A Madrid una cattedrale costruita con…rifiuti

La Sagrada Familia non è l’unico edificio sacro attualmente in costruzione in terra spagnola. Esiste infatti un’altra chiesa, molto particolare, che da circa 50 anni è in fase di crescita in un tranquillo quartiere di Madrid. Questo monumento sacro è totalmente costituito da materiali di scarto e Justo Martinez ci ha lavorato, in totale solitudine, da quando è stato costretto a lasciare la sua vita monacale per problemi di salute.

Justo Martinez ha costruito la sua cattedrale con materiale di recupero ed ora deve solo finire qualche particolare come il tetto ed alcune finestre, ovviamente mancano anche i permessi per aprire il luogo al pubblico.

Fuksas e Gehry, due “nuvole” cariche di pioggia

La nuvola di Frank Gehry

Le nuvole sembrano esser divenute il pallino delle archistar internazionali. Certo è che guardando il cielo ognuno di noi può meravigliarsi in qualsiasi momento ma è pur vero che molte volte avere la testa fra le nuvole non è . Ne sa qualcosa Massimiliano Fuksas, visto che l’edificazione del suo Centro Congressi Italia (ribattezzato Nuvola) nel quartiere EUR di Roma si è tramutata in una vera e propria fabbrica di San Pietro, inaugurata l’11 dicembre del 2007 ed ancora ferma al più classico dei pali. Si è detto che la Nuvola verrà completata nel 2013 ed il suo costo complessivo sarà di oltre 270 milioni di euro, non male per una gigantesca teca in acciaio e vetro.

In questi ultimi giorni una nuova “nuvola” è balzata agli onori della cronaca. Si tratta di una nuova struttura parigina sviluppata dall’archistar Frank Gehry e fortemente voluta da Bernard Arnaud il proprietario dei fashion brands Louis Vuitton, Christian Dior e Givenchy. La Nuvola di Gehry (il cui vero nome è Louis Vuitton Foundation for Creation) è stata pensata per contenere un centro culturale che ospiterà mostre temporanee di artisti universalmente riconosciuti come Jean-Michel Basquiat, Francis Bacon e Damien Hirst.

Nervi al MAXXI

Ingegnere, architetto, progettista strutturale, costruttore ma anche scrittore e docente universitario. A Pier Luigi Nervi, maestro e costruttore, il 14 dicebre il MAXXI di Roma dedica una approfondita mostra, nell’ambito di un ampio ciclo internazionale di esposizioni dedicate al grande talento italiano. Alla prima mostra, inaugurata a Bruxelles lo scorso giugno, seguiranno esposizioni che presenteranno ogni volta nuovi tagli e contenuti di approfondimento e, dopo Roma e Torino, continueranno in altre capitali d’Europa e d’America.

Nervi, che nella sua lunga carriera ha realizzato principalmente grandi strutture, è stato uno dei “veicoli” più straordinari di un’immagine scientifica e insieme creativa dell’Italia nel mondo. A Roma la mostra proporrà un vasto approfondimento sulle opere di Nervi per le Olimpiadi del 1960, di cui si celebra quest’anno il Cinquantenario. Espressione matura della sua continua sperimentazione, questi edifici possono essere riguardati, in una prospettiva storica, come prodotti tra i più pregiati del Made in Italy.

Non si paga per esporre

Voi, proprio voi che ci seguite da casa, da lavoro o da qualunque parte, in mezzo a voi ci sono tanti artisti, giovani talenti in cerca di spazi per esporre o magari creativi maturi che ancora non hanno avuto la possibilità di mostrare adeguatamente il proprio lavoro. Ebbene fate attenzione, aprite gli occhi perchè i vostri sogni potrebbero tramutarsi in incubi. Già perché come accade da tempo nel nostro bel paese, qualcuno è sempre a caccia delle vostre aspettative per spillarvi qualche soldo. Stiamo ovviamente parlando di tutte quelle gallerie e riviste che vogliono farvi una mostra o un articolo in cambio di denaro. Questi individui sono soliti contattare le loro prede tramite email al limite del ridicolo. Pubblichiamo qui di seguito degli esempi (fin troppo reali) giunti nella nostra casella nei giorni scorsi, ricordando al nostro pubblico che non si paga per esporre.

