E anche a Londra si manifesta contro i tagli alla cultura

Forse Andy Warhol, professando i suoi ormai celebri 15 minuti di fama per tutti, non avrebbe mai immaginato una reazione simile. Eppure proprio ad una sua asta organizzata da Sotheby’s nel West End di Londra lo scorso 16 febbraio, alcuni facinorosi sono riusciti a guadagnarsi i loro bei minuti di celebrità.

Tutto è successo in pochi istanti, all’asta era presente una prestigiosa opera della famosa serie Nine Multicolored Marilyns, quella dove la Monroe appare reiterata in colori diversi per intenderci. All’improvviso alcune persone (circa dodici stando alle dichiarazioni della stampa internazionale) si sono introdotte nella sede dell’asta ed hanno cominciato a lanciare al pubblico alcuni biglietti falsi da 50 sterline. In un secondo momento i manifestanti hanno esposto un grande striscione rosso con su scritto: “Orgy of the rich” l’orgia dei ricchi.

Outsider Art Fair 2011, Art Brut e Naif a go go

George Peterson

Come ogni anno torna a New York la Outsider Art Fair e noi di Globartmag non potevamo non parlarne visto la nostra risaputa ammirazione nei confronti di chi crea arte fuori dalle regole. Come già accennato dallo storico d’arte australiano Colin Rhodes l’outsider artist: “non è per forza affetto da un qualche tipo di disturbo mentale o altre patologie ma un talento che crea al di fuori delle consone strutture della scena dell’arte”, un artista che molto spesso riesce a catturare l’affetto di pubblico e collezionisti, aggiungeremmo noi.

Ed infatti la fiera giunge quest’anno alla sua 19esima edizione nella location sulla 34esima strada di Manhattan (inaugurazione il prossimo 17 febbraio 2011). Quest’anno ad animare la fiera saranno presenti 33 gallerie che avranno le loro storie da raccontare. Nelle ultime edizioni inoltre, la fiera si è imposta al grande pubblico e va detto che dovrebbe essere annoverata tra le altre importanti manifestazioni di mercato internazionali.

Seppur con ragionevole ritardo sentivo di dover condividere con voi le mie impressioni a riguardo.

Sono passati troppi giorni perché la memoria italiana si ricordi, ma dal 3 al 6 febbraio a Milano è andata in scena la prima di The Affordable Art Fair, format internazionale che propone agli astanti opere d’arte al di sotto dei cinquemila euro. Un’idea decisamente attuale premiata infatti da più di diecimila visitatori e grandi vendite che han reso felici gli organizzatori, primo su tutti Marco Trevisan: colui che nei giorni precedenti all’evento ha condotto una campagna pubblicitaria serrata sulla sua persona parlando della fiera.

Questo sarà un articolo breve, solo qualche osservazione che avevo desiderio di condividere, la premessa, ci tengo, è che sono assolutamente favorevole a manifestazioni di questo tipo i cui intenti alla base sono encomiabili. Inoltre a corollario della fiera erano stati organizzati una serie di incontri e attività educative che manifestavano la volontà di presentare una proposta completa ed importante. Non avendo potuto parteciparvi però non posso dire se in quel frangente abbiano fatto centro.

Kinetica, una fiera in bilico tra arte e scienza a Londra

Tomomi Sayuda

Art Basel è senz’altro una manifestazione fieristica celebre e prestigiosa, gli espositori fanno a pugni per entrare al suo interno e gli artisti non vedono l’ora di portare una loro opera fra gli stand. Anche Frieze come Artissima Torino e Artefiera Bologna sono fiere molto amate da pubblico, collezionisti e semplici appassionati. Bisogna però ammettere che nessun’altra fiera al mondo è appassionante quanto Kinetica Art Fair, manifestazione in bilico tra arte e scienza che si è svolta dal 4 al 6 febbraio all’Ambika P3 Gallery di Londra.

Esperienze audiovisuali, tecnologia, forme mutanti, robotica, teorie quantistiche e new media art, tutto fa brodo in questa fiera che ha forse il pregio di riportare la meraviglia ed il gusto per la sorpresa all’interno del dorato mondo dell’arte contemporanea. Tra i tanti espositori e visitatori presenti tra i padiglioni, la fiera ha presentato un programma di eventi collaterali a cui ha partecipato anche il controverso artista Stelarc, quello che si è fatto impiantare un orecchio dentro l’avambraccio, per intenderci.

L’arte è sempre più virtuale?

