Al Ravello Festival la Follia di Achille Bonito Oliva

Da venerdì 2 luglio a martedì 31 agosto 2010 il Ravello Festival propone al pubblico la mostra d’arte contemporanea La Follia dell’Arte a cura di Achille Bonito Oliva. L’evento avrà luogo nei prestigiosi spazi espositivi di Villa Rufolo. È con le Avanguardie Storiche, all’inizio del XX secolo, che la follia acquista dignità espressiva oltre che concettuale. Col Surrealismo nasce una forma di espressione artistica che usa i procedimenti automatici per liberare le forze dell’inconscio. Negli anni Cinquanta questi temi verranno riconsiderati volgendosi all’infanzia e alle produzioni “artistiche” degli alienati fino a giungere alle esperienze dell’Azionismo viennese e del gruppo Fluxus.

Il legame tra arte e follia sviluppa uno scarto tra le convenzioni delle regole sociali e l’aspettativa culturale che determina uno shock nella routine del vivere quotidiano. Oggi l’arte contemporanea mostra la sua familiarità con la follia diffondendo ad alta voce e senza remore il suo messaggio contro ogni discriminazione e per la valorizzazione delle differenze.

Romantici a Milano

“Io vi amo,
 vi amo ma vi sputo però,
 vi amo tutti, 
è bello è brutto è solo questo. 
L’erba, ti fa male se la fumi senza stile!”
Finisce così la canzone dei Baustelle, Un romantico a Milano, e in questa storia ci sta pure l’erba…o comunque ci starebbe bene. Perché questa è una storia senza tempo, che però si è svolta pochi giorni fa, di un incantesimo a cui mancava l’ingrediente chiave. Fin da quando sono piccola i miei genitori si lamentavano perché avevo qualcosa da ridire in ogni occasione, questo non c’entra con quello che vi sto per raccontare, ma se vi unirete al coro, non ve ne farò una colpa.

C’era una volta, nella città di Milano, un luogo fatato chiamato Hangar Bicocca. Il problema era che nessuno che ci sapeva arrivare, e quindi alla fine nessuno ci andava. Questo, in sintesi, il rapporto che ho sempre avuto con l’Hangar. Un posto conosciuto, riconosciuto, con proposte allettanti, ma fondamentalmente richiedente uno sforzo per raggiungerlo inversamente proporzionale alla facilità di restare infossata nel divano (io nemmeno ce l’ho un divano, ma ci siamo capiti). La prima volta che ho visto l’installazione permanente di Anselm Kiefer, I sette palazzi celesti, mi sono pentita amaramente di non aver fatto lo sforzo prima. Nel mio personale percorso di pentimento non potevo dunque perdermi la riapertura al pubblico di questo spazio post industriale convertito all’arte contemporanea.

Damien Hirst vende la sua nuova Audi A1 ad Elton John

 Ogni anno Sir Elton John organizza un grande ballo nella sua residenza, l’evento dal titolo White Tie and Tiara Ball è mirato a raccogliere fondi per la EJAF, Elton John Aids Foundation e come da tradizione vengono messi all’asta alcuni oggetti d’arte. Questa volta alla grande kermesse di beneficenza era presente un lotto a dir poco singolare. Si tratta di una Audi A1 interamente coperta di vernice rosa. L’autore del misfatto è ovviamente il nostro sempreverde folletto dell’arte Damien Hirst che ha prodotto l’opera mediante la tecnica dello spin painting ( il colore viene applicato su di un oggetto che gira sfruttando la forza centrifuga).

Hirst ha inoltre certificato che la macchina può essere liberamente guidata su strada. Certo non sarà facile girare per il Regno Unito con una macchina spruzzata di vernice rosa. “E’ meravigliosa, non ho mai messo all’asta un’opera più bella di questa” ha dichiarato con entusiasmo il celebre cantante. Nello stesso lotto dell’Audi A1 era presente un altro dipinto di Hirst, sempre eseguito con la stessa tecnica dello spin painting.

Giovedì Difesa – Joe Dante in 3D

The Hole di Joe Dante è un film che è stato presentato Fuori Concorso alla 66esima Mostra del Cinema di Venezia nel 2009, ed è nelle sale italiane solo da questo giugno. Il regista di The Gremlins, film di culto degli anni Ottanta, Joe Dante si forma, come molti dei migliori registi non solo di horror americani alla New World Pictures, lo studio creato da Roger Corman nel 1970, di cui era uno dei numerosi assistenti. In questo film in 3D, a mio avviso, la cosa più interessante è forse la sua maniera di affrontare la profondità di campo con le possibilità del 3D.