Mail della Galleria xxxxx:

Gentile Artista,

sappiamo quanto sia importante nel tuo lavoro, la visibilità e la notorietà. Esporre le proprie opere in una galleria d’arte spesso è oneroso o poco fruttifero.

Quindi cosa fare?

Oggi vorremmo proporti un’assoluta novità che farà parlare per molto tempo il web intero. La prestigiosa galleria d’arte XXXX, la quale annovera tra i suoi artisti, Xxxx, Xxxx, Xxxx, Xxxx, Xxxx, Xxxx; Xxxx, Xxxx e Xxxx, dà la possibilità a chiunque lo desideri (previa visione delle opere e approvazione) di esporre le proprie opere nel nostro sito, una vera e propria galleria d’arte virtuale che conta circa 2.000 visite al giorno.

Svelato il progetto della Moschea a Ground Zero mentre Banksy incontra i Simpsons

La decisione di costruire una Moschea su Ground Zero a New York, proprio vicino  dove l’11 settembre 2001 i terroristi islamici uccisero migliaia di persone, dando inizio ad un clima di terrore senza precedenti, ha sollevato numerose polemiche. Il presidente Barack Obama, in nome della libertà di culto, ha giustamente concesso il permesso per l’erezione del controverso edificio ma ovviamente tale decisione non ha mancato di dividere l’opinione pubblica, parenti delle vittime compresi.  Giusto o non giusto, siamo qui a tenervi aggiornati sui primi rendering del progetto.

La struttura dovrebbe costare attorno ai 140 milioni di euro ed il design è stato curato dal gruppo di architetti SOMA. Dalle prime immagini sembrerebbe un edificio estremamente innovativo. Passiamo ora a qualcosa di più leggero. Il beniamino della street art Banksy ne ha combinata un’altra delle sue. Stavolta l’artista ha deciso di portare la sua carica sovversiva all’interno di un cartone animato.

Michael Lin – The colour is bright the beauty is generous

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presenta The colour is bright the beauty is generous, la prima grande retrospettiva dell’artista taiwanese Michael Lin. La mostra – in corso dal 17 ottobre 2010 al 13 febbraio 2011 – è curata da Marco Bazzini, Direttore artistico del Centro Pecci, e Felix Schöber, in collaborazione con l’Atelier di architetti giapponesi Bow Wow.

Michael Lin si è affermato a livello internazionale con i suoi monumentali dipinti a muro e su pavimento che, in suggestive installazioni ambientali, ridisegnano e ripensano lo spazio mettendo in discussione i confini tradizionali tra pittura, architettura e design. Nato nel 1964 a Tokyo e trasferitosi negli Stati Uniti per completare la propria formazione artistica, nel 1993 Lin rientra a Taiwan. Questo ritorno influenza la sua sensibilità estetica e lo porta a fare propri i motivi decorativi, spesso floreali, tipici dei tessuti tradizionali taiwanesi degli anni Cinquanta, che diventano la cifra stilistica della sua produzione artistica.

All around the art world

 Settembre, molti di voi saranno già tornati dalle meritate vacanze ma siamo sicuri che molti altri sono ancora in giro per il mondo. Visto che ci sembra doveroso informare anche i nostri lettori su quello che succede in giro per il globo, vorremmo qui di seguito elencare gli eventi più interessanti del momento.

Fino al 2 ottobre il Contemporary Fine Arts di Berlino ospiterà un’interessante mostra del duo gemellare formato da Gert & Uwe Tobias con più di 50 opere in visione tra ceramiche, sculture, disegni, collages e coloratissimi intagli nel legno. Fino al 30 ottobre alla Cattedrale di Gloucester in Inghilterra sarà possibile ammirare la mostra Crucible che espone una vasta selezione di opere scultoree (più di 75 pezzi) di grandi nomi del contemporaneo quali Damien Hirst, Antony Gormley, Marcus Harvey e Lynn Chadwick. Sempre nel Regno Unito ed in particolare a Londra, fino al 2 ottobre sarà possibile visitare la mostra del celebre fashion designer Hussein Chalayan alla sua prima prova come artista visivo.

