Nuovo disco per Antony and the Johnsons e nuova collaborazione con Marina Abramovic


 

Antony Hegarty, l’usignolo, sta per tornare. Dopo un breve periodo d’assenza dalle scene, il singer meglio noto come Antony and the Johnsons ha deciso di dare alla stampa un nuovo album live intitolato Cut The World che uscirà nei prossimi giorni di questa torrida estate. Registrata in due notti nel settembre 2011 alla DK Concert Hall di Copenhagen, la performance contiene alcuni “tagli”, alcuni profondi, operati sugli album precedentemente registrati in studio.

La delicata voce di Antony riorganizza così alcuni cavalli di battaglia come Epilepsy is Dancing, presa dall’album The Crying Light del 2009 e Twilight, pescata dall’album Antony and The Johnsons del 2000.  Nel video della title track Cut the world partecipa anche Marina Abramovic, oltre che altre stars come Willem Dafoe e Carice Van Houten. La collaborazione Antony – Abramovic – Dafoe non è certo una novità.

David Lynch incide il suo primo disco


Quando si parla di David Lynch non ci si annoia mai. Il visionario regista di films come Inland Empire, Elephant Man, Twin Peaks e Mullholland Dr.  è infatti un vero e proprio vulcano di idee creative, attività che non si fermano alla sola cinematografia ma si estendono anche ad altri campi. Dopo varie eventi legati alle arti visive, il caleidoscopico regista ha deciso di focalizzare la sua attenzione sulla musica, realizzando il suo primo album da studio.

In verità non è la prima volta che David Lynch  decide di cimentarsi con la musica, le sue ambizioni in questo campo hanno infatti preso ancor più corpo nel 2010 quando il regista ha fondato la David Lynch Music Company. A novembre quindi uscirà l’album Crazy Clown Time, formato da 14 tracce composte dal musicista-autodidatta.

Michael Jackson, nuovo album e nuovo record all’asta

Michael Jackson, re del pop nonchè cantante-ballerino amato da milioni di fans in tutto il mondo è morto ma la sua fama ed il suo successo non hanno intenzione di cedere il passo. In questi giorni infatti il popolo di internet è in fermento per Michael, il primo album postumo contenente brani inediti tra cui il singolo Hold in My Hand in duetto con Akon. Secondo molti fans l’album è un vero e proprio insulto alla memoria della celebre star mentre tanti altri si sono detti felici dell’uscita del disco.

Comunque sia preparatevi ad ascoltare nuovi inediti di Michael Jackson poichè la Sony, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, ha firmato  un contratto da 250 milioni di dollari che prevede la distribuzione fino al 2017 di almeno 10 nuovi progetti legati a Jackson. Anche per quanto riguarda il mondo dell’arte contemporanea, il re del pop riesce ancora a far parlare di sé.

Snow Patrol – Up To Now

E’ giunto il tempo dei greatest hits, d’altronde è natale no? ed ecco ragazzetti miei che gli Snow Patrol, che un tempo erano pure una band carinetta un poco tipo Coldplay,tirano fuori sto Up and Now, discaccio pieno di B sides e cose tirate fuori dalla soffitta che vanno bene per la colonna sonora di OC. C’è Chocolate che sembra un pezzo di Lou Barlow.

Real Estate – Real Estate

Martin Courtney Matt Mondanile , Etienne Duguay e Alex Bleeker, questi i componenti dei Real Estate gruppo rock indie che mischia tanti generi in un disco veramente appasionante dal titolo omonimo. Ho ascoltato e riascoltato in brani di questo quartetto di Washington e c’ho trovato dentro tante cose: chitarre in stile messicano e cantautorato gentile che con una scossa di leggera energia trasporta l’ascoltatore verso lidi placidi e decisamente intimi.

Julian Casablancas – Phrazes for the young

Phrazes for the Young è il titolo di questo modesto disco di Julian Casablancas, leader della celeberrima band The Strokes e ora autore di un progetto solista di cui non sentivamo certo la mancanza. Non ho troppe parole da spendere per questa accozzaglia di canzoncine che di certo piaceranno a qualche teenager con problemi adolescenziali.