In meno di un mese il mondo dell’arte ha assistito a due vere e proprie rivoluzioni. Forse prese singolarmente a molti sono sembrate due chicche senz’altro innovative ma pur sempre delle trovate. Ed invece queste due nuove piattaforme internazionali possono esser viste all’interno di un scenario ben più articolato che innegabilmente trasformerà il nostro modo di fruire l’arte. Tutto è iniziato con la Vip Art Fair, la prima fiera dell’arte contemporanea completamente online.

Certo questa nuova manifestazione di mercato ha dovuto fare i conti con dei problemi tecnici riguardanti la velocità di connessione ma tutto è stato causato dall’estremo interesse del pubblico in questa nuova alternativa alla comune fiera d’arte. alla VIP qualcuno ha venduto bene come David Zwirner che ha piazzato la scultura Mary Magdalene (Infinity)di Chris Ofili per 375,000 dollari, mentre altri come Lehmann Maupin Gallery non hanno combinato granchè a causa della lentezza della connessione ed hanno chiesto un parziale rimborso agli organizzatori. I vertici della VIP parlano comunque di 6 milioni di accessi alle opere in fiera.

Arriva a Milano The Affordable Art Fair, la fiera con opere sotto i 5.000 euro

Dal 3 al 6 febbraio The Affordable Art Fair – AAF arriva a Milano, dopo il successo ottenuto in molte città del mondo: Londra, Amsterdam, Parigi, Bruxelles, New York, Sydney, Melbourne, Singapore. Ciò che la contraddistingue è un nuovo modo di far conoscere l’arte in maniera divertente e informale. Fin dal 1999, quando Will Ramsay inaugurò per la prima volta la fiera a Londra, l’obiettivo è quello di rendere l’arte contemporanea accessibile a tutti, per dimostrare che non è necessario essere un esperto, un gallerista o un milionario per iniziare una propria collezione d’arte. È questa la filosofia che contraddistingue The Affordable Art Fair (AAF), la più famosa e interessante fiera d’arte per le opere con un limite di prezzo (5.000 euro nella tappa di Milano).

Dalla prima edizione AAF è cresciuta velocemente, diventando un fenomeno globale con fiere in tutto il mondo, grazie alla capacità di portare nuovi contatti e nuovi collezionisti nel mercato. Globalmente più di 800.000 persone hanno visitato le Affordable Art Fair, comprando più di 130 milioni di euro di opere d’arte. Il 2010 ha chiuso con più di 150.000 visitatori: considerando il network, è la fiera d’arte più visitata al mondo.

Artefiera 2011, alcune considerazioni sparse

C’era più gente, c’era meno gente. Anzi c’erano meno parvenus e più intenditori ma a pensarci bene c’erano meno intenditori e più parvenus.  E dobbiamo dire che abbiamo visto galleristi disperati per le poche vendite, anzi a pensarci bene la maggior parte delle gallerie erano soddisfatte per le buone vendite. Ed abbiamo visto sempre le solite opere ma a pensarci bene quest’anno le opere erano tutte diverse. Questa è Artefiera Bologna, tutti vorrebbero tastarle il polso ma ogni possibile stima si riduce solo ad una chiacchiera da bar, un giudizio molto personale che tale rimane, la fiera è sempre la fiera.

Certo molte gallerie hanno disertato e forse si è trattato di un attimo di pausa per riorganizzare le idee ma i più maligni parlano di perdita di smalto e di collezionisti da parte della celebre manifestazione. Si sono visti in giro molti “bollini rossi” su opere meno costose e multipli ma il disperato momento di crisi economica in cui tutti ci troviamo esercita ed eserciterà ancora per molto tempo una determinante pressione sulle compravendite d’arte, nulla di male quindi se i collezionisti tendono ad essere più guardinghi.

In vendita a 120.000 dollari i semi di Ai Weiwei ma in rete si trovano a 25 cent l’uno

E’ stata una delle opere d’arte più chiacchierate dello scorso anno ed ora una parte di questa colossale installazione è in procinto di andare all’asta da Sotheby’s il prossimo 15 febbraio 2011. Stiamo ovviamente parlando dei semi di girasole di porcellana creati da Ai Weiwei ed installati nella Turbine Hall del Tate di Londra. Come ricorderete bene i semi sono stati al centro di una rovente polemica, poiché i vertici della prestigiosa istituzione dopo pochi giorni dall’inaugurazione, hanno deciso di vietare al pubblico l’interazione con gli stessi dopo aver annunciato che la polvere di porcellana generata dallo sfregamento di milioni di esemplari poteva arrecare gravi danni alla salute pubblica.

