Opere di Angelo Bellobono
Angelo Bellobono
Atla(s)now il nuovo progetto di Angelo Bellobono per la Marrakech Biennale
Inserito nel Programma parallelo ufficiale della Marrakech Biennale, il progetto Atla(s)now di Angelo Bellobono presenterà un’importante duplice mostra che sarà allestita nella Salle des arts plastiques dell’Esav-Ecole supérieure des arts visuels de Marrakech, negli spazi di Dar Toubkal-Mountain Propre research & visitors centre e negli spazi del Community centre – maison des associations d’Imlil. Il progetto è prodotto da Aniko Boehler, Morocco experience & projects. La mostra verrà inaugurata il 29 febbraio 2012 e si protrarrà fino al 3 giugno 2012
Comincierà ufficialmente il 7 febbraio 2012 con la prima residenza d’artista sulle montagne dell’Atlas tra Imlil e Oukaimeden la realizzazione del progetto Atla(s)now, la sfida che l’artista Angelo Bellobono sviluppa attraverso la realizzazione di una piattaforma creativa e formativa, in cui l’arte e lo sci sono utilizzati come mezzo di sviluppo e condivisione sociale, apportando innovazione sul territorio.
Characters, Angelo Bellobono e Valentina Vannicola alla Wunderkammern di Roma
Alla Wunderkammern l’inizio della stagione autunnale coincide con l’inaugurazione di Characters. Una doppia personale che mette a confronto la serie fotografica La principessa sul pisello di Valentina Vannicola (Tolfa, 1982) con video, dipinti e performance di Angelo Bellobono (Nettuno, 1964 – vive e lavora tra Roma e New York). La mostra analizza il ruolo dei personaggi della Storia o di storie quotidiane annullando l’opposizione tra protagonisti e caratteristi, dove il racconto assume un ruolo marginale, diventando un pretesto per sancire come unico vincitore un eroe anonimo.
Fotografa, regista, costumista e scenografa, Valentina Vannicola si è laureata in filmologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma per poi diplomarsi alla Scuola Romana di Fotografia. Qui presenta 7 stampe di medie dimensioni (70x70cm) in cui esegue una trasposizione contemporanea della favola di Hans Christian Andersen. I suoi scatti, composizioni equilibrate ed essenziali, si allontanano dallo stereotipo della fiaba classica: la bellezza della giovane principessa e i cieli limpidi cedono il passo a persone comuni e a firmamenti grigi e tempestosi. E’ lei l’ideatrice e realizzatrice del progetto in ogni particolare: dalla creazione materiale del set alla confezione dei costumi, alla disposizione dei personaggi, interpretati dagli abitanti della sua cittadina natale, nei click fotografici. Scene surreali e umoristiche, caratterizzate da colori sgargianti che catturano lo spettatore fino ad immergerlo nel racconto, grazie anche all’installazione presente nel sotterraneo della galleria costituita da un piacevole prato su cui è adagiato un letto formato da un sandwich di materassi tra i quali è nascosto il pisello che renderà insonne la sensibile protagonista. Presenza costante delle istantanee l’umile legume diventa la star della vicenda rubando il ruolo alla principessa che, infine, insoddisfatta del giaciglio reale si dà alla fuga, ribaltando il finale andersiano.
UniverZi DiverZi, Due giorni di performance artistiche, laboratori, esposizioni, musica, danza e cucina per Space Metropoliz
Sabato 8 e Domenica 9 Ottobre 2011 il Metropoliz, l’occupazione meticcia di via Prenestina, 913 a Roma apre ancora una volta le porte all’arte nell’ambito del “cantiere cinematografico” di Space Metropoliz. Le basi di” Big Rocket”, il Grande Razzo che traghetterà i metropoliziani sulla Luna sono state approntate: “UniverZi DiverZi” è la risposta di visionari d’ogni sorta alla chiamata lanciata per partecipare tutti insieme alla sua festosa progettazione condivisa.
Antonello Viola, trasferirà al Metropoliz il suo studio di pittore per un giorno, chiedendo ospitalità a una delle famiglie che vivono nell’ex fabbrica. Ad ospitarlo saranno peruviani, marocchini, etiopi, rom rumeni, ucraini, italiani? Angelo Bellobono, con la sua installazione “Tutte le lune del mondo”, porterà i volti di uomini, donne e bambini del Metropoliz a librarsi leggeri nell’aria, oltre l’alto muro di cinta che li separa dalla città, a metà strada tra il cielo e la terra. In ogni angolo dell’ex-salumificio l’arte sarà di casa. Sulla torre ancora visitabile il telescopio di Gian Maria Tosatti, e negli essiccatoi l’installazione di Guendalina Salini (visitabile fino a domenica 9 e poi riproposta a partire dal 13 ottobre alla Casa dell’Architettura).
