A Torino il World Press Photo

Dopo il successo dello scorso anno, inaugura a Torino il prossimo 27 novembre, al Museo Regionale di Scienze Naturali l’edizione 2009 della mostra fotografica itinerante World Press Photo, che mette in mostra i 196 scatti di fotogiornalismo più belli al mondo realizzati nel corso del 2008.

Le immagini, selezionate tra le migliaia inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da giornalisti, agenzie, quotidiani e riviste provenienti da ogni angolo del pianeta, rappresentano uno spaccato della nostra epoca raccontato attraverso gli eventi cruciali dell’anno appena trascorso.

Paolo Piscitelli – Unpacking

Lo scorso luglio Paolo Piscitelli allestiva nei grandi spazi della ex-cisterna dell’acqua di Prenzlauerberg a Berlino, sede del Singuhr, quattro video inediti appartenenti al ciclo di Unpacking, un’opera ideata e realizzata proprio per essere installata in quel particolare contesto. Poco più di tre mesi dopo l’inaugurazione berlinese, Piscitelli presenta dal 7 novembre al 19 dicembre, per la prima volta in Italia, in un nuovo allestimento pensato per lo spazio torinese di Blank, lo stesso lavoro in una suite con quattro video (tre di quelli già visti al Singuhr, più un altro inedito).

Si tratta di un progetto che l’artista ha voluto dedicare al tema della memoria, da lui considerata nella sua dimensione più fisica, in contro-tendenza rispetto alla fruizione sempre più virtuale, sempre più soltanto mentale, che sta ormai sempre più prevalendo con l’utilizzo dilagante del supporto elettronico, e il trasferimento alla ‘rete’, a questa entità super-individuale astratta e inafferrabile, di una responsabilità che sarebbe bene mantenesse invece il suo carattere individuale, ed esperienziale.

Botto e Bruno – When we were teenagers we wanted to be the sky

La galleria Alberto Peola di Torino inaugura il 7 novembre la mostra di Botto e Bruno, con una proposta di lavori in cui sono volutamente rese evidenti le fasi del loro processo creativo.

Nelle prime sale vengono presentati due collage fotografici e tre disegni-collage che svelano il modo manuale di operare dei due artisti, e costituiscono la matrice dei lavori fotografici stampati su pvc. Un’installazione con videoproiezione completa l’ampia gamma dei diversi mezzi attraverso cui Botto e Bruno esprimono la loro visione dei luoghi periferici – territori di confine, spazi dinamici – e delle persone che li sperimentano.

Nuovi arrivi/Proposte all’Accademia Albertina di Torino

Nuovi Arrivi/Proposte unisce due manifestazioni storiche dedicate alla creatività contemporanea e testimonia la volontà dei due enti di fare bagaglio comune di singole esperienze a favore della formazione artistica e dell’arte contemporanea.

Per la sua prima edizione, a cura di Maria Teresa Roberto, la rassegna ha scelto un titolo emblematico: St.art me up, mutuato dalla nota canzone dei Rolling Stones, ufficialmente datata 1981. In realtà, quando il gruppo completò la registrazione dei brani di Tattoo You, mixò e trasformò due tracce del decennio precedente, Never Stop, un reggae inedito del 1975, e Start It Up, la sua mutazione rock&roll del 1977: così come la mostra St.art me up è il risultato di due progetti che convergono. Inoltre, il suo significato “accendimi” è un esplicito invito a valorizzare voci, idee e percorsi nuovi, capaci di vivacizzare il panorama artistico dell’arte contemporanea.

A pari passo 1


Il 6 novembre la galleria Novalis di Torino inaugura la mostra A pari passo 1, a cura di Antonio Arèvalo. A pari passo 1 è la prima di una serie di quattro mostre che vuole essere una ricognizione sugli artisti d’oggi, su coloro che stanno costruendo il loro momento a pari passo. Artisti che al di là della loro provenienza geografica si incontrano sulla scena internazionale e che hanno una uguale proposta energetica. Nati tutti negli anni ‘70, hanno maturato la loro personale ricerca intorno agli anni ‘90 partecipando da allora ad eventi internazionali, vincendo importanti premi, residenze, mostre in gallerie private e Musei,  partecipando a Biennali internazionali.

Primož  Bizjak, Sempeter (Slovenia 1976, vive fra Slovenia, Venezia e Madrid), Marlon De Azambuja (Sto. Antônio da Patrulha-RS, Brasile, nel 1978, vive a Madrid), Patrick Hamilton (Louvain, Belgio 1974. Vive e lavora a Santiago del Cile). La loro via virtuale comprende uno scorcio rapito da un flash, da un taglio che più tardi comporrà un collage, lo squarcio di un proiettore che con sapiente ironia ci racconta un’altra realtà più nascosta.  

