
Il Mass MoCA in Massachussets ha organizzato in questi giorni una mostra fotografica dove è presente un artista d’eccezione, anzi stellare. Forse il nome Leonard Nimoy potrebbe non dirvi nulla ma se a questo nome aggiungiamo quello della popolare serie televisiva Star Trek ed in particolare del personaggio Spock, allora forse tutto diventa più chiaro. Nimoy ha vestito per oltre 40 anni i panni dell’impassibile vulcaniano ma nel contempo ha sempre coltivato un profondo interesse per la fotografia.
La mostra personale di Nimoy ( in visione dal prossimo 1 agosto 2010 ) prende il titolo di Secret Selves e consta di 26 fotografie a colori, 11 delle quali a grandezza naturale. L’artista si è ispirato alle teorie di Aristofane sugli esseri umani, descritti come creature che un tempo erano dotati di due teste e molteplici arti, questo prima che Zeus li dividesse in due. Nimoy ha quindi fotografato alcune persone mettendo in risalto la loro metà perduta o nascosta, vestendole come rock star o come personaggi dei fumetti.







Nuova ed ambiziosa mostra alla Tate Modern di Londra, il progetto dal titolo Exposed: Voyeurism, Surveillance and the Camera (in visione dal prossimo 28 maggio fino al 3 ottobre 2010) è infatti basato sulla dimensione trasgressiva e provocatoria della fotografia, vissuta come una sorta di mezzo di sorveglianza o di spionaggio del privato. Il lavori in mostra sono infatti riuniti in 5 grandi temi del voyeurismo fotografico e sarebbe a dire la fotografia di strada, le immagini sessualmente esplicite, le paparazzate ai divi, le immagini di morte e violenza ed infine le immagini di sorveglianza.

Negli ultimi anni il motore di ricerca Google non solo ha polverizzato la concorrenza ma ha fatto andare su tutte le furie i suoi diretti avversari che sono stati costretti a cedergli il passo. Ovviamente i sofisticati algoritmi che alimentano la piattaforma sono stati una vera e propria manna dal cielo oltre che un faro nella notte per tutti gli utenti di internet. Ora Google, dopo le stupefacenti piattaforme Google Maps e Google Earth, ha intenzione di creare un’immensa biblioteca digitale, progetto ambizioso che però ha già trovato un grosso intoppo.