Il Metropolitan Museum trova, anzi ritrova un Velázquez

Per anni il Metropolitan Museum di New York ha esposto il ritratto di un uomo con i baffi sulla trentina proprio accanto ad altri due famosi ritratti di Juan de Pareja e Maria Teresa, infanta di Spagna ambedue capolavori del maestro Velázquez. Il ritratto del signore baffuto fu acquisito dal museo nel 1949 e fu subito attribuito a Velázquez ma successivamente alcuni esperti e storici d’arte conclusero che il misterioso dipinto era in realtà una produzione della bottega del maestro, dipinto cioè da alcuni suoi aiutanti.

Oggi dopo numerose perizie gli esperti del Metropolitan sono riusciti a dare una risposta certa circa l’attribuzione del ritratto. “L’enigma mi ha assillato per 25 anni” ha dichiarato Keith Christiansen nuovo responsabile del Met per i dipinti europei “La qualità era quella di Velázquez ed era difficile credere che un prodotto di tale maestria fosse invece attribuibile alla mano di un semplice aiutante”. In tutti questi anni gli esperti hanno comunque avuto ragioni ovvie per dubitare, il dipinto era infatti talmente scolorito che la gamma di colori sembrava assai più scura di quella abitualmente usata da Velázquez.

Wild Beasts – Two Dancers

Hayden Thorpe, leader dei Wild Beasts ha incantato migliaia di ascoltatori nel 2008 con Limbo, l’album di debutto delle bestie selvagge. Ed anche se il suono di questo Two Dancers sembra un tantino più quadrato ed organizzato permette ai Wild Beasts di raggiungere un insperato bilancio tra il sofisticato ed il grezzo.

Takashi Murakami alla conquista di Versailles

Notizia bomba per il mondo dell’arte contemporanea che avrà sicuramente ripercussioni positive anche per le quotazioni di mercato. Ieri mattina a Parigi, durante l’evento organizzato per promuovere il lancio della mostra dell’artista pop francese Xavier Veilhan al castello di Versailles in programma per il prossimo 13 settembre, Jean-Jacques Aillagon direttore del Versailles Museum ha annunciato ai microfoni dell’Associated Free Press che il celebre artista giapponese Takashi Murakami sarà ospitato nel 2010 dalla prestigiosa istituzione museale.

Murakami è stato più volte celebrato come l’Andy Warhol giapponese per il suo stile artistico decisamente pop e la sua produzione estremamente prolifica. Parlando dei nuovi eredi di Andy Warhol viene da pensare anche a Jeff Koons che tra l’altro ha già esposto a Versailles alcune delle sue opere più celebri giudicate un poco troppo contemporanee per una location così classica.

Una Micol Assaёl elettrizzante al Secession di Vienna

Finalmente una bella notizia riguardante un nostro artista che riesce a varcare i sempre più stretti ed asfissianti confini nazionali per mostrare al mondo una buona dose di creatività all’italiana. Parliamo di Micol Assaёl, artista romana classe 1979 che da giovane promessa è ormai divenuta piacevole conferma in grado di conquistare la scena internazionale con la sua sensibilità e la sua meravigliosa abilità di ricerca creativa sempre in bilico sul filo della memoria storica, collettiva ed ambientale.

L’artista sarà prossimamente ospite del Secession Building di Vienna in occasione della sua prima mostra collettiva in terra austriaca. L’evento dal titolo ФОМУШКА (Fomuška) partirà il prossimo 11 settembre e si concluderà l’8 novembre. Micol Assaёl esporrà nella sala principale del Secession dei disegni in larga scala che fanno parte della nuova serie intitolata Красный Октябрь (Ottobre Rosso) assieme ad un’installazione in una macchina che genera un campo elettrostatico con l’aiuto del vapore e di due ventilatori industriali, tale opera prende il titolo di  ФОМУШКА (Fomuška).

Background Story racconta piccoli e grandi drammi

Giovedì 10 settembre la galleria Cardi Black Box di Milano inaugura la collettiva Background Story dedicata al lavoro di tre grandi maestri della fotografia: Letizia Battaglia, Enrique Metinides e Arnold Odermatt.

L’esposizione riflette sul tema della tragedia attraverso tre visioni e tre diversi modi di costruirla, svelarla o estetizzarla proponendo una selezione di circa 40 opere che raccontano il quotidiano attraverso una molteplicità di piccoli e grandi drammi; storie spesso tragiche che, per quanto vicine alla nostra quotidianità o parte dell’immaginario che la caratterizza, finiscono col rimanere rumore di sottofondo della nostra esistenza.

Squarepusher – Solo Electric Bass 1

Tom Jenkinson alias Squarepusher è un virtuoso, un pazzo, uno che non si lascia facilmente addomesticare da un qualsiasi stereotipo. Lo ha già dimostrato con le sue precedenti sperimentazioni musicali ma stavolta il suo nuovo album fatto di virtuosismi con il basso è veramente incredibile.

Partecipa anche tu al concorso di Babelgum

Quest’anno una vostra opera video potrebbe essere proiettata sugli enormi schermi appesi in Times Square a New York fra la curiosità di centinaia di migliaia di passanti. No, non si tratta di una nuova pubblicità e nemmeno di un film ma il nuovo concorso artistico indetto da Babelgum che prende il titolo di Babelgum Metropolis.

La giuria del premio è in cerca dei più coraggiosi artisti di tutto il globo per il più grande art show mai prodotto. I vincitori avranno l’opportunità di vedere le proprie opere proiettate su schermi giganti che di solito ospitano le pubblicità dei più grandi brands internazionali, una grande e meravigliosa vetrina per promuovere la propria creatività artistica.

