Il Turner prize 2010 e l’estetica di regime

La prestigiosa Kermesse britannica del Turner Prize è entrata nel vivo dell’azione e come al solito sono piovute critiche da più parti. Stavolta però non si parla di provocazione o di cattivo gusto ma di noia,  una vera e propria catastrofe per l’arte in genere. Anche prestigiosi magazine d’arte come Artinfo si scagliano contro i protagonisti dell’edizione 2010 che sono Dexter Dalwood con i suoi collage pittorici, l’Otolith Group con le sue installazioni filmiche, Angela de la Cruz con le sculture composte da dipinti e Susan Philipsz con le sue installazioni sonore.

Ebbene l’accusa più gettonata sembrerebbe essere quella di ricorrere ad un postmodernismo ormai superato e schiavo di meccanismi di maniera ormai un tantino logori. E’ chiaro che le manifestazioni concettuali si basano su un’idea ma quando anche questa viene a mancare resta ben poco da dire. In più sembrerebbe che i vertici del premio abbiano fatto firmare ai giornalisti una sorta di contratto volto a non “diramare notizie offensive sul premio”. Insomma si può parlare del premio ma bisogna parlarne bene.

1861, I pittori del Risorgimento

La mostra 1861. I pittori del Risorgimento, che si apre a Roma, alle Scuderie del Quirinale il 6 ottobre e si chiude nell’anno che celebra l’Unità d’Italia, ha come tema il confronto tra la pittura italiana e gli eventi che tra il 1859-1860 hanno determinato la conquista della libertà, dell’indipendenza e dell’unità nazionale.

Cosi’ accanto ai grandi dipinti dei pittori protagonisti del Risorgimento, opere di dimensioni monumentali che rappresentano l’epopea bellica nelle sue tappe fondamentali, vengono accostate opere di dimensioni piu’ contenute, che documentano la partecipazione popolare e collettiva all’ideale risorgimentale. Il cuore della mostra e’ rappresentato dalla pittura di battaglie ad opera dei cosiddetti “pittori soldati”, lombardi, toscani e napoletani, quali Gerolamo Induno, Eleuterio Pagliano, Federico Faruffini, Michele Cammarano; tutti convinti patrioti, che presero parte in prima persona a molte di quelle battaglie, e ne resero testimonianza attraverso una pittura esatta e fedele agli eventi, mai retorica e sempre attenta ai tanti risvolti umani, naturalmente e tristemente legati alla guerra.

Scoperto un nuovo dipinto di Bruegel il vecchio – Un custode implicato nel furto del Van Gogh egiziano

Incredibile ma vero i curatori del Museo Prado di Madrid hanno annunciato un ritrovamento che potrebbe essere descritto come una delle più importanti scoperte degli ultimi anni. Mentre un dipinto di Pieter Bruegel il giovane si trovava in fase di restauro, i restauratori hanno cominciato a notare alcuni strani particolari. Successivamente l’opera è stata sottoposta ai raggi X, i quali hanno emesso uno sconcertante verdetto: il dipinto è inequivocabilmente firmato da Pieter Bruegel il vecchio, ben più dotato padre del già citato pittore nonché uno dei più grandi maestri fiamminghi del 16° secolo.

I proprietari del dipinto sono due collezionisti spagnoli che hanno voluto mantenere l’anonimato e che avevano portato il dipinto al Prado per il restauro, prima di loro il dipinto era stato posseduto dal Duca di Medinaceli. SI tratta della 41esima opera conosciuta di Bruegel il vecchio, oltre che una delle più grandi. Adesso il Prado è in trattative per l’acquisto dell’opera.

Nicola Villa – Urbano/Mediterraneo. Storie e volti da una città di mare

La Galleria Mimmo Scognamiglio di Napoli inaugura venerdì 1 ottobre 2010 alle ore 19.00 la mostra personale di Nicola Villa: Urbano/Mediterraneo. Storie e volti da una città di mare. La mostra è a cura di Pietro Montone.