Furto al Maxxi: “Ha funzionato tutto” dichiara Pio Baldi

Antefatto: durante una mostra organizzata dal Maxxi di Roma e dedicata a Luigi Moretti, qualcuno ha rubato una statuetta orientale, di proprietà del celebre architetto. Il fatto è accaduto verso la fine di luglio ma è stato reso noto solamente  alcuni giorni or sono. Ebbene, in un’intervista apparsa il 5 settembre scorso sul quotidiano La Repubblica, il presidente della fondazione Maxxi, Pio Baldi ha rassicurato addetti ai lavori e pubblico con alcune dichiarazioni che vorremmo analizzare attentamente, per comprendere se veramente vi sono rischi reali per le future mostre del gioiello progettato da Zaha Hadid.

Baldi ha  dichiarato che i sistemi di sicurezza del museo sono completamente efficienti ed il fatto non si ripeterà, poi ha liquidato il tutto come un evento spiacevole che solitamente succede anche nelle migliori famiglie, basti pensare al Louvre. Alla domanda “Che cosa non ha funzionato” posta da Repubblica, Baldi ha replicato con un: “ha funzionato tutto” ma poi ha confessato di aver aggiunto un’ulteriore unità di sorveglianza nelle sale del museo.

Astana, una capitale costruita da zero

Astana è dal 1997 la capitale del Kazakhstan, il suo nome significa semplicemente “capitale” ed è stato scelto perché è facile da pronunciare in molte lingue. Nel 2001 le istituzioni decisero di fare di Astana una grande città dotata di tutte le infrastrutture necessarie e caratterizzata da un design all’avanguardia.

Il compito di erigere dal nulla una meraviglia del futuro fu affidato a Kisho Kurokawa al quale furono date ampie risorse con l’obiettivo di fondere l’architettura con la natura circostante. Kurokawa è morto nel 2007 ma la città sta ora seguendo i suoi progetti ed è piena di parchi e tratti alberati. Astana è uno di quei pochi esempi al mondo di capitale costruita da zero, le altre sue più celebri omonime sono San Pietroburgo, Washington DC, Canberra, Ankara e Brasilia.

Maurizio Cattelan, Anish Kapoor, Franko B e tanti altri grandi artisti passeranno l’autunno in Italia

Sarete sicuramente curiosi di sapere cosa vi aspetta in questo autunno artistico nazionalpopolare in termini di grandi mostre museali. Visto che siete in attesa di sapere se vi dovrete sorbire un’altra mostra su Caravaggio, un confronto (che va tanto di moda ) tra Giotto e Mondrian magari tra cerchi e quadrati o l’ennesima filippica sugli impressionisti (non dubitate li vedrete, li vedrete ),  vi accontentiamo subito e vi spariamo alcuni eventi già in programma:  Al complesso del Vittoriano di Roma dal 8 ottobre al 30 gennaio ci sarà Vincent van Gogh con la mostra Campagna senza tempo, citta’ moderna 110 opere  in bilico tra atmosfere rurali ed urbane.

Il Maxxi di Roma presenta invece dal 15 dicembre al 3 aprile una retrospettiva sull’ingegnere Pier Luigi Nervi. Se siete di Roma e non avete mai visto il Palazzo dello Sport dell’EUR, il Viadotto di Corso Francia, il Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano,  lo Stadio Flaminio e la stazione Termini allora questa mostra fa proprio per voi. Sempre il Maxxi dal 3 marzo al 26 giugno 2011 ospiterà il grande Michelangelo Pistoletto. Il Palazzo delle esposizioni di Roma dal 9 novembre al 27 febbraio ospiterà invece sei grandi installazioni dell’artista messicano Carlos Amorales.

Arrestato ministro per furto Van Gogh – Diller Scofidio + Renfro realizzeranno il nuovo museo di Eli Broad

Alcuni giorni or sono un celebre dipinto di Vincent Van Gogh dal titolo I Papaveri è stato rubato dal  museo Mahmud Khalil del Cairo. La notizia è rimbalzata su numerosi quotidiani internazionali, anche perché il dipinto in questione vale la bellezza di oltre 39 milioni di euro. Il furto ha assunto i toni di un giallo surreale visto che i dettagli dell’evento non sono stati ancora rivelati.