Lawrence Weiner alla Fondazione Merz

Dal 30 ottobre 2009 la Fondazione Merz presenta un progetto speciale dell’artista concettuale Lawrence Weiner pensato appositamente per gli spazi della Fondazione. L’artista americano ha scelto di relazionarsi con lo spazio del museo e con il lavoro di Mario Merz progettando 3 grandi opere posizionate sia negli ambienti interni che esterni della Fondazione.

Alla base del progetto c’è la storia dell’edificio, un’architettura industriale di grande valore storico per la città, che in origine produceva energia per le officine automobilistiche Lancia e che oggi è un contenitore di opere d’arte. Inoltre, come spesso accade nei lavori dell’artista, emerge una sottile riflessione sulla morfologia e geografia della città che lo ospita. “Mi è venuta l’idea di un semplice fregio che, di fatto, stabilisce il tono della relazione tra il mio lavoro e il lavoro di Mario. Mette i tre lati dell’edificio in una prospettiva perfetta, lasciando che quello che io ritengo essere un edificio bellissimo si elevi nel panorama” così introduce la mostra lo stesso Weiner.

Indagini di un cane, opere dalle collezioni Face

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino dal 21 ottobre  presenta Indagini di un cane, prima mostra del progetto europeo FACE, a cui aderiscono: Fondazione DESTE, Atene (Grecia), Fondazione Ellipse, Cascais (Portogallo), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (Italia), La Maison Rouge, Parigi (Francia), Magasin 3, Stoccolma (Svezia).

I soci fondatori di FACE sono istituzioni non-profit nate su iniziativa di collezionisti privati che hanno creato spazi pubblici per la produzione e promozione dell’arte contemporanea. Questa alleanza ha l’obiettivo di sostenere e ampliare le loro attività tramite ambiziosi progetti su scala internazionale. La mostra presenta una selezione di circa 40 opere provenienti dalle collezioni delle cinque istituzioni, che hanno curato il progetto congiuntamente.

Il teatro della performance alla GAM di Torino

La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino apre il 24 ottobre una nuova stagione espositiva di grandi mostre legate alla storia e all’identità collezionistica del proprio patrimonio. L’impegno sin qui sostenuto dal museo nell’approfondire lo studio dell’arte degli anni Cinquanta ci offre ora un solido punto di partenza e un invito a proseguire oltre quel limite cronologico, verso un’approfondita considerazione di tutte le espressioni che a partire dal decennio successivo svilupparono in mille direzioni le più radicali implicazioni estetiche che quella prima grande stagione internazionale della pittura aveva raggiunto, tanto negli Stati Uniti quanto in Europa.

La principale eredità di Pollock – per usare le parole di Kaprow – era l’azione, il gesto liberato, il muoversi del corpo dell’artista in uno spazio fatto di dipinti che erano tracce di quella danza tra tele e colori. A quella traccia e a quello spazio costruito attraverso la forza generativa di un’azione è dedicata la mostra Il Teatro della Performance. Peter Brook, uno dei maggiori teorici del teatro contemporaneo, ha affermato che è sufficiente che il corpo di una persona attraversi lo spazio perché attorno a quell’azione, per quanto minima, si articoli in potenza tutta l’energia del teatro.

Marina Abramovic: “gli squali mi terrorizzano”

Marina Abramovic sarà a Torino sabato prossimo per presenziare alla riapertura della GAM, la Galleria civica d’Arte Moderna e Contemporanea che è rimasta chiusa per circa due mesi, tempo sufficiente per un riallestimento generale. Ovviamente la celebre artista sarà a Torino anche per l’inaugurazione della mostra Il Teatro della Performance, dove espone tre installazioni appositamente create per il museo.

La mostra che sarà in visione fino al 31 gennaio 2010 prevede tra l’altro la presenza di alcune opere di Paul Mc Carthy, Herman Nitsch e Gilbert & George. La celebre esponente della ricerca performativa contemporanea che da oltre 35 anni lavora su temi come il sesso, la morte, la politica e l’identità è stata da poco intervistata dal magazine al femminile Marie Claire che le ha dedicato un ampio servizio nel numero in uscita oggi in tutte le edicole.

