
Magazzino d’arte Moderna di Roma inaugura il 14 dicembre Three quarter-tone pieces, la nuova mostra personale di Massimo Bartolini. L’intero iter creativo di Bartolini è diretto allo studio della percezione e delle modalità secondo cui si svolge il rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. Per questo i suoi lavori – siano essi installazioni, video o fotografie – tendono sempre a coinvolgere lo spettatore in un’esperienza fenomenologica completa. In questa personale il senso più sollecitato è l’udito; l’intero motivo ispiratore dei lavori in mostra è, infatti, l’interesse di Bartolini per la musica e per il rapporto tra lo spazio e il suono e lo spettatore.
Three quarter-tone pieces è il titolo di una composizione di Charles Ives per 2 pianoforti, uno dei quali è accordato 1/4 di tono più alto dell’altro. Con questa particolare accordatura si ottengono microtonalità inusuali e suoni che sono fuori dalla notazione temperata. La “tempera” consiste nell’ordinare i suoni intorno ad un tono e dividerli in semitoni, trascurando tutte le note che stanno fra tono e semitono. “Il sistema temperato è il risultato di un lungo processo storico di una particolare civiltà (la nostra) che, guarda caso, è divenuta dominante nel mondo, dopo un altrettanto lungo e complesso processo storico, tanto complesso e lungo, il tutto, che le sue forme e strutture appaiono formazioni naturali e sempiterne; così, procedimenti melodici attuati in svariate culture (e nei più disparati modi) sparse nel tempo e nello spazio diventano esperimenti laboratoriali e curiosi.” (Marraffa)
Una fugace immersione all’interno dello sconfinato mare delle dipendenze. Questo è Dipende, doppio blitz di Nero Pop e Napolitano & Petricca a La Porta Blu Gallery di Roma rispettivamente il 13 ed il 18 dicembre. Ogni essere umano ha bisogno di stimoli fisici e psichici, di appigli ideologici, di sostanze che lo tengano in vita e di relazioni mutuali da cui attingere linfa spirituale poichè la natura stessa dell’esistenza non può dirsi completamente autosufficiente.


Il Pastificio Cerere di Roma inaugura il 9 dicembre la mostra personale dell’artista Katinka Bock dal titolo D’un vert tirant sur le bleu. Il dialogo tra opera e spazio viene attuato lavorando su elementi come la distanza, la misura, la percezione e la nozione del tempo. Le opere presentate cercano un rapporto preciso con le dimensioni spazio-temporali del luogo.

Il senso del viaggio, del partire e del riapparire. Ad esaminarlo e’ la nuova personale dell’artista svizzero Urs Luthi, Just Another Story About Leaving che sara’ presentata a Roma, al Museo Macro, dal 17 dicembre al 21 marzo 2010. La mostra vedra’ un allestimento pensato specificamente per due sale del museo ed includera’ una selezione di opere e un autoritratto scultoreo nelle vesti di un’emblematica figura creato appositamente per questa occasione. Luthi ha individuato Roma come il centro simbolico e reale del suo nuovo percorso e, grazie al sostegno della Sovrintendenza ai Beni Culturali, ha potuto attraversare i luoghi storici della citta’ alternandoli a quelli piu’ comuni del vivere quotidiano in una ricerca che culmina con l’arrivo al Macro.




