FERNANDA VERON – A dream of the Unknown

Giovedì 31 marzo 2011, dalle ore 19:00 la Galleria Overfoto di Napoli inaugura la mostra A Dream of the Unknown, personale di Fernanda Veron a cura di Micol Di Veroli.

Il sogno è una condizione pura, una commistione di simboli e segni non contaminati dalla razionalità quotidiana che genera una folta schiera di immagini altrimenti invisibili. Mediante l’azione onirica si manifestano visioni ultraterrene, scenari fantastici od orrorifici, forme di pensiero che non appartengono alla realtà. In questo universo ancora inesplorato sembra quasi di udire la parola rivelata del divino od il nero richiamo delle forze occulte, tutto questo all’interno di un’ambivalente danza crepuscolare dove ogni percezione viene amplificata ed ogni misteriosa figura si trasforma in presagio.

La Fotografia e il Neorealismo in Italia al Museo di Roma in Trastevere

Dopo il grande successo ottenuto alla New York Film Academy, la mostra La Fotografia e il Neorealismo in Italia 1945 – 1965, sta riscuotendo un analogo consenso a Fermo nelle Marche come ha sottolineato anche il Presidente del CRAF Renzo Francesconi. Inoltre, dall’ 12 marzo e fino al 25 aprile, la mostra sarà visitabile presso il Museo di Roma in Trastevere e giovedì 14 aprile 2011 alle ore 17.00 avrà luogo un convegno incentrato su queste tematiche con la partecipazione del direttore della Rivista Reflex, Giulio Forti, di Gianfranco Arciero per Fotocultura, dei fotografi Piergiorgio Branzi e Claudio Marcozzi e del curatore della mostra Walter Liva.

Alcuni dei temi che sottintendono questa iniziativa espositiva che, nei fatti, si sta rivelando come tra le mostre di fotografie più interessanti dell’ultima stagione, sono stati dibattuti già a Fermo e a Montegranaro nelle Marche in due convegni pubblici con una straordinaria partecipazione di pubblico.

L’epopea di Achille Bonito Oliva nudo su Frigidaire di Marzo 2011

Ma voi ve lo ricordate Achille Bonito Oliva nudo su Frigidaire? molti di voi all’epoca erano troppo piccoli, altri non erano nemmeno nati, altri ancora hanno sicuramente ben impressa nella mente quella ormai mitologica immagine. Noi di Globartmag avevamo profeticamente rammentato al pubblico le gesta di Achille su Frigidaire in un articolo apparso lo scorso anno sulla nostra piattaforma.

Ora però c’è dell’altro, già perché Achille ha deciso di compiere nuovamente lo spogliarello per Frigidaire numero 232, in edicola da oggi 8 marzo 2011, alla modica cifra di 3 euro. All’interno del magazine troverete una foto/poster di ABO nudo sul divano di casa ed un’intervista sull’arte del 2000. Siamo quindi al terzo spogliarello dopo quelli del 1981 e del 1989. Stavolta ABO ha molte ragioni per mettersi a nudo, in questi ultimi tempi infatti la sua ferma opposizione al regime dell’arte politicizzata si è fatta ancor più solida.

Laurie Anderson, Trisha Brown e Gordon Matta-Clark conquistano Londra

Questa primavera la Barbican Art Gallery di Londra presenterà al pubblico un evento imperdibile che riunirà in un sol colpo tre grandi figure dell’arte contemporanea internazionale, vale a dire Laurie Anderson, Trisha Brown e Gordon Matta-Clark, veri e propri pionieri della Downtown Scene della New York del 1970. L’evento, in visione dal 2 marzo fino al 22 maggio 2011 rappresenta un’importante piattaforma che permetterà al pubblico di esaminare gli approcci sperimentali e spesso arditi, adottati da queste tre figure di spicco della scena artistica di Manhattan.

Performance artist e musicista Laurie Anderson, coreografa Trisha Brown ed artista visivo Gordon Matta-Clark, i tre erano amici e partecipanti attivi all’interno della comunità artistica di New York ma anche tre artisti estremamente malleabili, in grado di passare in modo fluido da una tecnica all’altra, adottando seminali soluzioni di continuità. La mostra, curata da Lydia Yee, riunisce circa 160 opere di Anderson, Brown e Matta-Clark, molte rare ed alcune presentate per la prima volta fuori dai confini della Grande Mela.

