Francesco Arena e Nina Beier alla galleria Monitor

La galleria Monitor di Roma inaugura il 12 dicembre la mostra di Francesco Arena e Nina Beier in una doppia personale che vede gli artisti impegnati in due progetti complessi ed inediti, caratterizzati da una forte componente site specific.

A distanza di tre anni, Francesco Arena torna ad esporre negli spazi della galleria con un’opera monumentale: 18.900 metri su ardesia è un lavoro sulla memoria, sulla traccia effimera che i passi di un uomo possono lasciare sul selciato nel suo ultimo giorno da persona libera e viva. L’artista ha ripercorso il cammino fatto da Giuseppe Pinelli il 12 Dicembre 1969, dalla mattina fino al tardo pomeriggio quando entrato nella Questura di via FatebeneFratelli di Milano senza più uscirne, smise i suoi panni di cittadino comune per diventare un simbolo della storia politica e sociale italiana.

Le cartoline di Christo e Jeanne Claude

La Off Gallery di Albissola Marina propone sabato 5 dicembre la mostra Christo Postacards, a cura di Beppe Lupo. In mostra circa trenta Postcards autografate in originale da Christo e Jeanne Claude, raffiguranti progetti, disegni, immagini delle installazioni dei due artisti, famosi per avere “impacchettato” musei, palazzi, ma anche isole, scogliere e promontori di tutto il mondo.

Dopo un inizio caratterizzato da impacchettamenti di oggetti, il duo ha esteso le proprie operazioni intervenendo temporaneamente sull’ambiente, avvicinandosi, pur rifiutandone l’appartenenza, alla corrente artistica della Land Art (erano loro stessi a commentare, con un pizzico di ironia, che “le etichette sono importanti, ma soprattutto per le bottiglie di vino”). Utilizzando tessuti industriali e corde hanno “imballato” paesaggi e monumenti con eventi artistici di enorme risonanza: si pensi che nel 1972 i due artisti hanno attraversato la vallata di Grand Hogback in Colorado con una vela di tessuto arancione, mentre tra il 1980 e il 1983 hanno circondato con 600 mila metri quadrati di tessuto di polipropilene rosa galleggiante undici isole di fronte a Miami, per dedicarsi a “impacchettare”, successivamente, il Reichstag di Berlino, le Mura Aureliane di Roma e il Pont Neuf di Parigi.

Alessandra Rosini – Where’s my crown

Venerdì 11 dicembre presso la galleria CHANGING ROLE di Roma si inaugura la mostra Where’s my crown?, personale di Alessandra Rosini a cura di Alessandro Facente.

Il progetto curatoriale “Where’s my crown?”, parte da due punti a confronto: ipocondria e pandemia. L’esperienza personale dell’individuo è la delirante esperienza condivisa in una collettività entro cui apparire senza mai esserci veramente se non nel riflesso delle paure che si sviluppano ogni giorno. Questo senso di autosufficienza, sviluppato dalla continua e dichiarata volontà di personalizzare il territorio che si abita, sembra compensare le molteplici paure collettive che le situazioni storiche dettano; calamità naturali, grandi crisi economiche, conflitti radicati, epidemie varie o “semplici” influenze annuali presenti in ogni società dopo tutto sono espressioni culturali attraverso cui esorcizzare le nostre fobie che diventano l‘unico regno che possiamo gestire ma nel quale non è prevista alcuna corona in quanto “re di nulla“.

Tutta la meglio gioventù alla Galleria Comunale di Monfalcone

Venerdì 4 dicembre 2009 sarà inaugurata, presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone, la mostra collettiva La Meglio Gioventù Ipotesi sul contemporaneo in Regione.

La Meglio Gioventù presenta il lavoro di 29 giovani artisti nati o residenti nel Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa nasce dalla rivista ARTE, il mensile di arte e cultura più diffuso in Italia, che dedica nel numero di dicembre uno speciale sul Friuli Venezia Giulia: Andrea Bruciati ed Eva Comuzzi hanno selezionato gli artisti costruendo una panoramica umana della creatività regionale.

Omaggio a Garcìa Lorca all’Accademia Reale di Spagna a Roma

Giovedì 10 dicembre presso la Reale Accademia di Spagna di Roma verrà inaugurata la mostra Poesia degli occhi. Omaggio degli artisti italiani a Federico García Lorca, a cura di Otello Lottini.

