi, fino al 26 giugno 2012) nella sede di Milano dell’Istituto Svizzero di Roma e in spazi pubblici e autogestiti della città.  Curtat Tunnel è composto dagli artisti Maud Constantin, Philippe Daerendinger, Jean-Christophe Huguenin e Tatiana Rihs. Insieme curano mostre, lecture e performance musicali nel loro spazio di Losanna e all’estero.

 Nel corso degli ultimi due anni e a partire da un particolare interesse verso un approccio specifico alla outsider music, Curtat Tunnel ha inviato a esibirsi in performance dal vivo musicisti come Moondog and Penguin Café Orchestra, organizzato lecture sulla musique d’ameublement di Erik Satie, e collaborato più volte con il compositore minimalista Tom Johnson.  Invitato al Bureau dall’Istituto Svizzero, Curtat Tunnel propone un concerto del giovane musicista zurighese Jonas Zollinger aka Galopp, seguito da uno dei principali rappresentanti della scena musicale indipendente: Robert Steven Moore (1952, Nashville, USA), una leggenda “lo-fi” (come lo ha definito il New York Times), che in più di quarant’anni ha autoprodotto oltre 400 prodotti musicali con la sua casa di produzione: la R. Stevie Moore Cassette Club.

Se Fabrizio Corona diventa curatore

Chi è il curatore d’arte contemporanea più bravo del mondo? Beh, difficile a dirsi e molti di voi avranno già risposto citando i nomi di Robert Storr, Harald Szeemann, Hans-Ulrich Obrist o magari Achille Bonito Oliva. Ebbene, questi nomi altisonanti purtroppo non forniscono una degna risposta al nostro scottante quesito. Già, signori miei, il curatore più abile del mondo altri non è che Fabrizio Corona.

 Stupiti della nostra risposta? Ebbene, forse non sapete che il buon Corona ha lanciato un grande concorso artistico intitolato Art e Genialità per decidere (pensate un poco) quale sarà il soggetto del suo nuovo tatuaggio. Nella pagina Facebook di Corona Casting è infatti possibili leggere il seguente delirio:

Premio Combat Prize 2012, in mostra le opere finaliste

Livorno, 20 giugno 2012 – Dal 22 al 30 giugno i Granai di Villa Mimbelli (via San Jacopo in Acquaviva) ospiteranno per la prima volta le opere finaliste del PREMIO COMBAT PRIZE 2012 , il concorso internazionale d’arte contemporanea giunto quest’anno alla sua terza edizione.  In mostra 70 opere finaliste , selezionate da una giuria di esperti tra le 1125 opere presentate, provenienti da 28 paesi diversi. L’esposizione, divisa in tre sezioni ( pittura, fotografia e grafica) accoglierà uno stimolante ciclo di incontri sul collezionismo e sulle problematiche della critica d’arte oggi.

Promossa dall’associazione culturale Blob Art in collaborazione con il Comune di Livorno, la manifestazione ha il patrocinio della Provincia di Livorno e della Regione Toscana ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno. All’inaugurazione prevista per venerdì 22 giugno alle ore 17.30 saranno presenti l’assessore alle culture del Comune di Livorno Mario Tredici, il presidente dell’associazione culturale Blob Art, Paolo Batoni ed il presidente della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno Luciano Barsotti.

Ultimi giorni per partecipare al Festival Abstracta 2012

La visione genera mondi e la creazione di mondi inizia dagli elementi costitutivi del mondo. Tuttavia ogni elemento può essere reinvestito di senso e “astratto” dal contesto. Ogni elemento può nondimeno essere “l’astratto” del contesto: suo elemento rappresentativo da indagare per giungere alla costituzione di una meta-visione meglio comprensiva del tutto. In definitiva un’investigazione sugli elementi (non necessariamente puri) di “qualcosa” e sul loro senso speculativo nudo prende proprio nella cosa investigata un punto di partenza che non è negato, ma solo “astratto”. Astrarre dunque è anche leggere nuovamente, astrarre da qualcosa può significare cercare il nodo primigenio, senso della visione, nuova semiosi degli elementi.

L’ultima mostra del cinema astratto si svolse nel 1951 a Liegi, in Belgio, organizzata da Jean Raine, artista e cineasta Cobra, e vide la partecipazione dei maestri del cinema degli anni ’20 e ’30, Leger, Duchamp, Dulac, Ernst, Veronesi, Richter, Henri Moore ed altri. Riprendendo una tradizione interrotta, dunque, è stato proposto dal 2006 a Roma Abstracta, l’unico festival di cinema astratto in Italia.

50 nomi da collezionare…tra 10 anni

Adrian Ghenie

Selezionare una lista di artisti più collezionati del momento non è certamente cosa facile, visto che i risultati delle aste cambiano di giorno in giorno. Se poi l’obiettivo è quello di fornire una lista di nomi su cui vale la pena scommettere in futuro, allora la missione diventa quasi impossibile. Ovviamente un magazine superspecialistico come Art+Auction non si fa certo spaventare dalle missioni impossibili.

Ecco quindi che nel nuovo numero la celebre rivista ha deciso di sciorinare i nomi di ben 50 artisti che nel prossimo futuro saranno molto gettonati nelle aste internazionali. Ovviamente i risultati di questa lista si potranno vedere in un periodo abbastanza lungo. Si stima infatti che per poter raggiungere delle quotazioni da capogiro bisognerà attendere dai 10 ai 30 anni. Ovviamente la cosa potrà dar sorridere il pubblico ma il vero collezionista deve saper come “far invecchiare il vino buono”.  Un dato assai positivo di questa lista è la massiccia presenza di opere pittoriche. Anche se la pittura è data per spacciata da più parti, le aste ed il collezionismo in genere la ritiene molto più allettante di tante altre manifestazioni creative. Il dato negativo è invece l’ormai cronica assenza di artisti italiani all’interno di queste “liste”. Anche se le hit list non ci sono mai piaciute va detto che i nostri artisti, al di fuori dei confini nazionali, sono sempre più ignorati. Comunque sia, ecco la lista:

Open Doors_Corruptions all’Istituto Svizzero

Il progetto conclusivo di fine anno dei membri dell’Istituto Svizzero di Roma 2012 è curato quest’anno da NERO e, a partire da un’idea condivisa tra i membri del settore Arti e del settore Scienze, prende il titolo di Open Doors_Corruptions.  Open Doors_Corruptions è una mostra, un libro e una serie di performance artistiche e musicali che si svolgeranno nell’arco di un solo giorno, il 21 giugno 2012 dalle ore 18.00 alle 24.00.

Le diverse parti, nel compenetrarsi a vicenda, si modificano e perdono alcune delle loro caratteristiche tradizionali, assumendo una forma unitaria più simile ad un happening che ad una mostra tradizionale. In senso classico, l’idea di corruzione è presente in ogni manifestazione fisica: il mondo materiale è la versione corrotta del mondo spirituale. Secondo una visione strutturale invece, la corruzione è la perdita, il decadimento, quasi sempre sotto forma di cambiamento non reversibile, di qualcosa nell’atto di un passaggio. Un oggetto o un pensiero si modificano a causa di uno spostamento, fisico o intellettuale, da un punto ad un altro.