Il Centro Luigi Pecci di Prato vola all’Expo di Shangai

il Ministero degli Affari Esteri ha comunicato che il progetto Italian Genius Now – Home Sweet Home, a cura di Marco Bazzini direttore del Centro Pecci è stato selezionato per rappresentare l’arte contemporanea italiana all’interno del Padiglione Italia durante l’Expo di Shanghai 2010, manifestazione alla quale è prevista la partecipazione di 50.000 visitatori al giorno.
L’iniziativa è un’ulteriore affermazione internazionale del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, che si rivela ancora una volta uno dei più importanti promotori della cultura italiana contemporanea in Italia e all’estero.
Dopo L’età della metamorfosi – la collezione del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci al MoCA Shanghai nel 2006, la mostra itinerante Italian Genius Now fra il 2007 e il 2008 nelle maggiori capitali dell’Asia, la mostra Italian Art Codex nei musei del Sud America questa estate, il prossimo anno la partecipazione all’importante manifestazione internazionale dell’Expo.

Ellesse premia le nuove promesse del design


A Roma tre designer provenienti da Corea, Germania e Tailandia sono stati selezionati come finalisti della ellesse international design competion. Il concorso intitolato Create Tennis Art è stato lanciato agli inizi del 2009 per commemorare il 50 anniversario di attività del famoso marchio italiano di sportswear e con l’obiettivo di sottolineare l’interesse dell’azienda di promuovere e divulgare il connubio tra moda e arte contemporanea.

I vincitori sono stati selezionati fra più di 500 partecipanti ed i loro nomi sono stati rivelati al party dell’anniversario che si è tenuto alcuni giorni fa a Roma.  Il vincitore finale è un fotografo coreano di 31anni chiamato Yang Yoo-Jin. La sua opera intitolata Put On Tennis ricrea in semplici linee e silhouettes lo spirito del grande brand italiano. Al giovane artista coreano vanno i 4.500 euro del premio finale. Al secondo posto si è piazzato il 29enne tedesco Frauke Brenner a cui vanno 2.000 euro per l’opera Declaration of Love to ellesse, una colorata, divertente e vibrante illustrazione che ripercorre in maniera fantasiosa il percorso dell’azienda italiana durante i suoi cinquanta anni di attività.

Una camera ardente per Dash Snow alla Deitch Project

La mostra in memoria dell’ormai celebre street artist Dash Snow, morto la scorsa settimana di overdose a soli 27 anni, è un evento informale senza titoli pomposi e regolato da un semplice principio: coloro che in vita hanno conosciuto ed apprezzato Snow sono invitati a portare qualcosa in suo ricordo. Questi oggetti saranno esposti in un piccolo spazio alla Deitch Projects di New York. La galleria diverrà così una sorta di cappella, una particolare camera ardente per un artista del tutto particolare.
“Questa non è una mostra con una linea curatoriale” afferma Kathy Grayson, gallery director della Deitch Projects “Qualsiasi tipo di memoria riguardante il compianto artista è ben accetta” e c’è da dire che con una o due eccezioni la gallerista è riuscita ad aggiungere tutti gli oggetti portati dagli amici e dai fan di Dash Snow. Tra le cose rinvenute c’è anche un grande light box di proprietà del collezionista Mark Fletcher.

Berlino chiama Bauhaus

Grande evento a Berlino che sarà ospitato fino al 4 ottobre al Martin Gropius Bau, si tratta di Bauhaus. A Conceptual Model, retrospettiva sulla seminale corrente del Bauhaus presentata in collaborazione con Bauhaus Archive Berlin, Stiftung Bauhaus Dessau e Klassik Stiftung Weimar.
90 anni dopo la fondazione dello storico movimento e 20 anni dopo la caduta del muro di Berlino, la città dedica al Bauhaus un evento senza precedenti con circa 1.000 oggetti in mostra che fissano un record decisamente ineguagliabile.

Il Museum of Modern Art di New York, anch’esso partner del progetto, ha collaborato mettendo a disposizione ben venticinque oggetti e presentando la preview della sua nuova ed imperdibile mostra dal titolo Bauhaus 1919 – 1933. Workshops for Modernity che si terrà il prossimo 8 novembre, ovviamente a New York.

Vincere un’opera di Tracey Emin? con raffle.it si può

Un disegno della trasgressiva Tracey Emin raffigurante l’ancor più trasgressiva Kate Moss fa attualmente parte dei premi messi in palio per una riffa su internet dal gusto altamente artistico. L’artista stessa ha donato una  stampa limited edition dal titolo Kate Moss 2000 dove la famosa modella, oramai musa di ogni star dell’arte contemporanea che si rispetti, appare senza veli. Inoltre Tracey Emin ha successivamente donato altre tre stampe  rigorosamente numerate che attualmente sono quotate oltre i 2000 euro.