Gli artisti italiani Alberto Abate, Ubaldo Bartolini, Matteo Basilé, Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Solveig Cogliani, Stefano Di Stasio, Paola Gandolfi, Elio Marchegiani, Vanni Rinaldi, Donatella Schilirò, sono stati invitati a ri-creare l’esperienza estetica degli undici Sonetti dell’amore oscuro (1935-1936) di García Lorca, lavorando con una dinamica interpretativa, in cui la coscienza creativa del presente si nutre del mondo poetico del passato, che, in questa occasione, si incarna in una delle più grandi voci del Novecento spagnolo ed europeo.

Carlo Zanni-Flying False Colors

La definizione che sceglie per presentarsi è secca, anche se apertissima: “piattaforma creativa dedicata a persone accomunate dalla voglia di esprimersi”. Marsèlleria Permanent Exhibition è un ambiente non legato a specifiche forme espressive, ma compatibile con le più diverse espressioni creative.

Ad aprire al pubblico, giovedì 26 novembre, gli spazi di via Porta Vittoria a Milano Flying False Colors personale di Carlo Zanni. Le opere in mostra approdano in Italia direttamente dall’esposizione al Chelsea Art Museum e da Perfoma09 Biennial of New Visual Art Performance di New York.

Fuoco d’artificio al Castello di Rivoli

In occasione della mostra Gianni Colombo, in corso al Castello di Rivoli fino al 10 gennaio 2010, il Museo presenta il 1 dicembre l’opera Feu d’artifice/Fuoco d’artificio, 1917, di Giacomo Balla (1871–1958). L’artista torinese insieme ai grandi esponenti del Futurismo fu un’ispirazione per Gianni Colombo (1937–1993) e il Gruppo T fondato nel 1959. Nella prima mostra del Gruppo T, il Grande oggetto pneumatico era una scultura gonfiabile che, una volta completamente piena d’aria, tendeva ad espellere letteralmente e giocosamente il pubblico dallo spazio della mostra. Gli artisti scelsero di esporre accanto a questa scultura il Manifesto Tecnico della Scultura Futurista del 1912. Tra gli artisti futuristi figuravano Umberto Boccioni, Luigi Russolo e Giacomo Balla.

Feu d’artifice, concepita da Balla nella propria fase futurista per il Teatro Costanzi di Roma, presenta uno scenario plastico con solidi geometrici realizzati con strutture in legno, coperte da stoffe colorate e dipinte. All’interno di queste l’artista progettò l’inserimento di luci elettriche, da azionarsi ritmicamente, al fine di ottenere effetti di movimento e vitalità. Le varie parti colorate dell’opera “rappresentano – secondo quanto affermò Balla stesso – gli stati d’animo dei fuochi artificiali” e furono ispirate alle musiche di Igor Stravinskij per i balletti russi di Sergej Djagilev.

A Milano i supercollage di Eric Bainbridge

La Galleria Salvatore + Caroline Ala di Milano l’11 dicembre inaugura la mostra personale dell’artista inglese Eric Bainbridge intitolata Supercollage.

Saranno presentati oltre 100 collage realizzati con i ritagli di riviste di moda. Con grande senso dell’umorismo e libertà l’artista ricompone immagini quotidiane con un effetto esilarante e allarmante al tempo stesso. Si tratta dei più recenti ed inediti lavori che vengono presentati per la prima volta a Milano. Un’anteprima si era avuta sulla copertina della rivista d’arte inglese Frieze che nel maggio del 2009 ha pubblicato uno di questi lavori.

Celebre per le sue sculture monumentali composte di oggetti ricoperti di pelliccia sintetica, negli ultimi tre decenni Bainbridge ha esplorato una varietà di materiali e interessi. Considerato da molti uno dei più influenti scultori inglesi viventi, ha ampliato continuamente il proprio repertorio ed ha resistito alla tentazione di conformarsi, facendo sì che il lavoro parli un linguaggio che sfida le categorie specifiche dei mezzi espressivi.

Da Art Basel a Roma, Katinka Bock al Pastificio Cerere

 Il Pastificio Cerere di Roma inaugura il 9 dicembre la mostra personale dell’artista Katinka Bock dal titolo D’un vert tirant sur le bleu. Il dialogo tra opera e spazio viene attuato lavorando su elementi come la distanza, la misura, la percezione e la nozione del tempo. Le opere presentate cercano un rapporto preciso con le dimensioni spazio-temporali del luogo.