Sebbene i richiami a certo cinema horror siano parecchi, da Shining ai film giapponesi, ma soprattutto si notano somiglianze con Poltergeist, e via fino ad ammiccare, nel costruttore di lampade a forma di occhi al giocattolaio di Blade Runner e molti altri; pare che tutte le strizzate d’occhio di Dante, rimangano qui tali…

In vendita a Londra una Kate Moss by Mario Testino

Ancora una volta Kate Moss sarà protagonista di una mostra d’arte contemporanea. Vi avevamo già parlato di una precedente vendita di alcuni scatti eseguiti dal celebre fashion photographer Albert Watson che ritraevano la celebre modella completamente nuda. Ebbene oggi  diciotto fotografie della celebre top model saranno esposte nella sede della prestigiosa casa Phillips De Pury & Co. di Londra dal prossimo 5 luglio fino al 16 luglio.

Successivamente gli scatti saranno visionabili alla Saatchi Gallery, sempre in quel di Londra dal 16 luglio 2010. Le fotografie sono state scattate dal celebre fotografo Mario Testino, il quale nel corso della sua sfavillante carriera ha lavorato con fashion brands come Ha lavorato con molti stilisti come Burberry, Gucci, Dolce & Gabbana, Emporio Armani, Roberto Cavalli, Valentino, Calvin Klein, Zara, Yves Saint Laurent, Estée Lauder, Givenchy e Versace. Tra i suoi ritratti figurano star come David Beckham, Kim Basinger, Cameron Diaz, Gwyneth Paltrow, Julia Roberts, Diana Spencer e Meg Ryan.

Jürgen Ots in mostra al White Fish Tank di Ancona

White Fish Tank: concept di sperimentazione inaugura la sua attività giovedi’ 1 luglio 2010 alle ore 19.00 con operaprima, una personale one work dell’artista belga Jürgen Ots. Ideato e diretto dall’artista Ljudmilla Socci, White Fish Tank si propone di agire come centro di riferimento, divulgazione e sensibilizzazione verso l’arte contemporanea in aree culturali periferiche ma dalle grandi potenzialità, costituendosi nel Centro Italia come luogo di osservazione, produzione e riflessione sia per artisti, addetti ai lavori e pubblico attento ad eventi culturali di ricerca.

L’intento ultimo e’ quello di promuovere la conoscenza e di creare dei progetti che uniscano peculiarità e necessità provenienti dal territorio, con problematiche e motivi di discussione piu’ generali. Una dimensione ricercatamente locale e decentrata diventa piattaforma privilegiata di un programma cosmopolita, opportunamente svincolato dalle proposte omogeneizzanti del mainstream internazionale.

Hans Haacke schiera il mondo dell’arte contro la BP

Come ben sapete la British Petroleum sponsorizza da oltre 20 anni il celebre premio BP Portrait Award, che quest’anno è stato vinto da Daphne Todd con il ritratto di sua madre morta. Ovviamente la BP in questi ultimi tempi è al centro di numerose polemiche a causa dell’incidente nella piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico. Gli sforzi per arginare l’enorme marea nera provocata da ingenti tonnellate di greggio, sono costati sino ad ora circa 2 miliardi di dollari alla celebre compagnia petrolifera ma il danno all’ecosistema è inestimabile.

Un operaio della struttura ha inoltre dichiarato ai microfoni della Bbc che il sistema di sicurezza a bordo della piattaforma petrolifera era totalmente inadeguato e che la BP era al corrente di queste negligenze. L’intera vicenda ha giustamente scatenato le ire di alcuni gruppi ambientalisti britannici i quali hanno manifestato contro la BP nella serata di premiazione del Portrait Award. I dimostranti vestiti completamente in nero hanno riversato barili di petrolio davanti l’ingresso della Tate Gallery di Londra e successivamente hanno cosparso il tutto con una montagna di piume d’uccello.

SLAM il libro fotografico sulla Lucha Libre messicana

Avete mai sentito parlare di Lucha Libre? Forse questo nome non vi dice poi tanto. Sicuramente però avrete visto su foto e riviste le fantasmagoriche maschere a metà tra il supereroe ed il sadomaso che contraddistinguono questa celebre forma di sport messicano. La Lucha Libre (tradotto in italiano suonerebbe come Lotta Libera) è uno stile di wrestling nato in Messico negli anni trenta e attualmente molto diffuso in tutto il territorio nazionale. La caratteristica principale della lucha libre è lo stile di lotta utilizzato, molto più veloce del classico wrestling; si preferisce di gran lunga l’uso di manovre aeree a scapito della forza fisica, sacrificando spesso il realismo dei match.

