Daniel Gustav Cramer e Haris Epaminonda a Bologna

Sulla scia del successo della mostra Mediated experience: Olafur Eliasson’s books (che ha registrato 5000 presenze in sole due settimane) e del catalogo edito per l’occasione TYT [Take Your Time], Vol.2: Printed Matter, la prossima edizione di Artelibro Festival del Libro d’Arte presenta la mostra The Infinite Library che coinvolge dal 15/9/10 al 2/10/10 due giovani artisti internazionali: Daniel Gustav Cramer (Germania) e Haris Epaminonda (Cipro). Nel contesto della città di Bologna e di Artelibro, The Infinite Library sarà presentato in due degli spazi storici piu’ suggestivi: la Biblioteca Universitaria e il Museo di Palazzo Poggi, dando luogo ad un dialogo stimolante tra patrimonio culturale e sperimentazione contemporanea.

Concepito da Daniel Gustav Cramer e Haris Epaminonda (protagonista quest’anno di una mostra personale alla Tate Modern) ed iniziato nel 2007, The Infinite Library e’, come recita il titolo, un progetto in via di continua evoluzione. Nelle stesse parole degli artisti: –E’ un ampio archivio di libri, ognuno creato tramite libri già esistenti, numerati come fossero nuovi volumi. Ogni volume ha una sua struttura propria riassemblata ogni volta a partire da un materiale originale e dalle possibilità che questo offre. Mentre la biblioteca si espande con l’aggiunta di nuovi libri, ogni singolo volume porta con se’ il potenziale di diventare il centro di una installazione spaziale, una estensione del soggetto, della forma, del contenuto, del ritmo e della logica del libro-.

La saga degli Sgarbi: Vittorio alle prese con il Tiziano bagnato ed Elisabetta al Festival del Cinema

La scorsa domenica un terribile incendio ha danneggiato parte del sottotetto del palazzo seminariale posto vicino alla Basilica della Salute a Venezia. Ovviamente i vigili del fuoco sono prontamente intervenuti e dopo alcune convulse ore di faticoso lavoro sono riusciti a domare le fiamme. La grande mole di acqua impiegata per lo spegnimento dell’incendio (che non sembrerebbe di origine dolosa) è però sconfinata nell’attigua sagrestia della Basilica dove tra altre importanti opere dimora il celebre capolavoro Davide e Golia di Tiziano, collocato sul soffitto della sala a circa dieci metri di altezza.

Il dipinto è stato completamente inondato dai potenti getti d’acqua delle pompe dei Vigili del Fuoco e da una prima verifica si è potuto constatare che l’acqua aveva già preso a gocciolare dalla superficie dell’importante opera. Vittorio Sgarbi, attualmente sovrintendente del polo Museale di Venezia, si è subito recato sul posto per effettuare gli accertamenti del caso. Per nostra immensa fortuna il dipinto di Tiziano non è stato danneggiato in maniera grave ma Sgarbi ha subito ordinato la pronta rimozione per sottoporlo ad alcuni interventi di restauro. L’acqua sarebbe entrata da un piccola apertura a lunetta della sagrestia della Basilica ma è ovvio che il progressivo aumentare delle fiamme avrebbe potuto causare danni ben più gravi.

L’Iraq potrebbe partecipare alla prossima Biennale di Venezia

Come molti di voi ricorderanno nell’edizione del 2007 della Biennale di Venezia,  luna buona parte delle opere in mostra erano concentrate sul conflitto in Iraq. Nedko Solakov ad esempio aveva messo in scena una surreale installazione con dipinti e video riguardanti una disputa sui diritti del popolare fucile Ak-47 mentre Emily Prince aveva creato una gigantesca mappa degli Stati Uniti formata da piccole tessere con ritratti a matita dei soldati americani morti in Iraq.

Leon ferrari inoltre aveva piazzato un Cristo crocifisso su di un caccia bombardiere americano mentre Charles Gaines aveva creato un modellino meccanico di New York con tanto di aeroplano in rotta verso le Torri Gemelle. Insomma la Biennale di Robert Storr era decisamente concentrata sulla morte, sul terrorismo ed in particolare sulla guerra in Iraq. Ebbene la Biennale di Venezia numero 54 che partirà il prossimo giugno del 2011 potrebbe nuovamente avere come protagonista l’Iraq.