Il limite dello spazio espositivo, come definizione del “luogo” in cui viene presentata, e sempre più spesso concepita l’opera, viene messo in discussione attraverso le opere presenti. Pareti, soffitti e pavimenti diventano gli elementi in cui l’artista cerca di integrare i lavori e superare lo spazio a disposizione come limite. Il dialogo con l’esterno, spesso utilizzato dall’artista, in questo caso diventa anche un omaggio al luogo del Pastificio Cerere, ricco di storia e di contenuti artistici. Anche la durata diventa una misura della mostra in cui le opere subiscono una trasformazione durante la mostra stessa.

The Group Show alla Vm21 di Roma

La galleria VM21 di Roma, nel suo secondo appuntamento stagionale, propone a partire dal 3 dicembre l’interessante collettiva di quattro personalità artistiche diverse tra loro per generazione e ricerca.

Il grande fotografo Gabriele Basilico (Milano, 1944) con una grande fotografia a colori di Ponte Sisto ci accompagna all’interno di quel tessuto urbano, a noi così familiare, dei ponti di Roma.

La scultura in ceramica lucida e meticolosa di Simone Bertugno (Roma, 1963) dal titolo “Matermateria” racconta un universo fiabesco, costituito da figure metamorfiche, ibridazioni di elementi biologici, vegetali ed umani. L’artista romano attua una sperimentazione, quella della ceramica, per nulla facile poiché “priva di bozze preparatorie”, dunque di progettualità. Egli stesso afferma di voler dare forma ad una mescolanza, ad un grande organismo che oscilli “tra equilibrio e conflitto, ordine e caos”.

Neon Campobase mette in gioco se stessa con un’asta

Very late at night si presenta come una mostra stratigrafica, una mostra-scavo in cui verranno organizzate ed esposte al pubblico opere-reperti estratti dal magazzino Neon Campobase di Bologna. Un magazzino che non custodisce tesori ma testimonianze di una storia lunga complessa ricca e avventurosa fatta di incontri e di collaborazioni.

Saranno esposti lavori di Sergia Avveduti, Maurizio Cattelan, Gianluca Codeghini, Cuoghi Corsello, Nico Dockx, Emilio Fantin, M+M, Eva Marisaldi, Maurizio Mercuri, Giancarlo Norese, Paolo Parisi, Alessandro Pessoli, Marco Samorè, Alessandra Tesi, Luca Trevisani, Diego Tonus, Maurizio Vetrugno, Luca Vitone, non necessariamente tutti nello stesso momento ma certo nel corso delle tre settimane in cui il progetto resterà aperto e disponibile al pubblico.

Nuova “Aria” da Yvonneartecontemporanea


Sabato 28 Novembre Yvonneartecontemporanea di Vicenza inaugura la bipersonale di Toyomi Nara (1968, Tokyo) e Dania Zanotto (1975, Treviso). Apre con questa mostra una nuova linea curatoriale della galleria, che esplorerà una fascia di giovani artisti nazionali e internazionali che hanno almeno un decennio di attività documentata alle spalle e che operano con linguaggi pittorici e installativi coniugando ricerca estetica e concettuale.

Le due artiste che inaugurano questo nuovo capitolo della galleria rientrano appieno in quest’ottica e la rappresentano legandosi ad essa e tra di loro sia per una componente visiva leggera e accattivante sia per l’articolata riflessione attorno alla macro-tematica della spiritualità su cui lavorano.

The Gallery Apart affida a Luana Perilli la presentazione del nuovo spazio espositivo

In occasione dell’apertura del nuovo spazio di via di Monserrato 40 (Roma), The Gallery Apart presenta l’attesa personale di Luana Perilli intitolata Manutenzione sentimentale della macchina celibe. Il progetto si affida a tre diverse modalità espressive, spaziando dal video, alla scultura, al collage.

Il corpus delle opere ci immerge in un mondo privo di esplicite presenze umane, un universo di oggetti per una volta non inanimati ma anzi, seppur privati della loro naturale destinazione funzionale e dunque resi celibi nel senso della lezione duchampiana, intrisi della vitalità conseguente alle loro precedenti esperienze e quindi in grado di esprimere e trasmettere sentimenti, ricordi, umori.

Arte attraverso lo spioncino

Giovedì 26 Novembre Peep-Hole inaugura con Thanksgiving il project space in Via Panfilo Castaldi 33 a Milano.

Peep-Hole (spioncino), invita ad uno sguardo più attento verso le pratiche artistiche contemporanee attraverso un programma di mostre, pubblicazioni, lectures e conversazioni. L’attività espositiva è caratterizzata da progetti concepiti appositamente per lo spazio da artisti nazionali e internazionali. Peep-Hole opera come la project-room di un museo, ma senza museo.