Nella Lucha Libre è molto diffuso l’utilizzo delle mascarà ovvero della maschera: la maggior parte dei wrestler messicani, infatti, utilizza una maschera. Questa aiuta a definire la figura dell’atleta e viene spesso messa in palio in match màscara contra màscara: lo sconfitto in match di questo tipo deve consegnare la sua maschera al vincitore e se vorrà rimascherarsi dovrà utilizzare una tenuta completamente diversa. Perdere la propria maschera in uno di questi match viene considerato un grande disonore e solitamente gli organizzatori dello show offrono un premio in denaro ai wrestler per convincerli a perdere una contesa di questo tipo.

Firenze sperimenta l’architettura finlandese

Dopo Torino, Roma e Catania anche Firenze ospiterà, dal 1° al 30 luglio 2010, Experience…Finland, l’evento culturale che promuove una serie di iniziative nell’ambito di architettura e design per conoscere la cultura finlandese. L’iniziativa, promossa dall’Ambasciata di Finlandia in Italia insieme alla Fondazione Centro Studi e Ricerche Professione Architetto, e curata dall’architetto Arianna Callocchia, ha incontrato l’entusiastica partecipazione del Comune di Firenze, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Firenze e della Provincia di Prato.

Per il Vernissage di giovedi’ 1° Luglio sono in programma: alle ore 17.00, la conferenza di apertura dell’evento dal titolo -Visioni Nordiche- tenuta dall’architetto Teemu Kurkela, dello studio JKMM Architects di Helsinki, che presenterà in esclusiva per il pubblico fiorentino Kirnu, il Padiglione Finlandese realizzato per la Expo’ Shanghai 2010; alle ore 19.00 l’inaugurazione della mostra  Architettura contemporanea in Finlandia, prodotta da ATL  Association of Finnish Achitect’s Offices di Helsinki con progetto grafico Architetto Heikki Pälviä, Workshop Pälviä Ltd. La conferenza si svolgerà nella prestigiosa Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Firenze in piazza San Marco 4 mentre la mostra sarà allestita nella storica ed esclusiva location della Galleria dell’Accademia delle Arti del Disegno in via Ricasoli 68.

Ryan McGinley “sevizia” la povera top model Carolyn Murphy

Avete presente Carolyn Murphy? Ebbene la biondissima e bellissima modella non è certo una nuova scoperta visto che nel corso della sua già lunga carriera ha sfilato per fashion designers come Tom Ford, Roberto Cavalli e Estée Lauder. La top model ha da poco partecipato ad un nuovo video dell’effervescente Ryan McGinley, prodotto per il luxury brand Nowness. Ovviamente la ben nota estrosità del regista ha tramutato un normale video in un’opera d’arte decisamente sopra le righe. “Il mio manager mi ha detto che mi avrebbero rotto delle bottiglie di vetro in testa. Trattandosi di McGinley io pensavo che avrei dovuto spogliarmi ed invece sono stata letteralmente spiazzata” ha candidamente affermato Carolyn Murphy e dobbiamo dire che le cose sono andate proprio così.

Entrance Romance (questo il titolo del video) mostra infatti scene a rallentatore, filmate con una videocamera Phantom che riesce a girare 1.500 immagini per secondo catturando ogni singolo dettaglio della bellissima modella. Durante la pellicola Carolyn Murphy subisce fantasiose angherie: un cane si scrolla l’acqua di dosso proprio vicino a lei, lo stesso cane in seguito la bacia appassionatamente in bocca, successivamente la modella riceve una bottiglia d’acqua in testa fino ad arrivare ad una bolla di vetro con pesce rosso annesso che cozza violentemente sui suoi capelli dorati.

L’Iran si apre all’arte contemporanea


Sono passati 32 anni dalla rivoluzione islamica, 32 lunghissimi anni che hanno in qualche modo allontanato l’Iran dalla cultura occidentale. In questi ultimi due o tre anni però il presidente Mahmoud Ahmadinejad ha raccolto le bramosie di apertura verso il mondo manifestate dal suo popolo ed in qualche modo qualcosa ha cominciato a muoversi sotto la superficie. Gli ayatollah non sono riusciti a fermare il fiume in piena rappresentato da internet e non sono riusciti a contenere la sete di cultura di tutto il popolo iraniano.