CHARACTERS, ANGELO BELLOBONO – VALENTINA VANNICOLA

Il Premio Termoli mette in dialogo opere storiche con opere di artisti contemporanei
Il Premio Termoli 2011, con una scelta emblematica, fatta anche per celebrare l’anniversario dei centocinquanta anni dell’Unità d’Italia, ha scelto di valorizzare la collezione della Galleria Civica d’Arte Contemporanea d’Arte di Termoli, nata dalla lunga storia del Premio stesso, con una selezione delle sue opere storiche messa in dialogo con le opere di alcuni artisti contemporanei, per costruire dunque un intreccio metaforico tra passato e futuro nella grande e multiforme esperienza di continuità dell’arte italiana, costantemente rinnovata e trasformata seguendo correnti e percorsi differenziati ma che compongono un mosaico unico.
In questa edizione che inaugura il 23 luglio, il numero dei quindici artisti storici e dei quindici artisti contemporanei vuole alludere simbolicamente ai quindici decenni di storia dell’Italia unita, a cui si aggiunge però un artista giovane che rappresenta un auspicio positivo per il futuro dell’Italia e della sua arte che merita di essere ancora di più apprezzata, studiata, sostenuta, collezionata a livello pubblico e privato e proposta con decisione nel panorama internazionale.
Angelo Bellobono / Vania Comoretti – Vis-à-vis
Si tiene il giorno 8 aprile 2011 presso whitelabs di Milano l’opening della doppia personale Vis-à-vis. Angelo Bellobono. About Freedom & Vania Comoretti. Iride a cura di Nicola Davide Angerame. Il progetto con il quale whitelabs espone per la prima volta in una personale a Milano il lavoro dell’artista romano Angelo Bellobono e dell’artista udinese Vania Comoretti, vincitrice della Prima edizione del Premio Saatchi Showdown (Londra, Inghilterra), in una mostra che accoglie lavori inediti creati appositamente per questo evento e che fanno parte di due serie di ricerca portate avanti dai due artisti.
Vis-à-vis è un progetto che nasce con questa doppia personale, creato dal critico Nicola Davide Angerame, che lo descrive così: “L’idea di mettere due artisti faccia a faccia, mi è venuta da una impressione forte che lo spazio di whitelabs mi ha suscitato. Ci sono due pareti lunghe oltre 14 metri che si fronteggiano a cinque metri di distanza. Soffitto basso. Pochi spazi sono così. Ci sono le sale, i saloni, gli hangar, le salette, ma questo “muro contro muro” lo vedo solo qui. Allora perché non sfruttarlo per mettere in dialogo ravvicinato i lavori di artisti che non hanno mai esposto a Milano e che possono qui trovare un luogo di confronto e di conforto. Presenteremo artisti che si amano e che si odiano, i cui lavori sono in sintonia oppure stridono. L’armonia è importante almeno quanto la distonia”.
Crosscurrents, per la prima volta insieme artisti italiani e artisti nigeriani
Crosscurrents è il titolo scelto per una mostra in Nigeria che coniuga per la prima volta insieme artisti italiani e artisti nigeriani. Il progetto nasce dalla volontà di realizzare un evento che vuole mettere in risalto l’importanza dell’arte contemporanea come recettore di interesse del grande pubblico, come fondamentale strumento di crescita culturale e come importante veicolo di incontro tra le diverse culture.
La mostra, curata da Marta Boeri e Marinù Paduano per la parte italiana e da Oliver Enwonwa e Bethabel Soetan per la parte nigeriana, intende dunque proporre un dialogo tra due diverse “correnti” artistiche contemporanee, tra due diverse culture e, attraverso il linguaggio universale delle arti visive, tra due Paesi. Il progetto ha l’ambizione di mettere in luce – attraverso l’esposizione delle opere dei vari artisti, provenienti da culture e imprinting artistici diversi – come l’identità di un Paese possa esser “trovata” mediante la ricerca dell’identità di ogni artista.
L’Aratro di Campobasso inaugura una mostra “Difforme”
L’ARATRO presenta il suo ultimo evento del 2010, il seminario e la mostra “Difforme”, termine in cui sono contenute insieme una minaccia e una promessa. Infatti, difforme è ciò che distorce la forma normale, che la nega e al limite la fa scomparire – il ‘senza-forma’. Ma difforme è anche ciò che piega la forma e la modifica trasformandola in altro – in una ‘differente forma’. Fra le tante difformità, quella dei corpi umani si manifesta come la più inaccettabile al livello sociale, perché nega quella ‘normalità’ del corpo umano che costituisce il valore di riferimento dell’intero gruppo sociale: essere normali è infatti lo standard cui conformarsi per ogni membro del gruppo.
I corpi ‘difformi’ diventano così il bersaglio delle paure inconsce dei normali e delle pratiche di discriminazione più diverse: marginalizzazione, patologizzazione e medicalizzazione, normalizzazione forzata, rimozione dalla vista, internamento di vario tipo, quando non vera e propria distruzione fisica. Ma il gruppo dei normali deve tenere sotto controllo anche l’elemento fascinatorio delle difformità, che potrebbe ‘convertire’ qualche normale facendogli scoprire la propria difformità rimossa, nonché la possibilità che i difformi possano esibire liberamente la propria difformità e anche ‘contarsi’ per provare a rimettere in discussione lo stesso concetto di normalità.