Cristiano Mattia Ricci – Vahine’s Ballard

la galleria Artycon di Offenbach in Germania è lieta di presentare Vahine’s ballad, mostra personale dell’artista Cristiano Mattia Ricci a cura di Dorothea Terpitz.
Il ciclo di dipinti che dà il titolo alla mostra prende spunto dagli amori polinesiani di Gauguin, e più in generale dall’amore per la musica. Per l’occasione saranno inoltre esposti altri dipinti recenti, arazzi, installazioni, disegni e opere su carta.

Realizzate appositamente per la mostra, queste opere si caratterizzano per una nuova libertà espressiva  e un rinnovato eclettismo. La mostra è inserita nell’ambito della manifestazione Kunstansichten 2009, organizzata annualmente dal Comune di Offenbach. Tutte le gallerie d’arte della città aderiscono all’iniziativa con quattro giorni di mostre, performances, eventi non-stop.

Le accuse di Charles Saatchi


Forse si è trattato di uno sfogo frutto di un attacco di invidia o forse è stata solamente la reazione di un padre che richiama all’ordine il proprio figlio, sta di fatto che alcuni giorni fa il magnate dell’arte Charles Saatchi ha duramente criticato il suo pupillo nonchè star dell’arte contemporanea Damien Hirst.

Nuove grane quindi per il nostro beniamino che come ricorderete ha da poco subito un attacco di guerrilla art da Cartrain che gli ha sottratto un pacco di matite dall’installazione Pharmacy. Charles Saatchi solitamente non parla delle sue opinioni artistiche si è improvvisamente sbottonato in occasione di un intervista per il suo nuovo libro dal titolo My Name is Charles Saatchi and I am an Artoholic che in italiano suonerebbe un poco come Il mio nome è Charles Saatchi e sono un arte-dipendente, gioco di parole sulla frase tipo di ogni presentazione personale alle riunioni degli alcolisti anonimi.

Transit 2, dopo Napoli è la volta di Instanbul

Transit -2 è la seconda tappa dell’omonimo progetto che mira a connettere giovani artisti napoletani con giovani artisti provenienti da città del bacino mediorientale.

Dopo l’esperienza al Cairo, è la volta di Istanbul con l’incontro tra un artista napoletano, Danilo Correale e  due artisti turchi, Didem  Özbek e Osman Bozkurt, e il passaggio in due spazi e due tempi diversi: la prima tappa nella Project Room del Museo Madre dal 1 luglio al 31 agosto, la seconda ad Istanbul negli spazi di PiST ///Interdisciplinary Project Space da mercoledì 9 settembre, inserita come evento collaterale della XI Biennale di Istanbul.

(Ri)ascoltiamoli: Red House Painters

Oramai l’errante Mark Kozelek ed i suoi Red House Painters si sono sciolti da tempo ma vale la pena accaparrarsi alcuni dischi che per la loro poetica musicale rappresentano un valido esempio di parolemusicaimmagini.

Spacioux, indagare sul rapporto tra uomo e spazio

Il 18 settembre il LAP -Lambretto Art Project di Milano inaugura la mostra Spacioux a cura di Michela Arfiero, Paola Gallio e Daniela Lotta. Contenitore dinamico aperto al dialogo con curatori indipendenti che intendono promuovere cultura, LAP ospita infatti progetti interdisciplinari volti alla ricerca artistica più ampia e trasversale: dall’arte contemporanea, alla musica, dal design al teatro, dal cinema, alla danza per inserirsi all’interno del panorama culturale della città.

Spacioux indaga le molteplici influenze nel rapporto tra uomo e spazio attraverso le opere di diciotto artisti di diversa generazione e provenienza, che praticano il concetto di spazio non solo come elemento in cui muoversi ed esistere ma anche come proiezione di tensioni generatrici differenti.

Spacioux è un’invenzione, un’alterazione tra la parola italiana spazio e quella inglese spacious. Spacioux immette il linguaggio nel flusso degli eventi rendendolo precario e soggetto a metamorfosi in stretta sintonia con la capacità delle opere esposte di attivare la partecipazione del fruitore e di trasformare i luoghi in spazi sensibili.

Un altro Banksy se ne va

 Ulteriori novità sul fronte Banksy ma questa volta non si tratta di una nuova azione di guerrilla del famoso street artist ne di un nuovo murale, anzi casomai si potrebbe parlare della scomparsa di una vecchia opera.

Gli operatori del comune di Londra hanno infatti dipinto sopra un disegno del nostro beniamino, copia sputata della copertina dell’album Crazy Beat della famosa rock band Blur del 2003. L’opera, una caricatura della famiglia reale inglese che si affaccia da una balconata, era rimasta per ben otto anni intatta e placidamente adagiata sui muri di un palazzo di Stoke Newington zona della periferia est di Londra.

Transart 09

E’ a settembre che soffia il vento del contemporaneo. Progetti sperimentali, concerti, teatro-danza, videoconferenze, performance letterarie e spettacoli multimediali compongono il multiforme programma di Transart09, che attraverserà Bolzano dall’11 settembre al 9 ottobre.

La musica contemporanea di Martin Matalon, Wolfgang Rihm e Paul Hindemith, nell’esecuzione dell’International Ensemble Modern Academy, sarà la trama sonora di due pellicole di culto nel loro genere: Un Chien Andalou di Salvador Dalì diretto da Luis Buñuel e Im Kampf mit dem Berge di Arnold Fanck. Un’inaugurazione all’insegna della più stretta interazione tra generi artistici, quella dell’11 settembre all’Ex Alumix, sede inedita per il Festival. Situato nella zona industriale di Bolzano, sarà il cuore di questa nuova edizione.