Sembra quindi che qualcuno all’interno del regime abbia capito che la pressione debba essere in qualche modo allentata e ciò può avvenire proprio grazie all’arte.Fino ad oggi i musei di tutta la nazione, incluso il Tehran Museum of Contemporary Art, hanno messo in mostra solo arte islamica ma questa settimana, per la prima volta in assoluto dal 1978, Tehran ha organizzato una grande mostra con tutti i più grandi artisti internazionali dello scorso secolo. 

Lugano omaggia Giuseppe Panza di Biumo

La mostra “Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo. Opere della Donazione al Museo Cantonale d’Arte” allestita al Museo d’Arte della Città di Lugano dal 4 luglio al 26 settembre 2010 è un omaggio che il museo cittadino e quello cantonale offrono congiuntamente alla figura del grande collezionista d’arte scomparso lo scorso 24 aprile, profondamente legato al Ticino. Questa esposizione inaugura una nuova linea programmatica congiunta dei due musei dal titolo “Collezionismo e Collezionisti”. Diversi eventi espositivi presentati regolarmente nei mesi estivi saranno dedicati a valorizzare il patrimonio artistico della Città di Lugano e del Cantone Ticino, nonché a favorire il dialogo con i collezionisti privati.

Giuseppe Panza di Biumo dà inizio alla sua avventura nell’arte nel 1954 con un viaggio in America. Sebbene inizialmente motivata dall’interesse per la situazione economica e sociale degli USA, la trasferta si rivelò fondamentale per scoprire l’universo artistico dell’epoca e per conoscerne i protagonisti. Da allora il collezionismo, come necessità intellettuale ed esistenziale, non lo abbandonò più. Dall’espressionismo astratto, al minimalismo, all’arte concettuale, Panza fu sempre un pioniere del gusto, il “primo” ad acquisire opere di figure ancora ignote. Coniugò una sua cifra originalissima, rigorosa e coerente, con un’appassionata frequentazione degli artisti, per lui sempre fonte di grande vitalità intellettuale.

Dread Scott brucia i suoi soldi davanti a Wall Street

Lo scorso 22 giugno si è consumata un’incredibile performance dal Titolo Money To Burn (soldi da bruciare), creazione dell’agguerrito artista americano Dread Scott. Teatro della scena il piazzale antistante Wall Street, storica e celebre sede della borsa newyorchese.  Scott ha preparato la sua azione con debita cura attaccando sopra le sue vesti alcuni biglietti da uno,cinque, dieci e venti dollari. Giunto davanti alla borsa l’artista ha cominciato a staccare le banconote, bruciandole una ad una. Durante il provocatorio atto, Scott ha invitato i passanti e gli impiegati di Wall Street ad unirsi a lui, bruciando i contanti in loro possesso.

L’intento dell’artista è stato quello di sfatare un taboo, oggettivandolo in maniera fisica, secondo Scott infatti Wall Street brucia miliardi di dollari al giorno in un’attività che rimane del tutto astratta. L’assurdità di un sistema basato sul profitto e la persistenza del fattore economico all’interno della nostra vita quotidiana sono stati i motivi scatenanti di questa insolita performance.

La Berlin Biennale 2010 manca il bersaglio

What is Waiting out there, cosa ci aspetta lì fuori è il titolo che la curatrice Kathrin Rhomberg ha scelto per la sesta edizione della Berlin Biennale for contemporary art, manifestazione in visione fino al prossimo 8 agosto. La storia delle passate edizioni ci insegna che la biennale tedesca è un evento decisamente rigoroso e composto anche se questa volta la curatrice ha tentato di sterzare verso lidi un poco più sperimentali mancando però il bersaglio a causa di una tematica troppo larga e dispersiva. Il titolo della biennale riporta alla mente una situazione di attesa ma anche di sospetto e di desiderio di scoperta, queste sono le emozioni che secondo Kathrin Rhomberg l’arte contemporanea del futuro dovrebbe generare nella mente del fruitore.

La curatrice ha quindi tentato di sottolineare ed evidenziare la realtà del presente in relazione ad un’ arte che riesce ad impossessarsene, producendo a sua volta nuove realtà. Le ambizioni della Rhomberg si scontrano però con una proposta artistica frammenta e fragile che si disperde totalmente all’interno del tessuto urbano. La manifestazione infatti, abbraccia l’intera città di Berlino, allargandosi su sei diverse sedi mentre la maggior parte delle opere sono concentrate al KW Institute nel distretto Mitte dove l’installazione di Petrit Halilaj domina l’intera location.