Il mistero si è notevolmente infittito quando le autorità hanno dichiarato il malfunzionamento dell’impianto di allarme e delle telecamere di sorveglianza del museo che da tempo erano in attesa di pezzi di ricambio. Ne consegue che non esiste nessuna immagine del furto, neanche a farlo apposta. Inoltre circa quattro giorni fa due turisti italiani sono stati arrestati in aeroporto perché ritenuti gli autori del furto.

La sostenibile leggerezza dell’essere. La metafora dello spazio 2

Il 26 agosto si inaugura all’Arsenale Novissimo di Venezia la mostra The Bearable Lightness of Being – The Metaphor of the Space, 2. Nella prima parte del progetto, nato nel 2008, lo scopo che la mostra si era prefisso era stato quello di riunire la ricerca di alcune tra le piu`importanti artiste donna contemporanee, tra le quali: Marina Abramović – Eija-Liisa Ahtila – Maja Bajevic – Renata Boero – Letizia Cariello – Danica Dakić – Gloria Friedmann – Siobhán Hapaska – Candida Höfer – Oda Jaune – Tessa Manon den Uyl – Sabrina Mezzaqui – Yoko Ono – Anila Rubiku – Katharina Sieverding – Francesca Woodman, che da diverse angolazioni avevano affrontato il tema della relazione tra l’uomo e il suo ambiente di riferimento – per usare un termine preso a prestito dall’etologia – la sua nicchia vitale.

Nella seconda parte del progetto, i curatori Andrea Bruciati, Davide Di Maggio e Lóránd Hegyi hanno chiesto a 21 tra gli artisti uomini contemporanei più importanti di sviluppare lo stesso concetto. La mostra suggerisce una lettura particolare degli spazi artisticamente trattati dando l’opportunità di analizzare le differenti posizioni di artisti contemporanei che lavorano nello spazio e con lo spazio in modi diversi e con diverse intenzioni ed intenti.

I luoghi e i non-luoghi del Ventre dell’Architetto

Il 3 settembre in occasione della 12 Biennale di Architettura di Venezia, Jarach Gallery e Galleria Pack inaugurano The Belly of an Architect, progetto congiunto in cui si presenta una selezione di circa 20 opere dei migliori artisti di entrambe le gallerie che indagano il tema dell’architettura come punto d’incontro. La mostra è a cura di Martina Cavalarin.

Il titolo, ripreso dalla pellicola di Peter Greenaway,The Belly of an Architect – proiettato durante la mostra – indica appunto l’approccio attraverso cui gli artisti che indagano il tema dell’architettura, entrano nelle viscere dei luoghi e dei non-luoghi, delle geografie e delle storie dell’anima e del corpo. Se i muri degli edifici rappresentano lo scheletro dell’uomo, il file rouge della mostra è interpretato attraverso riservate assenze o oniriche presenze, proiezioni autoriflessive o architetture post-industriali, luoghi claustrofobici e paesaggi oscuri, ombre e rifugi, palazzi luminescenti e boscaglie incantevoli e sfuggenti, cattedrali magiche e stanze fatiscenti.

Claire Fontaine – Unbuilding

Giovedi’ 26 agosto, in occasione della 12. Mostra Internazionale di Architettura, la galleria Caterina Tognon arte contemporanea inaugura a Venezia, in una doppia sede espositiva, Unbuilding, mostra personale di Claire Fontaine.

In risposta all’invito di Caterina Tognon, Claire Fontaine presenta un’opera in diretto dialogo con lo spazio pubblico e fuori dalle mura dei luoghi deputati all’esposizione. Questa artista collettiva – che vive in Francia ed esiste dal 2004 – ama utilizzare le situazioni e i momenti in cui si trova a intervenire, per esprimere un commento o far sorgere un problema in rapporto con l’uso o l’abuso di potere. Claire Fontaine pensa che cio’ che comunemente si chiama -critica istituzionale- designi un campo d’azione e di contestazione ormai sorpassato dall’orrore dei fatti e, anche se continua a perpetrare le forme di questo tipo di critica, la spinge verso i suoi limiti in modo desacralizzante.