Scandalose accuse di pornografia gay contro la mostra shOUT

 Botte da orbi e scazzottate, solo verbali si intende ma la tremenda polemica accesa dalla Gallery of Modern Art di Glasgow ha catalizzato in questi giorni l’attenzione della stampa britannica e alimentato le chiacchiere di “quelli che benpensano”.

La mostra ospitata in questi giorni (fino al prossimo 1 novembre) al museo è il progetto shOUT, collettiva focalizzata sull’arte e lo stile di vita gay, lesbo e transgender. Il grande evento che ospita tra l’altro opere di celebri personalità dell’arte contemporanea come Robert Mapplethorpe, Nan Goldin e David Hockney è stato oggetto di una campagna al vetriolo nata sulle pagine del quotidiano britannico Daily Mail. Il giornale ha infatti etichettato l’evento come “mostra di pornografia gay” e cosa ancor più bizzarra ha convinto il Vaticano a censurare l’opera Made in God’s Image di Travis Reeves dove i visitatori potevano scrivere commenti sulle pagine della Bibbia. L’opera ha scatenato le ire di 600 persone che hanno ritenuto l’atto decisamente dissacrante.

Curiosità e gossip da Chelsea

Chelsea, New York, per anni  questo nome è stato il simbolo di una generazione artistica talentuosa, sperimentale e sregolata. Un luogo dove numerose gallerie d’arte hanno fatto la propria fortuna assieme a quella di artisti e collezionisti di grido. Quartiere malfamato prima, location ideale per studi d’arte poi ed ora scenario ideale per la proliferazione di appartamenti super-sofisticati.

Con il passare degli anni Chelsea ha perso un poco del suo smalto ma rappresenta sempre un buon termometro per l’andamento del sistema newyorchese e di riflesso per quello del resto del mondo. Recentemente 110 gallerie d’arte di Chelsea hanno aperto la loro stagione espositiva con una nutrita varietà di proposte. New York Entertainment ha visitato la maggior parte di esse ed ha stilato un piccolo resoconto dell’avventura, traendo simpatiche ed interessanti conclusioni su quanto visto.

Il Castello di Rivoli e la disperata ricerca di un nuovo direttore

Torino è la capitale italiana dell’arte contemporanea, teatro di manifestazioni importanti come Artissima e patria del GAM e del Museo d’arte contemporanea Castello di Rivoli. Torino con le sue gallerie e con i suoi bravi artisti, con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, faro della nostra scena, Torino con il suo mercato sempre in tiro e le sue trovate sempre alla moda.

Eppure anche Torino sbaglia. Dopo 25 anni di grande storia il Museo Castello di Rivoli rimarrà infatti senza guida, il suo consiglio di amministrazione ha dato le dimissioni e la direttrice pro tempore Carolyn Christov-Bagargie chiuderà la sua avventura tra sei giorni, appena conclusa la mostra dedicata a Gianni Colombo. L’attuale direttrice aveva preso il posto di Ida Giannelli che lasciò la guida del museo all’inizio del 2009 dopo 18 anni di carriera. Quindi, proprio nel bel mezzo della stagione espositiva Torino non ha ancora scelto il nome del degno successore alla poltrona di comando.

La polizia assalta l’artista cinese Ai Weiwei

Uno dei più celebri artisti cinesi, Ai Weiwei ha da poco pubblicato alcune foto sbalorditive su Twitter. L’artista è stato recentemente operato alla testa a Monaco in Germania a causa di una brutta emorragia cerebrale. L’infortunio è il risultato di un brusco assalto della polizia delle provincia di Sichuan nella metà dello scorso agosto.

Weiwei è stato colpito duramente al cranio e tenuto prigioniero in una stanza d’albergo dalle forze dell’ordine. L’artista doveva comparire come testimone al processo contro il dissidente Tan Zuoren, l’attivista recentemente accusato di istigazione alla sovversione contro il potere statale. Il Chinese Human Rights Defenders aveva difeso Zuoren affermando che l’uomo aveva soltanto cercato di far emergere la verità sui bambini morti nel terremoto del maggio 2008 nel Sichuan. Weiwei e Zuoren stavano raccogliendo da mesi i nominativi delle vittime del tremendo olocausto, contestando i dati ufficiali volti a minimizzare i danni causati dal tragico evento.