A Milano il Photofestival 2011

Le gallerie d’arte e i luoghi più rappresentativi di Milano si preparano ad ospitare la quinta edizione di Photofestival, il grande circuito espositivo che per circa un mese (da metà marzo a metà aprile) porterà la fotografia in tutta la città. Questo progetto è stato fortemente voluto da A.I.F. (Associazione Italiana Foto&Digital Imaging) e dagli organizzatori di Photoshow – principale rassegna annuale di fotografia e immagine digitale (Fiera Milano City, 25-28 marzo 2011) – con l’obiettivo di coniugare il momento espositivo con un momento culturale che coinvolga la Città di Milano.

In questo senso è strategica la recente collaborazione tra Photofestival e STARTMILANO, importante associazione cittadina che riunisce molte gallerie d’arte tra le più autorevoli e prestigiose sedi espositive per l’arte contemporanea. Il percorso parte idealmente dagli spazi di Photoshow per ramificarsi in città con oltre 80 mostre fotografiche d’autore in una sessantina di gallerie d’arte e in alcuni palazzi storici, con un programma espositivo qualitativamente alto e molto vario, che spazia dal reportage alla ricerca, dalla proposizione di autori affermati a quelli emergenti.

Paolo Consorti – Rebellio Patroni

La galleria Emmeotto il 5 marzo presenta la personale di Paolo Consorti, Rebellio Patroni, a cura di Lorenzo Canova. Come suggerisce lo stesso titolo, la nuova serie di opere dell’artista marchigiano esprime desiderio di uguaglianza, solidarietà, carità e tolleranza attraverso la provocazione visiva.

Protagonista un vero e proprio battaglione di santi che assumono un valore nuovo rispetto al passato, conservando però il loro ruolo originario di testimoni di una protesta pacifica contro la lotta violenta. Paolo Consorti per la mostra presso la galleria romana propone una serie di fotografie inedite, ribadendo la sua originale sintesi di tecnologia e manualità. Un nuovo progetto basato su una densa fusione tra la tradizione culturale, religiosa, antropologica e artistica italiana e la contemporaneità di un linguaggio che unisce l’interpretazione del passato e del presente in una visionaria e futuribile capacità di immaginazione e di rappresentazione.

Concorsi truccati? Alla National Portrait Gallery vince tutta la famiglia

Un'opera di Abbie Trayler-Smith

Dalle nostre parti ci si lamenta spesso dei risultati dei concorsi d’arte e dell’assegnazione di residenze e quanto altro. “Vincono sempre i soliti” queste sono le parole che ogni addetto ai lavori, ogni artista ed ogni semplice appassionato, in cuor suo ripete. Forse le lamentele ed i dubbi non sono solamente sfoghi dettati dall’invidia, forse c’è qualcosa di vero ma è pur vero che i sotterfugi ed i piccoli intrallazzi sono l’unico modo che la scena dell’arte contemporanea nazionale conosce per “fare sistema”.

Eppure, anche se in molti sarebbero pronti a giurare il contrario, anche all’estero le cose non vanno meglio. Basti pensare a cosa è successo nel corso dell’ultima edizione del Taylor Wessing Photographic Portrait Prize, prestigioso concorso fotografico organizzato dalla National Portrait Gallery di Londra. Ebbene il primo premio ammonta a 12.000 sterline e quest’anno ad aggiudicarselo è stata Abbie Trayler-Smith.

Arte e nudo, un binomio immortale ma su Facebook…

Torniamo oggi a parlare di Facebook una piattaforma estremamente popolare ed amata anche dagli artisti del contemporaneo. Sempre più giovani leve usano infatti questo potente mezzo per pubblicizzare al meglio il proprio lavoro. Ormai è all’ordine del giorno creare eventi per invitare quanta più gente possibile alle mostre o semplicemente mostrare agli altri le foto delle nuove opere come se si trattasse di una forma di portfolio online che può essere apprezzato o criticato da tutti. Oggi però vorremmo parlarvi di una questione assai bizzarra che in qualche modo ostacola la normale fruizione dell’arte su Facebook.