La Danimarca organizza una mostra-dibattito sui manga e la pedo-pornografia

Avete presente i manga o gli anime giapponesi? Beh c’è da dire che anche nel nostro paese i personaggi animati o disegnati provenienti dal sol levante sono apprezzati da un numero sempre più crescente di persone. Inutile parlare poi del Giappone, dove il manga è una vera e propria cultura apprezzata da qualunque ceto sociale o fascia d’età. Alcuni fumetti giapponesi sono però alquanto equivoci, ci riferiamo soprattutto a quelli in cui si vedono ragazzine svestite che mettono in mostra i loro corpi formosi o ritratte in atteggiamenti decisamente ammiccanti.

Ebbene non è certamente questo il luogo per fare del facile perbenismo o peggio ancora una caccia alle streghe ma è chiaro che alcuni di questi manga potrebbero facilmente varcare il confine fra l’innocuo fumetto e la pedo-pornografia. In Danimarca questo scottante argomento è divenuto il fulcro di una mostra dal titolo Public debatting erotic Manga (dibattito pubblico sui manga erotici), organizzata dal curatore Christian Hviid-Mortensen.

La Gran Bretagna non presterà mai più opere d’arte alla Francia

Polemiche e scontri fra istituzioni non sembrano essere appannaggio esclusivo del nostro belpaese, anzi all’estero le cose sembrano andare anche. Josephine Oxley,  curatore dei beni artistici inglesi ha infatti sottolineato una decisa riluttanza dei britannici nel prestare opere d’arte alla Francia.

Gli inglesi hanno infatti paura di come vengono trattati i loro gioielli oltre la manica. Josephine Oxley ha inoltre aggiunto che a Parigi i musei sono spesso bersagliati dai ladri. Purtroppo tali dichiarazioni sono confermate da alcuni dati raccolti dall’Interpol, l’organizzazione di polizia internazionale. Secondo il database elaborato dall’importante organo di polizia la Francia e l’Italia sarebbero al primo posto in classifica per quanto riguarda i furti delle opere d’arte.

Studiare l’arte con l’iPad – Una ricompensa per il Van Gogh rubato

Sta per iniziare un nuovo anno di scuola, questo sicuramente non renderà felici molti ragazzi ma potrete star certi che gli studenti d’arte della Seton Hill University di Greensburg in Pennsylvania non saranno poi tanto tristi di tornare sui libri. Forse perchè alcuni testi scolastici sono stati soppiantati da un iPad. L’università ha infatti deciso di distribuire ai suoi iscritti il diabolico marchingegno di Steve Jobbs, dotandolo dell’app Art Authority.

l’applicazione in questione è sicuramente ancora tutta da sperimentare ma è comunque fornita di alcune interessanti caratteristiche: una collezione di 40.000 opere di arte classica, moderna e contemporanea corredate da fotografie e 1.000 schede dettagliate di importanti artisti il tutto organizzato cronologicamente con esaurienti spiegazioni. Ovviamente è possibile creare degli slideshow con le foto delle opere e persino vederle all’interno di una grafica simile alla sala di un museo. Insomma non sarà certo l’Argan, ma bisogna proprio affermare che come inizio non c’è male.

Bianco-Valente – roBOt03

Aritmia presenta la 4° edizione di work.lab, laboratori di ricerca e di sperimentazione espressiva basati sul concetto di esperienza condivisa e di confronto generazionale, dove artisti di fama internazionale sono invitati a realizzare un progetto con il coinvolgimento di giovani emergenti.

Tra settembre e novembre 2010 i due artisti protagonisti della quarta edizione di work.lab saranno Bianco-Valente (Italia) e Brandon LaBelle (USA). Il tratto che caratterizzerà il progetto di quest’anno è l’attenzione al quotidiano e alle sue implicazioni territoriali e sociali, con l’invito, rivolto agli artisti, a lavorare su elementi della città e sulle sue dinamiche relazionali: la dimensione sociale della musica (Brandon LaBelle) e la relazione tra i luoghi fisici e mentali (Bianco-Valente).

