Brian Eno non ha certo bisogno di presentazioni, nel corso della sua lunga carriera l’autore del libro/manifesto music for non musicians è riuscito a toccare i molteplici aspetti dell’arte con il talento e la creatività che da sempre lo accompagnano. Eno ha suonato con la leggendaria pop band Roxy Music, ha collaborato con il grande Robert Fripp dei King Crimson e con David Byrne (ex leader dei Talking Heads ed oggi anche noto artista visivo), ha creato opere d’arte contemporanea ed ha composto il famoso jingle d’apertura di Windows 95, ben tre secondi di sigla che gli hanno fruttato ben 35.000 dollari.
Ultimamente Brian Eno ha anche trovato il tempo di produrre Viva la Vida or Death and All His Friends, l’ultimo acclamato album dei Coldplay. Insomma il vecchio Brian ne ha fatte di cose ma da oggi può aggiungere una nuova esperienza lavorativa al suo nutrito curriculum. Eno sarà infatti il nuovo curatore della 44esima edizione del Brighton Festival che includerà ovviamente anche la sua famosa installazione video 77 Million Paintings.
L’arte contemporanea trae molte volte spunto da tematiche politiche e la spigolosa questione del riscaldamento globale non fa certamente eccezione a questa regola. A riprova del fatto l’architetto di Los Angeles Cristophe Cornubert ha deciso di installare il suo CO2 Cube a Copenhagen dove sta avendo luogo il summit delle Nazioni Unite sul riscaldamento globale. La struttura e alta come tre piani di un normale edificio ed è stata collocata sul lago St. Jørgens, vicino al planetario Tycho Brahe. Secondo il suo creatore il cubo rappresenta lo spazio che occuperebbe una tonnellata di anidride carbonica se fosse immagazzinata in uno spazio con pressione atmosferica standard.
Richard Wright è il vincitore del prestigioso Turner Prize 2009. L’artista ha presentato una intricata composizione murale a foglia d’oro che rimarrà in mostra fino al 6 gennaio 2010. Wright attualmente 49enne è il più vecchio vincitore del premio dal 1991 anno in cui fu limitata a 50 anni l’età dei partecipanti. L’artista è riuscito ad imporsi sugli altri partecipanti Enrico David, Roger Hiorns e Lucy Skaer. Wright ha abbandonato la normale pittura su tela alla fine degli anni ’80 ed è divenuto famoso per i suoi wall paintings che vengono temporaneamente esposti per poi essere cancellati.


Il Moma di New York ospita fino al 28 febbraio un’interessante mostra dal titolo Projects 91: Artur Zmijewski, retrospettiva sull’artista polacco Artur Zmijewski che da anni indaga sulle norme ed i comportamenti sociali in maniera del tutto provocatoria e brutale. Nel suo video 80064, l’artista convince un anziano sopravvissuto allo sterminio di Auschwitz a farsi cancellare il numero di deportato che reca sul braccio da un tattoo artist. In un primo momento l’uomo sembra accettare ma davanti la telecamera ha dei ripensamenti per poi cedere alle volontà di Artur Zmijewski e farsi cancellare definitivamente il numero.

Come molti di voi sapranno nei prossimi giorni il Cam, Contemporary Art Museum di Casoria ospiterà la mostra AfriCam, progetto che dal 5 dicembre al 28 febbraio proporrà un’importante selezione di arte contemporanea proveniente dal continente africano. La mostra si preannuncia interessante anche a causa del fatto che l’Africa pur avendo un nutrito gruppo di agguerriti a bravissimi artisti è rimasta fino ad ora un poco in ombra nel panorama internazionale anche se va detto che la scorsa Biennale di Venezia ha fornito una buona selezione di avvincenti proposte.