Urbano/Mediterraneo è il concetto attorno al quale si concreta detto progetto specifico di Nicola Villa, sviluppato ad hoc, per le sale della Galleria Mimmo Scognamiglio di Napoli. Il lavoro origina dall’ipotesi stimolante di raccontare questa nostra realtà in continua trasformazione, cogliendone attimi semplici. In mostra saranno presenti opere di piccole e grandi dimensioni che illustrano altresì il suo modus operandi. Strumento del suo intervento è un’inedita installazione che si dipana tra gli spazi della galleria.

Roberto Coda Zabetta – Il Bianco nero

Guidi&Schoen Arte Contemporanea inaugura il 30 settembre l’esposizione personale dell’artista milanese Roberto Coda Zabetta. Nella nuova serie di lavori dedicata agli Albini africani, presentata per la prima volta in occasione della nuova edizione di Start, la pittura diventa monocroma.Bianco su bianco. L’azzeramento totale allude all’annullamento dell’identità dei soggetti protagonisti delle opere, vittime che si trovano a vivere ridicolizzati, discriminati, picchiati, perfino uccisi.

Molti africani, ricorda la Bbc, ammettono di sputare per terra al loro passaggio per scacciare il malocchio; vengono prelevati campioni dei loro corpi e le donne con la carnagione chiara vengono violentate perché è diffusa la credenza che possano guarire dall’ Aids. L’ignoranza purtroppo è il peggior nemico e la società non sembra interessata a sconfiggere i pregiudizi. I cinque grandi lavori che compongono la mostra, attraverso la forza della pittura, svelano ai visitatori la sofferenza nascosta dietro la condizione del “diverso”. Ricordando l’aforisma di Lichtenberg: ”La più divertente superficie del mondo è per noi quella della faccia degli uomini”, i volti sono il centro focale della pittura di Roberto Coda Zabetta.

Nick Walker e Papa Ratzinger – Ritrovato il Corot smarrito: era in un bagno

Lo scorso fine settimana una nutrita folla si è riunita attorno all’ultima opera del graffiti artist Nick Walker, eseguita nei pressi di Hyde Park, proprio sulle mura di un piccolo casotto posto fuori dal Royal College of Art di Londra. Il soggetto ritratto da Walker è nientemeno che il nostro cciovane Papa Ratzinger con tanto di ghigno satanico e gatto bianco sulle ginocchia. Certo, così ritratto il povero Benedetto XVI seduto sul suo scranno sembra il capo della spectre dei films di James Bond. Ebbene Nick Walker ha eseguito il suo murale proprio nel corso dell’ annuale fiera d’arte britannica 20/21 che si tiene proprio all’interno del Royal College of Art e la cosa non è passata di certo inosservata.

Molti si sono scandalizzati ed altri hanno gridato allo scandalo ma alcuni galleristi presenti in fiera si sono letteralmente azzuffati per aggiudicarsi la tanto pubblicizzata opera. Alla fine della contesa Gay Hutson e Angela Wynn, organizzatori della fiera, hanno deciso di lasciare l’opera alla collezione della prestigiosa scuola d’arte britannica.

Salvador Dalì. Il sogno di avvicina

Torna dopo 50 anni a Palazzo Reale con la mostra Salvador Dalì. Il sogno di avvicina, a cura di Vincenzo Trione, nella quale saranno esposte, dal 22 settembre 2010 al 30 gennaio 2011, oltre 50 opere del grande artista spagnolo. La mostra intende illustrare al pubblico, in modo approfondito e con un altissimo livello scientifico, il rapporto nella produzione artistica di Dalì tra paesaggio, sogno e desiderio.

«Una prospettiva, uno sguardo che erompe dalla conformità e si apre a nuove relazioni, inattese rivelazioni, differenti profondità» scrive Massimiliano Finazzer Flory nel testo introduttivo al catalogo «Fra referenze passate e coeve: Velázquez, Vermeer, Raffaello, Picasso, Miró, Miralles, Dalí mette in scena il proprio immaginario fra sperimentazione e suggestione onirica, inquietudine e tecnica, provocazione e modernità. Fra gli “Oggetti ultracivilizzati del ‘900” che, in certo senso, ne accentuano una “sensibilità pop” e nell’uso plurale dei linguaggi artistici che paiono dare corpo all’affermazione di André Breton secondo la quale il linguaggio è stato dato all’uomo perché ne esplori tutte le possibilità e ne faccia “un uso surrealista”» .

Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici

Al Palazzo Strozzi di Firenze si inaugura il 24 settembre la mostra Bronzino.Pittore e poeta alla corte dei Medici. L’evento espositivo costituisce la prima mostra interamente dedicata all’opera pittorica di Agnolo di Cosimo , detto il Bronzino (1503-1572).

Pittore fra i più importanti del Cinquecento, il Bronzino incarna la pienezza della ‘maniera moderna’ negli anni del governo di Cosimo I de’ Medici. Firenze è ovviamente luogo privilegiato per una mostra monografica sull’artista, giacché soprattutto agli Uffizi, ma anche negli altri musei cittadini e nelle chiese, è conservata la maggior parte dei suoi dipinti. Accanto a questi, verranno riuniti capolavori concessi in prestito dai più importanti musei del mondo, quali L’Allegoria di Venere del Szépművészeti Múzeum di Budapest, Il ritratto di giovane con libro del Metropolitan di New York  e La Sacra Famiglia con san Giovannino nelle versioni del Louvre di Parigi e del Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Federico Solmi – A Confederacy of Villains

La galleria Jerome Zodo Contemporary di Milano è lieta di ospitare A Confederacy of Villains, la nuova personale dell’artista Federico Solmi, che inaugura giovedì 23 settembre 2010 alle ore 18 e resterà aperta al pubblico sino all’11 dicembre 2010.

Il titolo della mostra, A Confederacy of Villainsletteralmente una confederazione di criminali – prende spunto dal romanzo di John Kennedy Toole, A Confederacy of Dunces (Una Banda di Idioti), pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1980, undici anni dopo la morte suicida dell’autore. Il protagonista Ignatius Reilly sembra ricordare l’artista: entrambi attenti osservatori dell’idiozia di una certa cultura popolare, quella che Toole definisce “priva di teologia e geometria”. Ma se il coro degli idioti si consuma nell’isola di New Orleans, la banda di Federico Solmi, continuando a perpetrare errori e barbarie millenarie, affronta le alterne vicende della sua vita “criminale” sulle scricchiolanti tavole di un palcoscenico apocalittico. Se la convivenza con la stupidità si è trasformata per Toole in tragedia, per Solmi invece diventa fonte di ispirazione, un nutrimento viscerale per la sua arte.

Muybridge e Photoshop – La Cappella Sistina a rischio

Strano ma vero, più di 100 anni prima di Photoshop, Eadweard Muybridge era già a conoscenza di alcuni trucchi per manipolare le immagini fotografiche. In questi giorni la Tate Britain ospita 8 dall’8 settembre al 16 gennaio) una grande retrospettiva dedicata all’uomo che per primo ha affrontato il mezzo fotografico in termini artistici.

Raggiunto dai microfoni del Guardian, Ian Warrell co-curatore della mostra ha svelato alcuni giochi di prestigio di Muybridge: “Prima delle scoperte del grande maestro, I fotografi non usavano l’otturatore, toglievano la lente, contavano e la rimettevano a posto. Muybridge inventò inoltre lo zoopraxiscopio, una sorta di proiettore con cui manipolava le foto. Inoltre era sua abitudine tagliare ed incollare parti di differenti negativi e ricolorare le foto”.  Insomma Photoshop non ha inventato nulla di nuovo.

Rachel Whiteread, cambiare la scultura dall’esterno

Solitamente Rachel Whiteread è celebre per le sue sculture ed installazioni di grandi dimensioni ma nella mostra Drawings attualmente ospitata alla Tate Britain di Londra da oggi fino al 16 gennaio 2011, l’artista della generazione Young British Artists ha stupito il pubblico, presentando ad una vasta selezione di schizzi e disegni, una parafernalia di piccoli oggetti e sculturine. Stiamo parlando di singolari elementi quali mobili da casa di bambole, piccole gabbie per uccelli e calchi di vetro di quello che potrebbe sembrare un intestino umano.