Maurizio Cattelan, Anish Kapoor, Franko B e tanti altri grandi artisti passeranno l’autunno in Italia

Sarete sicuramente curiosi di sapere cosa vi aspetta in questo autunno artistico nazionalpopolare in termini di grandi mostre museali. Visto che siete in attesa di sapere se vi dovrete sorbire un’altra mostra su Caravaggio, un confronto (che va tanto di moda ) tra Giotto e Mondrian magari tra cerchi e quadrati o l’ennesima filippica sugli impressionisti (non dubitate li vedrete, li vedrete ),  vi accontentiamo subito e vi spariamo alcuni eventi già in programma:  Al complesso del Vittoriano di Roma dal 8 ottobre al 30 gennaio ci sarà Vincent van Gogh con la mostra Campagna senza tempo, citta’ moderna 110 opere  in bilico tra atmosfere rurali ed urbane.

Il Maxxi di Roma presenta invece dal 15 dicembre al 3 aprile una retrospettiva sull’ingegnere Pier Luigi Nervi. Se siete di Roma e non avete mai visto il Palazzo dello Sport dell’EUR, il Viadotto di Corso Francia, il Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano,  lo Stadio Flaminio e la stazione Termini allora questa mostra fa proprio per voi. Sempre il Maxxi dal 3 marzo al 26 giugno 2011 ospiterà il grande Michelangelo Pistoletto. Il Palazzo delle esposizioni di Roma dal 9 novembre al 27 febbraio ospiterà invece sei grandi installazioni dell’artista messicano Carlos Amorales.

Il Quarto Plinto indeciso tra un gallo blu ed un bambino d’oro

hew locke

Vi avevamo già parlato del contest istituito dalla RSA britannica per scegliere il successore della nave in bottiglia di Yinka Shonibare sul Fourth Plinth, il celebre quarto plinto di Trafalgar square a Londra. Ebbene fino a pochi giorni fa vigeva il riserbo assoluto sui progetti dei sei finalisti in concorso ma nelle ultime ore finalmente le opere sono state mostrate al pubblico e noi vi facciamo ora un riassunto di cosa è stato proposto.

Hew Locke ha presentato Sikandar, una replica della statua equestre del  maresciallo Sir George White sita in Portland Place. Locke ha trasformato la statua in un oggetto feticcio riempiendola di ex-voto, gioielli e medaglie. Originale.

Brian Griffith ha presentato Battenberg, un’enorme replica di un celebre dolce inglese fatta con mattoni invece di latte e uova. Scontato ed alquanto bruttino.

Vanessa Beecroft alla Biennale di Carrara con VBmarmi.carrara

Sabato 4 settembre 2010 dalle ore 19.00 alle ore 22.00 presso gli Studi Nicoli di Carrara si terrà la performance di Vanessa Beecroft VBmarmi.carrara (progetto speciale), già prevista  per sabato 28 agosto. Prendendo ispirazione dalla suggestiva cornice degli Studi Nicoli, il più antico degli studi di scultura di Carrara, continuamente rinnovato dalla presenza di lavori di alcuni tra i maggiori artisti internazionali, Vanessa Beecroft presenta per Postmonument un progetto speciale e inedito. I corpi femminili che l’artista da sempre usa come supporto comunicativo si intrecciano in questa occasione con le sculture antiche e moderne presenti negli Studi. VBmarmi.carrara (progetto speciale) diventa ancora una volta pretesto per mescolare i canoni estetici inarrivabili delle fashion model a quelli comuni, mostrando come spesso la bellezza non risieda nella perfezione, ma nelle particolarità che rendono ogni corpo unico.

Ogni performance di Vanessa Beecroft affonda le proprie radici nel complesso mondo interiore dell’artista, ma rimane saldamente ancorata al nostro tempo come riflessione sull’identità femminile, sulla natura e sul mistero dell’esistenza umana. Nei suoi tableaux vivants l’artista riesce a indagare le più profonde e universali istanze dell’essere umano, utilizzando un linguaggio a metà strada fra classico e contemporaneo, fra sacra rappresentazione, teatro, fotografia, pittura e moda.