Tania Bruguera offre cocaina durante una performance

L’artista cubana Tania Bruguera già nota al grande pubblico per la sua proverbiale spregiudicatezza ne ha combinata un’altra delle sue. Nel 2008 durante Art Basel Miami l’artista aveva organizzato una performance del tutto speciale durante la quale alcuni ospiti venivano scortati in una stanza e successivamente interrogati da alcune guardie su di un presunto complotto per uccidere il presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

Questa volta però Tania Bruguera ha superato se stessa. Durante una performance tenutasi agli inizi di settembre a Bogota in Colombia, precisamente all’auditorium della Facoltà di belle arti della Universidad Nacional,  l’artista ha offerto al suo pubblico alcune strisce di cocaina. La droga è stata posizionata su di un vassoio e successivamente servita da una sorta di cameriere. Le reazioni a tale sbalorditiva azione artistica sono state varie, secondo quanto riportato dal quotidiano locale El Tiempo la maggior parte dei presenti in sala erano convinti di assistere ad uno scherzo, una banale messa in scena.

Bill Viola rifiuta la chiamata di Ratzinger e poi accetta

Vi avevamo già parlato dell’astuta mossa di Papa Benedetto XVI che ha deciso di incontrare le star dell’arte il prossimo 21 novembre alla cappella Sistina. La lunga lista degli invitati sta subendo notevoli modifiche ma per ora sono già confermate figure di spicco come l’impresario teatrale Robert Wilson, il leader degli U2 Bono Vox e l’architetto Daniel Liebskind. Alcuni giorni fa la manifestazione si è però tinta di giallo a causa del formale rifiuto di Bill Viola, artista le cui opere video sono notoriamente pervase da un’aura di spiritualità religiosa.

Misteriosamente nelle ultime ore Viola ha però fatto retromarcia, decidendo di partecipare all’evento e diramando un comunicato stampa in cui si legge: ” La connessione tra arte contemporanea e spiritualità contemporanea è decisamente importante, in questi tempi di instabilità e conflitto la chiesa ha riconosciuto che la pace e la comprensione non sarebbero possibili senza un linguaggio universale ed una visione comune che solo l’arte è in grado di offrire“.

Cifre da capogiro per un Rembrandt ritrovato

La casa d’aste Christie’s batterà a dicembre un quadro che già viene presentato come il capolavoro di Rembrandt. L’opera intitolata Ritratto di un uomo, mezzo busto, con le mani sui fianchi del 1658,  rimasta all’oscuro per oltre 40 anni, potrebbe fruttare la ingente cifra di 25 milioni di sterline

L’ultima volta che fu venduta ad un’asta, nel 1930, il prezzo raggiunse 18.500 sterline, equivalente ai sei milioni di sterline di oggi. “Ci aspettiamo di ricevere collezionisti e rappresentanti di istituzioni da tutto il mondo per quella che, il prossimo 8 dicembre a Londra, dovrebbe essere un’asta storica per il mercato europeo dell’arte” dice Richard Knight, uno dei direttori di Old Masters and 19th century art.

Attesissima la mostra di Bob Dylan a Copenaghen

Girando per la rete GlobArtMag ha trovato un articolo che parla di una mostra del cantante Bob Dylan che si terrà il prossimo anno in Danimarca. Di seguito trovate lo scritto completo apparto ieri sul sito Rauters.

Scrive, canta, qualche volta sale anche sul ring per un po’ di boxe. Ma Bob Dylan è bravo anche in un altro tipo di arte, dal momento che è un pittore piuttosto affermato. Circa 100 lavori del famoso musicista saranno in mostra alla Galleria nazionale danese (Statens Museum for Kunst) il prossimo anno, come confermato oggi dallo stesso museo.

David LaChapelle sulle orme di Botticelli mentre Pamela Anderson è in bagno con uno sconosciuto.

Piccanti novità da David LaChapelle, il grande fotografo che è stato fra i primi a portare la fotografia commerciale nel dorato mondo dell’arte contemporanea ha da poco inaugurato una nuova mostra alla David Desanctis Gallery di Los Angeles. L’evento dal titolo The Rape of Africa è partito lo scorso 12 settembre e rimarrà in visione fino al prossimo 31 ottobre.

Per l’occasione LaChapelle ha presentato una nuovissima fotografia in grande formato che si ispira al celebre dipinto Venere e Marte realizzato nel 1485 circa da Sandro Botticelli. Il famoso fotografo in visita alla National Gallery di Londra non ha potuto far altro che innamorarsi del bellissimo dipinto ed in seguito ha deciso di realizzare un’opera che riprende in pieno l’ambientazione del quadro, non è certo un mistero il fatto che LaChapelle si sia da sempre ispirato all’arte rinascimentale italiana.

Il Vaticano alla ricerca dell’arte contemporanea

Astuta mossa del Vaticano che si è reso conto di essere lontano anni luce dal mondo dell’arte contemporanea e tenta ora un provvidenziale recupero in zona Cesarini. Papa Ratzinger ha infatti intenzione di incontrare 500 artisti provenienti da ogni parte del globo, il meeting inizierà a novembre e farà parte di un nuovo programma del Vaticano mirato a ricucire lo strappo con il mondo dell’arte contemporanea.