Ovviamente si tratta di una lotteria a scopo benefico visto che parte del ricavato andrà alla fondazione Mothers4Children. Tale associazione umanitaria è stata costituita dalla modella ed attrice Lisa B allo scopo di migliorare le condizioni di vita dei bambini di tutto il mondo. Lisa B e le altre sue socie Yasmin Le Bon, Trinny Woodall, Anya Hindmarch e Natalie Massenet hanno deciso di organizzare delle riffe su internet in collaborazione con la piattaforma Raffle.it, mettendo in palio alcuni premi offerti direttamente dai più grandi nomi dell’arte contemporanea, della moda e dello spettacolo. 

Ci risiamo, Robert Capa è un bugiardo

Se ne era parlato, se ne era discusso. Si era detto che la foto era un falso proprio come la teoria delle bugie raccontate dalla NASA apparse anni fa sul libro Non siamo mai andati sulla luna di Bill Kaysing. Poi lo scorso anno il New York Times aveva dato la notizia del recupero, dopo 70 anni, del negativo originale grazie all’ International Center of Photography di Manhattan confermando che il famoso miliziano si chiamava Federico Borrell García ed era morto a Cerro Muriano. Ovviamente si parla della famosa foto di Robert Capa, che ritrae un miliziano repubblicano morente durante la guerra civile spagnola.

Bene dopo tutto questo polverone In questi giorni nuove ombre sono calate sulla veridicità del celebre scatto. Il Periodico de Catalunya ha infatti pubblicato un articolo affermando che la foto sarebbe frutto di un set fotografico. Secondo il giornale spagnolo, il miliziano Federico Borrell García non morì in quel modo e non a Cerro Muriano ma a 50 chilometri di distanza dal luogo dello scatto.

Nico Dockx il terzo vincitore della residenza Bivacco Urbano

Diogene_bivaccourbano è un progetto nato dalla collaborazione tra artisti che si propone di attivare, attraverso un programma di residenze e scambi internazionali, una modalità inedita di approfondimento sull’operare artistico e sul ruolo dell’artista nella società. L’intento è di recuperare il dialogo fra gli artisti volto a focalizzare l’attenzione sulla comprensione profonda della poetica del lavoro artistico.

Il progetto si pone all’interno del panorama di residenze internazionali con una precisa intenzione: abitare e lavorare sfruttando gli spazi interstiziali della città. Come i bivacchi montani – adattandosi alla morfologia dei luoghi – usano le forme preesistenti fornite dai ripari naturali, Diogene-bivaccourbano prende forma usufruendo dei vuoti tra il costruito e il disabitato, tra l’interno e l’esterno, tra spazi pubblici e spazi privati.

Committenze contemporanee: Bill Viola eseguirà la pala d’altare alla cattedrale di St. Paul

 Il celeberrimo e pluripremiato artista internazionale Bill Viola ha ricevuto un’importante commissione in quel di Londra. Il videoartista dovrà creare due opere in mostra permanente per della St Paul’s Cathedral, secondo quanto affermato alcuni giorni fa dai portavoce dell’istituzione religiosa.

I lavori di questo grande progetto inizieranno nei prossimi mesi e saranno completati agli inizi del 2011. Dopo l’ingente programma di restauro degli interni della cattedrale terminato nel 2005 la palla passa a Bill Viola che avrà il compito di creare due opere che avranno come soggetto la vergine Maria ed i Martiri di Cristo. Queste due video installazioni multi-schermo saranno collocate ai fianchi dell’altare maggiore e dell’American Memorial Chapel eretta a memoria degli uomini e delle donne che hanno sacrificato la propria vita nel corso della seconda guerra mondiale.

Anche l’arte è andata sulla luna

In questi giorni si festeggia il 40esimo anniversario dalla storica camminata dell’astronauta Armstrong sulla superficie lunare. Ovviamente radio, tv e giornali hanno dedicato ampio spazio alla commemorazione di un evento che in sostanza ha cambiato la nostra vita, segnando l’inizio di una nuova era, quella spaziale.