Arrestato ministro per furto Van Gogh – Diller Scofidio + Renfro realizzeranno il nuovo museo di Eli Broad

Alcuni giorni or sono un celebre dipinto di Vincent Van Gogh dal titolo I Papaveri è stato rubato dal  museo Mahmud Khalil del Cairo. La notizia è rimbalzata su numerosi quotidiani internazionali, anche perché il dipinto in questione vale la bellezza di oltre 39 milioni di euro. Il furto ha assunto i toni di un giallo surreale visto che i dettagli dell’evento non sono stati ancora rivelati.

Il mistero si è notevolmente infittito quando le autorità hanno dichiarato il malfunzionamento dell’impianto di allarme e delle telecamere di sorveglianza del museo che da tempo erano in attesa di pezzi di ricambio. Ne consegue che non esiste nessuna immagine del furto, neanche a farlo apposta. Inoltre circa quattro giorni fa due turisti italiani sono stati arrestati in aeroporto perché ritenuti gli autori del furto.

Una mostra per gli AC/DC i gioielli di famiglia dell’Australia

Avete mai sentito parlare degli AC/DC? Sicuramente si,  impossibile non aver mai ascoltato una delle loro grintose songs come Highway to Hell o Back in Black come è impossibile non aver mai visto il chitarrista Angus Young dimenarsi sul palco con in mano la sua Gibson diavoletto ed il suo completo da scolaretto di college inglese. Ebbene gli AC/DC sono un gruppo di Rock and Roll puro, formatosi a Sydney nel 1973 nel corso della loro incredibile carriera gli AC/DC hanno venduto la bellezza di oltre 200 milioni di dischi in tutto il mondo, di cui oltre 71 milioni nei soli Stati Uniti.

Gli AC/DC sono una vera e propria icona in Australia e per rendere onore agli eroi nazionali, le istituzioni  hanno  quindi deciso di organizzare una mostra tutta per loro al Powerhouse Museum di Sydney il prossimo 11 settembre.  “Non c’è dubbio che in 35 anni di onorata carriera, passata a riempire gli stadi e le arene di tutto il mondo, gli AC/DC sono gli artisti più famosi di tutta l’Australia” ha dichiarato Tim Fisher, curatore della mostra.

I musei americani osservano chi osserva l’arte

Il Detroit Instute of Arts ha deciso di creare una nuova figura professionale del tutto fuori dal comune. Questo nuovo ruolo di osservatore è attualmente ricoperto dal professor Matt Sikora che invece di studiare attentamente i capolavori esposti nel museo ha un compito molto speciale: osservare la persone che guardano le opere. Sikora infatti studia i comportamenti che la gente comune assume davanti alle opere d’arte. L’uomo ascolta i loro discorsi, calcola quanto tempo passano ad osservare una data opera, scruta attentamente i loro sguardi e successivamente registra le sue osservazioni su di un piccolo computer portatile.

Il lavoro di Sikora è però molto simile a quello di un detective privato, poichè per non influenzare gli osservatori, la sua figura deve rimanere sempre nell’ombra: “Aveva una figlia al seguito, una teenager. La ragazza non ha interagito con l’opera, si è seduta sulla panchina e dopo è andata via” questo è un esempio dei dati che Sikora registra ogni giorno, incessantemente. Il professore non è solo nel suo lavoro, un team di cinque persone è sempre pronto ad aiutarlo ed a fine giornata i dati raccolti vengono confrontati e discussi.

Michelangelo Pistoletto, Grande cubo specchiante – Luogo di riflessione e meditazione

Dal 1° ottobre al 23 gennaio 2011, il cortile interno di Palazzo Strozzi di Firenze accoglie l’installazione di Michelangelo Pistoletto, Grande cubo specchiante – Luogo di riflessione e meditazione. Artista tra i più celebri del panorama contemporaneo, Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) è stato invitato dal CCCS – Centro di Cultura Contemporanea Strozzina per realizzare un’opera che rendesse omaggio alla straordinaria architettura rinascimentale fiorentina.

L’evento riprende le analoghe iniziative che, rispettivamente nel 2008 e nel 2009, avevano visto Wang Yu Yang (Harbin, Cina, 1979) e Yves Netzehammer (Sciaffusa, Svizzera, 1970) realizzare installazioni ambientali site specific. Il progetto ideato e realizzato della Fondazione Palazzo Strozzi – in collaborazione con Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Le Moulin – segna la nascita della partnership con Castello di Ama per l’Arte Contemporanea di Gaiole in Chianti (Siena).