Ovviamente sono in molti a pensare che la Tate abbia vietato l’interazione per non agevolare eventuali furti di semi. La riprova di ciò è quest’asta di Sotheby’s che metterà in palio cento chili di semi per ben 120.000 dollari, praticamente 1.200 dollari al chilo. Pensate un poco a quei fortunati che sono riusciti a riempirsi le tasche con un chiletto di semini, adesso potrebbero ritrovarsi con un cospicuo investimento fra le mani senza aver di fatto acquistato l’opera passando da Sotheby’s.

Globartmag visita la VIP art fair la prima fiera virtuale – parte 2

Analizzando le presenze degli artisti in mostra emergono interessanti risultati circa l’andamento di mercato: Elmgreen & Dragset hanno piazzato 7 opere in 5 diverse gallerie ( ART, Galerie Emmanuel Perrotin, Galleri Nicolai Wallner, Galleria Massimo De Carlo, Victoria Miro Gallery). Gilbert & George invece vantano 5 opere in 5 gallerie (Bernier/Eliades Gallery, Fraenkel Gallery, Galerie Thaddaeus Ropac, Lehmann Maupin Gallery, White Cube). Antony Gormley detiene 7 opere distribuite in 6 gallerie  (Anna Schwartz Gallery, Galerie Thaddaeus Ropac, Galleria Continua, Sean Kelly Gallery, White Cube, Xavier Hufkens). Anche Anish Kapoor non se la passa male con 6 opere in  6 gallerie ( Galerie Kamel Mennour, Galleria Continua, Gladstone Gallery, Greenberg Van Doren Gallery, Lisson Gallery, SCAI The Bathhouse).

William Kentridge gettonatissimo con 7 opere in 6 gallerie (Art & Australia, Art21, Bernier/Eliades Gallery, Galleria Lia Rumma, Goodman Gallery, Marian Goodman Gallery).  Joseph Kosuth ha piazzato 6 opere in 5 gallerie (Anna Schwartz Gallery, Galeria Juana de Aizpuru, Galleria Lia Rumma, Sean Kelly Gallery, Sprüth Magers). Richard Prince sempre in lizza con 5 opere su 5 gallerie (Gagosian Gallery, Galerie Eva Presenhuber, Gladstone Gallery, Sadie Coles HQ, Salon 94).  Thomas Ruff ha ben 13 opere in 4 gallerie (David Zwirner, Galleria Lia Rumma, Gallery Koyanagi, Mai 36 Galerie). Andy Warhol mai dimenticato con 9 opere in 6 diverse gallerie (Brooke Alexander Gallery, Faurschou, Gagosian Gallery, Galerie Bruno Bischofberger, L & M Arts, Timothy Taylor Gallery).

Globartmag visita la VIP art fair la prima fiera virtuale – parte 1

Mentre il nostro sistema dell’arte ha già puntato i riflettori sull’imminente opening di Artefiera a Bologna edizione 2011 la redazione di Globartmag ha ottenuto il pass per la VIP art fair, la nuova fiera virtuale destinata a cambiare le sorti delle manifestazioni di mercato legate all’arte. Certo si parla di un’esperienza ben diversa da quella di gironzolare per gli stand, in mezzo al caos generato da visitatori ed addetti ai lavori, sentirsi per alcuni giorni parte di un circus internazionale, ammirare da vicino opere ed incontrare artisti e galleristi. L’esperienza offerta da VIP art fair è quantomeno minimal e solitaria, c’è comunque la possibilità di parlare con lo staff di ogni galleria della fiera e per ogni opera è presente una quotazione minima e massima, un utile e simpatico price range che aiuta a comprendere a grandi linee il valore della stessa.

E’ inoltre possibile togliersi lo sfizio di chiedere i prezzi delle opere agli assistenti online, cosa che molti visitatori non fanno nelle fiere “fisiche” per pura timidezza, ma si sa la riservatezza offerta da tastiera e monitor è capace di sciogliere ogni tabù. Andando al sodo con l’analisi della fiera, l’interfaccia del sito e la grafica ci sono sembrate ben fatte anche se un poco datate la navigazione diventa però da cardiopalma per connessioni poco veloci, questo perchè la fiera negli ultimi giorni ha fatto registrare un numero di visite fuori da ogni previsione.