Ma l’orbita lunare non è stata solamente oggetto di voli spaziali, i voli di fantasia di coloro che non hanno mai fatto parte dei 12 uomini che hanno calpestato la superficie lunare sono praticamente incalcolabili. La Luna è stata una fonte d’ispirazione per molti artisti, influenzando in maniera netta anche l’arte contemporanea. Proprio in questi giorni alla BFI di Londra, Simon Faithfull esplora il bisogno dell’uomo di sconfiggere la forza di gravità mediante l’uso di videocamere attaccate a palloni aerostatici e razzi che viaggiano sull’inospitale confine dell’atmosfera.

La Jan van Eyck Academie vuole le tue idee

Artisti di tutto il mondo, questa notizia fa al caso vostro: la Jan van Eyck Academie di Maastricht in Olanda vi invita a presentare un progetto di produzione artistica per entrare a far parte del programma di ricerca e residenza offerto dall’accademia con deadline fissata per il prossimo 15 settembre 2009.

La Jan van Eyck Academie è un prestigioso istituto dedito alla ricerca ed alla produzione dove gli artisti, designer e teorici dell’arte possono lavorare insieme stabilendo una connessione ed uno scambio interdisciplinare. Il dipartimento delle belle arti dell’accademia offre uno spazio unico per la sperimentazione, per la produzione e per il dibattito. I campi di ricerca dell’accademia si estendono su tutti i media artistici dalla fotografia alla digital art fino alla produzione audio e video.

Il collettivo Shynola dirige il nuovo video dei Coldplay

La piattaforma indipendente Babelgum, sito che permette la visione di contenuti video sul web in forma gratuita ha annunciato la prima mondiale del nuovo video dei Coldplay per il loro nuovo singolo dal titolo Strawberry Swing. Il video sarà disponibile esclusivamente su Babelgum web e mobile dal 20 al 27 luglio. La canzone sarà edita da Parlophone records come digital download disponibile dal 14 settembre mentre il video sarà messo in commercio dal 3 agosto.

Ora forse vi starete chiedendo cosa ci fa una notizia riguardante un gruppo musicale commerciale come i Coldplay in un sito come Globartmag. La risposta al quesito è presto svelata: I Coldplay hanno assoldato per la creazione del video un gruppo di giovani videoartisti denominato Shynola, già famoso per aver creato opere visive per Beck, Blur e Radiohead e conosciuto nel circuito dell’arte contemporanea internazionale. La formazione degli Shynola è nata nel 1994 grazie all’incontro fortuito di Gideon Baws, Chris Harding, Richard Kenworthy e Jason Groves all’interno del Kent Institute of Art and Design.

Tutti in fila per il reality show dell’arte contemporanea

Negli ultimi anni i provini per accedere ad un qualunque reality show sono diventati più frequenti dei vernissage di arte contemporanea e oramai tutti si sono abituati alla familiare scenetta di serpentoni di aspiranti star in fila con il curriculum in mano.

Forse sono in molti (o in troppi) a sperare nei 15 minuti di fama predetti da Andy Warhol o forse qualcuno vede nel reality show un possibile trampolino di lancio per una futura carriera televisiva. Sta di fatto che nessun provino è paragonabile a quello che è cominciato lo scorso sabato a New York dove il 37enne digital arist Jeff Lipsky si è accampato per la notte assieme ad altri migliaia di artisti. La ressa di gente si è piazzata proprio di fronte alla White Columns gallery sede del provino per un nuovo reality show creato per il canale Bravo e prodotto niente di meno che da Sarah Jessica Parker acclamata eroina della fiction Sex And The City.

Dash Snow, iniziano le speculazioni?

Il primo test per il mercato postumo delle opere del compianto street artist Dash Snow è stato messo in stand by. Secondo quanto dichiarato da Simon de Pury direttore della casa d’aste Phillips de Pury, poco prima della sua morte Dash Snow avrebbe donato un’opera al Watermill Center di Robert Wilson che avrebbe dovuto metterla all’asta per beneficenza il prossimo 25 luglio.

Le aste di beneficenza organizzate dalla Watermill foundation rappresentano dei veri e propri eventi dove si riuniscono i più grandi collezionisti di tutto il mondo. Ma gli organizzatori dell’asta hanno dichiarato che l’opera di Dash Snow sarebbe stata ritirata dall’importante asta e che tale decisione sarebbe stata presa da Robert Wilson per rispettare il dolore della famiglia dell’artista. Wilson è stato per diverso tempo collezionista delle opere di Snow e un amico di famiglia. La morte di Dash Snow in seguito ad un overdose di eroina ha dato il via ad una serie di speculazioni ed il mercato dei suoi collages, fotografie ed altri lavori sta subendo un’impennata verso l’alto.