Già perchè il nostro social network preferito odia il corpo umano o se preferite ne ha una paura fottuta. Tutto nasce dal tentativo di arginare la nudità ed il fenomeno del porno ma negli ultimi tempi la situazione è degenerata a tal punto che esporre sulla propria pagina un semplice disegno con un nudo di donna (o di uomo) può scatenare le ire di Mark Zuckerberg e soci. Le contromisure sono sempre le stesse, ammonire formalmente l’utente o cacciarlo direttamente dalla piattaforma.

Il saluto infinito di Mariana Ferratto

Dal 25 febbraio The Gallery Apart ospiterà la mostra “Ciao”, la nuova personale di Mariana Ferratto. Si tratta dell’ultimo progetto dell’artista, elaborato, sviluppato e realizzato a Parigi nel corso del periodo di residenza dell’artista presso la Cité Internationale des Arts, dove è stata ospite per otto mesi nell’atelier messole a disposizione da Incontri internazionali d’arte, l’Associazione fondata e diretta con grande passione da Graziella Lonardi Buontempo.

Il progetto si sviluppa in due direzioni, un lavoro video e una serie fotografica composta da foto di scena. Il video propone una scena che si ripete milioni di volte in tutte le stazioni ferroviarie del mondo: una donna scende dal treno e si dirige verso un uomo che l’attende. Camminano uno in direzione dell’altra, sorridendo ed affrettandosi sempre più per abbreviare il tempo della promessa dell’incontro, finché si abbracciano felici.

Damon Winter, un iPhone nel mondo della fotografia Fine Art

Tutti i fotografi professionisti e gli artisti che lavorano con questa meravigliosa tecnica sono anche dei profondi conoscitori del mezzo. Tra obiettivi, filtri, luci e diverse tipologie di pellicola (ancora per poco visto il ritiro dal mercato della mitica emulsione Kodachrome), ci si trova sempre più indaffarati, alla ricerca di una meta ambita, vale a dire un meraviglioso scatto capace di raggiungere la perfezione. Ed eccolo lì, il sudato esempio di Fine Art Photography, soggetto attentamente studiato, luce perfetta, ottimo contrasto ed una giusta profondità di campo.

Dopo lo scatto bisogna poi andarci giù duro con Photoshop, regolare i toni e quanto altro per far risaltare al meglio il lavoro svolto.  Va da sé che tutte queste attrezzature costano tanti bei soldini ed i trucchi imparati durante anni ed anni di pratica difficilmente vengono svelati ad altri fotografi. E se un giorno tutta questa sapienza (che poi era doppia ai tempi della camera oscura e degli anni d’oro della pellicola) venisse riassunta da un piccolo aggeggio in grado di riassumere tutto in poco tempo e con poca fatica? andreste su tutte le furie, ne siamo certi. Stessa cosa è accaduta ai colleghi di Damon Winter, vincitore del terzo posto al prestigioso Picture Of The Year International con la sua serie fotografica A Grunt’s Life.

Nan Goldin – I’ll be your mirror

La fotografia di Nan Goldin, artista statunitense tra le più influenti del panorama internazionale, sarà protagonista martedi 15 febbraio al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino: l’opera autobiografica I’ll be your mirror (1997), realizzata con il contributo del documentarista inglese Edmund Coulthard, verrà presentata alle ore 20.30 presso le sale del Museo. Ad ingresso gratuito, la serata-evento, promossa dallo studio torinese P E P E fotografia in collaborazione con Guido Costa Projects e con il supporto del Museo Regionale di Scienze Naturali, si concluderà con la performance live di Fabrizio Modonese Palumbo ed Ernesto Tomasini, ALMAGEST!, alle ore 22.00.

Il ritratto più intimo della vita e dell’opera di Nan Goldin, presentato al Festival Internazionale di Edimburgo, al Berlino Film Festival e vincitore del Premio Speciale della Giuria al Prix Italia e del Premio come Miglior Documentario al Montreal Festival of Films and Art, dipinge il nitido ritratto di una generazione, ricostruendone i fermenti a partire dallo straordinario racconto biografico della fotografa.