Internet vs Arte contemporanea

Internet è un grande strumento di lavoro, informazione, svago e via dicendo. Per quanto riguarda l’arte contemporanea, l’avvento della rete ha portato significativi cambiamenti. Si possono leggere blog come questo e tenersi aggiornati sugli eventi di tutto il mondo, si possono ammirare siti d’artista ed osservare una miriade di opere, ci si può confrontare a distanza, inviare inviti e attuare vere e proprie campagne pubblicitarie su un dato evento, si possono creare opere di net-art. Inoltre con il varo della VIP art fair è attualmente possibile visitare una fiera d’arte contemporanea senza muoversi da casa.

Insomma Internet ha rivoluzionato un intero sistema, aprendolo a nuove ed infinite possibilità di comunicazione. Eppure prima dell’avvento di Internet la scena dell’arte contemporanea era comunque florida e pulsante. Oggi si può controllare il curriculum di artisti e curatori, osservare a quanti e quali eventi hanno partecipato ed in taluni casi, leggere le considerazioni su un dato evento. Questo è sicuramente un aiuto per la comunità artistica e per gli addetti al settore ma il rischio, a volte, è quello di giungere ad affrettate conclusioni.

Moving Image, una nuova fiera dedicata alla Video Arte

Questo mese le quotazioni della video arte sono in rialzo. A decretare il giusto ritorno dei questa meravigliosa tecnica all’interno del mercato internazionale è una nuova fiera denominata Moving Image che si svolgerà dal 3 al 6 marzo 2011 al Waterfront Tunnel event space di New York. La fierà avrà luogo proprio durante i giorni dell’Armory Show, prestigiosa manifestazione fieristica statunitense. Attualmente la lista delle gallerie partecipanti è ancora in preparazione ma è già assicurata la presenza di spazi come Sabot dalla Romania e Galerie Gregor Staiger dalla Svizzera.

La selezione delle gallerie partecipanti è stata condotta da un gruppo di professionisti tra cui spicca il nome della gallerista Elizabeth Dee che lo scorso anno ha lanciato la ormai celebre fiera Independent sempre nel corso dell’Armory Show.  La scelta di organizzare una fiera di video arte proprio in questo periodo di ristagno potrebbe risultare fondamentale per un giusto rilancio all’interno di un mercato dove al momento pittura ed installazione sembrano essere regine incontrastate.

London Art Fair, la più grande vetrina britannica d’arte moderna e contemporanea del Regno Unito

London Art Fair, la più grande vetrina britannica d’arte moderna e contemporanea del Regno Unito, apre nuovamente al pubblico all’Islington Business Design Centre di Londra dal 19 al 23 gennaio 2011. La Fiera festeggia i suoi 23 anni  e con l’occasione riunisce oltre un centinaio di importanti gallerie inglesi, con unici progetti di arte e una vetrina di fotografia contemporanea, il tutto selezionato da una giuria specializzata.

Brevi Highlights della Fiera 2011: La sezione principale della fiera include oltre 100 gallerie d’arte moderna e contemporanea tra le migliori sulla piazza. La Fine Art Society porterà in fiera un’illustrazione originale di Christopher Wynne Nevinson prodotta per il magazine Blast durante la prima guerra mondiale, si tratta di un’immagine vorticista ritrovata l’anno scorso in un deposito negli Stati Uniti. Tra le gallerie di arte contemporanea di quest’anno segnialiamo Vegas Gallery, Bartha Contemporary, Foley Gallery, Charlie Smith e Danielle Arnaud.

VIP Art Fair, la nuova fiera per i big esclusivamente online

Le fiere d’arte contemporanea rappresentano sempre una prestigiosa e redditizia piattaforma di mercato per le gallerie. Va detto inoltre che i collezionisti all’interno delle fiere hanno a disposizione una vasta scelta di opere da poter aggiungere al loro carnet. Insomma le fiere sono e saranno grandi appuntamenti della stagione artistica internazionale. Ovviamente non tutti dispongono del tempo necessario per recarsi a visitare le maggiori fiere internazionali come Frieze a Londra, ARCO a Madrid o Art Basel a Miami Beach.

Dal prossimo 22 gennaio (fino al 30 gennaio 2011) questo problema potrebbe dissolversi come neve al sole. Già perchè proprio in quella data sarà inaugurata una nuovissima fiera d’arte contemporanea che prende il nome di VIP Art Fair. La caratteristica principale di questa piattaforma è che tutto si svolgerà su internet, insomma gallerie, artisti ed acquisti saranno tutti online.