
Alcuni anni or sono al dipartimento di conservazione del Whitney Museum di New York era stata assegnata la missione di preparare Ice Bag Scale C di Claes Oldenburg in occasione di una grande retrospettiva dedicata all’artista. L’opera in questione era un enorme macchinario costituito da un ventilatore ed una specie di sacco di 12 piedi di diametro fatto di nylon e resina di poliestere.
L’opera che è stata prodotta nel 1971 e prevedeva lo sgonfiamento e il rigonfiamento del grande sacco evocando il respiro di una creatura addormentata, nel corso degli anni però i motori del ventilatore hanno cominciato a funzionare a singhiozzo ed il sacco si è deteriorato, insomma l’opera andava restaurata prima del grande evento. Carol Mancusi-Ungaro, il direttore del dipartimento di conservazione, cominciò quindi il delicato restauro usando tecniche più o meno tradizionali ma altri dirigenti dell’istituzione non furono d’accordo con tali metodi, dichiarando che l’opera di Oldenburg era stata totalmente ricostruita e che quindi si trattava di una copia e così andava citata anche al momento della mostra.
Voi da che parte state, siete amanti del figurativo o del concettuale? siete convinti che l’opera d’arte deve sempre nascondere un significato o per voi l’arte deve essere libera da ogni senso logico e filosofico? Insomma esistono diversi modi di avvicinarsi all’arte contemporanea ed interpretarla. Secondo il grande video artista americano Stan Brakhage un’opera d’arte deve essere creata secondo una personale mitopoiesi, ancorarsi cioè ad una forma di mitologia e filosia estetica e formale tratta dal proprio immaginario e non da testi, films, musica e spunti creativi di sorta partoriti dalla mente di qualcun’altro.
come forse molti di voi avranno notato negli ultimi anni la società si è lasciata catturare dai languidi richiami del Burlesque. In sostanza il Burlesque è una tipologia di spettacolo parodistico nato in Inghilterra nella seconda metà dell’Ottocento e successivamente migrato con successo negli Stati Uniti. Lo spettacolo consiste in danze perlopiù a sfondo satirico e furbescamente sexy eseguite da ballerine corredate da corsetti,guepierre, giarrettiere, boa ed altri tipi di lingerie in un turbinio di colori vistosi ed acconciature sapientemente ricercate.



Forse il nome John Seward Johnson Jr. non vi dice nulla, eppure questo non più giovane artista americano da diversi anni riempie le piazze delle città di tutto il mondo con statue in bronzo raffiguranti gente comune indaffarata nelle attività quotidiane come un padre che insegna al figlio ad andare in bicicletta ed un uomo seduto sulla panchina di un parco intento a leggere il giornale.