Rihanna scopiazza da David LaChapelle per il suo video S&M

Oggi ci dedichiamo a qualcosa di un poco più frivolo. Molti sostengono che Lady Gaga sia una copia spudorata della Lady di ferro del pop, vale a dire Madonna. Comunque sia la signorina Germanotta ha pur sempre una gran voce ed è un’appassionata d’arte contemporanea, al punto che reputa le sue esibizioni come vere e proprie performance. Non è mistero, e noi lo sappiamo bene, che Lady Gaga stia tentando in tutti i modi di entrare nel circuito delle arti visive ma a fronte dei vari tentativi l’impresa non è ancora riuscita. Stesso dicasi per il nostro James Franco.

Copia o non copia, in questi ultimi giorni il Daily Mail ha scoperto un’altra popstar dedita a piccoli “furti” di natura estetica. Stiamo parlando di Rihanna, il ciclone delle Barbados che con la sua hit Umbrella ha venduto milioni di dischi in tutto il mondo (come spesso dicevano a Superclassifica Show). Ebbene la ventiduenne peperina nel suo ultimo singolo S&M, ovviamente mosso da tematiche sadomaso.

Tea Mäkipää – Domesticated Nature

La z2o Galleria è lieta di presentare per la prima volta in Italia l’artista finlandese Tea Mäkipää, con una mostra monografica a cura di Claudia Löffelholz nello spazio della galleria a Roma, dal titolo Domesticated Nature, e con la presentazione dei suoi lavori ad Art First Bologna 2011 (27 – 31 gennaio 2011) in collaborazione con il Comune di Bologna ed Arte Fiera, la più importante fiera italiana di arte contemporanea. Questo progetto pubblico, curato da Julia Draganovic, è un itinerario esclusivo nella città con le installazioni site specific di 20 artisti.

Tea Mäkipää è famosa nel mondo per le sue enormi installazioni e per gli importanti progetti d’arte pubblici ed il suo lavoro è caratterizzato da una critica incisiva dello stile di vita della civiltà occidentale. La sua prima mostra monografica in Italia presso la z2o Galleria che inaugura il 18 febbraio propone due grandi fotografie panoramiche su parete combinate in una suggestiva installazione site specific.

Where is my place? una mostra sulle questioni connesse con l’identità nazionale


Where is my place? Dov’è la mia casa? Qual è la mia patria e il luogo dove mi riconosco? I sentimenti che legano un individuo al proprio territorio e alla collettività di appartenenza sono stati spesso associati all’idea di nazione, che ha visto però nel tempo mutare le proprie connotazioni rivelandosi, soprattutto in epoca recente, un concetto di non facile definizione. In un percorso di oltre 50 opere provenienti dalla collezione di fotografia contemporanea, video e film d’artista della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra organizzata dalla Fondazione Bevilacqua La Masa e da Fondazione Fotografia, che si terrà dal 4 marzo al 1 maggio 2011 nella sede di Galleria di Piazza San Marco a Venezia,  si confronta con le diverse questioni connesse con l’identità nazionale, con le evidenti contraddizioni e con possibili prospettive.

Il moderno concetto di nazione viene formulato per la prima volta nell’Ottocento: sulla spinta delle idee romantiche di rivalutazione dell’individuo, esso promuoveva l’affermazione della singolarità di ogni Paese quale realtà unica e irripetibile, con un proprio territorio, una propria storia e una propria cultura. Se per più di un secolo questa idea è stata una realtà concreta nei sentimenti dei singoli cittadini come nella rappresentazione della geopolitica mondiale, oggi, alla luce delle profonde trasformazioni seguite all’imporsi di nuovi fenomeni globali, il valore dell’entità nazionale non è più così certo e immutabile. Alle azioni dei governi si contrappongono economie e politiche sovranazionali i cui effetti e le cui ripercussioni non sono più direttamente controllabili dai singoli Stati. Lo stesso insieme di valori che identificava l’unicità di una nazione rispetto alle altre diventa sempre meno rilevante, in un sistema globale dominato dalle contrapposizioni per grandi blocchi culturali.