
Anche l’Armenia ha un museo di tutto rispetto per l’arte contemporanea. L’edificio in questione sorge sulle ceneri del Cascade di Yerevan, un vecchio monumento dei tempi dell’Unione Sovietica che dopo sette anni di restauri è stato trasformato in un meraviglioso spazio espositivo. Ogni singolo spazio dei 13.000 metri quadrati del vecchio monumento è stato completamente rivoluzionato implementando un Visitor Center, un bookshop, un auditorium e più di 1.100 metri quadrati di superficie espositiva.
Questo nuovo museo deve il nome al suo principale benefattore, Gerard L. Cafesjian. Alla base del museo sorge il Cafesjian Sculpure Garden che presenta al pubblico una delle più belle e fornite collezioni di sculture monumentali del mondo. Il grande giardino studiato appositamente per contenere monumenti di larga scala ospita opere di celebri figure dell’arte contemporanea come Fernando Botero, Lynn Chadwick, Jaume Plensa, e Barry Flanagan.

Grazie ad una collaborazione con il Kunstmuseum Wolfsburg, il light arist americano James Turrell ha realizzato la sua più grande installazione di sempre in un contesto museale. Si tratta di una composizione alta 11 metri che copre più di 700 metri quadrati di superficie espositiva ed è intitolata Ganzfeld Piece:Bridget’s Bardo. L’installazione è in realtà una costruzione divisa in due parti, tali camere interconnesse sono denominate Viewing Space e Sensing Space, le due camere sono completamente vuote eccezion fatta per la luce colorata e cangiante che le invade.
Le Olimpiadi di Londra 2012 non rappresenteranno solamente un grande evento sportivo, L’Arts Council ha infatti stanziato oltre 8 milioni di dollari in fondi da destinare alla Cultural Olympiad, un programma di arte contemporanea che animerà le giornate dei giochi olimpici affiancando la cultura allo sport. Artists taking the lead è il titolo di questo progetto che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 artisti che si sono sottoposti ad una rigida selezione.


Se avete intenzione di visitare New York in questi giorni sappiate che la grande mela, oltre alla sua enorme ed abituale offerta di arte contemporanea, sarà teatro verso la fine di ottobre alcune grandi mostre assolutamente imperdibili. Ma andiamo per gradi e analizziamo attentamente ogni proposta. La James Cohan Gallery ospiterà dal 23 ottobre sino al 19 dicembre Bodies of Light un’interessante retrospettiva dell’acclamato video artista americano Bill Viola. Da più di 35 anni Viola è celebre per aver trasformato la video arte in una delle forme vitali dell’arte contemporanea.
Vi ricorderete forse di Madrenalina, appuntamento a metà tra il festaiolo e l’artistico varato lo scorso anno dal Museo Madre di Napoli. Come ben saprete lo scorso anno il party fu interrotto prima dello scadere da un provvedimento di divieto della procura di Napoli per “spettacoli danzanti in quanto non autorizzato al punto 83 del certificato di prevenzione incendio”, secondo quanto riportato dal comunicato emesso dalle autorità. Giovedì prossimo per tutti gli amanti di questa serata artistico-mondana sarà importante sapere che l’evento torna con una serie di grandi novità atte a rinnovare la propria formula senza rivoluzionarla completamente.