Secondo alcuni portavoce della santa sede il raduno si terrà il 21 novembre prossimo alla cappella Sistina, l’evento è in realtà “il primo passo verso una nuova e fertile alleanza tra l’arte e la fede sperando che il gesto si tramuti in una sorta di pace dopo il grande divorzio” queste le parole del direttore dei musei vaticani, Antonio Paolucci. La lista degli invitati include artisti provenienti dai 5 continenti che spaziano dalla pittura, alla scultura e  dall’architettura al video. Gli ospiti sono stati selezionati senza tener conto del loro orientamento creativo, politico o religioso secondo quanto affermato dall’arcivescovo Gianfranco Ravasi presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.

Charles Saatchi e Larry Gagosian, cosa bolle in pentola?

I due più grandi protagonisti del mercato dell’arte internazionale non si fermano mai, nemmeno per respirare. Charles Saatchi e Larry Gagosian stanno infatti affilando le armi in previsione delle loro prossime mosse, ma andiamo per gradi.

La Saatchi Gallery e Channel 4 hanno annunciato l’evento New Sensations 2009. Alla manifestazione prenderanno parte 20 studenti provenienti dalle scuole d’arte del Regno Unito. i 20 artisti presenteranno le loro opere in una mostra che si terrà il prossimo 9 ottobre. Il programma New Sensations è stato lanciato nel 2007 per scoprire i più creativi talenti del Regno Unito e per sostenere gli studenti d’arte alla fine del college. Tra i giurati addetti alla selezione degli artisti figurano anche il celebre artista Gavin Turk ed Allison Jacques dell’omonima galleria d’arte di Londra.

Il Metropolitan Museum trova, anzi ritrova un Velázquez

Per anni il Metropolitan Museum di New York ha esposto il ritratto di un uomo con i baffi sulla trentina proprio accanto ad altri due famosi ritratti di Juan de Pareja e Maria Teresa, infanta di Spagna ambedue capolavori del maestro Velázquez. Il ritratto del signore baffuto fu acquisito dal museo nel 1949 e fu subito attribuito a Velázquez ma successivamente alcuni esperti e storici d’arte conclusero che il misterioso dipinto era in realtà una produzione della bottega del maestro, dipinto cioè da alcuni suoi aiutanti.

Oggi dopo numerose perizie gli esperti del Metropolitan sono riusciti a dare una risposta certa circa l’attribuzione del ritratto. “L’enigma mi ha assillato per 25 anni” ha dichiarato Keith Christiansen nuovo responsabile del Met per i dipinti europei “La qualità era quella di Velázquez ed era difficile credere che un prodotto di tale maestria fosse invece attribuibile alla mano di un semplice aiutante”. In tutti questi anni gli esperti hanno comunque avuto ragioni ovvie per dubitare, il dipinto era infatti talmente scolorito che la gamma di colori sembrava assai più scura di quella abitualmente usata da Velázquez.

Le accuse di Charles Saatchi


Forse si è trattato di uno sfogo frutto di un attacco di invidia o forse è stata solamente la reazione di un padre che richiama all’ordine il proprio figlio, sta di fatto che alcuni giorni fa il magnate dell’arte Charles Saatchi ha duramente criticato il suo pupillo nonchè star dell’arte contemporanea Damien Hirst.

Nuove grane quindi per il nostro beniamino che come ricorderete ha da poco subito un attacco di guerrilla art da Cartrain che gli ha sottratto un pacco di matite dall’installazione Pharmacy. Charles Saatchi solitamente non parla delle sue opinioni artistiche si è improvvisamente sbottonato in occasione di un intervista per il suo nuovo libro dal titolo My Name is Charles Saatchi and I am an Artoholic che in italiano suonerebbe un poco come Il mio nome è Charles Saatchi e sono un arte-dipendente, gioco di parole sulla frase tipo di ogni presentazione personale alle riunioni degli alcolisti anonimi.

Un altro Banksy se ne va

 Ulteriori novità sul fronte Banksy ma questa volta non si tratta di una nuova azione di guerrilla del famoso street artist ne di un nuovo murale, anzi casomai si potrebbe parlare della scomparsa di una vecchia opera.

Gli operatori del comune di Londra hanno infatti dipinto sopra un disegno del nostro beniamino, copia sputata della copertina dell’album Crazy Beat della famosa rock band Blur del 2003. L’opera, una caricatura della famiglia reale inglese che si affaccia da una balconata, era rimasta per ben otto anni intatta e placidamente adagiata sui muri di un palazzo di Stoke Newington zona della periferia est di Londra.