Weezer – Raditude

Uuufff, nuovo album dei Weezer quartetto di Los Angeles, capitanato dal cantante Rivers Cuomo. Me lo ricordo l’album omonimo del 1994 penso e penso di aver pure troppi anni, beh

The Baroness – Blue Record

Alzi la mano chi di voi non aspettava un bel dischetto di vero heavy metal stile Iron Maiden prima maniera misti ai Pantera con riffs epici e galoppate verso la libertà. Il trionfo del metallo ce lo confezionano i Baroness, già reduci dall’ottimo Red Album ed ora in auge con questo Blue Record. Un classico ragazzetti, profondo ed oscuro con tutte le schitarrate proprie del favoloso quartetto. Melodie davvero pugnaci ed un caleidoscopio di alienazione post-rock e metalcore questo è il mix proposta dai Baroness.

Devendra Banhart – What Will We Be

Cosa è successo a Devendra Banhart? che cavolo è capitato a colui che è stato additato come il figlio naturale di Van Morrison, John Lennon, e Jeff Buckley (spero non tutti messi assieme)? non possiamo saperlo noi comuni mortali. Il delicato principino del lo-fi creatore del piccolo capolavoro Rejoicing in the Hands ha osato troppo con questo What Will We Be, ha tentato di buggeraci e farci credere che un suo disco può funzionare anche senza la sua chitarra acustica, basta mischiare stili e generi diversi.

Next Big Thing: Cat Claws – Magic Powers / Deflore – Human Indu[B]strial

Indie rock, noise e tanta energia a go-go per questo quartetto romano formato da Lavinia De Santoli (voce, chitarra), Valentina Larussa (batteria), Guido Lampredi (basso) e Marco Caizzi (chitarra, xylofono). Ci rivedo un poco di tutto nella loro musica dai Sonic Youth ai Pixies passando per gli Stooges ma tutto ciò è amalgamato alla grande senza suonare troppo scontato o fare il verso a nessuno. Già perchè ragazzetti miei la musica dei Cat Claws è decisamente originale, lo dicono i riffs nervosi e la ritmica a tamburo battente con il cantato sbarazzino e quantomai azzeccato. Poco italiani i Claws e meno male dico io, ironia,sperimentazione e forza bruta sono i loro punti cardine lo si sente dalla cantilenante Stupid Song con chitarre in reverse e ritmo trascinante. Meravigliosa A Day As A Cat con sound bello pieno che si apre in un chorus dissonante che mi piace assai. Joseph propone invece un muro di noise impenetrabile ma di gran classe. Insomma sto Magic Powers è un disco ben fatto, ben prodotto in pratica ben suonato come non si vedeva da tempo in Italia. Esplosivi.

Atlas Sound – Logos

Bradford Cox è il frontman dei Deerhunter e Atlas Sound è il suo progetto da solista. Devo dire che questo Logos è decisamente convincente, primo perché ci si ritrova in un melting pot di generi e stili diversi che si fondono insieme e secondo perché Cox si dimostra un amante della musica capace di tramutare le influenze assorbite in una nuova forma sonora.

The Slits – Trapped Animal

Tremate, tremate le Slits sono tornate. Purtroppo aggiungerei io, certo non si sentiva certo il bisogno di questa formazione riot grrls britannica che negli anni ottanta ha inciso un dischetto omonimo dal sapore punk rock il quale ha il pregio di non scimmiottare le altre band maschili e vivere di un sound aggressivo proprio. Le Slits si sono poi perse in un vortice di world music commerciale ( strambo ma vero ) per poi riunirsi nel 2007.

Fuck Buttons – Tarot Sport

I Fuck Buttons sono un gruppo noise e come ogni buon gruppo noise che si rispetti possono contare su una buona dose di aggressività, melodia e volgarità che non guasta mai. Ma sto Tarot Sport è veramente un capolavoro e voglio urlarlo al mondo. Epico, brutale, delicato, post-rock ed elettronico, ragazzetti miei ci sono tutti questi aspetti mischiati in una grande architettura sonora che consiglio vivamente a tutti.

Echo And The Bunnymen – The Fountain

Di album Echo and the Bunnymen ne hanno fatti tanti, alcuni vere e proprie pietre miliari di un pop psichedelico partorito dalla fumosa Liverpool degli anni’80. Del guizzo e dell’eccentricità di Crocodiles e Ocean Rain rimane però ben poco oggi e dopo la ultima reunion gli Echo hanno perso gran parte della verve che avevano un tempo. Questo The Fountain non brilla certo di luce propria anche se nell’orda di canzoni tirate via a caso qualche cosetta si salva.