AETERNITAS, L’Attimo Celeste (Prima dell’Apocalisse)

In occasione della presentazione della monografia CORPICRUDI con testi di Francesca Baboni, Luca Beatrice e Stefano Taddei per la collana Skip_Intro edita da Shin Production (diretta da Massimo Tantardini), si inaugura la nuova personale di CORPICRUDI intitolata AETERNITAS, L’Attimo Celeste (Prima dell’Apocalisse).

AETERNITAS, dea della mitologia romana primitiva, raffigurata sulle antiche monete dell’Impero, simbolo di eternità, tempo infinito, perenne memoria. AETERNITAS, bianche creature vivono luoghi di eterna memoria. In un processo di “musealizzazione del corpo”, giovani donne verginali sono immortalate come nelle composizioni delle nature morte, anime congelate nel tempo infinito.
La mostra, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei per la galleria Contemporary Concept,  si svolgerà contemporaneamente in due spazi nel periodo 1 Ottobre – 10 Novembre 2009, e presenta la prima sezione di lavori del nuovo progetto.

Shoja Azari e Shirin Neshat insieme alla Marco Noire Contemporary art

La galleria Marco Noire Contemporary Art di Torino inaugura il 25 settembre la doppia personale di Shoja Azari e Shirin Neshat per la prima volta insieme in una mostra.

Iraniani ma residenti a New York collaborano da tempo. In questa esposizione hanno saputo rivolgere uno sguardo alla realtà in cui viviamo, anche quella piu’ drammatica, fondendo, in opere di grande intensità emotiva, diverse tradizioni e molteplici linguaggi. Il legame forte con la letteratura della loro terra d’origine, la musica e la poesia e’ parte integrante delle loro opere video che mai come in questo momento si rivelano attuali.

I tuoi disegni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo


Domenica 13 settembre 2009, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino sarà la prima istituzione italiana a collaborare con il progetto The Campaign for Drawing, nato nel 2000 in Gran Bretagna, sviluppandolo nei suoi spazi.

Dalle 15.00 alle 19.00, saranno allestite delle postazioni di disegno in diversi spazi della Fondazione: nelle sale espositive, nell’ingresso, al bookshop, in caffetteria, nel giardino esterno. Le postazioni potranno essere presidiate da un operatore, oppure organizzate per la fruizione libera da parte di tutti i visitatori.
Lo staff del dipartimento educativo e i mediatori culturali d’arte saranno presenti per facilitare l’approccio con le diverse proposte e condurre dei laboratori.

Pranzo di ferragosto? si, al museo!

Ferragosto, tutti a festeggiare al mare ed in montagna. Per chi ha invece deciso di rilassarsi ed al contempo visitare le meraviglie offerte dalle città d’arte d’Italia sarà sicuramente piacevole sapere che la giornata di festa si annuncia come normale giorno di apertura in tutta Italia per musei, monumenti e siti archeologici. Con in più diverse aperture serali, da Milano a Roma, da Pescara a Taranto, solo per fare qualche esempio. E diverse occasioni anche per l’arte d’Abruzzo martoriata dal terremoto del 6 aprile. Globartmag vi ripropone un utilissimo articolo pubblicato da Il Sole 24 ore che illustra al meglio tutte le possibilità culturali ferragostane.

Porte aperte a Roma dove non c’è che l’imbarazzo della scelta tra il circuito che comprende Fori-Palatino-Colosseo, le Terme di Caracalla, nonchè la maggior parte dei musei, dalla Galleria Borghese a Palazzo Massimo. Meno fornita di monumenti e archeologia, Milano punta sull’l’apertura serale per la Pinacoteca di Brera, che festeggia i 200 anni della collezione (chiude alle 23) e una promozione dedicata agli stranieri: tutti quelli che a Ferragosto di quest’anno pagheranno il biglietto di un museo, l’anno prossimo potranno tornare a visitarlo gratis.

Zena el Khalil alla Fondazione Merz di Torino

A’Salaam Alaykum: Peace be upon you (La pace sia con voi) è il terzo appuntamento di Meteorite in Giardino, una rassegna di arte visiva a cura di Maria Centonze.

Con il lavoro A’Salaam Alaykum: Peace upon you, Zena el Khalil racconta una generazione che vive nel ricordo costante della guerra e nella consapevolezza che questa possa ricominciare, ma che contemporaneamente desidera il ritorno alla normalità e soprattutto alla pace. In primo piano una grande scritta che riporta Allah in arabo, alta circa 3,80 m, interamente ricoperta da tessere di specchi che riflettono la luce dei faretti posti ai lati della vasca della Fondazione.