C’è anche un calco del naso dell’attore Peter Sellers. Va detto che la maggior parte del corpus artistico di Rachel Whiteread è costituito proprio da calchi di comuni oggetti domestici, basti pensare alla celebre opera intitolata Ghost (1990), una riproduzione di un intero soggiorno della sua casa d’infanzia che l’ha resa una vera e propria figura di spicco all’interno del dorato mondo dell’arte contemporanea.

Fantasilandia alla Galleria Antonio Colombo di Milano

 La galleria di Antonio Colombo presenta per la prima volta a Milano alcuni tra i più effervescenti artisti della nuova scena pop contemporanea mondiale: i maestri del Pop Surrealismo americano Gary Baseman, Tim Biskup e Eric White, i fuoriclasse del Low Brow come Anthony Ausgang, Gary Taxali e Heiko Müller, il pittore Nicola Verlato che ha introdotto il movimento in Italia così come lo storyteller della pittura Gabriele Arruzzo.

Fantasilandia, curata da Julie Kogler, è una mostra che mette in luce gli aspetti più innovativi di uno scenario artistico pulsante e straordinario che comincia a spopolare nei più importanti musei internazionali. Ormai ricercatissimi dagli appassionati del genere e da una sempre crescente schiera di collezionisti del mainstream, gli artisti scelti per questa prima milanese sanno muoversi con abilità tra cultura pop e cultura alta cimentandosi in un figurativismo, espressione delle ultime estetiche del XXI secolo dove le nuove icone si fondono con un immaginario fantasioso che invita lo spettatore ad un viaggio sorprendente nel mondo onirico. 

Venezia celebra Giorgione a Palazzo Grimani

Tre tra le più celebri opere di Giorgione (1477-1510), La Vecchia (1506), La Nuda (1508) e soprattutto il suo capolavoro più noto, ammirato e ancora oggi di significato controverso, La Tempesta (1507-08), saranno esposte a partire da oggi e per oltre un mese, in uno dei più singolari edifici di Venezia, il Palazzo Grimani a campo S. Maria Formosa, restituito alla città nel 2008, che, con questa occasione, diventa spazio espositivo permanente aperto tutti i giorni al pubblico.

Il Palazzo Grimani, acquistato dallo Stato Italiano nel 1981, è un edificio unico per la storia e l’architettura di Venezia. Finalmente aperto come museo di se stesso e di poche, selezionatissime opere nel dicembre 2008 era visitabile finora solo su prenotazione, ma con questa mostra apre definitivamente le sue porte alla città. I tre capolavori di Giorgione inaugurano, infatti, una serie di mostre che vedranno come protagonisti i grandi artisti italiani e internazionali.

Maurizio Cattelan, Anish Kapoor, Franko B e tanti altri grandi artisti passeranno l’autunno in Italia

Sarete sicuramente curiosi di sapere cosa vi aspetta in questo autunno artistico nazionalpopolare in termini di grandi mostre museali. Visto che siete in attesa di sapere se vi dovrete sorbire un’altra mostra su Caravaggio, un confronto (che va tanto di moda ) tra Giotto e Mondrian magari tra cerchi e quadrati o l’ennesima filippica sugli impressionisti (non dubitate li vedrete, li vedrete ),  vi accontentiamo subito e vi spariamo alcuni eventi già in programma:  Al complesso del Vittoriano di Roma dal 8 ottobre al 30 gennaio ci sarà Vincent van Gogh con la mostra Campagna senza tempo, citta’ moderna 110 opere  in bilico tra atmosfere rurali ed urbane.

Il Maxxi di Roma presenta invece dal 15 dicembre al 3 aprile una retrospettiva sull’ingegnere Pier Luigi Nervi. Se siete di Roma e non avete mai visto il Palazzo dello Sport dell’EUR, il Viadotto di Corso Francia, il Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano,  lo Stadio Flaminio e la stazione Termini allora questa mostra fa proprio per voi. Sempre il Maxxi dal 3 marzo al 26 giugno 2011 ospiterà il grande Michelangelo Pistoletto. Il Palazzo delle esposizioni di Roma dal 9 novembre al 27 febbraio ospiterà invece sei grandi installazioni dell’artista messicano Carlos Amorales.