EcoBrain, una mostra che attraverso la forza creativa degli artisti mira ad incrementare l’attenzione sulle tematiche ambientali
Presso la Fiera di Rimini, dal 3 al 6 novembre 2010 si svolge Ecomondo, 14a Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile. Ecomondo è la più importante fiera sulle tecnologie verdi e nuovi stili di vita, luogo d’incontro privilegiato tra l´industria dell´ambiente e della sostenibilità e gli stake holders istituzionali, associazioni di categoria, Pubblica Amministrazione, ONG, e tutte le tipologie d’industria e di produzione di beni.
EcoArt Project presenta nel prestigioso ambito di Ecomondo un grande intervento di arte contemporanea, dal titolo “EcoBrain”, curato dal critico d’arte Martina Cavallarin, un luogo dell’immaginazione, del pensiero e di stimolo d’energie, realizzato grazie al sostegno di Acea Spa, Kaspersky Lab e Zerotecnica Srl. EcoArt Project è una piattaforma culturale (www.ecoartproject.org) di respiro internazionale che attraverso la forza creativa degli artisti mira ad incrementare l’attenzione sulle tematiche ambientali. Le sue attività coinvolgono le persone, le aziende e le istituzioni al fine di ispirare a tutti i livelli attitudini e comportamenti che hanno come scopo la salvaguardia del pianeta.
CONSTELACION 1, Opere su carta al Museo Magiunca di Buenos Aires
Nell’ambito di MUSEO MAGUNCIAContemporaneo (MMC) a Buenos Aires in Argentina inizia con questa mostra la rassegna CONSTELACION curata da Marina Reyes Franco e Massimo Scaringella.
Il ciclo di eventi espositivi che verranno presentati in questi spazi dedicati principalmente a opere che utilizzano “la carta” come supporto materiale cercheranno un confronto dove la creatività impegna completamente l’artista nel scegliere il linguaggio appropriato in un’epoca in cui la comunicazione è multitrasmessa, multimediale e in generale multiricevibile.
Impresa pittura, quando la pittura torna alla ribalta
Inaugura sabato 15 maggio 2010 la grande collettiva sulla pittura italiana dal titolo IMPRESA PITTURA (resterà aperta fino al 26 settembre) presso il CIAC – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Genazzano (RM).
Curata da Raffaele Gavarro e da Claudio Libero Pisano, direttore del Ciac, IMPRESA PITTURA si propone come una ricognizione ragionata sulla pittura italiana a partire dalla metà degli anni Novanta sino ai nostri giorni. È il primo tentativo così ampio, da molti anni a questa parte, di ragionare sullo stato della pittura italiana, oltre le confusioni che hanno spesso caratterizzato questo mezzo espressivo nel nostro paese.
Nigredo, l’alchimia creativa
L’alchimia è un ponte sospeso tra esoterismo e filosofia, tra fisica e religione. Una struttura instabile fondata sui suoi stessi simboli intrecciati in mutue relazioni che si rincorrono all’infinito alla ricerca della speranza di una vita eterna, di una salvifica pietra filosofale. Il cardine su cui ruota il processo alchemico è la trasformazione, la volontà di cangiare forme e materiali attraverso tre stadi fondamentali. Il primo stadio di questa trasformazione è la Nigredo, momento cruciale in cui la materia si dissolve e si apre al cambiamento, attimo oscuro e purificatore che Carl Gustav Jung paragonava all’incontro della coscienza con l’inconscio ed al confronto con la propria ombra.
L’arte è per sua natura un’alchimia creativa, un processo di trasformazione della materia e dell’immagine mediante una struttura di simboli poiché l’essere umano è un animale simbolico. La Nigredo dell’arte è il punto d’inizio di una nuova materia immaginifica, di una nuova forma che si apre alla ricerca dell’opera perfetta, vera pietra filosofale di ogni istinto creativo.
L’analisi delle sub-culture di Angelo Bellobono
Venerdì 9 ottobre 2009, dalle ore 19.00, la galleria CHANGING ROLE di Napoli inaugura la mostra Low Life Wellbeing Center_Bunker House prima personale a Napoli di Angelo Bellobono a cura di Alessandro Facente.
La galleria Changing Role, nei due contenitori superiore e inferiore, diviene un ipotetico centro benessere popolato da singoli o gruppi di punk nella loro doppia accezione dissidente e uniformata, giocando sui ribaltamenti dei ruoli sociali tramite il concetto di luogo deputato come corpo deputato. Il concetto è creare un gap in un sistema ufficialmente “logico”, così come è logico immaginare un centro benessere in un lussuoso hotel non lo è altrettanto immaginarlo in una warehouse–squatter.